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 Oggetto del messaggio: Tre donne su 10 hanno subito violenza
MessaggioInviato: gio feb 22, 2007 11:59 
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Quasi 7 milioni gli stupri di cui 74mila nel 2006. Il 6,6% sotto i 16 anni
Oltre il 90% non denuncia i soprusi. Pollastrini: "E' un dramma rimosso"

Tre donne su 10 hanno subito violenza
Indagine Istat: più di 14 milioni le vittime

Il 36,9% ha subito violenza psicologica da parte del partner
Molto frequenti anche i comportamenti persecutori


ROMA - Oltre 14 milioni di donne italiane sono state oggetto di violenza fisica, sessuale o psicologica nella loro vita. La maggior parte di queste violenze arrivano dal partner (come il 69,7% degli stupri) e la grandissima maggioranza (oltre il 90%) non è mai stata denunciata. Solo nel 24,8% dei casi la violenza è stata ad opera di uno sconosciuto, mentre si abbassa l'età media delle vittime: ben un milione e 400mila (il 6,6%del totale) ha subito uno stupro prima dei 16 anni. Inquieta il quadro che emerge dalla prima indagine sulla violenza e i maltrattamenti contro le donne realizzata dall'Istat, su commissione del Ministero dei diritti e delle pari opportunità.

L'indagine, presentata oggi a Palazzo Chigi dal ministro
Barbara Pollastrini, è stata realizzata su un campione di donne di età compresa fra i 16 e i 70 anni. Dai dati raccolti emerge che sono 6.743.000 le donne vittime di violenza fisica o sessuale (il 31,9%), 5 milioni di violenze sessuali (23,7%), 3.961.000 di violenze fisiche (18,8%). Ben 6.092.000 donne hanno subito solo violenza psicologica dal partner attuale (36,9% delle donne che vivono al momento in coppia). Un milione e centomila hanno subito 'stalking', cioè comportamenti persecutori. Solo negli ultimi 12 mesi, il numero delle donne vittime di violenza ammonta a 1.150.000 (5,4%). Nel 2006 si sono registrati 74mila tra tentativi e strupri veri e propri. Di questi il 69,7% da partner o ex-partner. Molto diffusi infatti i soprusi tra le mura domestiche. Questi però spesso non vengono percepiti come tali. Solo il 18,2% è consapevole che quello che ha subito è un reato, mentre il 44% lo giudica semplicemente 'qualcosa di sbagliato' e ben il 36% solo 'qualcosa che è accadutò.

Tra tutte le violenze fisiche rilevate è frequente l'essere spinta, strattonata, aver avuto i capelli tirati (56,7%), l'essere minacciata di essere colpita (85,2%), schiaffeggiata, presa a pugni, a calci o a morsi (36,1%). Tra la violenza sessuale, la più diffusa è la molestia fisica, ossia essere stata toccata sessualmente contro la propria volontà (79,5%), l'aver avuto rapporti sessuali non desiderati accettati per paura (19%), il tentato stupro (14%), lo stupro (9,6%) e i rapporti sessuali degradanti ed umilianti (6,1%).

La violenza psicologica è stata subita da 7.134.000 donne, il 43,2% con partner attuale. Di queste, 3.477.000 l'hanno subita spesso o sempre (21,1%). Questo tipo di violenza si esprime con l'isolamento o il tentativo isolamento (46,7%), il controllo (40,7%), la
violenza economica (30,7%), la svalorizzazione (23,8%), le intimidazioni (7,8%).

"I dati confermano che nella fascia di età 16-50 anni, le donne muoiono più per violenza che per malattia o incidenti stradali. La violenza sulle donne è un dramma rimosso", ha commentato il ministro dei diritti e delle pari opportunità, Barbara Pollastrini, chiedendo al parlamento di "discutere in tempi rapidi" la proposta di legge del governo sulla violenza alle donne che, fra l'altro, affronta il tema delle minacce continuative e persecutorie. "Siamo aperti al dialogo per migliorare il testo - ha precisato la Pollastrini sottolineando la gravità del fenomeno sulla base dei risultati dell'indagine - ma di questa legge c'è bisogno".

