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 Oggetto del messaggio: Capitolo 1 - Fight club 2 .. l'inizio
MessaggioInviato: gio ago 14, 2008 21:50 
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Propongo un topic ON ROLE per presentare i propri personaggi ed il torneo!! Se esce bene può risultare sostitutivo della descrizione del proprio personaggio proposta in precedenza.. Io do il via alle danze con una vecchia conoscenza..


[on role]Zakk figlio di Demogorgon, si svegliò quel giorno sentendosi più vecchio che mai. Le settimane passavano lente ed inesorabilmente avvolte da un sottile manto di noia. I suoi migliori anni erano ormai alle spalle, la lunga chioma bionda che gli ornava la testa aveva da tempo lasciato il posto ad una prematura calvizie che gli donava più anni di quali in realtà avesse, ed anche quelli erano tanti. Quella che un tempo era stata una maestosa e lunga barba ormai era ridotta ad una sottile treccia sporca e squallida, la sua muscolatura era sparita così come lo scuro luccichio nei suoi occhi. 25 anni fa dinanzi ad una giornata di uccisioni e morte il suo cuore avrebbe pompato sangue caldo in ogni centimetro del suo corpo. 25 anni fa la morte era la sua amica e non la sua carnefice. Quel giorno il suo esercito aveva trucidato più di 200 nani grigi cha avevano osato accampare presso i confini del regno del supremo Demogorgon eppure egli non era soddisfatto, da 25 anni non lo era più.
Finita la battaglia, se così può essere chiamato un simile massacro, tornò nella sua tenda. Era disposto a riposare fino a che non fosse tempo di onorare il supremo con le carcasse dei vinti. Ripulì il sangue dal suo volto e dalla spada per poi bruciare lo straccio sporco in una breve preghiera finita la quale si abbandonò al sonno. Dormì e sognò lo stesso sogno di sempre, un enorme occhio nel cielo, cinque arene che si fanno una, egli che si alza in cielo per trovare la sua preda, un mago che si muove verso di lui ma che ignora, la magia e la rabbia che gli scorrono nelle vene, lo scorge, lo vede in lontananza, alza l’indice al cielo per attaccarlo con gli incantesimi più potenti del creato, il mondo svanisce ed egli si sveglia. Mai più vide quel monaco, mille volte lo cercò, mille volte fecce lo stesso sogno e mai trovò soddisfazione. Mai nessuno sopravvisse alla sua ira, tranne quella volta, in quel torneo, quel maledetto verme servo del bene che lo segnò nel profondo …..
Aperto gli occhi vide entrare nella sua tenda il suo sottocomandante, un possente yuan - tì di nome Slitz. Sulla mano sinistra portava una splendida scimitarra, su quella destra la testa appena mozzata di un nano. “Signore, abbiamo torturato ed ucciso il chierico come avete ordinato e non crederà quel che abbiamo scoperto, IL TORNEO SIGNORE!! Quel torneo sta ricominciando, dopo 25 anni chi sia disposto a partecipare si deve presentare presso i domini di Tharmekhul, fra 30 rotazioni solari”. Al sentire quelle parole Zakk non si contenne più ringraziò il suo fedele sottoposto con sincerità ma sbrigativamente li fecce intendere di lasciarlo solo, era arrivata l’ora. Si avvicinò al armadio dei suoi oggetti personali, aprì un cassetto, e tirò fuori un vecchio scrigno, con delicatezza estrasse il prezioso contenuto. Dopo 25 anni tornò a re indossare le sue spesse ed oscure lenti da sole … e partì … [off role]

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:balla:

“Per sfuggire ad un nano furibondo occorrono gambe leste. E ricorda: dovrai sempre essere più svelto dell’ascia che ti scaglierà dietro.
Se gli sfuggi, modifica il tuo aspetto: egli possiede una memoria incredibile. Può così accadere che, dopo venti cicli solari, un boccale ti si fracassi all’improvviso sulla testa e la risata rabbiosa del nano ti risuoni sulle orecchie”


"Una volta la morte andò da un nano e voleva prenderlo con sé, ma il nano piantò bene gli stivali sulla pietra su cui stava, abbassò la fronte con fare testardo e disse di no. La morte passò oltre"

