Lanciò una rapida occhiata al Drow-Elementale. Si udì un fischio acuto che sembrò lacerare la mente a quello sguardo, poi iniziò ad affievolirsi, mentre un sussurro leggero, quasi fosse trasportato dal vento lo sostituì:
<Per ora nulla di buono... ma si dice che la prima impressione sia sempre sbagliata...>, sorrise fredda e riportò la sua concentrazione sui movimenti dentro alla sfera

La Tenebra dentro la sfera iniziò a danzare. come languidi serpenti, tentacoli di oscurità si attorcigliarono in fretta, dando corpo materiale all'Incubo. Zero comparve stirando le ali e le braccia, facendone crepitare i tendini indolenziti da tempo.
"Appena vi ho abbandonato ho sentito l'etere fremere di una mostruosa energia negativa... che combinate qui?"
sorridendo vistosamente eccitato dalla situazione, si volse verso la piccola Nephelim: "non faccio tempo a voltarmi che ti cacci in un guaio tanto grosso?" Diverito, ripensava ai vecchi tempi, quando ancora proteggeva Morwen....

Si voltò verso Zero e poi sorrise dolce, però con tono beffardo, rispose:
<Dovevate sapere a che cosa andavate incontro a stare con una Mezzosangue, quale la sottoscritta...>, forse dandogli apposta del Voi... nonostante stesse parlando continuò a stare in ascolto, attenta, dando però l'impressione di aver abbassato la guardia. Mantenne quell'espressione, fissandolo, quasi aspettandosi una risposta negativa

Di nuovo verso la piccola Nephelim:
"oh, ma è anche per questo che mi fate divertire tanto..."
Sorrise di nuovo... poi rivolto a tutti i presenti: "che è successo, qui? sembrerebbe che lo spazio si sia distordo, creando un microscopico semipiano..."

"no" si sentì provenire dalla sfera, si poteva benissimo capire che era rivolto a zero "questo è il mio mondo, il mondo che un tempo ebbi abbandonato, ma ora sono nuovamente qui" la voce era familiare a qualche presente.
la sferà cominciò a girare velocemente ristringendosi sempre di più.

"A me piacciono gli alberi..."
*sul volto del bambino si dipinge un ghigno, mentre dalle sue mani comincia a sprigionarsi del fuoco*
"Sì... mi piace giocare con gli alberi..."

un sorriso apparì sulle labbra di Goldrake alle parole del bambino,che venne faticosamente sostituito con l'espressione atipica di prima.

la comparsa del demone metteva una carta alla loro mano e indicava anche qualcos'altro...

l'essere dentro la sfera parlava di quel piano come il Suo piano,a cui era ritirnato:
Goldrake esaminò la memoria propria e trovò alcune sporadiche informazioni al riguardo della creatura,ipotesi.niente affatto utili.
Ma tra loro alcune fecero capolino nella mente del drow.Poteva essere...

"non mi servono altri pensieri"pensò"qualunque cosa sia,tra breve non sarà più,a meno che non ci sia un'ottima ragione per fare altrimenti"

Il drow esguì con le mani alcune torsioni da cui alcune scintille di luce viola eruppero.queste scintille si moltiplicarono fino a diventare una nube di filamenti violacei che attorniò la sfera di rami e crearono una barriera semi-trasparente attorno ad essa.
Non disse agli altri lo scopo di ciò.

TU:disse alla creatura nella sfera:che ti proclami Signore di questo Piano,che pretendi su esso autorità e dominio e che appari dinanzi a noi con fare di chi non è per caso.
Pronuncia la tue essenza e dichiara le tue intenzioni,senza sotterfugi,inutili,e tentativi di intimidazione.

Goldrake odiava questo tipo di approccio,ma stabilire le posizioni è necessario quando si è in situazioni analoghe.

a ciò,seguì un sorriso,aperto,gentile,cordiale...troppo.

la sfera comtinuava a volteggiare con intorno la barriera, improvvisamente si fermò
"come ho già detto questo non è un piano, questa è la mia terra" disse una voce alle spalle di goldrake, nella direzione da cui proveniva la voce vi era solo ombra
"e comunque qualcuno di voi già mi conosce" disse la voce ora alle spalle dell'elfa"

"e dubito che tu riesca a bruciare anche solo un albero nel mio territorio" la voce risuonava solo nella mente del bambino

"comunque vi dò il benvenuto nella mia foresta" disse una figura umanoide che era appena sbucata da dietro un albero.

