loktar ha scritto:
Ho giocato sia a Masquerade che a Requiem, sia live che cartaceo.
Morale della favola, trovo requiem estremamente noioso oltre che assurdo.
L'assurdità deriva dal fatto che non capisco perchè dei vampiri dovrebbero, in mancanza di indottrinamento, unirsi per qualsiasivoglia motivo, cioè io non ho mai visto tigri unirsi in branco.
Qualcuno potrebbe dire per necessità, ma un vampiro di necessità oramai ne ha poche, anche di "riprodursi" non ne ha motivo perchè se in masquerade, per il problema della generazione, si ritrovava con qualcuno più deboli di lui, con non troppe possibilità di fare scalate, in requiem si trova con un tizio che, potenzialmente, può essere incontrollabile fin troppo facilmente.
Oltre questo, Requiem manca di quel destino incombente, del senso di oppressione, un gioco dove si è non tanto vampiri ma umani con superpoteri: dov'è il vampiro? A me sembrano solo umani con abitudini strane e qualche potere.
Certo, tutto rigorosamente imho, ma veramente non riesco a capire questo gioco "Requiem", che necessità, a parte quella economica, c'era di farlo, è un gioco molto piatto dove i vampiri non sono neanche burattinai, sono veramente aborti della natura senza fascino.
Il gioco delle congreghe, poi, neanche lo apprezzo dato che incasina il tutto inutilmente.
Detto questo, posso dire che anche live per il requiem sono "costretto" a forzare il mio PG: in mancanza di indottrinamento, il mio PG non avrebbe assolutamente motivo di rimanere tra simili pericolosi, sta bene così come sta e, quindi, chissene, contunerebbe per la sua strada.
Cioè, requiem rimane a mio parere un gioco senza senso, al massimo c'è di "bello" che si può avanzare di "livello", ma a questo punto preferisco D&D
I miei due centesimi
Scusa, ma non sono d'accordo... prima di tutto quello che definisci indottrinamento in masquerade si risolve con il sire che ti abbraccia e ti spinge verso Camarilla o Sabbat a seconda della sua tendenza, in Requiem ugualmente succede la stessa cosa ma con la congrega.
Per quanto riguarda la necessità del vampiro di riunirsi in congreghe e società è la stessa che c'è in Masquerade, fondamentalmente il bisogno di rapportarsi ai propri simili e per quanto possano essere pericolosi, la solitudine è alienante per degli umani che vivono al massimo 80 anni, pensi che una creatura che vive potenzialmente in eterno possa rinunciare alla compagnia? Senza considerare che il vampiro non uccide così facilmente un proprio simile, perchè ci sono almeno tre tradizioni da rispettare, residuo della camarilla, quindi la pericolosità si risolve tutto in una continua battaglia politica dove bisogna emergere....
Per quanto riguarda la confusione che creano le congreghe dipende che tipo di dominio si gioca, ma tutto è ampliamente gestibile e trovo molto più intrigante e stimolante il gioco di alleanze e tradimenti fra congreghe che non la solita lotta con il sabbat.
Poi ovviamente il mondo è bello perchè è vario!