Improvvisamente vi ritrovate su una piattaforma sospesa nel... non sapreste dire esattamente dove siete sospesi. La luce non pare arrivare da nessun punto in particolare, ma è lì che illumina senza proiettare ombre di sorta. E fosse questa la cosa più strana... Tutto intorno a voi ci sono delle statue! Statue di tutti gli esseri conosciuti, in varie pose che vanno dall'epico, al comico, al grottesco, al... no, quella statua non volete sapere in che posizione è! E, in mezzo a tutte queste statue, ognuno di voi vede una cosa che decisamente NON è una statua. E cosa sarà mai? Ma il vostro avversario!

Distanza: 6 metri
Iniziativa vinta da: Willyghul

"Mmh.. quasi quasi una di queste magnifiche statue me la porto a casa"..
"Si si, potrebbero stare benissimo nel tuo giardino, non credi willy?" rispose una delle copie comparse accanto al mezzelfo.
"accanto ai nani starebbero a meraviglia.." aggiunse il secondo.
"mmh bah, ne siete davvero convinti?" willy sembrò perplesso.
"certo!, accanto ai nani e alla testa spappolata del tuo prossimo avversario!"
"non ho bisogno della sua testa, mi basta che per ora diate una bella ripulita a questo posto, odio le arene troppo affollate!"
E così le tre copie si misero all'opera, prendendo di mira prime pedine alla loro portata..

Il Cognoscitore arretrò rapido e frappose al suo avversario un suo doppio, ai suoi lati altri due duplicati assaltarono con ferocia le Statue che, rapide, avevano reagito alla loro presenza... torcendo in alto l'enorme massa di petra con smorfie grottesche e inquietanti volti dagli occhi di brace.

Esse, iniziarono un'evocazione.






TURNO A SJACHVRACK

Un altro duello??

Il Profeta era ancora adirato per il recente colloquio con la sua madre spirituale, aveva il voltastomaco di tutto quanto lo circondava e di certo non aveva più alcun interesse nel proseguire questi scontri. Anzi, a ben vedere contribuire al Rituale in corso era proprio l'ultima cosa che voleva.
Sempre che fosse vero ciò che gli era stato detto...
Agli inferi Chain, agli inferi il torneo, agli inferi i drow, le matrone e la loro fottuta dea, agli inferi Saakashvilij, e anche quel dannato schizzato davanti a lui che vaneggiava con tanti se stessi.
Il Bejik decise di scomparire, andarsene.
Ma se lui spariva dalla scena, al suo posto prese forma l'Avatar della sua Ira.

Il coboldo adottò una tattica più aggressiva del consueto, ponendo subito l'avversario in una situazione di critica.

Sjachvrack, rapidissimo, tessè un'alta quantità d'incanti, divenendo un concentrato di energie arcane ma sparendo alla vista del suo avversario. Al contempo Willyghul fu circondato da un'aura luminescente che lo impossibilitava a divenire invisibile e gli randeva, eventualmente, molto difficile nascondersi o occultarsi.
Un indagine approfondita fu fatta sul Cognoscitore...



...ma essa non individuò nessuna breccia nelle sue difese.

Il peggio, comunque, doveva ancora arrivare.

Una intensa, vibrante parola di potere siglò il termine di una potente Convocazione. A breve distanza da WIllyghul, un'immenso, colossale mostro fece il suo ingresso nell'Arena tramite uno sfavillante portale rosso sangue e carbone.





Egli fece il suo ingresso in campo accolto da quattro Statue, due delle quali si limitarono ad una smorfia sentendo il grande peso del mostro premere contro di loro, inamovibili. Altre due invece, incrinandosi sul Pavimento attaccarono al meglio delle loro possibilità....

...ma un invisibile scudo deviava gli assalti e riduceva la loro efficacia.
Nonostate ciò egli fu ferito e un'immenso ruggito proruppe dalle sue fauci...



Il terreno intorno alla bestia si frantumò e l'urto sonico recò Devastazione come promesso dalla sua imponente figura.



Interrotta dal Ruggito, una Statua non potè procedere all'Evocazione, ma la sua compagna terminò l'incantesimo. Fu così che un colossale Ragno Demoniaco fu schierato e attaccò uno dei Willyghul, colpevole di essere il più vicino a lui.



Una mistica aura d'incertezza però salvò il Cognoscitore doppio dal velenoso morso dell'infervorato aracnide.



E ora?


TURNO A WILLYGHUL

"Garngrath? mi va benissimo, più è grosso, più facile sarà colpirlo.."
Il Willyguhl non si infastidì molto della nuova mostruosa presenza,solo si domandava se la scacchiera avrebbe poi retto tutto il peso di quell'inquietante ammasso d'ossa, carcasse putrefatte, ferraglia arruginita, piccoli paesini, che notò dimenarsi all'interno del suo ventre.
Nel frattempo s'era liberato delle luci che gli svolazzavano attorno non senza un pò di fatica, certo che quello era solo uno scherzo di pessimo gusto.. il piccolo drago deforme nel frattempo era scomparso, ma per lui qualcuno s'era già messo all'opera, almeno così willy credette.
Assaporando l'aria si mise in attesa, osservando assai divertito uno dei sosia lanciarsi come una piccola ape infuriata contro l'enorme massa pelosa del ragno appena comparso.

Willyghul agì con tutta calma... nel lasso di tempo di sei secondi di tre Willyghul non vi fu più nessuna traccia.
Il Willyghul rimasto fece un passo verso il Ragno, caricò il colpo...

...e colpi l'aracnide al muso... pezzi della carcassa ad otto zampe volarono per la Scacchiera, prima di scomparire.




TURNO A SJACHVRACK

Lasciando che il Garngrath desse sfogo alle sue forze, Sjachvrak si concentrò su Willyghul.
Ma in quella foresta di statue non c'era traccia dell'avversario, e il coboldo nel prepararsi a riceverlo sentì una sensazione strana: l'attesa della morte.

Sjachvrack, a suo modo, temè. Un fatto assai raro in se, dal momento che pochi, sul Piano Materiale, potevano opporsi ai suoi poteri.
Dopo una rapida serie di incanti il coboldo mutò posizione... e qualcosa attorno a lui dovette provare a resistere ad una magica aura che lo circondava.



Il pubblico era allibito, non vedeva nulla. Willyghul era sparito e dell'Eretico, così appellato, non v'era traccia.
Unico in mezzo al campo, oltre alle Statue, il Garngrath... che con epica furia devastò ogni cosa sul suo cammino!
Caricando alla cieca distrusse il terreno e strappò dalla Scacchiera sette dei suoi secolari Guardiani!

Ma qualcosa arrestò la sua corsa. Il Willyghul lottò strenuamente e con sforzo immane riuscì a tenere testa all'avatar del Massacro.




Toccava al Cognoscitore, ora, dimostrare all'avversario che i suoi timori erano fondati.




TURNO A WILLYGHUL

Lo scontro entrava nella sua parte più intensa e intrigante, ma la sabbia della clessidra aveva già terminato la sua rapida corsa.


PARITA'