La Cena (On Role)

"Non vi dimenticate di me!!
E mi introduco nel brindisi, levando in alto i calici e aspettando che il Lican dia il via al prossimo motteggio.. E nel frattempo stacco un braccio di elfo!!

> a dire il vero io avrei un altra sorpresa per voi.<
Dalla borsa prendo una borraccia per l'acqua e verso il contenuto dentro altri tre bicchieri e ne porgo uno a ciascuno.
> codesta ambrosia viene dal mio paese e lo produco ancora come una volta nella mia casetta nella steppa ai limiti della foresta.<
Una lacrima sgorga dai miei occhi e alzando il calice grido
> A noi<

Alzando in alto il calice
<A noi Cavaliere>

A noi miei compagni!!

Finito il brindisi volgo il mio sguardo verso il piccolo precipizio ed un sorriso beffardo compare nuovamente sul mio viso quando vedo gli elfi che si trovano al di sotto di noi che iniziano a muoversi agitatamente..
<Compagni...> rivolgendomi algi altri due esseri della notte <...credo che tra poco avremo delle visite, quindi bando alle ciance e vi rivelo subito la mia sorpresa>

Alzandomi con tutta calma, mi dirigo verso il grosso fagotto che avevo portato, lo sciolgo e rivelo agli altri ciò che avevo celato:
Innanzi agli altri si erge in tutta la sua bellezza la vergine umana celebratice di Sélune, riconoscibile dalle sue, sebben ormai stracciate, vesti....

<è da un pò che avevo visto che gli piaceva girare sola di notte, al chiarore della luna...> e nel mentre gli sfioro il viso con il mio artiglio, quel poco che basta da farlo sanguinare <...il bello è che mentre l'afferravo, era sicura che la sua dea l'avrebbe
protetta>

Una volta finito di dire ciò, noto con gusto che la giovane si sta riprendendo.....
<Allora amici, cosa ne dite?>:evillaugh:

Mi avvicino alla vergine donzella, la guardo negli occhi intimoriti e poi le sussurro
"Allora,dov'è la tua divinità adesso?"
E scoppio a ridere

Un ringhio sommesso. Poi qualche passo tra le foglie a terra e dei rami spezzati.

"La carne degli uomini è corruzione per l'anima, sciocchi. Non mangerete la carne del vostro stesso sangue. E' la Legge di Gaia."

In semioscurità, nella forma ibrida tra uomo e lupo grigio, guardava il gruppo.

*la figura del nika si muoveva con estrema lentezza nel fitto della foresta, le mani appoggiate sulle else delle due lunghe spade che portava ai fianchi. La cacofonia di suoni tipici della selva notturna lo innervosivano notevolmente, del resto lui faceva parte di un popolo estremamente silenzioso, ma i lunghi anni di vita tanto nel sottosuolo quanto sulla superfice gli avevano insegnato a mantenere sempre alta la concentrazione, se non voleva che i suoi giorni finissero prima del tempo.
Così avanzava, i lievi passi tipici di un elfo che quasi non emettevano rumore, non vedendo l'ora di uscire finalmente da quella foresta interminabile*

Notando i nuovi arrivati distolgo lo sguardo dalla vergine che si trova al mio fianco...
<Benvenuti compagni, io sono Cane Pazzo, Lican di Valm Neira, spero vorrete unirvi a noi nel consumare la nostra cena.>

Con un ampio gesto del braccio, mostro ad i nuovi arrivati gli elfi legati all'albero e il loro compagno che arde sul fuoco...
<Comunque non preoccupatevi, Fratello mio,> volgendomi al Garou appena giunto <a breve qui ci saranno elfi in abbondanza per tutti, e non solo coloro che sarebbero serviti alla nostra cena....> detto ciò faccio notare il trambusto che proviene al di sotto della rupe...

<....inoltre riguardo alla donzella....> riavvicinandomi alla giovane <....chi ha detto che voglio cibarmene?...o perlomeno non solo.>
Il mio sorriso beffardo, ora si tramuta in una fragorosa risata ed una volta finita invito i nuovi ad aggiungersi a noi..
<Avanti compagni....unitevi a noi, siete ben accetti figli della notte>

"Compagni, unitevi a noi e usufruite delle nostre libagioni...un bicchiere di buona birra nanica seppellirà tutti i disguidi..."
Detto questo, verso birra nei bicchieri e li porgo a nuovi arrivati

Il demone volava silenzioso sopra la foresta addormentata. un'espressione strana rovinava il suo viso pallidissimo... il vento che gli soffiava addosso puzzava di fumo e altro... un'odore dolciastro ed acre allo stesso tempo... forse sangue umano.
possibile che ogni volta che si trascinasse fuori da Valm Neira succedesse qualcosa di strano? l'ultima volta che si era avventurato sotto il cielo notturno era quasi scoppiata una guerra planare sulla terra...
quale evento pazzesco poteva essere illuminato da questa grande luna, 'stanotte?

Osservo i nuovi arrivati e dopo aver atteso che siano tutti ben visibili guardandoli uno a uno mi presento.
> Salute a voi signori della notte, io sono Thurisaz il Lithoriano, spero che la birra sarà di vostro gradimento e che il cibo che degusteremo sarà anch'esso gradito, avvicinatevi al nostro fuoco poichè la notte è gelida e altre creature presto ci faranno compagnia<.
Dopo aver osservato le reazioni estraggo dalla borsa una scatola larga e molto spessa e inizio ad armeggiarci vicino al fuoco.

dopo alcuni minuti il fuoco riflette la sua ombra sulla doppia lama di un ascia bipenne finemente lavorata. >Con questa ho tagliato la testa degli elfi responsabili dello sterminio dei miei familiari e della mia tribù ed ora tornera ad assaggiare il sangue degli elfi<.

passeggiando nei dintorni di valm neira snatch il demone sentì qualcosa nell'aria, un echeggiare di voci festose , un tintinnio di coppe e finalmente al suo naso giunse anche l'odore della carne.
carne umana, carne elfica, poteva sentire ogni varietà di pietanze succulente avvicinarsi al suo olfatto e stimolargli i sensi.
così un po' per la fame un po' per ricordarsi il sapore degli umani dopo tanta vita cittadina si recò anche lui al banchetto e con un entrata un po' turbolenta come suo solito (rompe una pila di sedie) chiede:
"potrei unirmi anche io a questa lugubre mensa?"

Il Lican accortosi della presenza di un nuovo membro si volta verso di esso, e levando la coppa in alto gli fa cenno di avvicinarsi...

<Caro Demone, i figli della notte qui sono sempre i benvenuti, anche che, se non ricordo male, avevate da ridire sulla nostra cena....o era sulla pietanza?> :evillaugh: