Il forum dei Drow, dei Vampiri e delle creature dell'oscurità
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 Oggetto del messaggio: (FC2) GRAN FINALE
MessaggioInviato: sab set 26, 2009 16:25 
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Ed eccoli, Axell, Tank e Tharmekhul. Uno Psionico un Guerriero ed un Fabbro pronti a difendersi. Alla destra Tharmekhul, a sinistra Tank, ed in mezzo il campione, il prescelto.
Inutile era mantenere ancora il sigillo che divideva la sala del combattimento dal resto del palazzo, quindi con un lieve gesto somatico il dio fece scomparire il muro divisorio formato da nani. Ma solo buio e silenzio provenivano dal piano inferiore. La presenza degli invasori era palese al Dio, tanto quanto la morte di Jan Dalbar, ed altrettanto palese a tutti e tre era che gli invasori erano li per loro: quindi dove erano?

Allora Axell e Tank si avvicinano alla scalinata, pochi cauti passi, tre per Axell, due per Tank, il primo profondamente concentrato, l’altro che teneva stretto il proprio falchion…

MUORI NON MORTO!!! Fu l'ingenuo urlo di Tharmekhull, i due si girarono appena in tempo per vedere il fulmineo attacco. Ecco dinanzi a loro Mastermind che incombeva sul dio: aveva cercato di attaccarlo alle spalle ma il sesto senso del nano gli aveva permesso di voltarsi in tempo e sferrargli una possente martellata in pieno volto. Il gesto improvviso della mano destra e lo spostamento d’aria che Tharmekhul provocò fecero tremare le pareti. Quando il dio ritirò la testa del martello della faccia del vampiro non rimaneva nulla di riconoscibile, la deperita carne di un non morto non opponeva resistenza ad un martello abituato a piegare il più duro dei metalli.

Ma le divinità non potevano nulla contro di loro.

Axell e Tank vissero il tutto come un sogno, immobili spettatori di fronte a forze maggiori. Non si può dire che i due erano inermi, erano semplicemente estasiati dalla incredibile velocità e dall’imponenza delle azioni, furono colti alla sprovvista, poi "incantati". Pochi sono i mortali che hanno visto un dio morire.

Non si sa da dove sia giunto, ne come lo abbia fatto. Ma un essere completamente nero piombò anche esso su Tharmekhul, letteralmente atterrandogli sopra. Questa creatura dalle sembianze feline colpì il dio 18 volte con gli arti superiori, con pugnali? Con le proprie zanne? Schizzi di sangue sgorgarono dal nano finché non cadde immobile a terra. La scena fu raccapricciante e allo stesso tempo sconsolante, la potenza dei due era immensa e la dimostrazione che avevano appena inconsapevole compiuto aveva riempito Tank ed Axell d’insicurezze, non avevano paura, avventurieri di quel calibro ne erano privi da tempo ormai, erano impressionati.

Poi il Muzedon si voltò a fissare il campione. Gli occhi erano quelli di un gatto, di un giallo accesso e profondo, lo guardavano con sospetto, con odio. Mastermind, il cui volto si era ricomposto completamente con una velocità sconvolgente presse la parola

“La nostra missione è di un’importanza cha va al di sopra di tutti voi sciocchi mortali….. cosa credesse di fare il nano lo ignoro, ma ormai è di poca importanza….. non abbiamo tempo per voi, ma qualcuno vi aspetta, qualcuno che ci capisce”


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“Per sfuggire ad un nano furibondo occorrono gambe leste. E ricorda: dovrai sempre essere più svelto dell’ascia che ti scaglierà dietro.
Se gli sfuggi, modifica il tuo aspetto: egli possiede una memoria incredibile. Può così accadere che, dopo venti cicli solari, un boccale ti si fracassi all’improvviso sulla testa e la risata rabbiosa del nano ti risuoni sulle orecchie”


"Una volta la morte andò da un nano e voleva prenderlo con sé, ma il nano piantò bene gli stivali sulla pietra su cui stava, abbassò la fronte con fare testardo e disse di no. La morte passò oltre"

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 Oggetto del messaggio: Re: GRAN FINALE
MessaggioInviato: lun set 28, 2009 00:48 
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Brevi passi trascinati e soffocati risalivano il corridoio gradinato che conduceva alla sala del combattimento.

Non capite? Loro lo fanno per voi...

