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 Oggetto del messaggio: Re: Sshmath vs Menzoberranzan
MessaggioInviato: sab feb 16, 2008 18:51 
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Sshamat - Città delle Trame Oscure

Introduzione
Benvenuti, o incauti viaggiatori, nella bella e temibile Sshamath.
Di certo, se siete stati in passato tanto folli da visitare altre città drow, o se seite voi stessi di sangue drow, vi accorgerete presto che Sshamath è ben diversa da ciò che avete finora potuto vedere.
Dimenticatevi dunque i nomi delle grandi Casate, dimenticate il timore che avete provato nel solo intravedere le grandi Matrone, dimenticate persino Lloth stessa!
Qui e l’Arte che regna, è l’Arte che dà vita, è l’Arte che dà morte.

Come siete qui giunti?
Per giungere in un luogo, è necessario saper rispondere a due domande: Dove? e Come?
Il vostro status privilegiato di miei “ospiti” vi ha permesso di evitare questi interrogativi, ai quali Sshamath non concede facile soluzione.

La città è collocata nel Sottosuolo intermedio, nella zona chiamata Grotte di Gauth (nelle quali vi guiderò più tardi), che si trovano nell’immediato sud dei reami Sepolti.
Questa zona è un complesso di grotte a sé stante, che non comunica tramite tunnel o passaggi con le altre macroaree del Sottosuolo. Ne consegue che l’unico accesso per chi già si trova nel Sottosuolo è tramite metodi di teletrasporto, ma se pensate che questo sia facile, vi dovrete presto ricredere.
Per quanto riguarda i collegamenti con la superficie,Sshamath si trova sotto la zona chiamata Colline Lontane, circa 30 miglia a sud di Darkhold, patria degli Zentharim, con i quali Sshamath ha stretto alcuni rapporti.

Esistono due percorsi principali che conducono qui dalla superficie, e altri minori, lunghi però diverse centinaia di miglia e molto, molto insidiosi.
Il primo di questi è chiamato Passaggio di Varalla, costruito dalla Regina Lich in persona dietro accordo con i governanti di Sshamath: esso è il più diretto accesso alla regione, e porta con sé la promessa di maggiori rapporti commerciali con la superficie, fino a prima quasi impossibili sia in termini di successo che di quantità di merci.
Il secondo percorso passa invece attraverso il caduto reame nanico di Oghrann. Esso non rappresenta però in genere una valida alternativa al Passaggio di Varalla, poiché al suo principio le resistenze dei discendenti dei nani di Oghrann rendono difficile l’accesso, mentre la parte finale sbuca in un punto delle Grotte di Gauth dov’è presente una colonia di Beholders e altri mostri affini.

Per quanto riguarda il teletrasporto, la prima cosa da notare è che a differenza delle altre città drow, Sshamath è costruita in una zona ove la faerzress, le radiazioni che ostacolano nel Sottosuolo il viaggio magico, è completamente assente.
Di altra natura sono quindi i problemi che un viaggiatore si trova ad affrontare.
Innanzitutto per funzionare il teletrasporto necessita che si sia già vista in passato la destinazione, oppure che si scruti l’area attraverso gli appositi incantesimi. E credete che scrutare una città di Maghi sia cosa facile?
Anche risolvendo questo problema, un primo ostacolo è stato posto dal Collegio della scuola di Divinazione, i cui membri hanno incantato tutte le gemme presenti nella roccia in un raggio di un miglio entro Sshamath; ciascuna gemma controlla un’area di 3 metri di raggio intorno a sé, rilevando ogni forma di movimento da e verso Sshamath (compreso il viaggio etereo) e dandone immediata comunicazione alle gerarchie del Collegio. In secondo luogo, da poco è stato creato un ulteriore incantesimo epico che devia la direzione degli incantesimi di teletrasporto degli stranieri.
Peraltro il teletrasporto non autorizzato è punito con la confisca di tutti i beni magici. Solo poche eminenti personalità hanno la possibilità usare tecniche di teletrasporto.