Oggi è stato presentato anche uno spot tv nell'ambito della Campagna antiviolenza del ministero. Lo slogan, "La violenza sulle donne non ha più scuse", invita a chiamare il numero verde 1522 per chi è soggetto o testimone di violenza. Protagonista dello spot una giovane donna con un viso livido che giustifica questo incidente a causa del lancio di un tappo di spumante.

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MessaggioInviato: gio feb 22, 2007 12:18 
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I dati sono sicuramente preoccupanti, anche se mi sembra un po' labile il confine tra violenza e non.
Premesso che non sfiorerei una donna nemmeno con un dito con cattive intenzioni, suppongo che considerare violenza uno scossone (cosa che non ho comunque mai fatto e mai farò) sia un tantino esagerato. :roll:

E sulle violenze verbali ci sarebbe tanto da dire... chi decide quale frase è violenza e quale no? :roll:

Sulle violenze sessuali all'interno della coppia (e sui presunti atti sessuali "degradanti"... non credevo che ne esistessero all'interno di una coppia) c'è tanto da discutere.
Nessuno impone a nessuno nulla, se non con la forza. Non credo nelle violenze psicologiche, dato che se qualcuno tenta di costringermi a fare qualcosa contro la mia volontà... beh, o mi ammazza di botte oppure non la faccio. Quindi non credo alle costrizioni e ai ricatti morali, perchè ai ricatti si può dire NO.

E un "uomo" che obbliga (in qualsiasi modo) la propria donna a fare qualcosa contro la sua volontà può sempre essere LASCIATO. E non parliamo di amore, perchè non si può amare una persona del genere. Mi è capitato di conoscere persone che nonostante tutto stavano assieme ad individui come quelli di cui sopra.
Alla domanda "ma perchè continui a starci assieme?" rispondevano "perchè lo amo!". E allora vi dico: QUELLE DONNE SI MERITANO I LORO UOMINI. Ed aggiungo: quelle donne non hanno idea di cosa significhi amare ed essere amate.

Sarò cinico, ma sono stufo del buonismo e del perbenismo. I "buoni" non piacciono? Non è un problema mio. Io penso a me stesso, e non ho nulla di cui vergognarmi, e nulla che possa farmi entrare in quelle vergognose statistiche.


:roll:

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MessaggioInviato: gio feb 22, 2007 12:28 
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La violenza fisica indubbiamente è più evidente e facilmente riconoscibile, la violenza psicologica è proprio fatta su quelle persone che non possono dire di NO, ovvero non sono in condizione di farlo, non sempre funziona il volere è potere. Come la prevaricazione fisica avviene perché la donna è costretta con la forza fisica, analogamente nell'abuso psicologico è proprio la forza diciamo "mentale" che impedisce alla donna, al bambino e così via di sottrarsi.
Non sottovalutiamo o sminuiamo la violenza psicologica verso le donne, i bambini, in vari ambienti, casa, lavoro. Per fare un esempio che mi viene in mente al momento, il mobbing, non è forse una "violenza" psicologica? Il cosidetto "nonnismo" e altro ancora.
Chi fa violenza psicologica mette in atto incosapevolmente o consapevolmente strategie subdole per annientare un essere umano, possono causare danni irreversibili: stati depressivi, suicidi. La vittima non è in grado di reagire perché logorata. Fisicamente non si torce un capello ma le vittime sono sistematicamente distrutte nella loro identità, portate alla disistima più totale.
La provocazione continua, la disistima, la derisione, le offese, la svalutazione, la coercizione, i ricatti, la minaccia, il silenzio, la privazione della libertà, la menzogna e il tradimento della fiducia riposta, l'isolamento, tutte forme di violenza psicologica, fatte spesso proprio strumentalizzando l'amore.
Chi aggredisce psicologicamente invia messaggi contrastanti (dice una cosa e ne pensa un'altra) per cui l'oggetto delle sue manovre cade in uno stato di confusione ed è incapace di capire o dare spiegazioni su quello che sta accadendo. Non ha possibilità di chiarire, perché un'altra delle manovre che l'aggressore instaura è interruzione della comunicazione bilaterale. Chi subisce inizia a provare un senso di colpa e tutta un'altra serie di reazioni connesse, al tentativo di reazione dopo lunghi periodi di esasperazione chi subisce viene accusato di essere cattivo o malato.

