Valm Neira, la Città Sotterranea dei Drow e dei Vampiri
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[Gioco Serio] L'Ambientazione Ideale dei Valmini
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Autore:  gio83 [ dom ott 04, 2009 12:05 ]
Oggetto del messaggio:  Re: [Gioco Serio] L'Ambientazione Ideale dei Valmini

sono d'accordo con te Lory, ma a questo può sopperire un grande Master di gioco :P

Autore:  BaronSengir [ lun ott 05, 2009 11:23 ]
Oggetto del messaggio:  Re: [Gioco Serio] L'Ambientazione Ideale dei Valmini

Posto qui per dirvi che, come Mod, ho preso la decisione di prolungare questo post nel tempo, e di non chiuderlo al raggiungimento di una certa data, bensì al raggiungimento di 20 (venti) elementi di ambientazione proposti dal Valmini :d

Autore:  Loryblackwolf [ mer ott 07, 2009 09:39 ]
Oggetto del messaggio:  Re: [Gioco Serio] L'Ambientazione Ideale dei Valmini

Credimi Gio, sembra scontato ma non lo è affatto XD

Un'altra cosa che deve apparire in almeno una campagna è a mio parere il bosco, o comunque una zona selvaggia e non colonizzata. Rappresenta l'ignoto, la paura e il desiderio di doinare la propria esistenza. La tana di ogni tipo di mostro partorito dalla mente umana.
Un tal signor Dante ne è pienamente convinto. :ahsisi:

Autore:  BaronSengir [ mer ott 07, 2009 09:47 ]
Oggetto del messaggio:  Re: [Gioco Serio] L'Ambientazione Ideale dei Valmini

Loryblackwolf ha scritto:
Un tal signor Dante ne è pienamente convinto. :ahsisi:

:sese:

Autore:  Alukane [ mer ott 07, 2009 14:03 ]
Oggetto del messaggio:  Re: [Gioco Serio] L'Ambientazione Ideale dei Valmini

Cosa intendi Kagura con struttura survival? Secondo me non possono mancare dei maestri, o delle guide o addirittura degli avversari che aiutano, influenzano o ingannano i pg. Traducendo, adoro i png ultrafighi, che lascino di stucco i personaggi!

Autore:  BaronSengir [ mer ott 07, 2009 14:30 ]
Oggetto del messaggio:  Re: [Gioco Serio] L'Ambientazione Ideale dei Valmini

Grazie mille per i contributi! Continuate a postare numerosi (così alla fine devo cambiare la soglia e chiudere il topic al raggiungimento di molti molti elementi :D ).

Autore:  Male [ mar dic 08, 2009 03:06 ]
Oggetto del messaggio:  Re: [Gioco Serio] L'Ambientazione Ideale dei Valmini

con un ritardo abissale mi propongo anche io...

non so se scontato o meno.. m ain un ambiente ideale ci vogliono anceh delle congregazioni..
ad esempio compagnie di ventura...o loggie "massoniche"..bho.. a voi la scelta...ma comunque sempre linea di partenza per intrighi che danno sale ad una ambientazione altrimenti insipida

Autore:  Bahamut de'Temnotaht [ mar dic 08, 2009 04:37 ]
Oggetto del messaggio:  Re: [Gioco Serio] L'Ambientazione Ideale dei Valmini

Data l'ora,difficile dare un contributo sentito ma,appena visto e letto il topic,d'istinto:
Roccaforti abbandonate su alte scogliere, Montagne pericolose e impervie, Piccole communità/ insediamenti poco civilizzati in zone particolari e impropabili e perchè no... un'isola visibile tra le lontane nebbie di un mare nero e tempestoso.
Ok, mi fermo... forse ho aggiunto qualche spunto "scenografico" ma, dovranno pur muoversi nel loro terreno "ideale" i giusti eroi e i famigerati nemici no? :drow:
Prima di riuscire a chiedere udienza alla seducente Baronessa TrickTrack dei Vampiri Mannari, volete non passare a fare due chicchiere con la prosperosa figlia del contadino giù al villaggio? :D

Autore:  Sheyraen [ ven feb 26, 2010 06:19 ]
Oggetto del messaggio:  Re: [Gioco Serio] L'Ambientazione Ideale dei Valmini