Esistono ulteriori difese contro l’accesso indesiderato a Sshamath:
chiunque si trovi in un raggio di 1,5km dalla città e abbia intenzioni ostili nei suoi confronti o in quelli dei cittadini, è soggetto ad un incantesimo epico che provoca forti dolori paralizzanti.
Il Collegio della Magia Elementale della Terra ha recentemente aumentato la durezza della roccia che costituisce la caverna di Sshamath, e inoltre la roccia entro 3 miglia dalla città ha la capacità di autorigenerarsi e riparare eventuali falle o aperture, a meno che non sia trattata con una particolare soluzione alchemica.
Il Collegio della Magia Elementale dell’Aria ha incantato gli immediati dintorni di Sshamath, facendo in modo che l’ossigeno sia respinto da fiamme magiche e non magiche; ne consegue che tutti i fuochi naturali si spengono automaticamente, mentre la forza degli incantesimi di fuoco è notevolmente ridotta [ad esempio un incantesimo palla di Fuoco infligge un massimo di 2 danni per dado, invece dei potenziali 1d6].
Molte altre difese magiche circondano Sshamath, e per certi versi esse costituiscono una sorta di Mythal.
Tuttavia, a differenza di quest’ultimo, esse non collaborano tra loro, anzi spesso si sovrappongono o addirittura annullano reciprocamente. [ndD se siete veri Drow questo dovrebbe dirvi molto...]
A complicare le cose, la presenza in città di recente della Lacrima del Guardiano, un potentissimo artefatto di Helm, ha creato non pochi problemi e ne continua a creare nonostante il suo allontamento. Ma di questo potremo parlare più avanti.


Quindi, certamente siete fortunati, miei ospiti, se potete godere della vista di Sshamath, poiché ai più essa è preclusa, e per coloro che tentano di giungervi senza autorizzazione, spesso il risultato è la morte.
Ora seguitemi, perchè grande sarà la vostra meraviglia.

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 Oggetto del messaggio: Re: Sshmath vs Menzoberranzan
MessaggioInviato: sab feb 16, 2008 19:02 
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 Oggetto del messaggio: Re: Sshmath vs Menzoberranzan
MessaggioInviato: sab feb 16, 2008 20:24 
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Ti seguo senz'altro fratello mio... Bellissimo l'incipit! C'era molto altro da dire che io non sapevo...

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 Oggetto del messaggio: Re: Sshmath vs Menzoberranzan
MessaggioInviato: sab feb 16, 2008 20:33 
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La discussione interessa tantissimo anche me! ;)

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Che la pace favorisca la tua spada. Tai'shar Manetheren!


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 Oggetto del messaggio: Re: Sshmath vs Menzoberranzan
MessaggioInviato: dom feb 17, 2008 15:27 
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Notevolissimo Dmitrij!
E appassionante anche!
Non vedo l'ora di leggere altro!

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 Oggetto del messaggio: Re: Sshmath vs Menzoberranzan
MessaggioInviato: lun feb 18, 2008 19:54 
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Bene stranieri, ora entreremo in Sshamath.
Prima di percorrere le sue magnifiche strade però, soffermiamoci ad osservarne la struttura complessiva. Ammirate.

Un primo sguardo alla città e agli abitanti

Come abbiamo visto, l’accesso alla città con mezzi magici è difficile, pericoloso e illegale.
L’accesso fisico alla città avviene dal soffitto della caverna, attraverso l’enorme pilastro di roccia posto nel cuore di Sshamath e chiamato Z’orr’bauth, attorno al quale si avvolge una lunga e ampia scalinata discendente, e dal quale si dipartono centinaia di esili ponti di pietra sospesi, tanto sottili che solo il passo minuto, sicuro e aggraziato di un drow riesce a percorrerli con una certa tranquillità.
Esistono in realtà altri tunnel che conducono in città, ma sono sigillati da interdizioni erette dai più potenti Maghi secoli fa. Nonostante ciò, circolano voci su passaggi segreti addirittura precedenti all’erezione delle interdizioni e che condurrebbero fino al cuore di Sshamath, sebbene a queste voci non sia mai stata trovata conferma.
La forma della caverna ricorda vagamente l’interno di una zucca, a causa del considerevole numero di stalattiti, stalagmiti e colonne che collegano la volta al pavimento; congiunte tra loro dai ponti sospesi cui accennavo prima, questo intreccio va a formare lo spettacolare effetto di un’enorme ragnatela tridimensionale che non mancherà di stupire le vostre menti. L’intreccio è così fitto che è praticamente impossibile trovare un punto dal quale ottenere una vista complessiva della città.
Molte delle formazioni di pietra sono state scolpite e modellate magicamente, con lo scopo di creare fantasiose espressioni artistiche, mentre altre sono state interamente create artificialmente.
Le più grandi sono adibite ad edifici ed abitazioni, solitamente con funzioni pubbliche, commerciali o, soltanto per l’elitè cittadina, adibite a residenze private.
Altra particolarità di Sshamath è legata all’illuminazione, ottenuta attraverso il massiccio uso di incantesimi di Luminescenza, Luci Danzanti e simili. I maghi della città sono in continua competizione per creare, attraverso questi incantesimi, effetti artistici di sempre maggiore spettacolarità, con formidabili giochi di colori, luci ed ombre.
Mentre i residenti sono acclimatati a questa (poco comune nel sottosuolo) intensità luminosa, gli abitanti degli altri insediamenti che qui giungono difficilmente lo sono, e spesso questo si traduce per quest’ultimi in una sorta di svantaggio nelle contrattazioni commerciali.