Le cinque stirpi, La guerra dei nani, Markus Heitz


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 Oggetto del messaggio: Re: Fight club 2 .. l'inizio
MessaggioInviato: dom ago 17, 2008 15:03 
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Il coboldo scostò il pesante drappo di velluto, ed entro nell’enorme sala.
Raramente gli era stato consentito l’accesso a questa zona sacra e riservata del Tempio, e mai era stato convocato da Lui in persona.
Avanzò a piccoli passi tremanti, le unghie sotto i piedi nudi raschiavano sul pavimento di ossidiana. Avrebbe voluto amputarseli, i piedi. Diventare silenzioso, sparire, sottrarsi alla Sua presenza.
Trasalì quando si accorse della presenza ai suoi fianchi di due gigantesche creature, alte più di sei mentri e ancor più nere del buio totale che permeava la stanza: masse vagamente umanoidi, di un liquame nerastro e volubile. Non le aveva mai viste prima, ma sapeva, dai racconti di altri schiavi come lui, che erano alcuni dei Suoi servitori più fidati; esseri, si vociferava, fatti di puro Male reso materia.
Il coboldo avanzò ancora, perché era inevitabile, perché fermarsi era inutile e tornare indietro pura follia.
Le ombre s’infittirono ancor di più, tanto che nemmeno la sua vista abituata alle tenebre lo aiutava a vedere più in là di qualche metro, e le spesse e possenti colonne che prima accompagnavano il suo procedere ora erano svanite.
Improvvisamente la Sua presenza gli fu manifesta.
Prima ancora di vederLo, gli fu annunciata dal nauseabondo olezzo che sempre lo accompagnava, un odore di putredine che andava ben al di là della semplice decomposizione; un dolore pulsante lo prese alle tempie, trasformandosi da impercettibile a bruciante, mentre veniva risucchiato dalla sensazione che il filo della sua vita venisse teso fino allo spasimo dalla tangibile malignità che lo avvolgeva.
Quando infine Egli comparve, fu il terrore a farla da padrone.
Seduto su uno spoglio scranno di nera pietra levigata, un cumulo di cenci pendeva su un essere dalla magrezza impressionante, soltanto intuibile sotto le volute di una tunica che pareva pendere su un trampolo, piuttosto che coprire un corpo.
Il coboldo non comprese se accadde per il terrore che lo sconvolgeva o per il desiderio di una volontà opprimente e invincibile, che certamente l’Incantatore possedeva: si ritrovò accasciato a terra, febbricitante, gli arti inservibili in posizioni innaturali e il capo bloccato e rivolto verso di Lui.
Ed Egli, scostando il pesante cappuccio, gli mostrò il suo volto.
La pelle, livida e pallida, era colpita in più punti da un’orribile marcescenza, e dove avrebbe dovuto trovarsi il naso si aprivano due fori riboccanti di schiuma plumbea. Le labbra tese e ritratte non riuscivano a nascondere le file di appuntiti denti nerastri. Gli occhi, infossati in orbite violacee prive di sopracciglia, erano due piccole e immobili pupille incastonate in iridi grigio spento.
Sconvolto, il coboldo prese ad udire parole simili ad un sibilo soffocato, ma che penetrarono e tagliarono la sua mente come il grattare di unghie sulla pietra levigata.

“Ascoltami, o dannato, perché da questo momento la tua inutile vita ha uno scopo, e servirà solo quello.
Discendi il grande tunnel, e và da Ŝaakashvilij. Dille di prepararsi, perché dobbiamo partire. Dille che l’Ombra mi ha parlato, e ha richiesto un tributo di anime. Anime che si stanno radunando per un grande torneo, e che ancora ignorano di essere destinate a tornare tra le ombre. Dille tutto questo, e avrai compiutoil tuo destino”.

Quando Egli ebbe terminato, e il pesante cappuccio cadde nuovamente sul volto deturpato, il coboldo ritrovò le forze per rialzarsi, e senza una parola uscì dalla grande sala. S’incammino verso le viscere del Tempio, discendendo il grande tunnel.
Aveva compreso la sentenza implicita nelle Sue parole, per cui una volta terminato il suo scopo avrebbe avuto termine anche la sua vita.
E d’altra parte, era risaputo che Ŝaakashvilij era solita confermare di aver ricevuto i Suoi messaggi con un sonoro scatto di mascelle sul messaggero, che dilaniato e fatto a pezzi da quelle fauci terribili, non faceva più ritorno.
Ma in fondo questo non lo intimoriva, né provava il desiderio di tentare un’improbabile fuga.
Il piacere e l’istinto di vivere lo avevano definitivamente abbandonato pochi istanti prima, quando aveva visto e udito parlare Lui: lo Janbàr.

