Da un punto imprecisato si sente arrivare la dolce musica di Quarion.

ascoltando la musica dell'umano,era come una tortura dei sensi per Dekalinder,che provava un istintiva repulsione per quel suono.questo era un retaggio datogli dal suo creatore,che gli aveva trasmesso anche quel suo lato,che da tempo non vedeva la luce del mondo.

Off/ DHO....avevo capito male scusatemi xD, tolgo subito quella parte /off


il sacerdote rimase li fermo per un poi disse..." bene, cosi questo posto rimarra sigillato e consacrato, cosicche' nulla potra' dissacrarlo"

attraverso il legame psichico con la creatura dal retaggio elfico,dekalinder vide ciò che il sacerdote aveva fatto. "non servirà a nulla,se non viene usate nessun reagente nell'incantesimo" pensò e l'Oscura Luce potè,ovviamente,sentirlo. "o almeno non potrà isolare i demoni e gli spiriti più potenti,forse lo scopo del sacerdote però è un'altro,bisogna riconoscere che sembra molto deciso nel perseverare nel suo compito di guardiano"

il sacerdote....si riguro' e urlo usando il diaframma provocando un suono che fece vibrare ogni cosa....la parola era Algiz....che riusuono' nell'ambiente per molto tempo...e i simboli si illuminaro di blu...

[Tomba Di Kalannar]

Mantenne quell'assurdo silenzio per lunghi istanti, le iridi si alternavano dalle movenze del Sacerdote, gli occhi di Zero e il cielo sopra di loro, che sembrava incerto.
Scosse un poco la testa e sopirò, rispondendo a quel lieve contatto mentale mantenuto dal Drow-Elementale:
"Non c'è bisogno che rimaniate là... sopratutto con quell'essere che non procura altro che nervosismo anche a Voi... lo percepisco fin da qui...".
Fece una lieve pausa, come se stesse riflettendo sul da farsi. Non era fra le sue prospettive più allettanti rimanere nei pressi di una tomba, nonostante il corpo fosse di una persona che per lei fu cara.
Solo un sospiro, prima di proporre un'ultima cosa a Dekalinder:
"Volete per caso una guida o riuscite ad arrivare da solo? Se volete posso darvi una mano... sempre che siate incline ad accettare questa mia offerta" si udì il lieve sbuffare di una risata, tutt'altro che fredda.

[Tomba Di Kalannar]

Il Demone, si avvicinò lentamente alle spalle di Morwen, andando ad abbracciarla con le sue ali nere. Delicatamente posò un artiglio sulla sua spalla destra, mentre avvicinò il viso al suo.
rimase in silenzio per un lungo momento, fiutando l'aria del luogo. Poi prese a sussurrare a pochi centimentri dall'orecchio della Mezzosangue.
"[i]ti vedo turbata... distante, forse. tutto bene, mia piccola Nephelim?"[/i]

"sarei molto onorato,di asservire alla gentile e quanto insolita proposta di Vossignoria,mylady,ma le mie capacità mi rendono più che in grado di comparire al vostro fianco nel tempo che separa il fulmine dal tuono.ciò ammesso che menteniate il suddetto contatto psichico.
Ciò avverrebbe nel caso non volesse più mantenerlo,in quel caso Vi raggiungerei di persona.

ma onde evitare inutili perdite di tempo..."

il drow emise attraverso il legame la visione di ciò che operava.
dispose le braccia a formare una X dinanzi a se,facendo congiungere però le dita delle due mani a formare un rombo dal vertice inferiore intrecciato.
chiuse gli occhi e...tra i 4 lati del rombo prese a scorrere della luce violetta,intarsiata da scariche elettriche di un verde acceso,che si intrecciavano al suo interno.pian piano si formò tra le mai l'immagine del volto di morwen,poi il corpo flessibile,poi successivamente apparvero le immagini del sacerdote e del demone,poi l'illuminazione offuscata del tumulo e infine le pietre che lo componevano
tutto appariva in tempo reale e nella sua mente Morwen vide ciò.

l'immagine formata venne proiettata verso il centro della radura dove si trovava Dekalinder e li prese dimensione reale,con l'unica eccezione che quello stralcio di realtà era circondato da un cordone violaceo a forma di rombo(alto un 2-3 m)e da luminescenza verdastre.
il cordone divenne solido,pura energia e l'immagine al suo interno veniva dipinta come su una tela.

nello stesso momento accadeva la stessa cosa nello spazio tra il tumulo e il trio,che si riempì di quella luce verde-violacea,con seguito di portale,attraverso il quale i presenti potevano scorgere il drow che disgiungeva le mani,schiudeva gli occhi e fissava l'elfa.

il dro wera cicondato da un'aura ...completamente nera,attorno a lui la luce spariva,come risuchhiata.
quell'aura di fuoco nero era l'opposto del fuoco stesso,non creava luce,non creava la vita,non distruggeva essa,ma la negava,l'assorbiva e ammetteva che essa non era non era mai stata e non sarà mai.

il nulla più assoluto.che ne male,ne bene potevano raggiungere,ne luce ne oscurita.ma il nulla era come il tutto,una neutralità assoluta che si auto annullava.
e lì la vera essenza del mezzo elementale si mostrava.il tutto e il niente al tempo stesso.nulla poteva essere affermato e nulla poteva essere negato.nulla...nulla.....nulla..... _ .....


il corpo del drow era cambiato.aveva la stesa forma umanoide,ma oramai i fini arti,i legamenti delicati ma flessibili,erano gonfiati in media misura da una struttura muscolare estremamente solida,ma non impenetrabile...sembrava che nulla potesse passare attraverso quella carne,ma anche no...divenne semi-trasparente.

era anche abbigliato in modo diverso,con n tessuto che sembrava inesistente ma che si sentiva,solleticato alla vista e alla mente.una veste nera e bianca con molti intarsi grigi solcati da flussi di energia.aveva le spalliere inclinate verso l'alto,con una copertura del busto simile ad un'armatura di chitina ma di quel tessuto neanche l'ombra.le gambe erano coperte da quella strana veste che copriva i piedi e che levitava ad alcuni centimetri da terra.
le braccia erano scoperte,tranne che per i polsi e la parte superiore della mani,coperte da unmezzo guanto dello stesso stile del vestito,solo più...accentuato in quel senso e nell'altro.