A Sshamath, solo i drow hanno diritto di cittadinanza. Tuttavia essi non sono gli unici abitanti liberi: qui abitano anche alcune centinaia di umani, imaskari, nani e persino elfi, ma soprattutto incantatori provenienti dal Sottosuolo: drow di altre città, aboleth, beholders e occhi anziani, derro, illithidliches, persino rari phaerimm; la loro permanenza è però quasi sempre temporanea e principalmente dovuta a rapporti d’affari, e solo molto raramente si protrae per più del tempo necessario a concludere gli scambi commerciali. La residenza permanente non è concessa ai non-drow.
Questi liberi vivono in un ghetto, da cui escono soltanto per recarsi al Bazar delle Trame oscure; l’entrata e l’uscita dal ghetto è, ovviamente, costantemente controllata sia da guardie che con mezzi magici.
Non fraintendetemi, quando uso la parola liberi … perché se la loro libertà è nominalmente garantita dal rispetto delle leggi di Sshamath , cui devono attenersi con scrupolo, e solo per il tempo utile agli affari, essi finiscono spesso per essere il capro espiatorio dei giochi di potere, e a volte persino carne sacrificata senza nessun problema, se la situazione lo richiede.
La città è anche percorsa da numerosi costrutti, creature evocate, elementari, omuncoli, guardiani protettori, nonmorti controllati: questi sono semplicemente considerati oggetti, e non godono di alcun diritto, neanche di quelli più basilari. Numerosi maghi si circondano di questi servitori, utili per i compiti più disparati per i quali i drow non intendono sporcarsi le mani.
Infine, la categoria degli schiavi. A Sshamath possono essere resi schiavi solo i membri di quelle razze ritenute incapaci di padroneggiare l’Arte: chitine, minotauri, ogre, grimlock per lo più.
Il contorllo degli schiavi, totalmente rassegnati al loro destino, avviene attraverso l’uso intensivo di incantesimi di charme; tuttavia talvolta ai visitatori stranieri viene concesso di portare in città piccoli gruppi di loro schiavi, o occasionalmente di comprare schiavi provenienti da altre città.
Tramite questa subdola pratica, i drow di Sshamath si assicurano che i loro schiavi siano consci del fatto che che la loro vita qui, dopotutto, non è peggiore che in altri posti.

A coloro cui scorre sangue drow nelle vene e provengono da altre città, tutto questo “permissivismo” e il crogiuolo di razze che calpestano il suolo di Sshamath risulterà osceno.
Qui l’Arte riveste una tale importanza per cui i drow sono naturalmente portati a nutrire una certa forma di “rispetto”, se così possiamo chiamarlo, per quelle creature che si dimostrano capaci di padroneggiare la magia arcana. Non tutta la magia però: stregoni, chierici, bardi e simili sono considerati incantatori (e cittadini) di seconda categoria, poiché il potere ottenuto per natura o per intercessione di un’entità superiore è visto come inferiore rispetto a quello ottenuto mediante l’impegno e i sacrifici personali.
In un certo senso, i drow di Sshamath sono affetti da una certa schizofrenia, che al contempo li rende ospitali nei confronti dei visitatori senza perdere la loro xenofobia e il loro senso di superiorità, sia nei confronti dei drow di altre città che, a maggior ragione, degli stranieri di razza diversa.
La paranoia nei confronti dell’estraneo continua ad esistere (anche sotto forma di una sorta di sottile paura di essere conquistati!), tuttavia l’esistenza di Sshamath dipende essenzialmente dal continuo fluire di commercianti e merci.
Perciò, se di ospitalità dobbiamo parlare, non dubitate che si tratti di un’ospitalità in funzione di una qualche utilità, e i visitatori saranno sempre guardati con occhio sospettoso, se non tenuti sotto invisibile controllo.