Ascoltò il proferire di tutti, le iridi rosse vagavano, fino a che non percepì la voce alle sue spalle. Vedendo una figura, ridusse gli occhi a due fessure e inarcò appena un sopracciglio
<Ma davvero...?!> chiese retoricamente al "qualcuno già mi conosce", un sorriso freddo si dipinse sulle labbra dell'Elfa alla quale scomparvero gli artigli, le dita affusolate andarono un attimo a incrociarsi con quelle dell'altra mano
<Se vi riferivate a me... beh... solo una domanda... non eravate già morto?> con tono divertito aspettò la risposta e anche di vedere meglio di chi si trattava

"la morte è solo una delle tante illusioni umane, diciamo che sono solo scomparso per qualche tempo in attesa che determinati avvenimenti potessero farmi tornare in questo mondo"
Fece un altro passo avanti mostrando solo il volto fino alle spalle scoperte, i lunghi capelli neri le superavano e si notavano le orecchie appuntite, gli occhi erano di un verde intenso e il suo volto non lasciava trapelare alcuna emozione.
fece un altro passo mentre si infilava un giubbeto di cuoio.

*tutto d'un tratto il bambino torna ad essere un normale bambino sorridente*
"ciao signore, hai visto la mia mamma?"

"non saprei se prima mi descrivessi il suo aspetto potrei anhe dirti di averla incontrata nel passato o nel futuro" rispose aal bambino

Rimase in silenzio ad ascoltare il vario parlottare dei presenti. Solo un sospiro venne abbandonato, ma nulla di più.
Si voltò ed andò a sedersi contro la parete della sfera. Le iridi rosse vagano sulle varie Creature, come a voler cogliere qualsiasi cosa pensassero al riguardo.
Incrociò le mani, e finalmente prese parola:
<Ma... ditemi... che senso aveva intrappolarci qua dentro?>, ora taque di nuovo, in attesa della risposta. Prese a giocare con una ciocca dei lunghi capelli.

"nessuno di voi è intrappolato, queste ombre che ci circondano erano solo un mezzo per permettere il mio ritorno, ora che sono qui potrei farle scomparire facilmente"
rispose all'elfa con voce ferma.

con una leggera risata e un sorriso,il drow sciolse l'Arcano della sfera violacea,oramai inutile, e raccolse attirno a se quella nube di scintille violacee che dun tratto divennero nere e si contorsero in una intricata forna cubica per poi diventare successivamente.........una poltrona di comoda pelle,di cosa non lo disse.

vi si adagiò con noncuranza e con un gesto instillò la domanda ovvia verso gli altri,recidendo al tempo stesso il sottilissimo filo telepatico che gli permetteva di comunicare mentalmente con la mente dell'Oscura Luce.

"il tipo sembra familiare all'uso dell'Ombra,oh che bello."pensò"anche se mi aspettavo che una simile dimostrazione di una piccola parte di forza potesse possedere questa mobilità".
"la Creatura è calma e sembra rilassata,ha molte conoscenze potenti la ragazza".

potrei farlo io...
rispose Goldrake al presunto Signore di quel territorio.
e a ciò fece seguire il movimento del suo braccio sinistro,che si alzo puntando un dito in direzione delle nubi sovrastanti.
e da esso svariati lacci di nera Ombra si diressero pigramente verso le macchie di Tenebra in questione.penetrarono al loro interno.e questo presero a ridurre le loro dimensioni,pulsando attraverso i lacci in direzione del drow,fino a scomparire del tutto.
i lacci si ritirarono verso il braccio sinistro fondendosi nuovamente ad esso.
l'Ombra frattanto accumulata sulla punta dell'indice si condesò in una piccolissima sfera che rimase tra le mani del suo detentore,che la osservava incantato.
e un'idea affiorò sul volto del drow....


Goldrake poi si contrasse,il volto in una smorfia di dolore e gridando"NON.....DEVO!" scagliò la sferetta verso il cielo e a una breve distanza dalla cima degli alberi esplose in un disco largo parecchi metri-11 o 12- di fiamme,verdi,con delle ramificazioni nere molto somiglianti a venature di ustioni.