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 Oggetto del messaggio: Re: Fight club 2 .. l'inizio
MessaggioInviato: sab ago 23, 2008 11:51 
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Iscritto il: gio dic 15, 2005 16:15
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Località: TERNI!
La figura imponente di oltre due metri attraversava lentamente il pavimento di pietra ed ad ogni suo passo sembrava che il mondo intero morisse un poco.
Ansimante e gravemente ferito, un uomo si trascinava lungo la navata centrale della cattedrale del suo dio, portandosi via l'ultimo barlume di dignità che mai aveva posseduto in quella scena pietosa.
In passato di lui si sarebbero narrate gesta eroiche, ora di lui non ci sarebbe stato nemmeno il ricordo.
Ad ogni passo fra le fila di panche, nella chiesa riecheggiavano rintocchi di morte. Quella che una volta era la sacra chiesa di Lathander, inondata di luce sacra, ora era solo un ricettacolo di oscurità e dannazione.
Ansimante, il paladino del dio del mattino strisciò verso l'altare, salendo a fatica i gradini che lo separavano dal fioco raggio di luce che lo illuminava, nella speranza di morire nella grazia del suo dio, un dio che sembrava averlo abbandonato. Ma comunque egli pregò.
Una voce che sembrava provenire dall'inferno lo ammonì:
-sciocco, convertiti ora al mio signore, abbraccia l'oscurità ed avrai salva la vita, potrai saggiare il sapore dell'immenso potere degl'inferi, e servire umilmente i veri dei di questo mondo...
per tutta risposta la patetica figura sputò sangue sui piedi di chi gli aveva fatto l'ultima offerta, e riprese a pregare con l'ultimo fiato che gli rimaneva in corpo
- come vuoi te, ma sappi che le tue preghiere sono vane, in quanto il tuo dio è ormai sordo ad esse...
e io mi prenderò comunque la tua anima...
La figura allora lo prese e lo depose sull'altare della sua divinità come se fosse un bambino, sfoderò la sua falce marchiata dal sangue di migliaia di persone, pronunciò il nome del suo signore oscuro e conficcò la lama ricurva nel petto dell'umano.
Nell'ultimo istante di vita, egli conobbe la vera paura che mai aveva sofferto in vita.
Il portatore di morte spiegò le ali corvine in un ultimo gesto di saluto, poi estrasse una gemma e l'avvicinò alla bocca del paladino.
Una sottile spirale di fumo fuoriuscì da essa, come se fosse risucchiata dalla gemma che diventò di un nero brillante, più oscuro della notte stessa. Gli occhi dell'uomo erano ormai avvolti dalla nebbia di morte, privi di vita
- preparati alla dannazione eterna vecchio mio...
disse stringendo la mano enorme attorno a quel che rimaneva del suo vecchio compagno d'arme che avrebbe avuto salva la vita, almeno per un altro po', se solo avesse rinunciato a partecipare a quel torneo appena indetto...
- il mio nome è Khilag , il mio nome è Morte...



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ebbbene si ho tolto la mia firma storica :sese:
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Affiliato alla frangia anti D&D4th

i dadi sono sempre utili a chi gioca a D&D e Vampire


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 Oggetto del messaggio: Re: Fight club 2 .. l'inizio
MessaggioInviato: sab ago 23, 2008 13:53 
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[on role] “(…) il suo sangue scorre ora sulle mie mani, riesco a sentirlo ancora caldo scorrermi fra le ditta, premo con i miei pollici nelle sue orbite oculari mentre il monaco in ginocchio di fronte a me urla dal dolore. Rido, rido forte e di gusto, i miei polmoni si riempiono, la tachicardia cresce, sono felice..” e mi sveglio.

Un vecchio detto umano dice che quando qualcuno fa un sogno un angelo sospira, e quando qualcuno fa un incubo un demone starnutisce; per commuovere la mente malata dell’oracolo ci voleva ben più di una banale reazione allergica, quindi che i suoi sogni stessero cambiando era un segnale. Zakk era partito da ormai 2 giorni verso il grande nord. Il chierico ha un piano ma prima di andare incontro al suo destino ha ancora molte domande senza una risposta.. Cosa successe veramente 25 anni fa? Perché il grande occhio crollò? Perché il torneo finì in questo modo? Dove sono finiti i partecipanti? Chi è stato scelto vincitore? ne è mai stato scelto uno?.. troppi quesiti irrisolti che per anni lo hanno consumato, e sapeva chi era l’unico essere capace di esaurire le sue richieste, Demogorgon, il principe dei demoni [off role]






