In guerra dalla parte dei Talebanianche l'esercito statunitense contro il nuovo Medal of Honor
di Carlo Mogiani su
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Continua la bagarre relativa al nuovo Medal of Honor, nell'occhio del ciclone nelle ultime settimane perchè in modalità multiplayer consente la scelta della fazione Talebana: dopo le dure critiche da parte del governo britannico il gioco è stato ufficialmente bandito dalle basi militari statunitensi. Un brusco stop cui ha aderito anche il gigante della distribuzione Gamestop, anche se limitatamente ai negozi situati presso le basi Usa.
Il titolo è di quelli che hanno fatto la storia dei videogames, uno dei primi e più longevi "sparatutto" in prima persona di ambientazione militare. Uno di quei giochi che, ad ogni incarnazione, incassa cifre da capogiro e raduna online milioni di giocatori da tutto il mondo, riproponendo di volta in volta scontri ambientati durante la seconda guerra mondiale.
Il problema però, è che questa volta si gioca in Afghanistan, e il giocatore può scegliere di essere un Taliban e uccidere soldati Nato.
Nei primi video diffusi online accade tutto con il realismo cui ci hanno abituato i giochi di nuova generazione, con la cura maniacale dei dettagli che ha fatto la fortuna del colosso Electronic Arts: lo scenario è una Kabul devastata dalle esplosioni e quello che imbracciamo è un solido e letale Kalashnikov, perchè abbiamo scelto di essere un Rifleman (ma potremmo anche impersonare un cecchino, o peggio). La modalità è il più classico dei multiplayer, in cui diversi giocatori da ogni dove si fronteggiano online in tempo reale in un "death match". Lo scopo è semplice: "neutralize enemies for score". Neutralizzare i nemici per fare punti.
Già nei giorni scorsi le prime immagini del gioco (in uscita a Ottobre) avevano scatenato l'indignazione dei reduci e delle forze armate, tanto che in Gran Bretagna il segretario alla difesa Liam Fox aveva invitato i rivenditori a bandire "Medal of Honor" dai loro negozi dichiarandosi "disgustato e furioso" e bollando il gioco come "spiccatamente anti-britannico".
Abbastanza da scatenare un acceso dibattito fra i sostenitori della completa libertà d'espressione e chi, come Fox, reputava che si fosse passato il limite.
Se ora la Electronic Arts sembra stupita di questa reazione, già immediatamente dopo le prime polemiche la casa produttrice aveva puntato il dito sul fatto che Fox parlava di un gioco che probabilmente non aveva nemmeno mai visto. Affermazioni cui era seguita dapprima la smentita che nel gioco si potessero uccidere soldati inglesi, poi un commento affidato al Sunday Times: "Il format del nuovo Medal of Honor riflette soltanto il fatto che ogni conflitto coinvolge due parti. Diamo ai giocatori l'opportunità di giocare entrambe. La maggior parte di noi fa questo da quando ha sette anni: qualcuno fa la guardia, qualcun altro il ladro. Nel multiplayer di Medal of Honor qualcuno deve essere il Talebano".