Voi compresi :drow:


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 Oggetto del messaggio: Re: Sshmath vs Menzoberranzan
MessaggioInviato: mar feb 19, 2008 22:53 
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E visto che il topic aperto è Sshamath VS Menzoberranzan mi sembra giusto fare un piccolo accenno ad un città che tutti conosciamo bene.....

MENZOBERRANZAN, LA CITTA' DEI RAGNI

....Menzoberra, la Senza Casa, una potente sacerdotessa di Lloth fondò la città che porta il suo nome nel -3917 CV. Per ordine della Regina Ragno, vostra sovrana, guidò sette famiglie drow nell'Oscuro Nord dai possedimenti drow meridionali del Grande Bhaerynden. Senza un immediato nemico esterno, le famigli incominciarono ad attacrsi vicendevolmente e ad indebolirsi l'un l'altra, per la gloria della Volubile Signora. Nel -3864 CV, solo cinquant'anni dopo la fondazione della città, una terribile battaglia tra il Casato di Nasadra ed il Casato S'sril, portò all'esilio del primo (che più tardi fondò Ched Nasad) e l'ascesa del casato Baenre come Prima Casa di Menzoberranzan. Le macchinazioni interne sono continuate per millenni... I Casati che diventano deboli vengono distrutti e altri nuovi sorgono per trovare il favore ai molti occhi di Lloth.

Menzoberranzan è l'unica città drow appartenente al Sottosuolo Superiore. Per la distinzione dei diversi tipi di Sottosuolo rimando alla descrizione magnificamente postata da Azigos Faen Tlabbar nel Topic sull'Underdark.... comunque... Essa si trova a circa 3 km sotto la valle di Subrin tra il Bosco della Luna e le Colline del Gelo. La città occupa una caverna di foema irregolare larga più di 3 km nel suo punto più ampio... Il soffitto è alto 300 metri e, nella caverna, sono sparse stalattiti, stalagmiti e colonne, che sono state tutte lavorate o scolpite e l'effetto continuo dell'intera città può essere ipnotizzante per un profano. Alcune delle stalagmiti più grandi sono state convertite in palazzi per e castelli per i Nobili Casati drow. Queste scintillano per effetti di "luminescenza" creando un morbido splendore multicolore che inonda la caverna e fa di certo spalancare gli occhi...
Qui la schiavitù è legale e socialmente preferita ed incoraggiata. La varietà di schiavi è addirittura sbalorditiva. Basti pensare delle 31899 anime presenti a Menzoberranzan soltanto 11439 sono libere. I restanti 20460 abitanti sono schiavi discriminati in queste varietà: 17%goblin, 17% grimlock, 15% coboldi, 13% orchi, 19 quaggoth, 7% bugbear, 7% umani, 4% ogre, 4% svirfnebli, 3% minotauri, 2% troll, 1% crepuscolari e 1% tiefling. E' illegale rendere schiavi altri drow di Menzoberranzan ma vi dirò che la servitù contrattuale è praticata tra gli elfi scuri con gioiosa malizia...

La vita a Menzoberranzan

Gli elfi scuri di Menzoberranzan sono odiati e temuti in tutto l'Oscuro Nord ed in cambio essi guardano i loro vicini con condiscendenza e rabbiosa ambizione. Il sistema mercantile di noi menzoberranyr, tuttavia, è uno dei migliori del Sottosuolo. Altre città hanno mercati migliori ed alcune hanno più oggetti di valore ma nessun altro insediamento dell'Oscuro Nord è in grado di eguagliare la potenza mercantile della Città dei Ragni. Quest'attenzione al guadagno commerciale significa che Menzoberranzan è aperta, se non addirittura ospitale, a chiunque voglia comprare o vendere. Qui giungono molti non-drow di gni razza fede ed aspetto esteriore. La città fornisce a questi mercanti stranieri tutto il sostentamento di cui di cui necessitano per ottenere il loro denaro ma nulla di più. Chiunque metta piede in città è facile preda dei Casati nobili in guerra. e i visitatori diventano spesso pedine nei loro intrighi per ottenere potere. Molti visitatori agiscono come fulcro per i piani drow senza nemmeno capire come o perchè. Oltre ai mercanti e compratori del Piano Materiale, demoni e diavoli entrano frequentemente nel quartiere del Bazar con Spstamento Planare, per comprare e vendere favori.
A differenza di Sshamath, l'area attorno Menzoberranzan è intrecciata di faerzress che rende il teletrasporto impossibile nel migliore dei casi, letale negli altri. I mercanti con molti carichi devono portarli giù dalla superficie con carovane oppure con portali vicini.