Certi manipolatori o prevaricatori mentali usano e abusano proprio facendo leva sulla psiche, proprio perché molti pensano che basti dire NO è più facile per questi continuare a farlo è come dire che il miglior inganno del Diavolo è far credere che non esista.


Ultima modifica di DADA il gio feb 22, 2007 12:54, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: gio feb 22, 2007 12:48 
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Il discorso della violenza psicologica è ribaltabile.
Quante donne la esercitano sugli uomini? ;)
A me sembra sia stata buttata nel mezzo perchè è un buon sistema per far lievitare i numeri e fare scalpore.

Allora anche una donna che si rifiuta di avere rapporti con il proprio uomo esercita violenza, giusto? :roll:
E se io considerassi degradante "stare sotto" sarebbe violenza pure quella? :asd:

Suvvia, dobbiamo essere abbastanza svegli da capire che le violenze esistono, è vero. Ma che in molti casi vengono strumentalizzate e amplificate.
Sono il primo favorevole alla castrazione fisica (non chimica) per stupratori e pedofili. Ma attenzione a non fare del facile sensazionalismo, perchè se consideriamo violenza dire "ma che ca**o fai?" in un momento di rabbia alla propria compagna (cosa che peraltro non ho mai fatto, chi mi conosce può testimoniare... io non mi arrabbio quasi mai :D ) allora siamo un popolo di violenti. :sisi:

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Non semplifichiamo Muze, la violenza psicologica esiste e non solo da parte dell'uomo sulla donna, ma anche viceversa spesso proprio in famiglia avviene questo. E l'esempio che fai tu del rapporto sessuale, anche il rifiuto può essere esercitato per prevaricare, per instaurare una lotta di potere, quanti uomini sono sminuiti da questo punto di vista tra le mura coniugali, con conseguenze rispetto al ruolo di maschio, che si ripercuotono sulla propria virilità, che causano problematiche anche fisiche.
La violenza psicologica è stata utilizzata nei lager, nei gulag, nei luoghi di tortura, nel passato e anche oggi.

Ripeto non sottovalutiamo questo aspetto della violenza!


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MessaggioInviato: gio feb 22, 2007 13:20 
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Non lo sottovaluto, ma non lo sopravvaluto nemmeno. ;)
Nel senso che si può combattere, e non è nemmeno una lotta così difficile. Ci vuole forza di volontà, reperibile a iosa nei meandri della nostra mente. Basta volerlo.

Io sono sempre stato un bambino, poi un ragazzino, abbastanza magro. Fino ai 15 anni ero pure basso. Tutto questo avrebbe fatto di me un ottimo bersaglio per quelli più grossi. Eppure non era così, dato che non abbassavo la testa, e spesso questo funzionava per evitare che continuassero ad importunare me o i miei amici. Si sa che i violenti preferiscono i bersagli facili. :)
Certo, altre volte mi sono beccato pure qualche botta a causa della mia sfrontatezza e della mia testardaggine. :asd:

Quello che voglio dire è che non concepisco il "non ci riesco", il "non posso", il solito nascondere la testa sotto la sabbia rinunciando a combattere (è la soluzione più comoda, nevvero?).
Come ti ho detto, io conosco solo il concetto "NON VOGLIO". Nessuno ci obbliga a fare nulla che non vogliamo.

E non credo che nessun uomo possa obbligarti a dipendere da lui, nè psicologicamente, nè fisicamente, a meno che non sia TU a volerlo (il "tu" è impersonale, eh :D)
Diverso discorso quello economico: ma anche in questo caso il mio orgoglio e la mia leggendaria testardaggine mi porterebbero a mollare tutto e a cercare di arrangiarmi da solo.

