Il forum dei Drow, dei Vampiri e delle creature dell'oscurità
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MessaggioInviato: sab ago 20, 2005 00:12 
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L'elfa era decisa a continuare il suo tragitto poichè i suoi sensi parevano averla tradita per una volta. Eppure non era così.
Zayhemd era lì, la stava puntando col suo coltello da lancio. <<Un'arma davvero ben calibrata>> pensò tra sé, ricordando la matrona che era morta con quella daga piantata nella gola per aver tentato un canto a Lolth per difendersi dal mercenario.
<<Dannazione!>> si disse Zayhemd, la preda era andata via, lui si era distratto. Questo non doveva, anzi, non poteva più accadere, altrimenti suo fratello Kelbhar, potente mago a capo dell'organizzazione mercenaria degli elfi scuri di superficie, lo avrebbe eliminato senza mezzi termini.
Con il sudore che gli colava sulla fronte per quel pensiero orrido su come avrebbe potuto finire si decise a proseguire la sua caccia. L'elfa, alto esponente del Cormantor, lega elfica del nord, e inviata per comunicare con quell'uomo, non doveva sopravvivere e arriare da lui, altrimenti Zayhemd sarebbe stato spacciato.
"Che Lolth m'assista..." Sussurrò Il drow, e s'incamminò nell'ombra delle strade alla ricerca della sua attuale preda.


Off
Vaaaaaai :d

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Muzedon ha scritto: Quando Ryld si impegna, vale molto di più di un "+1".
Kenshi Kizaki ha scritto: Sarà,ma Ryld c'ha più classe,fa ride,ho notato che non dice nemmeno parolacce,spamma nei sogni di tutti noi....
Skaan Natsaclanee ha scritto:Più che altri voterei Ryld come Super Spammone
VanLukavic ha scritto:complimenti sinistro;)
Khelden Thal ha provato a scrivere:Se l'eroina è una pasticca io non dico cazzate!
Draugnim ha scritto:ti prego maestro insegnami la tua arte!


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MessaggioInviato: sab ago 20, 2005 16:48 
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Si muoveva veloce, solo una macchia piu scura persa nell'imbrunire, presto sarebbe stato nuovamente nel suo elemento...forse poteva ancora recuperare lo svantaggio, ma non vi era piu molto tempo.
La paura dell'avvenire lo attendeva dietro l'angolo, mentre attraversando un gruppo di case percorreva una scorciatoia a pochi nota, risbuco in una via in cui lei "doveva" passare...non poteva sbagliare ancora...
con un groppo alla gola si affaccio per vedere se i suoi calcoli erano stati esatti...
tiro un sospiro di sollievo quando vide l'elfa giungere alla sua sinistra...aveva avuto fortuna.
ringrazio mentalmente Loth mentre agile il coltello da lancio scivolava di nuovo nella sua mano...
***
Forse i suoi sensi si erano sbagliati, o forse no...quel senso di incombenza continuava a pervaderla, mentre proseguiva per la sua meta...no, i suo istinto glie lo diceva chiaramente, qualcosa non andava...

***
Nella locanda il fumo si alzava in densi riccioli dalle pipe di alcuni presenti...loschi individui, gente fra cui non ne avresti potuto trovare uno con la coscienza pulita...
quella sera grandi macchinazioni erano in progetto, anke se poki erano a conoscenza di cio che stava accadendo.
Laurendal sorrise tra se mentre ripercorreva mentalmente i suoi piani...gli piaceva arrivare prima degli altri, poter studiare il terreno di battaglia, i particolari dell'ambiente...questo non lo portava ad essere l'ultimo venuto...gli piaceva quel piccolo vantaggio.
quello era un buon posto per incontrarsi, un'angolo appartato in quella fosca locanda...si sentiva a suo agio.
riaccendendosi la pipa continuo ad attendere che gli altri arrivassero.

