Il Tavolo da gioco dedicato al Fight Club di Valm Neira.
dom feb 15, 2009 12:27
"LA TUA FURTIVITA' MI FA CAPIRE CHE NON SEI UN GRAN COMBATTENTE SENZA LA TUA OMBRA" Tank cominciava a essere infastidito da questa situazione, ma non aveva nessuna intenzione di darla vinta al suo avversario, aspettava solo un suo errore per finirlo con uno dei suoi colpi, e sapeva che se ne avesse avuto l'occasione poteva riuscirci... Ma purtroppo ora non riuscì a sopprimere quell'istinto omicida che lo caratterizzava, e cominciò a vedere il mondo colorato del rosso sangue delle sue vittime... in preda a questa insaziabile sete di sangue andò velocemente verso il luogo dove risiedeva il suo avversario ma ancora una volta non riuscì a percepirlo, ma sapeva che era vicino, molto vicino, alla prima mossa sbagliata per lui sarebbe stata la fine.... "WAAAAAAAAAAAAA VIENI FUORIIIIIIIIIIIIIIIIIII, DOVE SEIIIIIIIIIIIIIIIIIII, NON MI FAI PAURAAAAAAAA IO NON POSSO MORIREEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE" la sua voce metallica risuonò ancora più forte in preda alla sua furia...
dom feb 15, 2009 14:02
Esasperato dal continuo mordi e fuggi dell'avversario, Tank perse il controllo e si lanciò alla cieca dietro a Shiv, il corpo imponente che sferragliava mentre l'eco dei suoi passi pesanti rimbalzava contro le pareti degli ingranaggi, terribilmente amplificato.
Complice forse la rabbia che scuoteva la sua anima, il cambio gravitazionale nel passaggio dal lato luminoso al lato buio fu per Tank assai difficoltoso, e per poco non si ritrovò steso a terra. Ma di questo probabilmente non si accorse nemmeno: l'unico suo intento, l'unico suo motivo d'esistere era ora Shiv.
Lo sentiva, sapeva che era vicino a lui, ma non lo vedeva, e questo era l'ostacolo che finora gli aveva impedito di far scempio del corpo dell'invisibile avversario.
Le urla rabbiose del guerriero fecero a brandelli il silenzio e l'aria immobile di quel luogo privo di senso apparente: un insignificante sfogo, se paragonato alla furia che Tank aveva in corpo.
TURNO A SHIV
dom feb 15, 2009 16:04
SHIV per poco non si tappò le orecchie, rischiando di farsi beccare.
<<Accidenti, ma questo bestione non sa fare NIENTE, a volume NORMALE??? Urlasse un attimino di più, mi farebbe saltare un timpano.... Quasi quasi gli ficco una freccia in testa per fargli capire la buona educazione>>
Pensando tutto ciò il ratto mannaro nel frattempo si era allontanato dal colosso, in direzione dell'ingranaggio successivo. Passare su di esso fu un semplice passo, e appena passato incoccò all'istante una freccia per tirarla immediatamente dopo su Tank.
Dopodichè, lo sbeffeggiò:
- Lattina, non è ke Ze hai poke Pattute è kolpa mia, ti pare? QuinTi eFita Ti farmi Zaltare i miei poFeri timpani con i tuoi urlacchi.... Tanto non ti ZerFiranno a ZconfiCCermi.... E neanke l'arraPPiarti koZì... PenZa piuttoZto a kome mi muoFo... e a coZa puoi fare per oZtakolarmi... eheheheheheheheheheheheheheh.....
Dopodichè fece qualche altro passo indietro, e di lui rimase solo la voce che echeggiò a lungo nello strano paesaggio....
dom feb 15, 2009 16:27
Quando Shiv si mostrò nuovamente a Tank, arco teso e freccia incoccata, l'arciere aveva avuto modo e tempo di allontanarsi dal colosso per portarsi in una posizione a lui più consona. E tutto senza che Tank avesse la possibilità di reagire.
Sempre muovendosi all'indietro in linea retta, lasciò partire l'ennesima freccia che volò a conficcarsi nel corpo del barbaro, aprendo un nuovo foro nelle placche metalliche.
In quello strano gioco della caccia al topo (un topo a ben vedere di notevoli dimensioni), Shiv continuava ad avere la meglio.
Scomparve oltre l'angolo dell'ingranaggio di sinistra, continuando così a garantirsi la protezione del buio generato dalla superficie dura dei congegni meccanici, senza lasciare traccia di sè.
Ora, Tank aveva dritto davanti a sè solo il ricordo di Sander Humbert Ignatious Vincentine.
TURNO A TANK
dom mar 01, 2009 14:56
SEI TOSTO dopo aver soppresso la sua furia, Tank indietreggiò di nuovo e ritentò un'azione precedentemente provata, sperando in un aituo dalla fortuna....
dom mar 01, 2009 15:45
TURNO A SHIV
(scusate la scarsezza, ma oggi sono molto di fretta e preferisco comunque mandare avanti lo scontro)
mer mar 04, 2009 01:54
SHIV si spostò sul bordo dell'ingranaggio, e osservò Tank.
<<Mmmhh.... Mi sa che sta tenendo un asso da parte.... Bisogna vedere se glie lo lascerò giocare.... D'altronde, chi ha mai detto che stiamo giocando a CARTE?!? eheheheheheheheheheheh......>>
Quindi incoccò la freccia e la lanciò verso il suo nemico. Poi usò di nuovo gli stivali per lanciare una seconda freccia, sempre addosso a Tank.
Dopodichè, non resistendo alla tentazione, si permise il lusso di prendere in giro il suo avversario:
- No no no lattina, Ti Zikuro non mi fermerai mettenToti Zolo dall'altro lato Ti queZto inCranaCChio.... TeFi penZare a qualkoZa di più intelliCente.... Ma non hai molto tempo a TispoZizione..... eheheheheheheheheheheheheheheheheheh.......
Infine fece un passo indietro, verso l'abbraccio dell'ombra, e attese la reazione di Tank. Ed i suoi urli.
mer mar 04, 2009 15:50
E Tank urlò, eccome!
Dopo aver visto sbucare SHIV a pochi metri da lui e piantargli nuovamente due frecce in corpo
la sua furia fu incontenibile e le grida del metallosissimo guerriero sembravano voler fracassare non solo la testaccia astuta del ratto, ma anche tutto ciò che lo circondava, ingranaggi compresi, e poco importava se questo avrebbe significato morte per tutti, se stesso compreso.
Probabilmente non udì nemmeno le parole di scherno che ancora una volta, per l'ennesima volta Sander gli rivolse, ormai piuttosto tranquillo vista l'efficacia della tattica che aveva adottato.
Certo, non fosse per Tharmekhul che, manifestatosi improvvisamente ai due contendenti, platealmente rovesciò per l'ultima volta la clessidra che teneva in mano, ad indicare che il tempo presto sarebbe scaduto.
Ma nel frattempo Sander era nuovamente scivolato oltre il bordo, nell'oscurità che era per lui una corazza finora inespugnabile.
TURNO A TANK
ven mar 06, 2009 17:02
Improvvisamente gli ingranaggi che costituivano quella strana isola fecero un secco quanto rumoroso scatto, e cessarono completamente il loro lento movimento.
Il rumore profondo e vibrante di un gong attrverò l'aria, facendo vibrare il metallo sotto i piedi dei contendenti.
Così seppero che lo scontro era terminato.
Senza vincitori.
Tharmekhul li riportò nella sua dimora.
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