Non si può affrontare 'sto argomento senza spoilerare

SPOILER
Tre casi tratti da R.A. Salvatore
Caso 1) Drizzt (l'aborto, muhahahha) ne "la trilogia degli elfi scuri" viene educato prima da sua sorella Vierna (Riposi in pace, dannato Drizzt), poi da suo padre e infine alla Melee Maghtere. Diventa l'asso delle scimitarre.
Caso 2) Kelnozz di casa Kinafin (adottato), compagno di Drizzt alla Melee Maghtere....durante una battaglia simulata si associa a lui, fa in modo che batta tutti i "nemici" (allievi del corso) e poi quando il tonto Do'Urden esce allo scoperto tutto felice Kelnozz li affibbia una botta in testa da dietro.
Caso 3) Uthegenthal Barrison Dell'Armgo, il drow più coglione che sia mai apparso nel sottosuolo.....durante una missione, una esploratrice drow rimane a bocca aperta quando vede che il nostro riesce a usare, anche se male, il linguaggio dei segni. L'unica cosa che sa fare è combattere a modo suo.....e trombare le femmine del casato, con preoccupazione di Jarlaxle che teme per il futuro dei drow.

Quindi abbiamo un tonto abilissimo, uno sufficientemente astuto e passabile con la spada, infine un coglione totale dal QI appena al di sopra dello zero (cosa che le sacerdotesse apprezzano molto).

Tre casi tratti da "La Guerra della regina ragno" (Primi tre volumi, bada bene)

Caso 1) Ryld Argith, maestro della Melee Maghtere, uno dei migliori....abile con la spada quanto con la mente. Tende ad essere pragmatico e a onorare i propri debiti. Fedele alla sua città, ha un forte bisogno di credere nell'amicizia di qualcuno (Pharaun) o nell'amore di Hallistra.
Caso 2) Pharaun, mago esperto, astuto, fascinoso, a volte assume un atteggiamento ambiguo anche se la "fedeltà" a Menzoberranzan in lui è molto forte.
Caso 3) Hallistra Melarn, eccellente guerriera sente una sorta di amicizia nei confronti della serva Danifae e poi si innamora di Ryld. La Madre di Hallistra, Drisinil, nutriva una sorta di affetto per sua madre (teneva il ritratto appeso in camera da letto). Hallistra non dimostra particolare interesse al dominio o desiderio di uccidere chicchessia, anzi in un paio di occasioni risparmia volutamente la vita a un duergar e poi a una elfa di superficie, semplicemente perchè non le andava di ucciderli senza motivo.

Tutto questo porta a tre ipotesi.
1) Una posizione di prestigio (non di potere) può essere ricoperta da un cretino a stento consapevole di quello che dice. (Uthegental, George Bush)
2) Una posizione di prestigio e potere può essere ricoperta dai più abili e intelligenti, seppur privi della malvagità "ideale" dei drow (Hallistra, Ryld), in realtà praticamente neutrali, assuefatti semplicemente all'ambiente in cui sono nati e cresciuti.
3) Pharaun, il manipolatore di eventi, astuto e profittatore, riesce talvolta a provare amicizia e sofferenza, ma se li scrolla subito di dosso. Grazie al suo carisma ottiene parecchi vantaggi nel corso della vita.

Se ci si riferisce al clero (Sacerdotesse e basta) di Lolth il premio per la fedeltà, l'intelligenza, l'astuzia e il superamento dell'accademia sono potere e prestigio (sia l'uno che l'altro svaniscono quando la Regina Ragno decide altrimenti a suo totale piacimento, oppure non vengono mai raggiunti se Lolth lo vuole....analizza ogni singola sacerdotessa di persona e non sempre la capacità di questa è il suo criterio di scelta) e anche qui sono ammesse eccezioni come Triel che di per sè non è una cima.
Se ci si riferisce ai maschi, privi di diritti clericali, o di un casato possono superare le difficoltà sviluppando abilità che li rende elementi preziosi e in questo caso persino una matrona madre esita nel procedere duramente nei confronti del soggetto (come nel caso di Zaknafein, eretico fino al midollo).....oppure possono compiacere le femmine in diversi modi. anche se sono dei cretini (Rizzen Do'urden)
Salvo eccezioni i maschi nobili di nascita (sempre se affiliati a un casato) godono automaticamente di prestigio e potere verso i loro sottoposti nella scala sociale, tra cui i loro stessi fratelli in ordine di nascita a prescindere dalla loro effettiva abilità che del resto è sempre costantemente allenata al massimo...o almeno dovrebbe esserlo.