[another role] 15 giorni di sussurri nell’antica forgia, l’aria una volta fitta e spessa, permea di un miscuglio fra vapore e fumo ora è solo carica dalle esalazioni che la divinità espelle grazie alla sua pipa; un grande silenzio nelle sue stanze, gli incessanti lavori nella forgia si sono fermati alla partenza del supremo Moradin. Nel frattempo Tharmekhul attende il ritorno del suo maestro in contemplazione, in giorni di silenzio che non lo entusiasmano ma nemmeno lo disturbano. La pace nella forgia esalta ulteriormente le preghiere che le giungono dalle infinite battaglie che si svolgono nei piani, e lui ora ha la “tranquillità” se così può essere chiamata, per ascoltarle tutte. Da diversi giorni però le divinità maggiori non si dimostrano altrettanto attente. Sempre più spesso giungono notizie dal Flaness, dal Eberron, dal Faerun e da tutti i continenti del piano materiale, le divinità sono impegnate altrove, rispondono sempre di meno, qualcosa di molto importante sta accadendo … Fu così, sdraiato nella sua grande poltrona di fuoco, che il supremo lo trovò quando gli apparve. Il semidio si alzò e chinò il capo in segno di rispetto, Egli parlò. “E’ ora Tharmenkhul, i piani hanno disperatamente bisogno di un campione, è tempo d’indire il torneo e nessuno è più adatto di te per questo compito, la voce è già stata sparsa, arriveranno da te..” [off role]

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 Oggetto del messaggio: Re: Fight club 2 .. l'inizio
MessaggioInviato: sab ago 23, 2008 15:44 
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Il monastero dei piangenti era un luogo tranquillo. Negli ampi saloni in pietra il silenzio faceva da padrone e solo le lente litanie di preghiere e meditazioni scioglievano in maniera pacata quella barriera di vuoto sonoro.
Un'aura mistica di pace e serenità impregnava ogni pietra di quel luogo e nella sala centrale vi era il centro da cui si espandeva quella sensazione appagante.
Il nucleo del tempio era una sala circolare spoglia di pietra bianchissima in cui ogni sprazo di raggio di sole vi si convogliava illuminando la stanza di un chiarore ancestrale.
Una moltitudine di preti e monaci pregavano tutt'intorno ai confini della sala mentre uno solo, al centro emanava un'energia intensa e benefica, centro di ogni sensazione spirituale di quel luogo e tramite di ogni credente per l'ascensione.
La "luce di Ilmater" era immobile, come se non respirasse, mentre le centinaia di cicatrici che gli deturpavano il corpo sanguinavano lentamente ma in continuazione. La sua aura era come un faro nella notte. Chiunque lo avesse osservato avrebbe pensato di aver di fronte un principe od un nobiluomo per l'intensità di rispetto che gli veniva mostrato, nonostante le sue vesti consistevano in un paio di semplici pantaloni di tela logora che coprivano quella sua pella limpida e dorata che ricordava vagamente quella dei celestiali delle leggende.
Tutto in un momento l'energia mistica si affievolì ed il sant'uomo , dopo anni , aprì gli occhi.
<< Devo andare!>>.
A quelle parole tutti gli altri monaci smisero di pregare per assistere ad un evento raro. Solo uno di loro chiese il motivo di tale decisione.
<<Io, Aeron, sono ancora in questo mondo per uno scopo. Ilmater mi ha parlato e mi ha indicato una tappa della mia missione.
Si stanno riunendo molti combattenti. Gli dei asissteranno. Molte energie oscure , però , giungeranno nel luogo della battaglia>> e vedendo gli sguardi dei suoi seguaci, sorrise dolcemente per rassicurarli << Non vi preoccupate, nessuno di chi mi si parerà davanti perderà altro se non l'orgoglio. Permetterò a tutti di redimersi e fermerò i miei colpi se lo faranno>>.
Mentre finiva il discorso il santone si avviò verso l'uscita del monastero. Non prese nessuna veste oltre quella che già portava e la fede sarebbe stata la sua bussola.

