mer dic 31, 2008 14:31
ven gen 02, 2009 15:26
ven gen 02, 2009 17:02
dom gen 04, 2009 00:15
Skaan Natsaclanee ha scritto:non c'entra nulla, ma gran bella firma
dom gen 04, 2009 16:30
lun gen 05, 2009 16:33
Pharaun ha scritto:Segnalo, inoltre l'articolo sull' argomento del più scadente e fazioso dei commentatori di corse motociclistiche, Guido Meda (Giudo Me*da per gli amici di nonciclopedia)
mar gen 06, 2009 01:06
Skaan Natsaclanee ha scritto:... cmq io quello meno lo sento meglio sto quindi in genere evito come la pestei suoi blog/scritti limitandomi soffrendo a sentirlo durante i motogp.
oggi cmq ho lasciato qualche messaggio pure io
mar gen 06, 2009 13:39
mar gen 06, 2009 18:49
mer gen 07, 2009 00:18
Skaan Natsaclanee ha scritto:Troy è un grande per tanti motivi.
1° non è un bambino viziato e dopo le gare si ferma a parlare anche con i "poveri" spettatori e fan che lo adorano senza tirarsela come Lamentino Rossi.Grandissimo Troy
![]()
gio gen 08, 2009 19:30
ven gen 09, 2009 13:37
ven gen 09, 2009 18:41
2009-01-09 11:46
MOTOGP, KAWASAKI ANNUNCIA IL RITIRO
TOKYO - La crisi economica internazionale lascia sul campo un altro nome illustre dei motori 'Made in Japan': il costruttore di motociclette Kawasaki ha annunciato oggi il ritiro immediato dalle competizioni della MotoGp per tagliare i costi, seguendo la strada già intrapresa dalle connazionali Honda, Subaru e Suzuki, che lo scorso anno avevano formalizzato l'addio alle corse di Formula Uno e Rally. La decisione del gruppo Kawasaki Heavy Industries, già nell'aria da settimane, è stata formalizzata tramite un comunicato diffuso oggi a Tokyo: "L'effetto della crisi economica internazionale in corso è stato determinante - si legge nella nota -, e, nonostante gli sforzi dell'azienda per affrontare rapidamente i profondi cambiamenti in atto, prevediamo che i tempi per la ripresa saranno lunghi. Per questo abbiamo ritenuto opportuno riorganizzare al meglio le risorse del gruppo, lasciando dal 2009 le corse del campionato MotoGp".
Alla base del ritiro di Kawasaki - presente nel massimo circuito motociclistico complessivamente per 17 anni, in tre periodi, l'ultimo dei quali cominciato nel 2002 - il sensibile calo delle vendite globali, soprattutto sui mercati statunitense ed europeo, nella scia della pesante crisi economica mondiale; oltre a risultati inferiori alle attese nelle competizioni della MotoGp. L'addio alle corse, si apprende, permetterà al gruppo di risparmiare su base annua circa 4 miliardi di yen (oltre 31 milioni di euro). Le voci in merito all'abbandono delle competizioni da parte del costruttore nipponico - una decisione che secondo indiscrezioni di stampa sarebbe già stata annunciata da tempo ai piloti che avrebbero dovuto prendere parte al mondiale 2009, John Hopkins e Marco Melandri - si erano susseguite con sempre maggiore insistenza dalla fine dello scorso anno, senza tuttavia trovare, fino ad oggi, nessuna conferma ufficiale da parte dall'azienda.
Con l'addio di Kawasaki alle corse, salgono a quattro, nell'arco di poche settimane, le vittime illustri del mondo dei motori nipponico piegate dagli effetti della crisi economica planetaria: nel dicembre scorso era stato per primo il gigante dell'auto Honda a gettare la spugna, annunciando tramite l'ad Takeo Fukui la "decisione difficile" di abbandonare la Formula 1. Poco dopo, per le stesse ragioni, la stessa strada era stata intrapresa anche da Subaru e Suzuki, ritiratesi una dopo l'altra dal mondiale Rally.
KAWASAKI, IL RITIRO DOPO 17 ANNI IN CLASSE REGINA
La Kawasaki, che ha annunciato oggi il ritiro dalle competizioni della MotoGp, ha disputato il Campionato del mondo di motociclismo nella classe regina per 17 anni complessivamente, in tre periodi inframezzati da due assenze, la più lunga dal 1983 al 2001. La casa giapponese esordì nella classe 500 nel 1970, diventando subito vicecampione del mondo costruttori grazie al pilota privato neozelandese Ginger Molloy (Bultaco-Kawasaki), piazzatosi al secondo posto dietro Giacomo Agostini, campione del mondo su Mv Agusta. La Kawasaki fu assente dalle gare dal 1976 al 1978, prima di ripresentarsi come scuderia ufficiale all'inizio degli anni '80 con il pilota sudafricano Kork Ballington. Poi, per una ventina d'anni non vi sono state più moto della marca giapponese fino all'avvento della MotoGp nel 2002. Ecco i tre periodi Kawasaki in 500cc/MotoGp, con relativi piazzamenti. 1970-1975 1970: Ginger Molloy (Nzl/Bultaco-Kawasaki), 2/o 1971: Dave Simmonds (Gb), 4/o 1972: Dave Simmonds (Gb), 7/o 1973: Eric Offenstadt (Fra/Kawasaki-Smac), 13/o 1974: Christian Leon (Fra) 20/o 1975: Mick Grant (Gb), 14/o 1979-1982 1979: Mike Baldwin (Usa/Kawasaki-Suzuki), 13/o 1980: Kork Ballington (Saf), 12/o 1981: Kork Ballington (Saf), 8/o 1982: Kork Ballington (Saf) 9/o 2002-2008 2002: Andrew Pitt (Aus), 25/o 2003: Garry McCoy (Aus), 22/o 2004: Shinya Nakano (Gia), 10/o 2005: Shinya Nakano (Gia), 10/o 2006: Shinya Nakano (Gia), 14/o 2007: Randy De Puniet (Fra), 11/o 2008: John Hopkins (Usa), 16/o.
Melandri scarta la Sbk
Marco Melandri dice no alla Sbk. Il centauro ravennate è a caccia di una moto per la prossima stagione in MotoGp dopo il preannunciato ritiro della Kawasaki. Ma Macio dopo i rifiuti dei team Gresini e Cecchinello può solo sperare in un ripensamento dell'azienda giapponese.
L'ipotesi Superbike è invece definitivamente tramontata, almeno così pensa il suo procuratore Alberto Vergani, intervistato da MCN: "Marco vuole rimanere in MotoGP, ha solo 26 anni e la sua carriera nella categoria non è finita, ha l'esperienza per stare davanti. E poi penso che si possa andare nel Mondiale Superbike solo se si dispone di un ottimo pacchetto in un team ufficiale. E pensare che 12 mesi fa Marco poteva lottare per il titolo nella squadra campione del mondo mentre ora è a piedi".
Il punto sulla situazione della Kawasaki: "Al momento tutto tace. E' molto difficile trovare una moto a gennaio e in una situazione normale verremmo considerati dei pazzi a cercarla".
ven gen 09, 2009 21:22
Pharaun ha scritto:... "Marco vuole rimanere in MotoGP, ha solo 26 anni e la sua carriera nella categoria non è finita, ha l'esperienza per stare davanti. E poi penso che si possa andare nel Mondiale Superbike solo se si dispone di un ottimo pacchetto in un team ufficiale. E pensare che 12 mesi fa Marco poteva lottare per il titolo nella squadra campione del mondo mentre ora è a piedi".
ven gen 23, 2009 12:19