E finalmente la furia di Tank ebbe il suo sfogo.
Senza pensarci due volte, il guerriero sollevò alto sopra la sua testa il grande falchion e lo calò in un arco mortale.
La possente armatura di Khilag, forgiata dalla maestria dei nani, cedette e si formarono macabri squarci di adamantio, da cui però non colò sangue.
Cedette una, due, tre volte, e solo l'ultimo colpo fu risparmiato all'angelo nero.
105 danni inflitti a Khilag
Eppure, alla fine, l'essere alato era ancora in piedi.
A pezzi, lacero, un arto quasi staccato e una pioggia di piume nere tutt'intorno. Eppure in piedi.
Con le ultime energie rimaste, riprese il volo, alzandosi in alto, ben oltre la portata di Tank, del suo avversario, che non voleva saperne di cedere anche sotto colpi più letali.
Il dubbio che qualcosa sosteneva Tank al di là della sue possibilità s'insinuò nei suoi pensieri, e con esso il dubbio di riuscire a sconfiggerlo.
Dall'arco dell'erinni, altre due frecce partirono, solo una colpì con scarsi effetti. E Khilag vide i suoi dubbi farsi concreti quando ancora lo spadone continuò a incidere il corpo metallico del nemico.
7 danni e 1 da fuoco inflitti
più altri 18 dallo spadone
TURNO A TANK