Quel tono di voce strozzato, ansimante, come pietra che raschia contro pietra... era tempo che Axell e Tank non lo sentivano, e avevano dato per certo che non lo avrebbero sentito più. Possibile fosse tornato?
Avevano assistito alla sua ascesa, oltre quella soglia che pone alcune entità ben oltre la portata degli eroi mortali, per quanto essi forti siano.
Avevano conosciuto la sua caduta, spacciato sotto i colpi degli Stranieri che egli stesso, in un gesto per i più folle e suicida, aveva chiamato qui, sul piano materiale, nel palazzo di un Tharmekhul ora disteso, in una pozza di sangue divino.
Ma che lo Janbar, nelle sue spoglie mortali di un tempo, potesse di nuovo presentarsi a loro, tornando da un destino che doveva averlo definitivamente allontanato dagli annali e dagli eventi del mondo, beh questo in molti non lo avevano neppure immaginato.

Non fraintendetemi, non credo ai loro vaneggiamenti, la scomparsa degli dèi sarà un vero cataclisma che trascinerà il multiverso in una spirale di guerra e tragedia.
Ma è un giusto prezzo da pagare. Non si raggiunge l'eterno, pacifico, silente Oblio senza sacrificio.
Oggi abbiamo l'Occasione, non posso permettere che venga sciupata per i patetici, miseri desideri di potere e orgoglio di un pugno di invidiose e ingorde divinità.
Credetemi, cedete il passo, rassegnatevi agli eventi: è destino giungere al Nulla celato dietro la vanità dell'esistenza.
Non è questione di se, ma di come e quando
.


Osservando Axell e Tank, lo Janbar emise un rauco sospiro.
Lo sguardo dello psionico era ricolmo del desiderio di confrontarsi, di scontrarsi, e la recente vittoria aveva gonfiato ancor di più il suo ego già abbondantemente nutrito.
Quanto al berserker, l'unico gesto meccanico fu lo stringersi con ancor più forza del pugno sull'elsa.

Vedo che dovrò adottare altri mezzi per condurvi sulla via della comprensione.
Come ho già avuto modo di dire, non c'è miglior maestro del Dolore.
Saakashvilij, mia compagna, mostriamo loro la Verità.


Lo Janbar, prescelto dell'Ombra, divinità suicida, chiuse gli occhi e reclinò il suo bastone d'ossidiana. In un istante, l'intera sala calò nelle tenebre più buie, e la figura dell'incantatore parve fondersi in esse fino a scomparire.
Il pavimento, le pareti, l'intera sala divenne ghiaccio che trasudava nero sangue, al cui interno erano intrappolati i corpi di centinaia e centinaia di creature, come bloccate nell'eternità dell'ultimo respiro esalato, l'espressione di chi ha trovato la quiete nella rassegnata accettazione. Qua e là, come chiazze d'inchiostro si spalancavano strette voragini la cui profondità era impossibile da stabilire, come bocche mai sazie spalancate verso un cielo inesistente. Da esse saliva un vento freddo, come l'alito congelato di qualche bestia ancestrale.
Qualche metro più in là, apparsa da uno squarcio nello stesso tessuto dello spazio, confondendosi tra una risata sensuale ed arrogante ed il fruscio di una veste leggera, si andava delineando la forma di un mastodontico drago d'ombra.

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 Oggetto del messaggio: Re: GRAN FINALE
MessaggioInviato: mar set 29, 2009 19:22 
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Così Muzedon e Mastermind sparirono e lo Janbar che tutti credevano morto era tornato in vita.

Tornato per affrontare coloro che si credeva dovesse aiutare. Ma l'ombra non aiuta nessuno e la voglia di oblio e distruzione insita nell'entità la fece rinascere, rinascere come mortale, non più Jan Dalbar ma Janbar. Ora toccava ad Axell e a Tank affrontarla.
La sala era orribilmente mutata e decine di neri pozzi coprivano il pavimento che era diventato di puro ghiaccio, ma non era la sola cosa ad essere cambiata.
Lo Janbar infatti aveva tessuto una lunga e fitta rete d'incantesimi e il mago non si vedeva più, ma a qualche passo di distanza, la creatura conosciuta come Saakashvilij da sensuale sacerdotessa drow si rivelava finalmente in una più raccapricciante forma, un mastodontico drago pronto/a a sbranarli

Turno a Tank
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Se gli sfuggi, modifica il tuo aspetto: egli possiede una memoria incredibile. Può così accadere che, dopo venti cicli solari, un boccale ti si fracassi all’improvviso sulla testa e la risata rabbiosa del nano ti risuoni sulle orecchie”