Come nelle società attuali e passate non esiste un principio unificante che giustifichi l'avanzamento sociale e qui gli esempi si sprecano, perchè semplicemente è impossibile che ad essere premiato sia il migliore, specialmente in una società che divide se stessa in base a un criterio prima sessista e poi di nobiltà di nascita.....una nobile drow poco fedele potrebbe diventare la più grande guerriera o la più abile maga, ma non è possibile perchè se è nobile deve adattarsi al ruolo ecclesiastico volente o nolente oppure essere giustiziata o scacciata. Una drow di umile origine può salire di grado come sacerdotessa oppure impiegare la sua abilità, se ne ha e riesce a svilupparla, in qualche altro modo...lavoratrici, combattenti, artigiane, serve e cosi via...oppure può godere della simpatia di un nobile casato a prescindere, ma tuttavia non può entrare alla Sorcere, privilegio praticamente esclusivo dei maschi.
Il senso di tutto questo....Lolth non ha previsto un fine escatologico a tale impostazione, ma gode come una matta del processo del caos regolato che contraddistingue questa società.....in fin dei conti i nemici dei drow non sono altro che creazioni della loro mente, ne hanno bisogno per riempire i loro vuoti e Lolth ne è la causa e la soluzione allo stesso tempo.

Grazie!

Gli esempi che mi hai portato li conoscevo tutti e sono riuscito a farmi un'idea della cosa. Sostanzialmente siamo d'accordo sul fatto che non è una società che premia i migliori una società che ha come valori di riferimento sessismo e nobiltà di nascita. Non tutte le società sono strutturate in questo senso.
E' quindi verosimile che anche solo la società degli svirfnebli sia più sensata. Che senso ha una dea che decide che una persona deve morire solo perchè in quel momento quel suo fedele l'aveva stancata. Che senso ha premiare un Kelnozz al posto di un Drizzt.
Drizzt non è tonto era solo ingenuo. Ma ci sono almeno due modi di fare una cosa. Sicuramente esiste una metodo migliore di quello coercitivo di Lolth per insegnare ad un Drizzt a stare al mondo. A mio modo di vedere la società drow ha perso un eroe.

"Festeggiate perchè avete degli eroi eh? Io dico infelici quelli che ne hanno bisogno!" [cit]

Comunque tu veda la figura di un eroe se la società drow fosse diversa Drizzt non sarebbe fuggito, Hallistra Melarn non si sarebbe convertita al culto di una società ed una terra che non conosceva e di conseguenza Ryld non avrebbe fatto la fine che ha fatto. E questo è ilmondo per come ce lo narrano.

Imaginiamo per un istante che il mondo sia più di quanto si sa. Quante volte questo processo si sarà ripetuto? Quanti sacrifici inutili quanti geni, quante menti, quanti guerrieri e maestri la società drow avrebbe potuto dare alla luce? Allora è di nuovo un serpente che si morde la coda. E di nuovo gli elfi scuri non capiscono che l'oscura gloria di Lolth magari alle volte è davvero troppo oscura e non se ne vede un risultato all'atto pratico. C'è anche da dire che tra tutte le divinità che mi è capitato di conoscere Lolth è una dell più "vicine" alle sue fedeli, risponde sovente alle loro preghiere e elargisce un potere davvero notevole. Ma questo alle volte non basta.

Hai ragione Lolth è la causa e la soluzione delle vacuità dei drow. Ormai forse questo è un discorso stupido perchè i drow sono legati a Lolth così come lei a loro. E le mie sono sacrosante pippe mentali.

Wow...ke ottime nuove leve ci sono...i miei complimenti, non vedo l'ora di leggere con attenzione quanto avete scritto e partecipare a questa discussione.
Maledetto tempo Perchè non mi basti mai?

Ti prego solo di una cosa, Halbryn. Non citare più la conversione di Halisstra a quella......non so come definirla, ma di sicuro non ha niente a che vedere con Eilistraee. Mi chiedo perchè non se ne sia occupato direttamente R.Byers o T.Reid piuttosto che la Smedman, sia per soggetto che per scrittura. Con Lolth hanno fatto un lavoro eccezionale.

In effetti mi rendo conto di averti recato un colpo basso. Quando ho finito di leggere il quarto ho capito la tua avversione a quella parte della narrazione.

Ma dimmi la verità hai notato che Feliane per la sola durata del quarto episodio smette di essere un elfa della luna per pittarsi di nero ed essere una sacerdotessa drow? Poi come per incanto nel quinto... PUFF! eccola di nuovo come prima! E l'inane lettore, un po' frastornato può riprendere il filo della narrazione.........

Scusa ma questa non mi son tenuto, DoomCat, l'ho dovuta dire! Quella parte ha fatto arrabbiare anche me che di Eilistraee non so niente.

Grazie professoressa!!!!
Anche se in realtà io mi sento un po' ignorante. Ma sto cercando di farmi una cultura.

