Arrivo io a rompere tutto queste uova nel paniere del d'accordismo
Parto da una prima considerazione sull'allineamento.
Nel nostro Mondo, i concetti di Bene e Male sono, checché ne dica il vaticano, concetti relativi: relativi alla disposizione personale, al contesto culturale, al contesto contingente, bla bla.
In Dungeons & Dragons, i concetti di Bene e Male non sono relativi: sono concetti oggettivi, definiti tramite regole o altri artifici.
La relatività in D&D viene introdotta dalla difficoltà di ciascuno ad oggettivare concetti che siamo abituati in larga parte a valutare come relativi, o più in generale dall'abitudine a ritenerli tali.
Un drow non è, a mio parere, malvagio perché cresciuto in una società come noi bene la conosciamo.
Sicuramente la struttura sociale contribuisce e alimenta, ma non è causa, è anch'essa conseguenza.
All'origine di tutto c'è Lloth, la guerra civile, l'esilio e la "Maledizione". Lloth una divinità, e in quanto tale incarna l'essenza di un concetto che non è soggettivabile, tutt'altro.
E poiché un drow è innegabilmente figlio del ventre profano della Dea Ragno, un drow è intrinsecamente, per natura, per eredità spirituale e genetica,
malvagio.
Ok, sono stato ultra-verboso
Il punto è che prima devi, nel tuo caso, stabilire la tua Land di ambientazione a quale delle due concezioni si rifà.
Nel caso primo, è tutto più facile: la percezione/personalità del tuo personaggio si impone su qualsiasi struttura e/o definizione sia stata istituita nell'ambientazione, e la strada verso la definizione della tua storia è spalancata.
Tutti i consigli che hai ricevuto sono preziosissimi e ben pensati.
Nel secondo in caso invece, è tutto più difficile.
Non significa che il tuo personaggio, drow nel nostro caso, sia inevitabilmente e dogmaticamente caotico malvagio, questo no. Naturalmente le pulsioni e la coscienza del tuo personaggio sono a tua discrezione (e possono benissimo tendere al bene tanto per fare un esempio), ma la lotta cambia scenario: non più tra il pg e il mondo che lo circonda, ma tra il pg e la sua stessa natura ( e poi, il mondo attorno).
Una lotta non più contro lo società, ma contro l'anima che ha ricevuto dalla Dea.
Indipendentemente dalla strada che sceglierai, i consigli di Shey sono universalmente validi, perché appunto di natura più culturale che non etica o ideologica.