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Dark Spirit


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MessaggioInviato: sab ago 20, 2005 19:53 
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Elith sta scrivendo la parte successiva,che è piena di intrecci che serviranno per dare alla storia il suo avvio...mi raccomando dategli tempo fino astasera :d

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Muzedon ha scritto: Quando Ryld si impegna, vale molto di più di un "+1".
Kenshi Kizaki ha scritto: Sarà,ma Ryld c'ha più classe,fa ride,ho notato che non dice nemmeno parolacce,spamma nei sogni di tutti noi....
Skaan Natsaclanee ha scritto:Più che altri voterei Ryld come Super Spammone
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MessaggioInviato: dom ago 21, 2005 01:01 
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<<Eccomi arrivato....>>pensò Artemis davanti alle due porte ad anta della Scimitarra,dietro le quali si celava una stanza di misere dimensioni solo lievemente illuminata da qualche lanterna,e piena di fumo che, denso, offuscava anche quel poco di luce che le lanterne garantivano.... Da sotto il suo pesante mantello nero,allungò l'esile braccio verso le ante,pronto ad entrare...<<Meglio rendermi presentabile prima...>>.Così si aggiusto per bene il cappello piumato sulla testa,alzò il colletto e rassettò il lungo mantello nero sulle sue spalle...<<un'ultima cosa...>>pensò.La mano scivolo rapida e delicata verso il fianco,finchè non raggiunse l'impugnatura ingioiellata della sua fedele daga...Un sorriso sarcastico si fece spazio tra i lineamenti affilati del suo volto,e un'espressione di soddisfazione e compiacimento sostituì quella accigliata e cupa che era solito avere ogni volta che era chiamato in causa per un "lavoro"...Si nascose ben bene all'interno del suo mantello,abbassò la testa coprendo il proprio sguardo con l'ampio cappello piumato,e,silenzioso,entrò nella locanda avvolta dalla semioscurità,amalgamandosi con essa...

****

La sua andatura iniziò a cambiare di tono,mentre la snella e sinuosa figura di Ilyen percorreva una dopo l'altra vie e stradine dei sobborghi di Urliskan.Continuava a sentirsi osservata,inseguita da ombre di chhissà quale risma e fattura,eppure non riusciva a scorgere nulla,nonostante i suoi sensi fossero piu che allertati,sensi non comuni per un uomo,e nemmeno per un elfo.Lei lo sapeva,conosceva se stessa,conosceva le sue capacità,e sapeva per certo che poteva fidarsi delle sue percezioni sensoriali,piu di quanto avesse potuto fidarsi di altri mille occhi e mille orecchie...Ma questo non la tranquillizzava;sentiva di non essere sola...<<Fantasmi del passato>> pensò <<ombre di cio che è stato,di cio di cui voglio vendicarmi...>>Acellerò ancora di piu il passo.<<No...>>pensò <<Non mi hanno mai abbandonato...da quel giorno,le ombre del passato mi hanno sempre persiguitato...sono anni che convivoc con esse...>>.La consapevolezza di essere seguita da qualcosa,o qualcuno,stava ora prendendo sempre piu forma nella sua mente...<<Nessun'ombra,ma occhi e carne mi seguono...Devo liberarmene,e alla svelta...Laurendal mi aspetta...>>
Svoltò a sinistra;la stradina che imboccò non l'avrebbe sicramente condotta alla sua meta lo sapeva,ma l'avrebbe aiutata a confondere le idee al suo inseguitore...Il passo si fece piu frenetico...la sua snella e sinuosa figura si spostava tra le viuzze e i vicoli sudici del sobborgo,sempre piu rapidamente,in cerca di qualcosa,in cerca di riparo...l'ansia la stava colpendo,e questo non poteva permetterselo...<<ricorda cosa sai fare>> si continuava a ripetere nella testa,<<ricorda>>...E allora le fu chiaro come agire...Trovò un alcova che conduceva all'interno di un porticato,completamente immerso nelle tenebre,dove nessun spiraglio di luce di qualsivoglia lanterna filtrava...<<Le ombre...Con loro ormai io vivo da tempo...loro mi occulteranno>>....svoltò verso il porticato,e sotto di esso fece appello a tutta la sua concentrazione...avvolta totalmente nel mantello verde bosco,si avvicinò sempre piu alla parete del porticato,e passo dopo passo,iniziò a sentirsi sempre piu leggera,sempre meno reale...le ombre l'avvolsero,la circondarono,la fecero propria...e in pochi attimi,lei divenne ombra,come tutto cio che le era attorno,e,immobile,attese di vedere il volto del suo inseguitore...non aveva tempo di combattere...non aveva tempo per morire...
****