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 Oggetto del messaggio: Re: Fight club 2 .. l'inizio
MessaggioInviato: ven ago 29, 2008 22:38 
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[On role] -“Allora vecchio Zakk, sei giunto? È passato del tempo, credi di esserne ancora all’altezza?”
-“Sua divinità”, disse il chierico rendendo quest’ultima parola una scherno, “non sono qui per il torneo, sono qui per risposte, e per lui”
Il nano sorrise con un’espressione a metà fra il compiacimento e la pena; in effetti il chierico era cambiato parecchio in quegli anni e l’immagine che dava di se stesso non era molto simile da quella di un vecchio barbone, ma nei suoi occhi si vedeva ancora l’ira e la pazzia di un tempo..
-“ Immagino tu stia parlando del monaco, non è ancora arrivato sai, e non so nemmeno se lo farà”
Infatti la divinità non mentiva, da tempo non si sapeva più nulla di quel eremita che una volta partecipò al grande fight club, alcune voci lo davano in contemplazione, altre morto.
-“Verrà, lui mi aspetta quanto lo aspetto io, lo sento”
-“Se così lo vuoi puoi attenderlo qui, ma nel frattempo mi sarai utile, i guerrieri stanno arrivando e tu mi servirai per testare la loro bravura”
-“Io non sono il tuo pupazzo Tharmekhul!!!, io….”
-“NO, NON LO SEI!! SEI STATO IL PUPAZZO DI DEMOGORGON FINO A QUEL TORNEO, ORA SEI SOLO PATETICO!!!.... ho bisogno di te …. ma non te lo sto chiedendo”.. Poche componenti, un incantesimo [Off role]




Così si apre il precampionato, i pg stanno lentamente arrivando (da me o da Tharmenkhul). Tutti coloro che vorranno misurarsi col mio vecchio pg, Zakk figlio di Demogorgon, o con uno nuovo creato apposta, il bardo Milkos, non devono far altro che prenotarsi. Può servire molto soprattutto per i meno esperti per misurare i propri personaggi e poterli “limare” di conseguenza prima dell’avvio del torneo vero e proprio. Non saranno veri scontri poiché io sarò arbitro e giocatore, cercheremmo di non smascherare troppo i pg di nessuno ma se volete approfittarne io sono disponibile …