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 Oggetto del messaggio: Re: Sshmath vs Menzoberranzan
MessaggioInviato: gio feb 21, 2008 00:27 
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Bene miei diletti...

Se non siete ancora morti di morte naturale passeggiando per i vicoli di Menzoberranzan (e vi ricordo che sette pugnali nella schiena qui rappresentano di fatto una morte naturale :shock!: ) lasciate che vi conduca in mezzo alle vie della città più inquietante e maestosa del sottosuolo...

Venite...
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Partiamo dal Donigarten... ecco, questa è la zona che fornisce molto del cibo della città... Il centro di Donigarten è un piccolo lago, che porta lo stesso nome, le cui rive sono circondate di fattorie di funghi dove lavorano gli schiavi. Il lago è stracolmo di pesci ed anguille ed i rothè dell profondotà vengono allevati su un'isola al centro, da qui li vedete muoversi di lontano. Il quartiere non è vietato ma le guardie prestano molta attenzione da quando vi è stata la ribellione durante il silenzio di Lloth...

Bene, ora costeggiamo la città sul suo confine orientale, muovendoci verso nord... Un oscuro assembramento di vita dimora in questi luoghi. Poveri artigiani, lavoratori, venditori ambulanti e ladri di ogni tipo affollano le abitazioni e le birrerie puzzolenti. Qui passano le "razze inferiori". Qui si consumano alcuni tra i crimini più efferati. Qui vivono alcune somme sacerdotesse, cadute in disgrazia presso la Regina Ragno; alcuni drow, in assoluto segreto fanno mercemonio del corpo delle reiette. Questo è un commercio che frutta un discreto quantitativo di denaro. Molti nobili maschi drow vengono qui per sfogare le loro repressioni familiari su queste elfe scure, per nulla pentiti di farlo dato che una volta anche queste erano Sacerdotesse e chissà quanti maschi hanno consegnato al tormento ed alla morte... Eccoci nel Braerynmiei signori, le parte violenta della città... Ombre e fiamme si muovono qui...

Se siete ancora vivi abbandoniamo il Braeryn e spostiamoci verso ovest. Abitazioni quasi rudimentali con pochi fuochi fatui fanno da scenario a questo quartiere. Siamo nell' Eastmyr dove vivono popolani mercenari e mercanti minori. I Casati nobili sono pesantemente coinvolti in molti degli affari di questo quartiere ed Eastmyr si ritrova con o senza il loro favore, come scappatoia o trampolino da e per varie macchinazioni.

Proseguendo verso nord-ovest troviamo i quartieri borghesi del Duthcloim, dove vivono i drow comuni insieme ad importanti mercanti non drow... Non lontano verso sud, infatti, troviamo il Bazar dove si verifica il commercio libero della città. I membri di quasi ogni razza di Faerun passano di qua come commercianti o come schiavi. Qualsiasi oggetto o servizio che abbia un qualche valore qui può essere venduto, comprato ed organizzato. I commercianti più in vista sanno che commerciare con i drow può essere rischoso quanto combatterli....

Eccoci infine contro il Muro occidentale occupato dalle Case più antiche i cui intrighi sono così sottili ed astuti che raramente pssono essere seguiti sino qui dal resto della città. E' una delle zone più tranquille e silenziose di Menzoberranzan, così diverso dal basso mormorio delle altre zone per cui siamo passati....

Proseguiamo verso sud, lasciamoci guidare dal Narbondel,l'enorme colonna di roccia al centro della caverna che scandisce il decorso del tempo e del giorno nella città, e a sud della colonna troveremo Narbondellyn, il grande quartiere dei Casati minori, più fragili e bramosi di potere. Qui siamo proprio al di sotto dell'altipiano di Qu'ellarz'ol... qui avvengono impressionanti scalate verso la vetta delle Famglie... Casati distrutti.. Casati neogenerati.

Ecco saliamo per qualche scala a chioccilola, qualche strada impervia ed eccoci nel profondo sud di Manzoberranzan abbiamo l'altipiano di Qu'ellarz'ol. Esso è conosciuto come il Posto dei Nobili. Una forsta di funghi giganti cela le attività di quest'altopiano anche qui dimorano alcuni tra i più vecchi e ricchi Casati di Menzoberranzan... non fatevi vedere troppo mentre siamo da queste parti....

