Immagino abbia uno strano titolo questo topic…bè, sappiate che tutto è nato da una discussione con un mio carissimo amico, che è anche iscritto al forum (Kagura) e che come me è appassionato di Vampiri, di giochi di ruolo e un po' d'altre robe…comunque dicevo, un po' di tempo fa era nata una piccola discussione su un passo della Bibbia

, dissentivamo sull'interpretazione di un piccolo passo (che novità!) che ha a che fare (per noi) anche con Vampiri…
Unica premessa: sto prendendo in esame la Tanakh, ovvero l'insieme delle scritture sacre degli ebrei (la loro Bibbia), in particolare prendo in esame la Torah, più in particolare il libro della Genesi.
La cosa che entrambi volevamo definire era se l'Uomo era o no immortale prima della cacciata dall'Eden, e se sì, se ha mantenuto questa qualità una volta fuori.
Prima di tutto cito il passo biblico di riferimento, poi vi spiego le nostre posizioni…gradirei che poi esprimeste un'opinione sulla faccenda (a parte che siamo fuori di testa come due Malkavi!) :
[Genesi 3, 1-13]
[…]Il serpente, il più astuto fra tutti gli animali della campagna che il Signore Dio aveva fatto, disse alla donna: "Dio vi ha proprio detto: Non mangiate di nessun albero del giardino?". La donna rispose al serpente: "Del frutto di qualunque albero del giardino noi possiamo mangiare, ma del frutto dell'albero che è in mezzo al giardino Dio ha detto: Non mangiatene e non lo toccate, altrimenti morrete". Il serpente replicò alla donna: "Non morrete. Ma Dio sa che nel giorno in cui mangiaste di esso, i vostri occhi si aprirebbero e diverreste come Dio conoscitori del bene e del male". La donna, vedendo che l'albero era buono da mangiare, piacevole a vedersi e desiderabile perché faceva acquistare intelligenza, prese del frutto e mangiò. Ne diede anche a suo marito che era con lei ed egli pure mangiò. Gli occhi di ambedue si aprirono, ed essi si accorsero che erano nudi; misero insieme delle foglie di fico e se ne fecero cinture. Udirono, nel vento del giorno, il rumore del Signore Dio che incedeva nel giardino, e l'uomo si nascose con sua moglie dalla presenza del Signore Dio, fra gli alberi del giardino. Il Signore Dio chiamò l'uomo e gli disse:" Dove sei?". Ed egli rispose: "Ho udito nel giardino il Tuo rumore, ho avuto paura perché sono nudo e mi sono nascosto". Dio gli replicò: "Chi ti ha avvertito che sei nudo? Hai forse mangiato dell'albero del quale ti avevo comandato di non mangiare?". L'uomo rispose: "La donna che hai posto insieme a me, fu essa a darmi dell'albero ed io mangiai". Il Signore Dio disse alla donna: "Perché hai fatto questo?" Ed essa: "Il serpente mi sedusse ed io mangiai". […]
Ora questa era una parte importante, vi propino una seconda e breve citazione così potete capire:
[Genesi 3, 20-24]
[…]L'uomo dette a sua moglie il nome di Eva poiché essa fu madre di tutti i viventi. Il Signore Dio fece per Adamo e per sua moglie delle tonache di pelle e li vestì. Poi il Signore Dio disse: "Ecco, l'uomo è diventato come uno di noi, in quanto conosce il bene ed il male; è da evitare ora che stenda la mano, prenda anche del frutto dell'albero della vita, ne mangi, e viva in perpetuo". Il Signore Dio allora mandò via dal giardino di Eden, affinchè coltivasse la terra da cui era stato tratto. Scacciato l'uomo, collocò a oriente del giardino di Eden i Cherubini che roteavano la spada fiammeggiante, per custodire la via che portava all'albero della vita. […]
Dunque, ora, senza la pretesa di un commento di livello sul testo sacro, voglio chiarire in un paio di punti cosa si intende:
L'albero della conoscenza del bene e del male è l'unico da cui non potevano mangiare.
Non avevano una percezione completa del mondo e della realtà prima di mangiare il frutto.
Dio si manifesta prima nel vento e poi di persona…questa sarà una cosa importante per il Cristianesimo, dove nella versione greca dei Vangeli lo Spirito Santo verrà indicato con lo stesso termine del Vento.
Nel secondo pezzo citato, l'uomo (Adamo) dà il nome ad Eva, fino ad allora non glielo aveva ancora imposto (ricordatevi che era l'Uomo a dovere dare un nome a TUTTE LE CREATURE).
Solo per la vostra curiosità Eva in ebraico si chiama "Chavvà" ed è madre di tutti i viventi in quanto la radice di tale nome è la stessa del verbo vivere (sempre in ebraico); il nome Adamo deriva dall'originale "Adam" che deriva dal termine "adamà" ovvero "terra".
Altra cosa molto importante: quando Dio parla al plurale non è plurale maiestatis, ma si riferisce a sé e alle schiere angeliche.
Ora le nostre posizioni……(scusate la lungaggine

…purtroppo è una mia abitudine..)
Charon: Secondo me l'Uomo aveva un ciclo di vita lunghissimo, forse addirittura immortale (solo per Adamo ed Eva), e una volta cacciati dall'Eden sono entrati nel corso del tempo, i loro figli e i loro discendenti avrebbero avuto una vita sempre più breve, fino alla durata della nostra vita attuale.
Kagura: Secondo me no, per me aveva accesso al frutto dell'albero della vita e ne mangiava regolarmente, mantenendosi immortale, quando è venuta meno la possibilità di mangiare il frutto allora ha perso l'immortalità.
Charon: Ma così non si spiega la frase che pronuncia Dio, quella sul fatto che avrebbe fatto in modo che l'Uomo non mangiasse del frutto dell'albero della vita…o no? Sennò non ha alcun senso.
Kagura: Sì, ma allora la frase sul fatto che non potevano mangiare SOLO dall'albero della conoscenza del bene e del male?? Non ha senso quella allora. Dunque?
Charon: Dunque…dunque buona domanda.
Ragazzi…voi che ne pensate? Vi ho riportato grosso modo l'essenza di quel che si è detto. Il vostro parere?
P.S. Se per caso qualcuno si sentisse offeso dal fatto che si tratti di questioni di fede o più in genere di religione e si sente infastidito, mi faccia pervenire immediatamente un messaggio privato: ovviamente interverrò immediatamente al riguardo.
Una raccomandazione agli altri utenti: attenzione al modo di esprimersi su cose che altre persone potrebbero ritenere molto importanti per loro quali appunto la fede, non si sa mai.
Per il resto aspetto le vostre risposte!!