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 Oggetto del messaggio: Re: Fight club 2 .. l'inizio
MessaggioInviato: sab ago 30, 2008 20:57 
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Aeron stava viaggiando nelle terre del nord. Aveva camminato ininterrottamente per decadi senza riposare, senza sapere neanche quale fosse la direzione , affidandosi alla sua fede ed alla mano guida di Ilmater. solo pochi giorni prima, i suoi sensi avevano percepito qualcosa.
La sensazione che percepiva era indefinibile, di intenso potere.
Senza perdere altro tempo s'incammino seguendo la scia d'aura che aveva trovato.
La strada , mano a mano che il sant'uomo camminava , si faceva sempre più ripida. Qualunque altro umanoide sarebbe rimasto senza fiato per la fatica, ma per lui era un concetto che non lo apparteneva ormai da molto tempo poichè semplicemente non l'avvertiva più.
La traccia spirituale si fece più forte, ed ad essa se ne aggiunse un'altra.La seconda energia era di certo di origine umana. Probabilmente una qualche specie d'incantatore, ma Aeron non era così esperto nel campo arcano da decifrare esattamente che tipo di incantatore, l'unica cosa certa era che puzzava di oscurità e che , a chiunque appartenesse, non era di certo uno sprovveduto.
Quando la luce di Ilmater raggiunse le emanazioni, due figure gli si stagliarono davanti:
Una apparteneva ad un esponente della razza nanica. era il padrone dell'aura indefinita, ma grandiosa. Chiunque avesse un minimo di cognizione spirituale avrebbe trovato in egli l'essenza stessa degli dei. Percepita da così vicino , quello era l'unico pensiero possibile.
Aeron tirò un sospiro di sollievo sentendo nell'energia del nano un perfetto equilibrio spirituale. "Almeno non mi ostacolerà".
La seconda traccia spiritica, quella torbida e corrotta, apparteneva ad un uomo in armatura. A ben guardarlo quell'uomo aveva un paio di cose in comune con il sant'uomo. L'aspetto trasandato lo faceva apparire quasi come un barbone, e la calvizia e l'acenno di rughe gli conferivano un'età pressappoco vicino a quella del santone, nonostante ad Aeron era da tempo che fisicamente il suo corpo si era fermato al suo aspetto in gioventù.
Qualunque fosse l'aspetto che l'altro mostrasse, però , il sant'uomo sapeva che sottovalutarlo sarebbe stato un grave errore.
Deciso a portare a compimento i suoi doveri, Aeron rese manifesta la sua aura di luce , palesandosi come uno dei prescelti della giustizia divina.
<<Mi scuso con i presenti per la mia maleducazione, per il mio irrispettoso modo di presentarmi ad un essere di divina sembianza, ma la mia missione ha priorità assoluta, spero di venir perdonato.>> e mentre parlava si avvicinava ai presenti per rendersi visibile il più possibile <<Uomo che vai alla deriva perso in un mare corroto, io sono Aeron, la luce di Ilmater, ti prego rendimi noto il tuo nome....!>> quindi attese la risposta .
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 Oggetto del messaggio: Re: Fight club 2 .. l'inizio
MessaggioInviato: dom ago 31, 2008 20:43 
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“E così Ilmater è il primo a rispondere”…
Quando il monaco scostò i pesanti battenti di marmo che delimitavano la dimora del supremo non si mostrò per niente sorpreso di ciò che vedeva, ne per il dio, ne per il guerriero del male. Il rispetto che l’eremita mostrò nell’avvicinarsi piacque molto al nano; tuttavia egli era solo il primo arrivato e per partecipare al fight club doveva ancora dimostrare di esserne degno.
“Sia tu benvenuto Aeron, permettimi di presentarmi, io sono Tharmekhul, braccio destro del signore della forgia e colui che è stato scelto per “regolare” IL TORNEO”
“Dimmi figlio della luce, anche Ilmater risponde sempre più debolmente alle preghiere?”
Il monaco annuì, intuendo che ciò che egli considerava uno strano comportamento della sua divinità era diventato comune ad altre, quantomeno ciò valeva anche per Moradin.
“Bene, in questi giorni bui l’universo ha bisogno di un vero campione, poco importa se sarà del bene o del male, ed io sono qui per sceglierlo. La tua prima prova inizia ora, vediamo se sei degno del fight club”
Con queste semplici parole i tre furono teletrasportati in cima ad una remota montagna. Il monaco fu sorpreso dall’impassibilità del chierico, sembra un automa, non faceva che fissarlo con l’aria assorta, quasi come “incantato”; se questa era la sua prova non si sarebbe tirato sicuramente indietro e fu proprio lui a scattare per primo…
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MessaggioInviato: lun set 01, 2008 11:28 
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Egli giunse davanti ad un enorme portone, incastonato direttamente nella nuda roccia e creato in ere dimenticate, il quale mostrava infinite narrazioni e racconti per lo più relegati all’oblio della storia. Il metallo, intatto dal trascorrere del tempo e dalle intemperie, era stato magistralmente lavorato in un susseguirsi di incisioni e rilievi la cui completa conoscenza andava al di là delle possibilità mortali, e infinte gesta, vite e morti erano lì fissate per l’eternità.

Il viaggio era stato lungo, e una lunga scia di tenebra era stata incisa permanentemente lungo il percorso che lo Janbar e la sua compagna avevano compiuto. Ed ora ecco che la notte calava su questo luogo, ed era una notte che nessuna luce avrebbe mai potuto rischiarare.

L’avvenente drow, che si trovava a fianco del Benedetto dall’Ombra, fece qualche passo avanti. Poi parlò, con voce stentorea che pareva rivelare un’età di gran lunga superiore a quella che il suo corpo perfetto suggeriva:
“Aprite questa porta! Lo Janbar è giunto. Accogliete l’Ombra, e lasciate che essa vi si riveli come vostra antica madre. Abbandonate ogni altra vanità, e accettate il destino a cui ogni cosa tende fin dall’alba dei tempi”.

E fu così che il portone, con gemiti e scricchiolii che parevano la voce della terra stessa, si spalancò, accogliendo il Male dov’era atteso.

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 Oggetto del messaggio: Re: Fight club 2 .. l'inizio
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“Vedo che giungono anche da parte del’Ombra” disse l’imponente essere che s’interpose all’entrata dei nuovi arrivati. Un umanoide delle fattezze di un nano ma della taglia visibilmente maggiore si ergeva dinanzi all’immenso portale, i suoi capelli e la sua barba si asciugavano a vista d’occhio mentre ciò che sembrava della neve si scioglieva sulle sue spalle. Era difficile da capire come in un ambiente così caldo ci potesse essere della neve, ma il nano non lasciò il tempo all’incantatore per ulteriori riflessioni. Il nano subito si presentò ai nuovi arrivati come aveva fatto col monaco, con chiarezza e rispetto. “Tu essere non puoi entrare” disse rivolto alla compagna del campione. “Come non posso entrare?!! Come ti permetti?!! Il mio signore ti….!” “Saakashvilij, la tua furia è motivo di orgoglio per me”, disse l’incantatore con una voce che somigliava al raschiare sulla pietra, “ ma lascia che questi ciechi comprendano grazie a me la vanità delle loro convinzioni. Ti prometto che presto giungerà anche il tuo momento... quando ti chiamerò.”.. Così tutti e tre furono teletrasportati, anche se non nello stesso luogo...