Zayhemd la seguiva dappresso,era diventata la sua ombra ormai...continuava a seguire quel mantello verde bosco ondeggiare tra una via e l'altra,accelerando,rallentando quando era troppo vicino,avvicinandosi quando stava per perderla divista...vedeva strade e case susseguirsi in rapida successione,senza nemmeno rendersi conto della sua effettiva posizione,ma davanti a se aveva sempre e comunque l'esile figura del suo obbiettivo...<<Non posso fallire...no non posso>> continuava a ripetersi...
Ormai era completamente assorto dalla sua preda,aspettando il momento migliore...<<Ora...>>pensava ogni volta che gli era sembrato di dover partire all'attacco,ma subito si smentva da solo,ritenendo che sarebbe stato troppo avventato...e cosi continuava a camminare...
I psuoi passi erano l'eco di quelli della sua preda,il suo respiro sincronizzato a quello dell'elfa...preda e predatore erano quasi in una unica comunione,un gioco che li univa entrambi in un sadico rituale,che in un modo o nell'altro stava per avere fine...
E la fine della caccia arrivò presto...Zayhemnd era dietro di lei,quando all'improvviso l'elfa svoltò incomprensibilmente a sinistra,tornando praticamente sui suoi passi...non capì il perchè,ma come un mastino che caccia imperterrito la sua lepre,cosi lui non si fece domande,e continuò a seguirla...svoltò anche lui a sinistra,ritrovandosi di fronte un porticato,ma stranamente il mantello verde era ora sparito dalla sua vista....allarmato sfoderò per metà una delle sue due scimitarre...<<è vicina...lo sento...>>.si avviò nel porticato...adagio finì di sfoderare la sua scimitarra...camminando sotto al porticato,venne avvolto dal buio piu totale,ma per lui non era certo un problema,i suoi occhi vedevano comunque.,..<<non puoi sfuggirmi>>...Continuò a camminare,con i sensi tutti perfettamente allertati...camminò ancora,ma senza trovare la sua preda...sparita...possibile?...perseverò,fino a raggiungere l'uscita dal porticato buio,senza però trovare nessuna traccia dell'elfa...<<Non è possibile....>>...rientrò nel porticato,lo ripercorse stavolta piu in fretta...l'ansia e la rabbia presero il sopravvento,e sfoderò anche la seconda scimitarra...Niente...nessun segno di lei...<<Ho fallito...>>pensò...<<ho fallito miseramente....>>

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"Nowhere to run,Nowhere to hide,you've got to kill to stay alive!!!Show them no fear,Show them no pain!!"


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MessaggioInviato: dom ago 21, 2005 01:33 
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Zayhemd non era il solo a sapere del suo fallimento. Dall'alto della sua camera, Razzt Dyrr, grande mago del casato mercenario che attualmente risiedeva segretamente nelle strade di Urliskan, stava guardando nella sua sfera di cristallo l'entrare e l'uscire del maschio drow dalla casupola buia, prima disarmato, poi con una scimitarra, con due e poi tornare frustrato sui suoi passi.
<<Maledetto idiota!>> gli urlò contro Razzt, come se suo fratello lo potesse sentire. <<Ma questa è l'ultima volta che mi deludi, stupido, insignificante guerriero>> e mentre concludeva il monologo non tanto per decidere il da farsi ma per sfogare la propria rabbia, si affacciò dalla porta e fece un cenno alle due guardie presenti fuori dalla sua porta, che si affrettarono a dirigersi verso le scale, quindi l'uscita <<Vedremo cosa potrò farne di te... brutto sangue misto.>>
A pochi minuti dall'ordine di Razzt il mago si godè lo spettacolo di quadrelli soporiferi che colpivano da più parti il fratello e delle figure ammantate da pesanti e larghe vesti lo presero e lo portarono via. La destinazione era ben nota Razzt, le segrete del palazzo dei mercenari.