Diciamo che, se parliamo di AMORE, lo dobbiamo fare con cognizione di causa.
Non esiste amore dove c'è violenza. L'uomo violento non ama la donna a cui infligge violenza. E la donna che continua a subire violenza senza ribellarsi non ama sè stessa.

Io mi amo, e non mi ridurrei mai in uno stato del genere. Questo le persone che mi circondano lo sanno bene. :)

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MessaggioInviato: gio feb 22, 2007 13:43 
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Il problema sta proprio nella forza di volontà, che è appunto una forza, chi subisce questo genere di violenza è impossibilitato ad usare la propria forza di volontà, perché prevaricato da qualcuno con una forza di volontà maggiore, facevo proprio il paragone con l'uso della forza fisica se uno è più forte di te e ti costringe, metti il caso di una persona adulta con un bambino o donne stuprate costrette cioè con la forza fisica. Forza fisica e forza di volontà o "mentale", non sono esperta in materia, quindi probabilmente non uso una terminologia appropriata. Ma metti il caso che ti facevo del Mobbing. L'esercizio di un potere diverso da quello fisico per prevaricare è pur sempre utilizzo di una forza. Il ricatto "amoroso" della madre col figlio per esempio, il bullismo nelle scuole.
La violenza psicologica è comunque sempre connessa ad altre forme di violenza, ma è relativamente recente l’attenzione socioculturale e scientifica a questo tipo di violenza. Trovare definizioni della violenza psicologica non è stato semplice in effetti anche in campo Accademico riporto qui ad esempio otto campi esplorati dall’International Conference on Psycological Abuse of Children and Youth (1983) per quanto riguarda l'abuso sui minori:

Crudeltà mentale: per esempio, la violenza e l’umiliazione verbale, le componenti psicologiche della violenza fisica, il fissare mete da raggiungere irragionevolmente alte o basse, una vistosa e aperta discriminazione nel trattamento di fratelli e sorelle.

Violenza e sfruttamento sessuale: per esempio, gli aspetti psicologici dell’incesto, dello stupro, della pornografia, della prostituzione, della situazione di ragazza madre, e ogni pratica discriminatoria riguardante i sessi.

Condizioni ambientali di vita pericolose e precarie: per esempio, gli aspetti psicologici determinati dal vivere in condizioni di guerra, in società dove imperversano criminalità e violenza, in gravi forme d’instabilità familiare.

Uso di droga e di sostanze tossiche: per esempio, uso improprio di farmaci e di altre sostanze potenzialmente nocive, in quanto somministrate o incoraggiate da adulti o coetanei.

Influenze di modelli negativi e riduttivi: per esempio, gli effetti di modelli influenti (coetanei e adulti) in casa, nelle comunità scolastiche o nei media (televisione, cinema, musica) che incoraggiano un comportamento meschino, non flessibile, autodistruttivo, violento e/o antisociale.

Preconcetti e pregiudizi culturali: per esempio, condizioni o azioni al di fuori o all’interno di gruppi minoritari culturalmente differenti, che limitano ingiustamente aspettative o possibilità di esperienze per i membri dei gruppi stessi.

Trascuratezza affettiva e deprivazione di stimoli: per esempio, la deprivazione di esperienze fondamentali di affetto e di attenzione, il rifiuto interpersonale, la deprivazione di stimoli sensoriali e di altre esigenze fisiche che sorreggono lo sviluppo.

Violenza istituzionale: per esempio, consuetudini o pratiche istituzionali che si traducono in violenza psicologica contro i bambini nell’atto stesso di prendersene cura.


Concordo sul fatto che sia complicato accertarla, ma non concordo che basti la volontà per sottrarsi.