La ricompensa era buona: la scarsella aveva cantato un solido tintinnio che prometteva un peso più che dignitoso quando fu appoggiata sotto gli occhi del cartografo.
Era un uomo avido e la tentazione danzò spudorata nei suoi occhi.
Di più la paura però.
Ancora un rifiuto, un'altra volta.
Esisteva, per tutti gli dei, un solo uomo di queste terre disposto a indicarmi la via?
Menzionare il solo nome della mia meta istigava sguardi ostili, frenati a malapena dal dondolio della mia scarsella, ma nemmeno l'oro poteva obliare la paura degli uomini.
Forse ero l'unico immune. O Pazzo.
Me l'aveva descritta un ubriaco e da allora non avevo fatto altro che cercarla: la Conca degli Eterei.
Ero tornato da lui il giorno dopo, con l'intenzione di chiedergli di disegnarmi la rotta, ma trovai solo la moglie in lacrime... la vedova per essere precisi.
Porsi le mie condoglianze e mi affidai solo alla descrizione che ricordavo, vivida e presente come il livido a memoria della scazzottata del giorno prima.

"Miglia e miglia di terra nuda, una steppa ingenerosa che nessuno vuole calcare e dove solo rettili e scorpioni si contendono le rare piogge che la bagnano. Si cammina per giorni e giorni, finché non perdi il ricordo della tua voce e lentamente ti rendi conto che i colori sono svaniti. Divorati. Non c'è più giorno o notte ora che il suolo ha seguito un declivio paziente, conducendo i tuoi passi in basso senza che nemmeno te ne fossi accorto.
Qui la penombra è regina, è l'aria pulsante, immota, antica. Sotto i tuoi piedi, negli anfratti, stiracchiandosi sotto i massi, quella che nelle terre assolate è l'ombra, qui è tenebra.
Sei entrato nella Conca senza accorgertene, superando una gola rocciosa che i tuoi occhi hanno a malapena registrato. Se solo ti fossi fermato a guardare meglio, avresti visto le lingue di pietra intrecciarsi, i ponti rocciosi, pericolanti, sospesi a inclinazioni impossibili e le rughe profonde sui fianchi del costone, graffi lasciati dagli artigli di un dio decaduto.
Sei passato attraverso una ragnatela e non l'hai notato.
La tinta però, quella l'hai percepita. Una sfumatura di viola e azzurro, riflesso dalle rocce, riecheggiato dalle venature di qualche misterioso metallo che sfugge ai rigori della miniera per affacciarsi nella Conca.
L'aria è pregna di quel lucore e che sia il sole o la luna a portarlo in vita non sapresti dirlo.
Non sai nemmeno dire se quello sopra di te è un cielo.
Nascosto da una foschia sinuosa, lo vedi serpeggiare costantemente in balia di correnti segrete e caotiche, senza una direzione precisa, senza ordine alcuno. Vaga e basta.
Sai che sei solo, ma non è questo che ti dicono i tuoi sensi.
Ovunque si posi il tuo sguardo vedi sagome di roccia, pietre arrampicate le une sulle altre in cerca di una via verso il cielo, o verso altre rocce. Spiraleggianti, in equilibrio precario e quello che è peggio, incostanti. Se distogli lo sguardo un momento, lasciandolo vagare intorno, quando torni a fissarle sei assolutamente certo che abbiano cambiato posizione.
Hanno occhi, anima, volontà.
Nel silenzio puoi sentire la loro voce ringhiare nel sottosuolo, un terremoto lieve ma infinito che ribolle sotto i tuoi piedi.
No, non è deserta la Conca ed è... creativa.
Come castelli di sabbia bagnata, gocce melmose che scivolano dal pugno di un bambino per creare forme che si annientano alla prima onda, le pietre sparpagliate ovunque si posino i tuoi occhi sussurrano inviti suadenti dai loro antri cavernosi.
Ogni grotta uno spirito, dicono le leggende antiche.
Ogni grotta una prova per te, per il tuo corpo, per la tua mente, per i tuoi talenti e la tua disciplina.
Per i tuoi peccati.
Qui dimorano gli eroi decaduti, gli spettri tormentati che non hanno compiuto la loro missione prima di incontrare la falce.
Li vedrai emergere dalle tenebre, evanescenti riflessi d'argento e luna nell'aria densa.
E quando non saprai più da quanto tempo sei lì, quando non saprai ricordare come era la luce del giorno, allora ti unirai a loro.


Beh, un luogo di oscure leggende e miti. Un luogo maledetto che tutti conoscono, ma nessuno nomina. Il "Mostro" degli incubi dei fanciulli e terra proibita per gli uomini.
Proprio per questo, la tentazione per i più coraggiosi avventurieri (o la spietata prigione per coloro che vi vengono gettati in pasto come tormento, più feroce della morte)
Luoghi così non possono mancare in un'ambientazione fantasy e sono praticamente come il dado da venti :blll:
Ne può uscire di tutto!

