Jesi (Ancona), 8 ottobre 2009 - Jesi caput mundi. Mai come questa volta la celebre frase latina si addice alla cittadina marchigiana. Nella Nazionale femminile di scherma che ieri sera ha conquistato l'oro ai mondiali di Antalya ci sono ben due atlete jesine protagoniste.
Valentina Vezzali, sempre lei, la regina incontrastata della pedana, ed Elisa Di Francisca, la nuova campionessa, forse destinata a raccogliere l'eredità, molto pesante, della Vezzali. Loro due, assieme alla Errigo e alla Granbassi, hanno sospinto l'Italia sul gradino più alto del podio. Come da tradiazione.
La tradizione, appunto, quella che non manca alla scuola jesina che dal lontano 1976 con il Club Scherma Jesi regala alla causa nazionale talenti su talenti, medaglie su medaglie. E la sconfitta nell'individuale della Vezzali proprio contro la Di Francisca è la dimostrazione della grande continuità della scuola jesina.
Protagoniste le due fiorettiste jesine, in una finale contro la Russia che non ha mai avuto storia. Il risultato finale, 45-33, la dice lunga su una superiorità a tratti imbarazzante delle ragazze italiane, con la Vezzali e la Di Francisca capaci di surclassare la neocampionessa individuale Shanaeva.
"La sconfitta nell'individuale è stata una grossa delusione. Sono molto fiera di come sono riuscita a reagire", commenta la Vezzali, con quella sicurezza che solo una tre volte campionessa olimpica come lei può esibire. Valentina non è abituata a perdere, ma quando succede sa come reagire. E la soluzione è pensare già al prossimo mondiale, quello del 2010 a Parigi dove mirerà a riconquistare lo scettro.
A Parigi ci sarà anche l'altra jesina 'mondiale', la Di Francisca, che con un bronzo individuale a questi mondiali si consacra ufficialmente nell'olimpo del fioretto. Elisa ci andrà per vincere e il nostro augurio è che ci sia una finale tutta azzurra con la Vezzali. E non importa chi vincerà, ma i marchigiani sperano che a esultare alla fine, sia sempre Jesi.
Fonte:
Il Resto del Carlino - Ancona