Il Tavolo da gioco dedicato al Fight Club di Valm Neira.
mer feb 25, 2009 17:54
Phemt sembrò quindi rinunciare al volo e al vantaggio che questo offriva, e si riportò sull'esile ponte di pietra, nella medesima posizione precedente, pronto a proseguire lo scontro.
TURNO AD AERON
gio feb 26, 2009 16:46
Aeron si avvicinò al guerriero camminando tranquillo, ed ad ogni passo ripeteva una parola di una benedizione. Infine un leggero alone incolore si riposò sul corpo del monaco ed egli si fermò.
gio feb 26, 2009 16:57
La benedizione di Ilmater si posò su Aeron, guidandone le future mosse.
La tensione cresceva, mentre il Dubbio s'insinuava nelle menti del monaco e del guerriero, che tentennavano non solo temendo un fatale passo falso, ma intelligentemente intuendo le tattiche reciproche.
E nessuno pareva voler compiere il primo passo.
TURNO A HEONIDAS
(distanza 6m)
gio feb 26, 2009 17:37
"Su, vieni da papà..." Pensava il guerriero mentre Aeron si avvicinava alla passerella. Quando il monaco fu finalmente su di essa, Heonidas probabilmente dissimulò male la gioia per la quasi riuscita della strategia. Il monaco si fermò.
"Poco male" Heonidas fece un largo giro fluttuando a mezz'aria, andando ad impattare l'avversario con tutta l'intenzione di buttarlo giù dalla passerella, verso il magma rovente.
gio feb 26, 2009 19:14
Heonidas resistette all'aura del santo ed evitò di poco il suo pugno.
L'impatto fu violentissimo: il piede destro di Aeron scivolò all'indietro quel tanto che bastava per fargli perdere l'appoggio sull'esile ponteggio, e questo bastò a farlo precipitare. Impattò la lava con uno scroscio, lapilli volarono tutt'attorno.
Pur essendo profonda solo pochi centimetri, la lava cominciò ad ustionare la pelle del sant'uomo e bruciare la sua semplice veste.
Futtavia i danni che Aeron riportò furono minimi, vuoi per la scarsa profondità del magma, vuoi perchè il monaco pareva non soffrire eccessivamente il calore della roccia liquida.
10 danni da fuoco + 7 da caduta subiti
Tuttavia ora quel che più lo doveva preoccupare era la sua posizione svantaggiosa: il pontile era in alto, 9 metri sopra la sua testa.
E la lava continuava a mordergli la carne.
TURNO AD AERON
ven feb 27, 2009 23:41
La posizione in cui era il monaco non era di certo tra le più facili. Sua fortuna era che sopportava il calore più di molti altri, ma ogni secondo li era pericoloso. Aeron quindi sforzò la sua muscolatura per tentare di risalire sulla pedana. Se tutto andava bene , grazie alla sua velocità, si sarebbe messo al sicuro in breve.
dom mar 01, 2009 01:20
Laddove un comune mortale sarebbe arso vivo, il Preferito di Ilmater riportò solo alcune minime bruciature. Eppure con una velocità ed una facilità sbalorditive, il sant'uomo percorse agilmente la superficie di fuoco, si arrampicò per nove metri sulla parete resa liscia dalla lava vetrificata ed ebbe anche il tempo di inoltrarsi brevemente nel tunnel buio e soffocante, tornando a godere della sicurezza e delle certezze di quello spazio ristretto.
Ora Heonidas avrebbe dovuto tentare una nuova tattica: non c'erano baratri in cui spingere l'avversario, lì.
TURNO A PHEMT
[distanza 15m]
lun mar 02, 2009 20:05
"Quale incredibile avversario!" Heonidas era sbalordito dalla resistenza di Aeron e dalla velocità con la quale si era portato al sicuro, meritava sicuramente tutto il suo rispetto.
Heonidas si portò al limitare dell'ingresso della caverna, limitandosi a sorridere al monaco.
1,5m di distanza dall'ingresso
lun mar 02, 2009 20:35
Lo scontro andava per le lunghe, e ora Tarmekhul batteva il piede su un masso che emergeva parzialmente dalla lava.
Quei due guerrieri meritavano tutto il suo rispetto: avrebbe concesso loro ancora un pò di tempo per decidere un vincitore finale, ma presto li avrebbe riportati al santuario, e decretato un pareggio.
TURNO AD AERON
(distanza 7,5m)
mer mar 04, 2009 14:07
Lo scontro durava ormai da molto ed Aeron era sicuro che non sarebbe durato ancora. Per quanto si costringesse a scontrarsi con altri, sapeva che era l'unico modo per andare avanti.
Il monaco fece un breve scatto e raggiunde il guerriero tentando di colpirlo con un destro.
mer mar 04, 2009 15:38
Aeron scattò in avanti con velocità fulminea, percorrendo i pochi metri che lo speravano da Phemt in un battito d'ali, i piedi che parevano non sfiorare neppure il suolo ruvido e cupo di quelle caverne scavate dal fuoco.
Heonidas, il sudore che colava copioso sul suo volto a causa dell'intenso calore, era preparato per quell'evenienza, e con un fluido movimento delle braccia lasciò partire due stoccate dirette al volto e al petto del monaco: nessuna raggiunse il suo obiettivo, e la velocità e l'istinto del sant'uomo, unite a invisibili forze protettrici, riuscirono ancora una volta a preservare Aeron dagli attacchi dell'avversario.
Quando fu di fronte ad Heonidas, lasciò partire un unico e potente pugno, che colpì duro come una cometa che impatta il suolo.
Heonidas sentì le nocche fracassare il suo setto nasale, e incrinare le ossa della fronte.
Il colpo lo lasciò sconvolto e tremante, terrorizzato dalla violenza dell'impatto e senza alcuna possibilità di reagire. Aeron approfittò di quell'istante di disorientamento totale.
1 critico a segno, 37 danni debilitanti
1 tiro salvezza superato, 1 fallito
Phemt tremante per 1 round
TURNO AD AERON
mer mar 04, 2009 16:01
Aeron capì istintivamente che Phemt aveva accusato il colpo e decise di approfittarne. Prese un respiro di pochi istanti - sapeva che non ne aveva bisogno, ma alcune abitudini sono dure a morire per tutti- poi partì con una serie di pugni veloci come il vento atti a far crollare l'avversario.
mer mar 04, 2009 17:09
La raffica di pugni di Aeron colpì Heonidas sempre nello stesso punto, appena al di sotto del mento, in un punto del collo lasciato scoperto dall'armatura. I pugni scaricarono su di lui tutta la loro potenza, e non uno fallì il suo bersaglio, complice il terrore che bloccava Heonidas e la sua capacità di difendersi.
Ad ogni colpo, il guerriero sentiva il respiro fuggirgli dai polmoni, le forze venir meno e l'oscurità intorno a lui farsi inspiegabilmente più cupa e opprimente.
Molto probabilmente non avvertì neppure l'ultimo schianto che il monaco gli inferse: le gambe gli cedettero, cadde in ginocchio e crollò col volto sulla dura roccia vetrosa del tunnel, del tutto privo di forze e completamente svenuto.
5 attacchi a segno, 1 critico, 125 danni non letali inflitti, 2 tiri salvezza superati
Con passi misurati, Tharmekhul si avvicinò al corpo privo di conoscenza di Phemt, se lo caricò in spalla e rivolgendo un cenno compiaciuto di congratulazioni al sant'uomo, li riportò tutti nelle proprie camere.
AERON VINCE LO SCONTRO!
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