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 Oggetto del messaggio: Re: GRAN FINALE
MessaggioInviato: mer set 30, 2009 17:46 
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Tank non aveva mai visto tanta forza in una creatura... ma non era nella sua natura farsi tante domande, però in questa situazione si ricordò una regola fondamentale nel caso di combattimento al buio: "Attivare la mia vista speciale"... Detto questo toccò i suoi occhiali e diede libero sfogo alla sua furia... "ORA ARRIVOOOOOOOOOOO"


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 Oggetto del messaggio: Re: GRAN FINALE
MessaggioInviato: mer set 30, 2009 18:25 
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Poche e semplici furono le mosse del forgiato il quale ora sentiva chiaramente la presenza dell'imponente drago, che aveva primo visto apparire e poi confondersi fra le ombre. Non gli era nota la presenza dello Janbar, ma la cosa non sembrava preoccuparli, probabilmente non ci pensava nemmeno, era solo incacchiato.... moooolto incacchiato!!!


Turno ad Axell
posizioni apparentemente immutate

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 Oggetto del messaggio: Re: GRAN FINALE
MessaggioInviato: ven ott 09, 2009 15:52 
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Axell fu piuttosto monotono, infatti fece quello che ormai era chiaro gli riuscisse meglio, sparì per la durata di un battito di ciglia, e quando tornò si guardò in torno e decise di lanciare due veloci raggi verso il nemico. Questo scontro non era come gli altri.

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Per quanto uno ci provi la perfezione è irraggiungibile, di fatti l' uomo può solo cercare di avvicinarcisi il più possibile


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 Oggetto del messaggio: Re: GRAN FINALE
MessaggioInviato: ven ott 09, 2009 16:46 
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Le azioni dello psionico seppur concise furono leste e ben calcolate. Infatti con un potente potere, ancor più potente delle solide magie che nascondevano Lo Janbar, riuscì a localizzare il mago e persino scagliare un’altro attacco mentale nella sua direzione; un raggio di puro gelo che fendette il profondo buio che permeava la stanza parti dai suoi palmi.
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Di fatto Axell non sapeva se il raggio fosse andato a segno, ma intuiva che cosi non fosse stato, nessun suono, nessun movimento dello Janbar tradiva qualche danno subito.
Ma lo Psionico non si era limitato ad attaccare ma anche a proteggersi ed ora un enorme costrutto di puro metallo e potere si ergeva dinanzi a lui, pronto per sconvolgere la parità numerica che si era stabilita con l’arrivo di Saakashvilij

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Turno a Janbar e Saakashvilij

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 Oggetto del messaggio: Re: GRAN FINALE
MessaggioInviato: ven ott 09, 2009 22:44 
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Il Benedetto osservò la grande creatura richiamata da Axell, una massa mostruosa di ectoplasma, arti grossi come tronchi d'albero e uno sguardo inflessibile e atono. In definitiva, solo un'altro essere che avrebbe presto raggiunto l'Oscurità eterna.
Aveva valutato attentamente le scelte dello psionico, scoprendo con sorpresa che il suo avversario si era risparmiato notevolmente: era strategia o lo stava sottovalutando?
Poco importava... il Campione doveva capire che avrebbe dovuto fare di più, molto di più, ma soprattutto che qualunque cosa poteva fare, non sarebbe servita a nulla. Perché solo il Nulla contava, il Nulla che lo Janbar portava nel suo cuore e che diffondeva nell'universo morente, con la struggente semplicità di chi si accinge a spegnere l'esistenza come si spegne il lume di una candela.
Il Dolore avrebbe mostrato la Via.


Dal canto suo Saakashvilij, la grande dragonessa, spingeva il suo sguardo in ogni angolo di quel buio completo e totale che era il suo habitat e la sua essenza. L'infinito orgoglio tipico della sua razza, sommato all'incalcolabile peso dei secoli della sua esistenza, la spingevano a trattare le creature intorno a sé con la sicurezza di chi sente immensamente e definitivamente superiore.
Risvegliò la magia che fluiva nel suo corpo, osservano i piccoli nemici con noncuranza.