********

Zayhemd si svegliò qualche minuto dopo lo svenimento a causa delle frustate che gli venivanoi inflitte sulla schiena, ora scoperta e priva della sua amratura finemente lavorata da duergar che sempre lo aveva difeso dalle mille insidie della strada. Un'altro colpo di frusta lo fece tornare dov'era, non in una strada, ma in una prigione, e dopo un attimo di stordimento riuscì anche a distinguere una figura davanti a lui... Razzt, il mago, suo fratello... il puro sangue. Con uno sputo verso terra Zayhemd diede segno al fratello di essersi svegliato "sufficientemente" per non aver più bisogno di frustate. Razzt non la pensò così però.
Dopo diversi minuti anche il petto di Zayhemd oltre che la sua schiena era pieno di tagli, lividi e sangue.
<<Sangue impuro, è giusto che scorra via dalle tue vene>> convenne Razzt intuendo il pensiero del fratello che legato e immobilizzato si guardava le ferite.
<<Fratello, io...>> Una frustata nell'aria zittì il desiderio del guerriero di proseguire il discorso.
<<Vuoi vivere, Zayhemd?>> chiese il mago.
<<Sì, con tutto me stesso>> Riuscì a rispondere a fatica il mezzosangue.
<<Allora converrai che le tue capacità da sole non bastano più e non servono ai miei scopi>> e mentre parlava Razzt fece un cenno ad una guardia drow che era fuori dalla celletta e che portò dentro in pochi secondi un lupo imbavagliato e ringhiante. <<Hai mai sentito parlare di una malattia chiamata Licantropia? E' una malattia interessante...Concede maggiori poteri e diverse caratteristiche a chi ne è infetto, ad un prezzo bassissimo. Certo, tu non la conosci, giù da noi, nel quartiere drow di Valm Neira vi sono ben pochi Licantropi e comunque sei stato allevato in superficie, quindi è ipotizzabile che non abbia mai conusciuto il Signore della città sotterranea. Beh questa malattia è il tuo unico appiglio alla vita in questo mondo, e che Lolth ti abbandoni se rifiuti quest'ultimo!>> Sorrise soddisfatto Razzt che voleva arrivare alle conclusioni del suo discorso che come sempre a suo fratello pareva prolisso ed inutile poichè troppo articolato e ricco di metafore. <<Ma perchè desidero che tu ti trasforma? Ovvio, per trovare quella dannata elfa! il segreto non deve trapelare e anche se trapelasse così sarai in grado di abbattere chi ne sarà venuto a conoscienza, e sarai aiutato è ovvio, poichè nelle notti di plenilunio non sarai in grado di controllare i tuoi istinti bestiali.>>
<<Dimmi solo come fare per contrarre "la mia salvezza">> supplicò allora Zayhemd, più rassegnato che confortato all'idea di non morire all'istante.
<<Semplice>> disse Razzt sbavagliando il lupo e sorridendo malignamente <<Chiudi gl iocchi e porgi un braccio...>>


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MessaggioInviato: gio ago 25, 2005 00:12 
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<<Maledizione>>pensò Ilyen accelerando il suo passo,quasi in preda ormai ad una corsa sfrenata contro il tempo...<<quel sicario mi ha fatto perdere un mucchio di tempo...spero che Laurendal sia ancora alla taverna...>>.Ormai correva come un'ossessa senza piu preoccuparsi di non dare nell'occhio...il tempo stringeva e sapeva benissimo che Laurendal non era un tipo che amava le lunghe attese,specie se si trattava di lavoro...Come non poteva permettersi di morire,cosi non poteva permettersi nemmeno di perdere tempo,perchè sapeva quanto quell'occasione di vendicarsi le era e le sarebbe costata,quanta fatica aveva fatto per convincere un cosi importante membro della Luna Rossa a darle ascolto.<<devo muovermi...>>pensò,e continuò a correre verso la "Scimitarra".