Non ne parlo qui perchè andrei OT (e poi ne hanno già parlato) ma Feliane era davvero semplicemente "pittata" di nero (non trasformata in drow) e si era pure pittata i capelli....hai presente le tinte per capelli e il body painting....ecco. Nel quinto ha fatto il bagno ed è tornata bianca come prima, non so se ha usato Omino Bianco o Coccolino...

Premessa, DC sei un mito l'analisi che hai fatto mi è davvero piaciuta; il confronto con la società di Sparta per alcuni aspetti può considerarsi ottimo.
Per quanto riguarda il mio pensiero sulla società drow, posso solo dire che la sua bellezza sta nell'insieme delle assurde contraddizioni che la caratterizzano. Non si può assolutamente dire che abbia un senso ma è prorpio questo il motivo dell'equilibrio che la sorregge. Una società che apparentemente nega la possibilità che un altro clan venga distrutto ma che allo stesso tempo promuove la distruzione di un clan è mera follia.Tutti sanno tutto ma se tutto viene fatto di nascosto va bene, ma tanto non è nascosto perchè tutti sanno, ma basta non parlare e va tutto bene, basta non ammettere ufficalmente ciò che è risaputo e va tutto bene. E' un modo di fare incorente ma perfetto nella sua incoerenza. Non so se rendo l'idea. Bisogna anche dire che è un mondo chiuso che nutre se stesso e che non potrebbe, a mio parere, reggere il mondo esterno, ne morirebbe. La società drow è un ecosistema perfetto finchè non riceve nulla dall'esterno. Vive della sua follia e della sua esasperazione. Drizzt (l'aborto ) spicca secondo me non perchè è un eroe, tranne che per le capacità in combattimento, Drizzt è un essere normalissimo. Fateci caso... Si pone domande e dubbi che qualunque esssere umano potrebbe porsi, si comporta in maniera banale se confrontato ad altri mondi. Il suo brillare è dovuto al vivere una vita normale in un mondo di folli. I drow se posti con altre divinità perdono tutto, la loro bellezza svanisce, diventano copie di altro. E' la società più affascinante che abbia mai visto e forse è per questo ke attira tanti proseliti fra i lettori.

Ultima nota x DC...mi hai kiamato "signora" un affronto del genere non me lo scordo Neanke Muzzetto è mai arrivato a tanto

Prevedo un futuro nero per un gattaccio altrettanto nero (e sardo come il muzzetto per giunta).

MMUUUAHAHAHAHHHAHHHAHA!!!!!!!

Questa ti è valsa un buono: HALBRYN OFFRE UNA BIRRA MEDIA.
Grandissimo!!

"Chi dà prova di coraggio e abnegazione; chi si sacrifica per affermare un ideale"
In realtà il concetto di eroe che usiamo cambia a seconda della socità a cui lo si applica. Ulisse non era un superuomo, non era figlio di dei, non aveva una discendenza particolare che gli conferisse delle doti innate. Eppure era lo stesso l'eroe del suo tempo e questo proprio perchè era un uomo normale. Era un uomo che faceva uso delle doti di cui chiunque avrebbe potuto disporre: l'intelligenza, l'astuzia e l'inganno. La speranza di "nascere ulisse" era insita in ogni uomo antico perchè non era un idea inafferabile come quella di "nascere Achille" o qualunque altro semidio.

La potenza e in sintesi l'essenza dell'eroismo di Drizzt sta proprio nella semplicità del personaggi stesso che è semplicemente un drow che si fa domande e si chiede la cosa più naturale del mondo: e io?
Se nessuno da prova che un sentiero esiste in effetti quel sentiero, pur esistendo e magari essendo anche tracciato con tanto di lucine e soste per il parcheggio, non esiste. Non esiste per nessuno. Drizzt ha semplicemente mostrato ai drow quella via e ha fatto vedere che, come lui, altri possono intraprenderla.

L'intuizione. La domanda. Il dubbio. Il coraggio di fare ciò che TU e non la tua società, ritieni giusto. Il desiderio di conoscenza. Queste sono le doti dell'eroe. Sotto questa luce, a mio modo di vedere, Drizzt è un eroe.

Forse, ma questo in definitiva è tutto un mio sclero, eroe è anche chi non sa di esserlo. Ulisse non sapeva di essere un eroe e della guerra di Troia sinceramente gli fregava nella misura in cui la fine di questa gli avrebbe permesso di tornare a casa, dalla sua donna come ogni uomo, di ogni tempo, vorrebbe.
Drizzt non scappa da Menzo per insegnare ad altri niente ma solo per essere libero, per vivere come chiunque altro la propria vita in pace, in solitudine persino ma libero da vincoli che non vuole e non accetta.