Perdonate l'intrusione, ma devo dissentire con alcune considerazioni sin qui fatte.
Ci sono alcune premesse da fare, prima fra tutte quella per cui a mio parere con un po' di buonsenso da parte sia del giocatore che del master ciascuno dovrebbe poter creare il proprio personaggio come meglio preferisce.
Detto questo però, c'è da dire che è a dir poco difficile identificare univocamente la figura del necromante, ed è meglio considerare invece la necromanzia come una scuola poliedrica che dà vita (o non vita

) a diversi tipi di necromanti: l'evocatore di non morti e il manipolatore di energia negativa i più comuni, ma anche lo specialista del sangue o quello del freddo estremo, tanto per fare esempi.
Con questo presupposto, si possono perciò fare considerazioni su quali figure di necromante si adattino meglio alla cultura e alla mentalità drow e quali no, e in particolare quali di esse sono meglio aderenti alla figura di Kiaransalee, al suo status divino e al suo clericato.
Innanzitutto, mi sembra perfettamente coerente che tra i suoi domini compaia quello dei Non Morti, piuttosto che quello della Morte. Il primo riguarda soprattutto l'evocazione e la creazione di creature non morte, e sia il potere del dominio che gli incantesimi ad esso legati hanno a che fare soprattutto con questa pratica, mentre il dominio della Morte ha più genericamente a che fare con la morte come concetto violento di termine della vita.
Se leggiamo la storia di Kiaransalee, sappiamo che
Cita:
Un tempo lei era una mortale e potente matrona madre che è ascesa al suo nuovo rango dopo la distruzione vendicativa del suo reame evocando un'armata impensabilmente enorme di non morti.
Da allora lei è a lungo discesa nella sua follia, consumata dalle proprie trame di vendetta, ma mantiene ancora la sua contorta astuzia. Lei ed i suoi discepoli incessantemente complottano per ottenere vendetta contro coloro che li hanno offesi. Loro evocano armate di non morti per eseguire i loro ordini e per farsi aiutare nel conseguimento della vendetta.
e veniamo quindi a sapere che questa divinità ha sì la non morte tra le sue "competenze", ma in modo molto specifico e limitato. Kiaransalee non cura le anime dei defunti, né ha un reame dell'aldilà. E' una divinità nata dal desiderio di vendetta (un desiderio tipicamente Drowish), e cerca di soddisfare questo desiderio con mezzi ben specifici.
Alla luce di questo, sembra ancora così sconsiderato che i suoi domini siano Caos, Male, Drow, Vendetta e Non Morti?
Ora prendiamo in esame il True Necromancer.
E' una classe che si propone di studiare le necromanzia in tutte (o quasi) le sue forme tradizionali, attingendo sia dal divino che dall'arcano, espandendo così il suo potere e la sua sapienza in modo notevole. Ma è un'espansione che avviene al prezzo della specializzazione.
Un True Necromancer è un buon evocatore di non morti, ma non avrà mai l'immenso esercito di un Necromante del Terrore.
Un True Necromancer conosce moltissimi incantesimi, ma non sarà mai letale quanto un mago specialista.
E' questa sua genericità, che è insieme la sua forza e la sua debolezza, che giustifica il dominio della Morte tra i prerequisiti.
Ed ecco perché, secondo me, è coerente ritenere che questa classe non sia affatto adatta al culto di Kiaransalee.
Ma c'è di più, la tradizione drow in genere rifugge lo studio contemporaneo (e meno profondo) della magia arcana e la "carriera" clericale, che rappresentano in genere percorsi dicotomici: o uno, o l'altro.
Le divinità drow sono tutte totalizzanti, e pretendono dai propri fedeli la dedizione più completa.
Gli studiosi arcani (quasi sempre maschi) vedono nell'Ars il loro strumento di valorizzazione, di potere e di rivalsa.
Una figura ambigua e ambivalente come quella del True sarebbe come minimo bizzara, nei casi più estremi stigmatizzata come empia.
Che dite, vi sembra un ragionamento sbagliato, o poco curato?