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io dico che avete ragioni entrambi Muze e Dada.

dico che se una donna non ce la fa a sopportare i ricatti di un uomo a causa di debolezze di momenti bui o di paure personali deve essre aiutata e difesa. Nel caso in cui però si aiuti la donna a venirne fuori lei faccia cenno di capire ma continua a farsi del male concordo con Muze: si merita l'uomo che ha. Specialmente se i problemi sono reiterati e l'aiuto di chi che sia cade sempre nel vuoto e non viene mai colto.

a volte venire fuori dai problemi non è questione solo di volontà propria ma anche di avere fiducia in chi ci aiuta anche se ritengo che l'amor porprio e lavolontà propria sia tutto.

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Il caso del mobbing è piuttosto diverso, perchè per definizione, è esericitato da qualcuno con più potere di te all'interno dell'azienda, oppure da un gruppo di colleghi di pari livello.

In ogni caso IO non resterei a lavorare in un posto in cui la mia dignità viene calpestata ogni giorno. :)
Preferisco fare la fame fino a trovare altro lavoro, andare a raccogliere pomodori, a zappare la terra, a spaccare le pietre... piuttosto che farmi mettere i piedi in testa da un collega. E chi mi conosce sa bene che nemmeno a lavoro (sebbene qualcuno abbia provato a vedere fin dove poteva spingersi) mi piego.

E siccome non sono dotato di superpoteri, come posso farlo io possono farlo tutti. Serve tanta autostima però. Se non ci si ama non è possibile. E io mi amo al di sopra di ogni altra cosa. Se non amassi me stesso non potrei amare nessun altro. ;)
Ovviamente nel caso dei bambini è diverso. Un bambino non ha ancora una (psiche o) forza di volontà sviluppata, mentre qualsiasi uomo ce l'ha (che la usi o meno).


Ma nel rapporto di coppia tra due persone ADULTE, ci deve essere un rapporto paritario. Se questo viene a mancare, non si può parlare di coppia, ma di rapporto padrone-schiavo, che nulla ha a che vedere con l'amore o l'affetto.

Probabilmente è impossibile spiegarlo a chi non ha idea di cosa voglia dire amare e soprattutto amarsi in maniera completa e incondizionata. :D

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MessaggioInviato: gio feb 22, 2007 14:02 
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Cita:
Serve tanta autostima però. Se non ci si ama non è possibile. E io mi amo al di sopra di ogni altra cosa. Se non amassi me stesso non potrei amare nessun altro.

[...]

Probabilmente è impossibile spiegarlo a chi non ha idea di cosa voglia dire amare e soprattutto amarsi in maniera completa e incondizionata.


chi mi conosce può dirti che è da anni che dico le stesse cose...

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Il fatto è che qui non parliamo di rapporti di coppia sani, ma rapporti perversi e malati, spesso queste violenze psicologiche avvengono proprio in famiglia dove il prevaricatore è qualcuno come un "capo" sul lavoro che la esercita, la stessa violenza fisica è accompagnata da quella psicologica ed economica.
Uscire da queste situazioni non dico sia impossibile, ma è difficile non da soli almeno, il problema principale è che questa violenza non viene riconosciuta spesso dalle stesse donne che la subiscono, vuoi per condizionamenti morali, vuoi per ignoranza o per una certa educazione, vuoi per timore di mostrare agli altri che non si è veramente quella coppia perfetta che si sembra e altro ancora. E' importante che venga riconosciuta sia dalla società, sia dalle donne stesse.


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MessaggioInviato: gio feb 22, 2007 14:18 
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Beh, credo che le stime per gli uomini siano più o meno uguali.

Dal sito dell'ISTAT:
"L’Istat presenta i risultati di una nuova indagine per la prima volta interamente dedicata al fenomeno delle violenza fisica e sessuale contro le donne. Il campione comprende 25 mila donne tra i 16 e i 70 anni, intervistate da gennaio a ottobre 2006 con tecnica telefonica.

L’indagine è frutto di una convenzione tra l’Istat – che l’ha condotta – e il Ministero per i Diritti e le Pari Opportunità – che l’ha finanziata con i fondi del Programma Operativo Nazionale “Sicurezza” e “Azioni di sistema” del Fondo Sociale Europeo.