Eccoci davanti alla costruzione più maestosa...il punto più alto della città situato sopra e dietro Qu'ellarz'ol, questo altipiano è la dimora del Casato Baenre. Esso governa la città per la gloria della Regina Ragno, con un'ineguagliata astuzia politica....

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 Oggetto del messaggio: Re: Sshmath vs Menzoberranzan
MessaggioInviato: gio feb 21, 2008 10:28 
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Giusto per mettere alcuni puntini sulle j :P

Sul nostro sito ci sono informazioni su tre città drow... indovinate quali? :D

http://drow.muzedon.com/viewDrow.php?load=citta

Ovviamente questi approfondimenti mi saranno utilissimi per ampliare quelle pagine i cui contenuti sono parziali o limitati. :)
Lo dicevo solo per mettere a conoscenza dell'esistenza di tanto lavoro :P chi ancora non avesse visitato tutto il sito che ospita questa bella community. :D

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 Oggetto del messaggio: Re: Sshmath vs Menzoberranzan
MessaggioInviato: gio feb 21, 2008 14:28 
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State facendo un così bel lavoro che non posso proprio evitare di guardarvi con una certa misura d'orgoglio :Sorrisone:
Anche Dmitrij che tanto mi detesta (non è vero :blll: mi adora!).

Gatto, ti segnalo che ci sono un po' di link da sistemare. Se clicchi su Sshmath non si torna poi alle città e stessa cosa vale per la (bellissima) Ched.

Questo lavoro è superbo e arricchierà di certo quella sezione.
Qui ragazzi, si fa la differenza! Bello bello! :)

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 Oggetto del messaggio: Re: Sshmath vs Menzoberranzan
MessaggioInviato: ven feb 22, 2008 07:04 
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Andremo avanti dunque... Andremo avanti....

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 Oggetto del messaggio: Re: Sshmath vs Menzoberranzan
MessaggioInviato: sab feb 23, 2008 14:14 
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Ora che sapete quale trattamento vi verrà qui riservato, e quale profilo è bene che teniate durante la vostra permanenza, possiamo passare a quello che è il cuore pulsante di Sshamath, ciò che le ha permesso di sopravvivere e ciò che tutt’ora la tiene in vita.

L’arte e il Potere.
In ogni città, l’essenza del potere risiede in due sfere di competenza spesso complementari: la politica e l’economia. In questa città, è possibile definirlo con una singola parola: Arte.