Autore:  Alukane [ ven feb 26, 2010 13:13 ]
Oggetto del messaggio:  Re: [Gioco Serio] L'Ambientazione Ideale dei Valmini

Incantevole racconto, matrona. :inchino:

Autore:  Kagura [ ven feb 26, 2010 15:31 ]
Oggetto del messaggio:  Re: [Gioco Serio] L'Ambientazione Ideale dei Valmini

Alukane ha scritto:
Cosa intendi Kagura con struttura survival? Secondo me non possono mancare dei maestri, o delle guide o addirittura degli avversari che aiutano, influenzano o ingannano i pg. Traducendo, adoro i png ultrafighi, che lascino di stucco i personaggi!


Ehm... sono imbarazzatissimo perché é da 10.000 anni che non leggo questo topic... :oops:
Con "struttura survival" intendo che la vita quotidiana dei personaggi sia messa costantemente alla prova da invasioni di bestie orribili o da regimi iper-oppressivi al punto tale che ai personaggi non restano nemmeno dieci secondi per pensare ad altre cose che non riguardino l'immediata sopravvivenza. Per esempio, un personaggio mago in un regno che nega completamente la magia, oppure un mondo in cui:
Lunedì: devo combattere i cubi gelatinosi (é stagione degli accoppiamenti e diventano aggressivi)
Martedì: la maledizione di lord mentula cavaliere della morte fa si che stormi di corvi di fuoco si lancino sulla città ogni tre minuti
Mercoledì: resuscita Cthulhu e bisogna metterlo a nanna
Giovedì: tutte le donne del villaggio vengono possedute dal demonio e diventano peggio delle baccanti sbronze - chiedere a Orfeo per capire perché porta male :P
Venerdì: tutti i venerdì, zombie e fantasmi
Sabato: i cinghiali mannari scendono in città per il week end per fare casino
Domenica: che domenica é senza che si spalanchi l'inferno sulla terra?

Ecco, per survival intendo queste seccature costanti che ti impediscono di fare altro, tipo crearti da solo i tuoi oggetti speciali o farti una birra in locanda :P

Autore:  dak'kon [ lun ago 01, 2011 23:40 ]
Oggetto del messaggio:  Re: [Gioco Serio] L'Ambientazione Ideale dei Valmini

mancherebbero forse i piccoli problemi quotidiani ... e le fatiche/sofferenze degli uomini e donne comuni: il sonno, la fatica di una camminata, la lite con l'amico del cuore.
Per fare un esempio una ferita non ci mette 0.1 secondo a guarire e di sicuro dopo averle prese di santa ragione in una rissa non si può andare in giro come se nulla fosse.
Un altro esempio sarebbe quello di costruirsi da soli le proprie cose, almeno quelle comuni. Dopotutto in un mondo fantasy in genere non ci sono i negozi del centro stracolmi di roba, no?

Autore:  goldrake [ mer ago 03, 2011 11:22 ]
Oggetto del messaggio:  Re: [Gioco Serio] L'Ambientazione Ideale dei Valmini

Intervengo solo per dire che Kagura mi ha ucciso XD :su:

Autore:  Alukane [ mer ago 03, 2011 15:52 ]
Oggetto del messaggio:  Re: [Gioco Serio] L'Ambientazione Ideale dei Valmini

Non ricordavo nemmeno io di aver lasciato una domanda in sospeso XD

Ultimamente ho provato Warhammer fantasy rpg, che mi ha colpito molto da questo punto di vista, sebbene non rientri proprio nella descrizione di Kagura. L'alto tasso di mortalità che ti fa sentire in tensione anche quando incontri un semplice goblin, ti fa letteralmente ca""re sotto quando ti trovi davanti una benshee o un vampiro. I critici che ti possono mutilare e i punti follia che ti possono far diventare schizofrenico ossessivo da un momento all'altro sono grandi punti di forza di questo gioco. Ma forse sono andato ot visto che sto facendo riferimento a regole di gioco piuttosto che all'ambientazione, un luogo in cui i soldi sono difficili da guadagnare e gli oggetti magici rarissimi, i maghi hanno vita difficile con inquisitori e cacciatori di streghe sempre dietro l'angolo e gli effetti collaterali derivanti dall'utilizzo della loro arte. Se ci mettiamo anche epidemie letali, fuorilegge e uomini-bestia sempre in agguato, i pelleverde e i seguaci del caos...

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