Vengono misurati tre diversi tipi di violenza.
La violenza fisica è graduata dalle forme più lievi a quelle più gravi: la minaccia di essere colpita fisicamente, l’essere spinta, afferrata o strattonata, l’essere colpita con un oggetto, schiaffeggiata, presa a calci, a pugni o a morsi, il tentativo di strangolamento, di soffocamento, ustione e la minaccia con armi.
Per violenza sessuale vengono considerate le situazioni in cui la donna è costretta a fare o a subire contro la propria volontà atti sessuali di diverso tipo: stupro, tentato stupro, molestia fisica sessuale, rapporti sessuali con terzi, rapporti sessuali non desiderati subiti per paura delle conseguenze, attività sessuali degradanti e umilianti. Le forme di violenza psicologica rilevano le denigrazioni, il controllo dei comportamenti, le strategie di isolamento, le intimidazioni, le forti limitazioni economiche subite da parte del partner."

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MessaggioInviato: gio feb 22, 2007 20:28 
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Iscritto il: ven ago 12, 2005 23:11
Messaggi: 1555
E quanto credi sia facile dirlo? Muz, tu non ricordi che ancora in molte parti d'Italia, per molte persone, e' la donna che "istiga".
Tu non calcoli che spesso non ci sono testimoni. E che non si parla perche'...beh, perche' ci si vergogna. Perche' si vuole dimenticare. E piu' in fretta possibile.

Tu sei un uomo: non sai cosa vuol dire essere piu' debole fisicamente, in molti luoghi essere considerata piu' debole socialmente... non sai cosa vuol dire trovarsi in situazioni in cui non puoi fare niente.

Ti auguro di non trovartici mai.

(e per la cronaca, mi attendo di non avere risposte alla "che ne sai tu". Lo so. Purtroppo lo so.)


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 Oggetto del messaggio: Re: Tre donne su 10 hanno subito violenza
MessaggioInviato: gio feb 22, 2007 20:42 
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Iscritto il: gio ago 24, 2006 18:24
Messaggi: 144
Località: Cittadella
Muzedon ha scritto:
Nel 2006 si sono registrati 74mila tra tentativi e strupri veri e propri. Di questi il 69,7% da partner o ex-partner. Molto diffusi infatti i soprusi tra le mura domestiche

oltre che quotare Muze in tutto quello che ha detto...
piu di qualche volta ho sentito tante ragazze dire che gli uomini piu intriganti e interessanti sono quelli un po stronzi...un po bastardi...
e che i bravi ragazzi sono poco attraenti...
ora lasciatemi dire che se potessimo azzerare la stupidità di tante donne ridurremmo le violenze del 70%

ps: riguardo la violenza psicologica...posso andare dai carabinieri a dire che io mi sento violentato psicologicamente dalle donne che escono mezze nude e con le minigonne ascellari, e che appena provi ad avvicinarti senza il portachiavi della ferrari ti guardano come se fossi una merda? :sisi:


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 Oggetto del messaggio: Re: Tre donne su 10 hanno subito violenza
MessaggioInviato: gio feb 22, 2007 21:00 
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Iscritto il: ven nov 05, 2004 17:30
Messaggi: 1930
Località: Neapolis
Alis ha scritto:
Muzedon ha scritto:
Nel 2006 si sono registrati 74mila tra tentativi e strupri veri e propri. Di questi il 69,7% da partner o ex-partner. Molto diffusi infatti i soprusi tra le mura domestiche

ps: riguardo la violenza psicologica...posso andare dai carabinieri a dire che io mi sento violentato psicologicamente dalle donne che escono mezze nude e con le minigonne ascellari, e che appena provi ad avvicinarti senza il portachiavi della ferrari ti guardano come se fossi una merda? :sisi:


Bah se ti interessano le putt... trovi quelle a pagamento e quelle se c'hai i soldi si lasciano avvicinare... Non cambia tanto tra le due ... se no guardale tu come se fossero una me...

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(\_/)
(è.é)
(><) <- This is Bunny. And He is still alive.
Bunny will be never defeted by a stupid FBI agent so join him and copy him into your sign.


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