A Sshamath regna un Conclave di Maghi, rappresentanti ciascuno una scuola di magia che definiremo Collegio. In origine, quando il sistema a Collegi si sostituì al tradizionale sistema a Casate a causa della… dipartita delle matriarche, le scuole di magia rappresentate erano di numero inferiore: Abiurazione, Convocazione e Richiamo, Divinazione, Ammaliamento e Incantamento, Illusione e Fantasmi, Invocazione ed Evocazione, Necromanzia, e Trasmutazione.
In seguito vennero aggiunte altre due scuole. La scuola dei Magi, ovvero di quegli incantatori che praticano percorsi non facilmente definibili in una scuola o che non si specializzano affatto; questa scuola è stata diverse volte indebolita da coloro che ne temono una eccessiva espansione e, di conseguenza, un possibile dominio.
La decima ed ultima scuola ufficialmente riconosciuta è la scuola di Magia Elementale, che comprende i Sottocollegi del Fuoco, dell’Aria, dell’Acqua e della Terra, ammessa al conclave sia per porre sotto controllo il crescente numero di Elementalisti sia come contrappeso alla crescente forza della scuola di Invocazione ed Evocazione. Gli Elementalisti avrebbero sperato di essere ammessi con quattro seggi diversi, uno per ciascuna fazione, ma le astute manovre del Concilio hanno permesso un unico seggio, con la conseguenza che tutti noi immaginiamo: una costante lotta interna tra le fazioni per detenere di volta in volta il seggio loro spettante.
Il Conclave si riunisce in un’immensa stalattite alterata magicamente per ricordare il bastone di un mago, e chiamata appunto Stonestave. Enormemente protetto, questo luogo vede una minore attività di quanto si potrebbe pensare, dal momento che i membri del concilio preferiscono comunicare tramite incantesimi piuttosto che spostarsi di persona abbandonando le loro stanze nelle strutture dei rispettivi collegi.
Il termine Conclave non vi tragga in inganno… i meccanismi che lo regolano, e che determinano di volta in volta gli equilibri di potere, non sono affatto così collegiali come potrebbe suggerire il nome.
Salvo rari casi di pericolo infatti, il Conclave non agisce mai collettivamente, ma le decisioni quotidiane spettano all’autorità assoluta di un singolo membro a seconda dell’area di influenza sotto cui ricade l’ambito trattato. Chiaramente, tutto questo porta ad una costante rete di trame, alleanze e tradimenti tra le varie scuole per estendere la propria area di influenza all’interno del conclave. Anche perché se alcune competenze sono chiaramente definite, come il potere sulla guarigione che spetta al Collegio di Necromanzia, altre, come il controllo sul commercio di parti del corpo utili alla produzione di componenti di incantesimi, sono rivendicate da molti dei Collegi.
Il Conclave nella sua interezza si occupa di quelle questioni che non ricadono chiaramente sotto l’influenza di un Collegio, e si adopera per risolvere quelle questioni tra Collegi che non trovano… privata soluzione.
Inoltre solo il conclave ha il potere di riconoscere ufficialmente nuove scuole di magia, in genere come abbiamo visto con lo scopo di bilanciare il potere di quelle esistenti.
Le strutture interne ai singoli collegi invece sono varie: alcune mimano la struttura del Conclave, con un collegio dei maggiori esponenti che scelgono un rappresentante autorizzato a parlare per la Scuola; altre sono rette da autocrati che delegano il potere solo se questo è conveniente e non porta dissenso.
In entrambe i casi, punti in comune a tutti i Collegi sono la costante lotta interna per la supremazia nella disciplina e le continue sfide tra fazioni che puntano ad elevare il proprio capogruppo a ruolo di rappresentante.
Gli attuali membri del Conclave sono figure che, sebbene pubbliche, sono ammantate di mistero, e il cui reale potere è sublimato da numerose dicerie e leggende. Astutamente, i Maghi non fanno nulla per smentire tali dicerie, poiché questa è un’ulteriore protezione nei confronti degli avversari, i quali non hanno modo di capire con chi eventualmente dovrebbero avere a che fare.
Recuperare informazioni sul loro conto è pressoché impossibile, per cui dovrete accontentarvi di questo:
-Maestro dell’Abiurazione Masoy Dhunnyl, maschio LM o NM abiuratore 18° o 21°
-Maestro della Trasmutazione Shurdriira Helviiryn, femmina CN o CM trasmutatrice 17° o 22°
-Maestro della Convocazione e del Richiamo Urlryn Khalazza, maschio NM o CM evocatore 19°
-Maestro della Divinazione Seldszar Elpragh, maschio LM o CN divinatore 18° o 23°
-Maestro dell’Ammaliamento e dell’incantamento Malaggar Xarann, maschio CM ammaliatore 20° o 24°
-Maestro dell’Illusione e dei Fantasmi Felyndiira T’orgh, femmina CM illusionista 17° o 20°
-Maestro dell’Invocazione e dell’Evocazione Krondorl Waeglossz, maschio CM invocatore 19° o 21°
-Maestro della Necromanzia Tsabrak del Sangue, maschio vampiro CM necromante 18°
-Signore dei Magi Guldor Zauviir, maschio NM o CM mago 19° o mago 20°/ arcimago2°
-Maestro della Magia Elementale Antalab delle Pietre Tremanti, maschio LM o NM Elementalista della Terra 18° o Mago 13°/Sapiente Elementale della Terra 7°


Esistono altri due personaggi di spicco che, sebbene non direttamente parte del conclave, meritano di essere citati dato il grandissimo prestigio che detengono.
Uno è Calimar Arkhenneld detto lo Spellbinder, un lich che vanta un’esistenza di 13 secoli ed è il più grande creatore di oggetti magici di tutta Sshamath, avendo personalmente creato centinaia di oggetti unici, molti copiati dagli artefatti recuperati dalle rovine di Netheril. Lo Spellbinder è anche Maestro Emerito della scuola di Ammaliamento e Incantamento, sebbene si curi assai poco delle vicende quotidiane e politiche di Sshamath. (maschio drow lich CM ammaliatore 27°)
Il secondo è Alak Faerzhind, Maestro del Trasporto e membro anziano della scuola della Trasmutazione, alle dirette dipendenze di Shurdriira Helviiryn. Come Maestro del Trasporto, Alak sovrintende su tutte le forme di ingresso alla città, magiche e non, perciò gode di un ruolo cruciale nella gerarchia politica della città.
Inoltre è l’ambasciatore ufficiale di Sshamath presso gli Zentharim. (maschio NM Trasmutatore 16°).