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 Oggetto del messaggio: Re: (FC2) GRAN FINALE
MessaggioInviato: ven ott 16, 2009 19:39 
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Così la magia scura si mosse e contemporaneamente sia lo Janbar che il drago cominciarono con le componenti somatiche. Tank, Axell, e il costrutto evocato da quest’ultimo furono avviluppati da fini fili neri che sembravano provenire dal ghiacciato pavimento ma nascevano dall’ombra stessa, dal buio; di per se essi non gli danneggiavano ma ne limitavano seriamente i movimenti come milioni di sottili fili di ragnatele.
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Poi, un cono di puro freddo
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provenne come ironica risposta all'attacco psionico dal sud della stanza, tutti sapevano che probabilmente proveniva dalle mani del mago, ma non ne individuavano il punto esatto.
E il cono raggelò, molto, l’ambiente già tundrico in cui sembrava essere immersa la stanza
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Turno a Tank

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 Oggetto del messaggio: Re: (FC2) GRAN FINALE
MessaggioInviato: dom ott 18, 2009 18:06 
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(azione immediata)
Axell cercò con l'aiuto di tutta la sua potenza mentale di sciogliersi dai vincoli che la magia oscura gli avevano imposto, ma non ci fu nulla da fare, la forza dell'ombra era troppa

turno a Tank
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 Oggetto del messaggio: Re: (FC2) GRAN FINALE
MessaggioInviato: dom ott 25, 2009 21:35 
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DOVE???!!! DOVEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE????!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! L'unica cosa che poteva fare Tank era cercare di colpire il nemico più vicino, e così fece, sperando di arrivare in tempo e colpire nel modo più giusto. Non c'era spazio per i pensieri, per i sentimenti, l'unica cosa che lo trascinava era la sua furia, la sua immensa sete di sangue.....


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 Oggetto del messaggio: Re: (FC2) GRAN FINALE
MessaggioInviato: gio ott 29, 2009 18:33 
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Tank intravide la presenza del enorme drago che si confondeva con l'oscurità stessa della stanza e appellando a tutte le sue forse si diresse verso la sagoma; molto però era lo sforzo che l'incantesimo del mago gli imponeva per muoversi e impiegò molto più tempo del desiderato nel avvicinarvisi. "Dove!" urlò il forgiato ma la presenza della creatura gli fu molto più manifesta quando avvicinandosi incautamente una gigantesca mandibola gli mordette la spalla destra.
Molto dovette essere il dolore provato dal guerriero che non lo diede per nulla a vedere ed i cui occhi aspettavano solo il proprio turno.
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Ancor più sottili furono le conseguenze di quel terribile morso, Axell che a pochi metri di distanza osservava l'orribile scena rimasse sconcertato dalla forza del animale che con un gesto abbastanza semplice della bocca era riuscito a piegare il durissimo metallo con cui era costruito Tank. Axell non aveva paura, ma era scosso dalla terribile scena e dalla prospettiva di uno scontro sempre più difficile
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Turno ad Axell

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(ricordo che il buon Janbar e solo visibile ad Axell)

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 Oggetto del messaggio: Re: (FC2) GRAN FINALE
MessaggioInviato: lun nov 09, 2009 20:34 
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Iscritto il: gio ott 11, 2007 11:40
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Axell si trovava in una situazione a dir poco difficoltosa, con incantesimi nocivi già attivi su di se, un imponente drago nelle vicinanze e lo Janbar immerso nelle ombre.
Tuttavia lo psionico era consapevole che l'incantatore era nei pressi e si concentrò sul nemico. Sottopose suo cervello a grande fatica e manifestò grandi poteri, alcuni dei quali volti ad avere una migliore visione del mago ma che non furono in grado di palesargli la presenza che già prima intuiva. Il tutto fu fatto con noncuranza del drago nelle vicinanze, ma fortunatamente le mandibole di Saakashvilij erano impegnate nella spalla di Tank. La rete d'ombra intorno a loro continuava a rendere difficili i movimenti e i pensieri, ma Axell cercò di ignorare anche questo fattore.
Così, come ultima mossa, dei raggi di puro freddo fuoriuscirono dai palmi di Axell, uguali a prima e se vogliamo anche più forti .. ma non colpirono l'avversario..