****

Artemis entrò cautamente all'interno della taverna scura e fumosa,non per paura o mancanza di fiducia in se (di paura lui ne conosceva molta poca,e di fiducia in se stesso,invece,ne aveva fin troppa),ma perchè era diventata per lui un'abitudine muoversi con circospezione,osservare ogni persona,animale,pianta o oggetto in ogni singola posizione...con pochi sguardi era in grado di percepire il punto della situazione di una discussione animata tra due persone,e allo stesso tempo intuire il motivo per cui la pianta accanto a loro aveva alcune foglie ingiallite e ramoscelli spezzati.E cosi,anche in questa occasione,in pochi istanti era riuscito a fare in modo che quell'ambiente a lui esterno e sconosciuto,divenisse come la sua stessa casa,dove tutto era conosciuto,tutto era prevedibile,e tutto poteva essergli di aiuto,qualsiasi cosa fosse successa.
Ovviamente,in tutto cio,aveva scorto da subito Laurendal,una figura snella,capelli corti castani,pizzetto curato e ben definito,volto affilato e occhi castano scuro che fissavano nella sua direzione,mentre un lieve sorriso compariva sulle sue labbra spezzate dalla smorfia necessaria per inalare fumo dalla sua pipa d'avorio.
Era seduto comodamente su una sedia di legno robusta e munita di braccioli,adagiato lievemente sullo schienale,con le gambe incrociate spostate un po sul lato destro,mentre il peso del resto del corpo era invece spostato sull'altro lato,dove il braccio sinistro appoggiava sul bracciolo della sedia,mentre la mano destra teneva ferma la pipa vicino alla bocca.
Come non riconoscerlo?Le sue vesti tradivano evidentemente la sua identità,e sicuramente non facevano nulla per evitarlo...
Una lunga giacca di stoffa nera finemente lavorata con ricami rossi in un motivo floreale copriva la sua figura,quasi interamente,lasciando intravvedere solo,li dove era sbottonata,una tunica rosso scuro sul suo torace,dove spiccava un ciondolo d'orato a forma di luna trafitta da una piccola spada,il simbolo su cui Artemis avrebbe dovuto fare affidamento per riconoscerlo.Piu in basso,Laurendal vestiva dei pantaloni scuri senza tasche,che terminavano in stivali corti di cuoio a punta.
Appena Artemis lo notò,Laurendal fece un cenno accondiscendete con la testa,invitandolo ad avvicinarsi e ad accomodarsi al suo tavolo...

****

<<Accomodati pure>> esordì Laurendal quando Artemis si fu avvicinato abbastanza,la voce decisa e sprezzante,lo sguardo che oscillava tra il serio e il divertito.
Senza dire una parola,Artemis si accomodò di fronte a lui,rimanendo sempre interamente coperto dal suo lungo mantello nero,che gli conferiva ancora di piu l'aspetto di un ombra che di umano aveva ben poco.
<<Qualcosa da bere?>>chiese Laurendal
<<No,ti ringrazio,preferisco parlare di affari a mente lucida...>> fu la risposta.
<<Complimenti!un professionista serio,non c'è che dire!>>apostrofò Laurendal<<ma se non ti dispiace,io preferisco sorseggiare qualcosa,quando sono buona compagnia>>,un sorriso si fece spazio sul suo volto...
<<Fa pure...>>ribattè Artemis.
Laurendal prese la bottiglia affusolata che era di fianco a lui,e verso nel bicchiere del vino scuro e odoroso,e mentre compiva quest'azione,con evidente compiacimento,iniziò:<<Visto che non sei uno a cui piacciono i convenevoli,verrò subito al sodo>>.Artemis annuì senza dire una parola...
<<Come sai,ti ho cercato perchè avevo intenzione di stringere un'alleanza con voi della Daga Silente,visto che la concorrenza si sta facendo spietata,e tanti sono i coltelli pronti a trafiggerci da ogni lato.Ma tu mi dicesti che tutto aveva un prezzo,anche un alleanza...ebbene quale sarebbe questo prezzo?>>
Artemis accennò un sorriso,che subito venne represso sul suo volto.<<Nemmeno tu ci giri molto attorno alle cose...comunque il prezzo è alla tua portata,sta tranquillo...non ti chiederò denaro,no,ma un servigio.Una missione che tu o qualcuno per te dovrà svolgere e portare a termine,coadiuvato dal nostro aiuto e dalle nostre informazioni...mi sembra una proposta che non puoi rifiutare...>>
<<Di cosa si tratta Artemis?>>chiese ora incuriosito Laurendal
Un altro sorriso comparve ora sul volto di Artemis,piu evidente e duraturo questa volta...<<Che domande...devi trovare e uccidere una persona ovviamente...>>
<<Di chi si tratta?>>incalzò Laurendal.
In quel momento,le porte ad anta della taverna si aprirono di scatto,e una figura ammantata e frettolosa si precipitò all'interno del locale,guardandosi spaesata attorno,mentre ansimava per il fiatone,tentando di riprendere fiato.
<<Ilyen,benvenuta!>>esclamò Laurendal appena la vide.
Lo sguarda rapido di Artemis scivolò sull'elfa,e la sua espressione,tradì le sue intenzioni,ed Ilyen capì immediatamente di essere ora in pericolo...

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