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“Per sfuggire ad un nano furibondo occorrono gambe leste. E ricorda: dovrai sempre essere più svelto dell’ascia che ti scaglierà dietro.
Se gli sfuggi, modifica il tuo aspetto: egli possiede una memoria incredibile. Può così accadere che, dopo venti cicli solari, un boccale ti si fracassi all’improvviso sulla testa e la risata rabbiosa del nano ti risuoni sulle orecchie”


"Una volta la morte andò da un nano e voleva prenderlo con sé, ma il nano piantò bene gli stivali sulla pietra su cui stava, abbassò la fronte con fare testardo e disse di no. La morte passò oltre"

Le cinque stirpi, La guerra dei nani, Markus Heitz


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 Oggetto del messaggio: Re: Fight club 2 .. l'inizio
MessaggioInviato: ven set 12, 2008 15:01 
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Si ritrovò nuovamente nella grande sala nella quale era entrato in principio, giungendo alle porte dei domini di Tharmekhul.
La divinità padrona di casa gli era sempre più invisa: l'ultima offesa era l'avergli sottratto l'anima di Milkos, destinata a ricongiungersi all'Ombra e invece sottrattagli all'ultimo istante con un intervento tempestivo.

Dannato Tharmekhul, avrò la mia vendetta. Prima o poi, anche tu cadrai dal tuo piedistallo divino, e riconoscerai le tenebre nascoste dentro di te. E' solo questione di tempo, te lo giuro.

Picchiò con violenza il bastone a terra, mentre l'aria si faceva più negra e impenetrabile, e crepe si aprivano nel pavimento perfettamente levigato.

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 Oggetto del messaggio: Re: Fight club 2 .. l'inizio
MessaggioInviato: mer set 17, 2008 14:14 
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Tharmekhul sapeva di aver sbagliato, ma così come è certo che le stelle sul firmamento sono lontane e che gli elfi hanno le orecchie appuntite, NON L’AVREBBE MAI AMMESSO.
Le divinità sono creature capricciose, vivono nell’eterna incertezza del non essere mortali ed il comportarsi come tali, quel giorno Tharmekhul provò compassione. Con un veloce gesto del palmo dissipò le tenebre che non concedevano le giuste condizioni per ammirare le bellezze della stanza. Camminando piano con la furia negli occhi si avvicinò allo Janbar; i capelli, il bastone e le vesti del mago sembravano voler sottrarsi alla luce che l’armatura della divinità emanava e si ritiravano lentamente mentre il nano si avvicinata, lo Janbar rimaneva però impassibile e lo fissava con sentimenti imperscrutabili dalle linee del suo volto. La divinità si fermò soltanto trovandosi a 50 cm del mago ed alzò la testa per poterlo guardare in faccia. Con un leggero gesto del piede spazzò la zona dove si erano formate le crepe ed esse si rimarginarono.

“Questo marmo è mio fratello, la prego di comportarsi di conseguenza”.

Dette queste parole il volto del nano si schiarì ed un ampio sorriso apparve sulla sua bocca, lucenti denti di vraccasio ed oro risplendevano nella sua espressione, decise che mostrare il pugno duro con questa creatura avrebbe solo complicato ulteriormente l’organizzazione di un torneo già difficile da gestire perfino per un essere come lui.

“Mentre resterà in questo sacro luogo userà la sua magia solo per i suoi immediati bisogni, non mi costringa a privarvene”.. il nano sorrise ancor di più…

L’immensa stanza a pianta rettangolare conteneva 12 porte, 5 disposte su ognuna delle pareti più lunghe, il grande portone d’ingresso e sulla parte opposta un altro imponente portone di marmo.

“Quel portone porta alla sala da pranzo, li potrà trovare ogni conforto e li ci troveremo dopo ogni scontro, se mi cercha sarò li, quella invece è la sua stanza, l’ho “arredata” per lei, spero sia di suo piacimento”..

Un gesto della mano ed una porta sulla parete destra si spalancò, un immenso vortice d’ombra nacque da esso, poco ma sicuro quella porta non era su questo piano.