*eppure ero sicuro di aver mirato bene* pensò Axell

Turno allo Janbar e Saakashvilij

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 Oggetto del messaggio: Re: (FC2) GRAN FINALE
MessaggioInviato: mar nov 17, 2009 11:16 
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Il grande drago, immenso, vestito della dignità dei suoi millenni di esistenza, lanciò un ruggito assordante quando si avventò su Tank, che per quanto massiccio sembrava minuto e indifeso in confronto all'enorme mole del rettile. Una sensazione del tutto apparente e dettata unicamente dalla sproporzione tra i due avversari, perché il guerriero era in realtà un avversario temibile anche per un drago di quel genere.
Le enormi mascelle, irte di denti che avevano fatto a pezzi, dilaniato e masticato centinaia di creature, si serrarono sul corpo metallico di Tank, flagellato poi dal colpi di artigli e d'ali.
All'invisibile presenza evocata da Axell invece riservò un poderoso colpo di coda.
Saakashvilij aveva deciso di ricorrere alla pura violenza dettata dalla sua forza e dalla sua mole spropositate.

Dal canto suo lo Janbar assisteva completamente atono allo sfoggio di ferocia della sua compagna.
Dedicava tutta la sua attenzione allo psionico, che ancora una volta aveva fallito, prevedibilmente, nell'ennesimo tentativo di trovare un varco nelle difese che l'ex Signore dell'Ombra aveva eretto.
Con pochi passi si portò davanti ad Axell, certo che per quanto non fosse visibile ai più, lo psionico aveva la capacità di percepirlo molto distintamente.

Rinuncia, stolto.
Inginocchiati! E contempla il Buio Eterno.

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 Oggetto del messaggio: Re: (FC2) GRAN FINALE
MessaggioInviato: mer nov 25, 2009 18:31 
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Gli attacchi del grande dragone d'ombra sembravano ancor più devastanti proprio grazie alla sua stessa natura che nella buia stanza accentuavano il suo splendore. Era Improbabile il pensare inoltre che le ombre stesse, prive di per se di razionalità godessero delle azioni di Saakashvilij, ma ad ogni modo sembrava che ogni ferita che lei infliggeva ai nemici facessero accrescere il buio intorno a loro. Un buio che stava sorpassando i confini dell'assoluto.
Le mandibole della bestia continuarono a torturare Tank, che vedeva la propria spalla affievolirsi sempre di più grazie alla potenza del morso. Se questo non bastasse il drago continuò a colpirlo, due artigliate veloci e quasi simultanee incrociarono il suo petto, una da destra a sinistra, l'altra da sinistra a destra, lasciando profondi solchi in un'armatura che era del più duro dei metalli, ma pareva fatta di burro. Per finire il suo attacco Saakashvilij lo colpì con le sue ali, pronta a spappolarlo a terra con il suo peso.
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Ma l'enorme ferocia con cui il drago colpiva non era paragonabile alla furia con cui Tank si teneva in piedi, ansioso di fendere la carne di quel nemico che con i suoi colpi continuava a istigarlo.

Per di più, come se non ci prestasse nemmeno attenzione, il drago si predispose di ferire anche l'altro costrutto evocato da Axell e agendo con una rapidità che poteva essere vantata solo dai pochi vissuti così a lungo per acquisirne la necessaria maestria. In questo modo, mentre gli arti superiori ferivano Tank, la coda dell'enorme rettile s'abbatté contro l'evocazione, colpendolo in pieno petto e attorcigliandovisi alla cintura (per così chiamarla) come avrebbe potuto fare una frusta o un'enorme serpente. Infine la coda si costrinse, schiacciando e stritolando l'ignota materia con cui era fatto questo costrutto; se prima il suo diametro era stimabile sui 3 metri, ora ne era quantomeno dimezzato.
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Nel frattempo anche Lo Janbar fecce la sua mossa. Altezzoso fu il suo avanzare, come se non temesse di avvicinarsi al suo avversario; in effetti la sua forza era grande e potente erano le aure degli incantesimi che si trascinava con se.
Ora che il suo avversario era più vicino Axell poté "osservare" che le ombre si spostavano con lui, lo seguivano, come decine di piccoli famigli pronti ad aiutare il suo padrone se ne avesse avuto il bisogno. Queste che solo così potevano essere descritte erano come piccoli globi di purissima ed oscurissima materia che volavano, fluttuavano e si schieravano intorno al mago. L'ombra amavo lo Janbar quanto lui la desiderava.
I suoi incantesimi offensivi non si fecero attendere a lungo, furono due e concatenati.
Al primo lo psionico seppe opporvisi con tempra, forza mentale e un pizzico di fortuna, il secondo lo colpì in pieno.
Dai suoi occhi cominciò a sgorgare del sangue ed essi cominciarono lentamente a svuotarsi dei propri umori, lo psionico rimase definitivamente cieco ed il buio,ancora una volta, lo abbracciò lentamente
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Turno a Tank

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