Fatti recenti dimostrano che la CD non serve, basta incantatore

Ma non basterebbe farci partire tanto lontani da non poterci vedere ? Nessuno potrebbe shottare e tutti avrebbero la possibilità di studiarsi un piano...
Ovviamente non so quanto sia difficile per un DM gestire azioni simili , ma secondo me sarebbe fattibile. Zittitemi se dico gastronerie !

Ok, può essere che un pò colpevolizzo Shinsek, ma non più degli altri che hanno usato mosse simili, lui può essere considerato la goccia (l'ultimo di tanti) e considerando che questa volta ho visto il mal contento anche degli altri o pensato fosse il momento più giusto per parlarne, comunque come già scritto, più che altro volevo anche sapere il vostro parere riguardo l' argomento, per poter scegliere se cambiare o meno il mio metodo, non voglio che gli altri cambino il loro se non sono d'accordo con me, ma penso sia innegabile che il mio modo di vedere la questione non sarebbe male, io condivido questa frase:

Penso che a questo punto sarà solo una gara di iniziativa.

@Gold: a parte che vedo il modificare l'iniziativa un bel fardello, non vedo nemmeno il motivo di farlo, al massimo avrei alterato tolto l'essere colto alla sprovvista, ma sò io stesso che non sarebbe equo per tutti i personaggi (e quindi idea da scartare).
@Dmitrij: non ricordo bene questa regola , ma posso dire che non ho visto miglioramenti, quello che si faceva prima si fà anche adesso (al massimo con più difficoltà), modi per migliorarla...non sono bravo in queste cose, ma andrò a rileggerla e se trovo qualche consiglio lo esprimerò.

Quoto Robfield ma è un discorso generale. IMHO far partire i contendenti lontani, implicherebbe un tempo più lungo affinché essi arrivino alla scontro diretto (anche se si potrebbe fare in modo che non ci sia sicurezza sul tempo "libero" disponibile) e la filosofia di gioco di Keld diventerebbe predominante . In poche parole, grande incentivo a buffarsi! Niente di scandaloso intendiamoci...
Però comporterebbe che:
a) i tempi di gioco si allungherebbero...Non so quanti buff possiate fare in un turno, però sta di fattto che 2 turni, potrebbero essere perfino 2 mesi con le ultime regole dell'arena brawl.

b) addio agli ultimi utopici sforzi di sperare di vincere con un pg non incantatore (per inciso, io parteggio per i guerrieri, non per i maghetti

Da una parte ho stima per questo affascinante punto di vista. Sono daccordo, è più difficile e quindi se vogliamo più encomiabile, schierare un pg invulnerabile piuttosto che uno con un attacco irresistibile.

Ad ogni modo, l'ideale sarebbe allora un personaggio supremo sia in attacco che in difesa. Ma siccome ritengo che non sia fattibile (Pun Pun e TO a parte), un pg bilanciato e pronto ad aspettarsi di tutto (niente favoritismi o garanzie) è quel che ci vuole.
Nessuna certezza al 100% che l'attacco vada a segno. Nessuna certezza al 100% che le difese non siano superate.

PS. scusate per questo intervento lungo, e per il crossposting, l'ho ritenuto necessario per non impantanare il dicorso.

Beh, non credo che qualcuno di voi abbia torto su qualcosa, state tutti segnalando punti che a mio parere sono importanti.

Dovremmo però fare attenzione e non mescolare due argomenti distinti, che fanno parte del FC, ma che vanno sviluppati separatamente:
1) Dinamiche di gioco.
2) Livello di potere dei PG in base alle loro classi.

È altresi chiaro che ci sono dinamiche di gioco nell'arena che potrebbero risultare vantaggiose per alcune build e svataggiose per altre... alla luce di questo io ritengo che:

1) Le dinamiche di gioco e l'Arena vadano presentati con dovuto anticipo rispetto alla creazione dei pg nelle loro seguenti componenti, a) stile di gioco, b) regolamento, c) stile dell'arena.
2) L'Arena e le dinamiche di gioco, ovvero le eventuali variazioni al regolamento ufficiale di D&D, devono garantire in primis la neutralità. Per neutralità s'intende il presentare eguali vantaggi e svantaggi per ogni classe.

Dal canto mio l'idea di scontri rapidi va abbandonata, poichè ai giocatori non possono essere forniti semplici quadrettati monostile, ma dev'essere piuttosto fornito un terreno di gioco vario da comprendere a fondo tramite i sensi e le conoscenze.
Credo che una buona arena possa ovviare a bona parte degli squilibri tra le classi, e che dei ridotti, oculati interventi sulle dinamiche di gioco possano ulteriormente fornire ai combattenti una situazione equa nel rispetto delle reciproche potenzialità, earl e late game.