Infine, una particolare menzione per Zikthann dei Sei Scettri. Zikthann è un umano lich di Luskan, membro della Fratellanza Arcana ed è il responsabile del Commercio della Casatorre. Almeno così lui sostiene.
Durante il suo lungo peregrinare, giunse alle caverne netheresi e lì individuò un drow di Sshamath, che seguì di nascosto coprendo così l’ubicazione della città.
Egli non ha mai rivelato agli altri membri della Fratellanza la sua scoperta, e ad oggi Zikthann gestisce un misterioso flusso di oggetti magici ed incantesimi per la Casatorre. (umano lich LM Mago 21°)

La più recente delle richieste di ufficializzazione presentate al conclave risulta essere da parte di un gruppo di adepti d’ombra, guidati da Nurissa Vyllshan (femmina NM illusionista 8° /adepta d’ombra 6°).
Il Conclave è però restio ad accettare questa richiesta, sia perché l’introduzione di un nuovo membro diminuirebbe il potere degli attuali, sia perché la venerazione che gli adepti hanno per Shar è mal considerata, per non dire oggetto di disprezzo.
Tuttavia il potere arcano degli adepti è innegabile, e molti membri preferirebbero accettare la richiesta e portare il gruppo dove può essere controllato piuttosto che perderlo di vista nelle oscurità degli intrighi.

Se vi aggrada una mia opinione del tutto personale, è molto probabile che alla fine la richiesta degli adepti d'ombra venga accolta, salvo poi, una volta portata allo scoperto l'organizzazione, essere eliminati dall'alleanza di alcune scuole di magia. Di certo nessuno degli attuali membri godrebbe di vantaggi nell'accettare Nurissa come "collega", mentre altri Collegi, in particolare quelli dell'Illusione e dell'Ammaliamento, non vogliono tra i piedi una scuola che potrebbe rivendicare parte delle loro competenze.
A vantaggio degli adepti c'è da dire che il conclave di Sshamath desidera ottenere il controllo anche della Trama d'Ombra, per cui la vita degli adepti potrebbe saldamente legarsi a questa ambizione.
Se il conclave trovasse il modo di rendere strumento il collegio degli adepti, e questi accettassero una forma di controllo su di essi, forse allora Nurissa potrebbe ottenere il seggio che richiede.

Come vedete gli equilibri sono molto delicati, e la differenza tra vivere e prosperare o morire risiede tutta nel saper offrire (o nel potersi vantare di) qualcosa che altri non hanno.

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 Oggetto del messaggio: Re: Sshmath vs Menzoberranzan
MessaggioInviato: dom feb 24, 2008 22:06 
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Iscritto il: ven giu 08, 2007 13:59
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Anche se non rispondo leggo ammirata.
Grazie a tutti e due.

D.


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 Oggetto del messaggio: Re: Sshmath vs Menzoberranzan
MessaggioInviato: lun feb 25, 2008 04:12 
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Iscritto il: mar feb 27, 2007 15:16
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A parte il fatto che trovo l'ambientazione di Sshmath decisamente spettacolare e carica di potenzialità, quello che più mi piace in questo viaggio nel dettaglio è proprio il fatto che la cultura drow non viene tradita.
A Menzoberranzan, trame e intrighi, azioni efferate e guerre di potere si fanno nel nome di Lloth.
Qui in nome dell'Arte, ma l'indole rimane.

Bello.

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ImmagineSe vedi che sorrido, forse è perché ho trovato a chi dare la colpa

Miss Maglietta Birrata 2008 :clap:


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 Oggetto del messaggio: Re: Sshmath vs Menzoberranzan
MessaggioInviato: sab apr 19, 2008 00:16 
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Giusto per la cronaca, ho organizzato un po' meglio la parte del sito relative alle singole città drow.

http://drow.muzedon.com/viewDrow.php?load=citta

Ci sono tante città con una descrizione molto breve (solo Menzoberranzan, Ched Nasad, Sshamath, Sschindrylyn e T'lindeth hanno una descrizione sufficiente) qualora abbiate del materiale, condividetelo! :D

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Siamo simili in molti modi, tu ed io. C'è qualcosa di oscuro in noi. Oscurità, dolore, morte. Irradiano da noi. Se mai amerai una donna, Rand, lasciala e permettile di trovare un altro uomo. Sarà il più bel regalo che potrai farle.
Che la pace favorisca la tua spada. Tai'shar Manetheren!


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