Dekalinder,o perlomeno quell'essenza di lui,stringeva un doppio bastone a lame inciso ali lati,dove scorreva l'energia pura di cui era fatto,circondato da quell'aura.o non-aura.

i capelli erano trasparenti,come il resto del corpo(come le fibre ottiche per intenderci),ma gli occhi...erano l'unica cosa solida che ci fosse.nella mente di chi li osservava apparivano conìme lame di immensa luce concentrata in un unico punto,che bruciava,distruggeva,uccideva,apriva,leggeva,imparava...prendeva...tutto...ll'amore...la vita...la gioia...a tristezza...dava comprensione...erano severi...donavano,l'oblio........l'oblio.......l'oblio


l'essere attraversò infine il portale,chi fissava le sue iridi intrise di energia poteve immaginare la liberazione avvicinarsi,la liberazione da ogni tormento o l'avvento di una nuova,interminabile,infinita serie di angoscianti dolori. il terrore o la pace,tutto,niente...l'oblio.

poi...

tutto...


finì.attraversato il portale quella figura scompare,lasciando solo il drow,com'era prima di teltrasportarsi,che aveva l'aria di uno che non aveva visto ne sentito nulla di strano,e fissò i presenti.
il portale si chiuse alle sue spalle,lasciando l'umano nella radura.e anche una pietra dal colore verdognolo sul terreno.con la scritta "usami,lol,umano giocherellone".

ora,niente,il drow era assieme agli altri,dirimpetto al demone.
"Morwen,ho deciso di mostrarti,quell'altra parte di me.non l'avevo mai fatto con qualcuno prima,non farmene pentire"
un'aria stanca,afflitta si impadronì dell'elfo scuro,ma subito venne repressa.dalla solita espressione neutra.


agli occhi degli altri esseri,il potente demone e il fervido sacerdote,il drow aveva sempre mantenuto la sua forma originaria e così l'avevano visto attraversare il portale.ma erano creature di potere e anche se non avevano visto,sapevano che qualcosa era accaduto in quegli istanti,qualcosa a proposito della magia dell'elfo scuro,ma non sapevano cosa.

Tomba di kalannar


off/per goldre...la tomba e' un tumolo che si affaccia sul fiordo nn e' un complesso di tunnel off

il sacerdote vide comparare lo Svart Alfar, e non gli diede molto peso si rigiro' a guardare la tomba come se meditasse su di essa

off/it's really! i'm sorry! correggo.../off


Nobile Ghodi,evidentemente me lo sono perso ma...perchè applicate incantesimi sul tumulo del defunto...qualcosa minaccia la sua non esistenza?

TOmba di Kalannar


" e' semplicemente una prevenzione, non tanto per il corpo, ma quanto per chi la dissacra, ha voluto prima di morire che fosse inciso sulla tomba in piccolo, che il defunto non vuole che venga toccata o dissacrata la tomba, potete immagginare cosa potrebbe accadere dopo"

la prima parola che mi affiora nella mente è "punizione",e dai Vostri discorsi precedenti posso comprendere che non sarebbe una cosa piacevole

appurato il dubbio,Dekalinder rivolse al demone presente un intenso sguardo sondatorio e dopo aver analizzato il necessario,riprese ad appuntarlo infine sulle rosse iridi dell'elfa,aggiungendo un espressione interrogativa,ma rispettosa.

-Tomba di kalannar-

L'incubo serrò le ali attorno alla mezzosangue, a mo' di scudo. le braccia del Demone si incrociano sul petto della Nephelim. Restando in silenzio, ascoltò le parole del Drow da poco arrivato sul luogo.
Poi sentì su di lui lo sguardo dell'Elfo Oscuro. Piegò la testa verso egli con un movimento dolce. Rimenendo con i suoi occhi neri su di lui. Curioso piegò la testa su una spalla, leccandosi le labbra scure, come un serpente intento ad assaporare l'aria.

*la musica si ferma*

[Tomba di Kalannar]

Le iridi rosse tornarono a incrociare quelle di Zero, gli rivolse un dolce sorriso.
<E' semplicemente la situazione che mi da modo di riflettere molto... o forse è semplice...>, taque, venendo distratta dall'apparizione di Dekalinder che riconobbe immediatamente, grazie al legame telepatico che avevano mantenuto e mantengono tutt'ora.
Alle sue parole, allargò il sorriso.
<Che sia stato un errore o meno, ve ne accorgerete col tempo... per ora posso semplicemente dire di essere lusingata di aver avuto l'onore di indurvi a compiere tale... gesto>, chinò un poco il capo, quasi in segno di rispetto.
All'abbraccio di Zero sembra rilassarsi, lenta porta la mano sopra alla sua, voltando il capo. Era tipico del Demone reagire così, le rivelazioni da parte delle altre Creature sembravano affascinarlo o comunque si divertiva a vedere ciò che in realtà erano. Questa fu sempre l'impressione di Morwen, che si limitò a sbuffare una risata soffocata.