“Ora mi scuserà ma ho cose importanti da fare, lei ed Aeron siete i primi concorrenti di questo torneo, ma Nemo Nightcrawler, Lothar e Khilag stanno giungendo ed io devo attenderli”.. Con queste parole il nano s’incamminò verso il grande salone..

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“Per sfuggire ad un nano furibondo occorrono gambe leste. E ricorda: dovrai sempre essere più svelto dell’ascia che ti scaglierà dietro.
Se gli sfuggi, modifica il tuo aspetto: egli possiede una memoria incredibile. Può così accadere che, dopo venti cicli solari, un boccale ti si fracassi all’improvviso sulla testa e la risata rabbiosa del nano ti risuoni sulle orecchie”


"Una volta la morte andò da un nano e voleva prenderlo con sé, ma il nano piantò bene gli stivali sulla pietra su cui stava, abbassò la fronte con fare testardo e disse di no. La morte passò oltre"

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 Oggetto del messaggio: Re: Fight club 2 .. l'inizio
MessaggioInviato: gio set 18, 2008 01:52 
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Iscritto il: mer giu 27, 2007 11:02
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Lo Janbar osservò con odio il semidio, poi si girò di scatto, mentre una smorfia di insoddisfazione dilaniava il suo volto già deturpato, diretto verso l'ingresso alla stanza assegnatagli.
Per quanto forte, il Benedetto dall'Ombra sapeva che Tharmekhul era al di là delle proprie possibilità.
Di certo l'Ombra non l'aveva inviato in quel luogo per attaccar briga con lo scagnozzo di Moradin. C'era altro a cui pensare, e il nano glielo aveva appena rammentato:
altri combattenti stavano arrivando, e lo Janbar intendeva informarsi su di loro.
Prima di eliminarli, chiaramente.

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 Oggetto del messaggio: Re: Fight club 2 .. l'inizio
MessaggioInviato: ven set 19, 2008 21:57 
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Iscritto il: dom set 14, 2008 08:26
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Un avventuriero alto e slanciato arrivò nei pressi del portale. Esteriormente lo si sarebbe scambiato per un umano, ma i suoi movimenti, innaturalmente veloci e fluidi, nascondevano un qualcosa di alieno. Il suo volto trasmetteva un senso di freddo distaccamento mentre esaminava la struttura che gli si ergeva davanti. Di tanto in tanto si guardava anche alle spalle, in direzione del sentiero da cui era venuto.
Poi esordì: < C'è qualcuno? Sono qui per il torneo!>

Egli pensava tra sè e sè "Sono stanco di vivere nell'ombra. Tanto tempo trascorso negli spazi aperti, sotto cieli pieni di costellazioni sconosciute e mutevoli, mi hanno temprato lo spirito e affinato i sensi, ma la solitudine si fa sempre più dura da sopportare. Finché l'inseguimento va avanti e percepisco l'altra cratura non sono solo. Poi stà nella natura delle cose che di due ne rimanga uno, il più forte.
Qui probabilmente troverò avversari che mi stimoleranno.
E forse qualcuno vorrà sapere il mio nome. Ma non ne ho uno. Nightcrawler mi chiamano. E' un nome da animale, me l'hanno affibbiato quei pochi con cui ho fatto commercio.
Sì, se mi faccio una reputazione qui, qualcuno mi aiuterà poi a ritrovare il mio passato e il mio vero nome."

_________________
Non devo avere paura. La paura uccide la mente. La paura è la piccola morte che porta con sé l'annullamento totale. Guarderò in faccia la mia paura. Permetterò che mi calpesti e mi attraversi. E quando sarà passata, aprirò il mio occhio interiore e ne scruterò il percorso. Là dove andrà la paura non ci sarà più nulla. Soltanto io ci sarò. (Paul Atreides)


Ultima modifica di Shinsek il sab set 20, 2008 14:57, modificato 1 volta in totale.

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 Oggetto del messaggio: Re: Fight club 2 .. l'inizio
MessaggioInviato: sab set 20, 2008 13:53 
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Località: TERNI!
"avversari che ti stritoleranno, semmai" una voce che trapelava gelo, si materializzò affianco all'uomo e proseguì oltre al portale,dalle lunghe vesti nere che coprivano tutto il corpo , solo una falce e due possenti ali nere e piumate restavano in vista. Khilag era giunto.

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ebbbene si ho tolto la mia firma storica :sese:
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i dadi sono sempre utili a chi gioca a D&D e Vampire


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