Gli occhi pensanti si posarono sulla vampira, visibilmente scossa. Allungò lentamente una mano fino ad appoggiarla sulla sua spalla; Questa era calda come se fosse umana
-Non preoccuparti per una guerra non tua.. non crucciarti nemmeno al suo pensiero-
Gli occhi divennero più intensi e puntarono su quelli della interlocutrice come a crere un canale di comunicazione profondo tra i due
-Se Torino è destinata a cadere, Sia. Tu non cadere con lei, le sua mura e i suoi amministratori ciarlatani.-
Sorrise rassicurante mentre si rimetteva seduto comodo
-non si salvano città.. si salvano persone.
aggiunse

Giulia è scossa... calore trasmesso da un vampiro come lei, un brivido le scorre lungo la schiena, era da dopo l'abbraccio che non sentiva una sensazione simile, una specie di conforto.
Il suo spirito torna a contorcersi come una belva ferita, il suo principato era stato glorioso ai tempi d'oro, poi lotte di potere continuo e l'abilità dei membri del sabbat lo avevano sventrato e ora stava agonizzando... era vero lei doveva sopravvivere, il suo sire era stato uno dei primi a fuggire, nel principato di Roma se non ricordava male.
Continua a guardare Nicolae perplessa, si sente troppo spaventosamente umana in quel momento, peccato che il suo cuore non batta, il suo corpo sia gelido... china il capo in preda al suo tormento.
Altri ricordi, ricordi di ribellione, non era mai stata una toreador canonica, era strana, a volte derisa dalle lady toreador, troppa umanità per quell'infante.

Nicolae si limitò a gaurdarla mentre rifletteva più velocemente possibile
Che fare.. questo momento potrebbe essere perfetto per parlargli della nuova Via
ma sarebbe rimanere in una situazione di sofferenza..
daltronde non posso neppure chiedergli di non pensarci.. alla fine si ritroverebbe a pensare a quello
cosa fare dunque?
-Un'altra domanda.. perchè, tra tutte le persone del locale, hai scelto proprio me come persona con cui parlare?-
Si limitò a dire

Lei sorride distratta, finisce il calice di vino sentendo scivolare il liquido fra le labbra "non sò come mai" sospira " ci deve essere una ragione per tutto?" altro sospiro, guarda la sigaretta che tiene nella mano sinistra, l'accende con gesto distratto, i suoi occhi sono persi lontani, ma non le sfugge comunque il lieve nervosismo di Nicolae "di voi invece cosa mi raccontate? Siete una figura così particolare" lo guarda sorridente, in attesa, vorrebbe bero qualcos'altro, ci pensa, individua un cameriere e con voce sempre molto suadente gli chiede "potrei avere un altro calice di chardonnay?" l'uomo, un tizio bassino dall'aspetto abbastanza anonimo le sorride e si allontana per andare al banco.

Muscoli tesi, manco se nel locale ci fosse reale pericolo, ci sono solo fratelli, e nessuno che stia facendo qualcosa di bizzarro salvo il tipo strano, Doc, che continua a osservare la fiammella.
Torna a concentra la sua attenzione sul vampiro, avrebbe voglia di uscire, prendere la sua moto e correre via, lontano, resta seduta tranquilla continuando a pensare.

Doc alza la testa. Ha lo sguardo sempre perso nei suoi pensieri, ma comincia a guardare Giulia ed il suo interlocutore. Fissamente.

-Una figura perticolare è? lo prendo come un complimento-
Nicolae Rise
-e sia.. a dirla tutta non ho molto da raccontare.. ho dedicato tutta la non-vita allo studio della conoscenza.. potrei apparire un pò noioso agli occhi del vampiro medio.. ma in fondo: La vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro. Leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare-
Fece una pausa.. aveva parlato troppo per le regole silenziose del tavolo
-Oramai sono un pò scollegato dal presente.. ho vissuto per del tempo in una casetta in montagna.. non mi piace tanto il caos cittadino-
Sorrise e si mise in tacita attesa
Aspetterò la sua domanda.. chissà se ne uscirà qualcosa di interessante

"sogni" mormora distrattamente Giulia a disagio, altro malessere, cerca nel locale qualcosa che la distragga, che sia così bello da distrarla, tutto sembra delizioso, ma solo gli occhi di lui l'attirano paurosamente facendola distrarre un poco.
"io in vita vivevo in montagna e odiavo il caos, ora sembra solo che il caos attenui..." lascia nuovamente la frase in sospeso, il desiderio di prendere la moto e fuggire è forte, quel vampiro la sta mettendo a disagio, se la cosa è possibile per una non morta.
Si sente osservata e si volta verso Doc, lo scopre a fissare lei e il suo interlocutore con attenzione, si agita, torna a guardare Nicolae, vorrebbe dire molte cose sospira e lo guarda sussurrando "voglio andare via"
Il cameriere le consegna un nuovo calice di vino e lei lo ringrazia, beve un paio di sorsi e come al solito resta delusa, è buono, ma manca qualcosa.

-Gli spiriti veramente grandi, come le aquile, hanno i nidi solo nelle vette deserte come disse Schopenhauer-
Il volto del vampiro divenne da sorridente a dispiacuto
-Puoi andare, certo, e io non ti fermerei.. ma una volta in corsa, sulla tua moto, ti ritrovarai a pensare a me; all'occasioni che ti potevo offrire e la via per rendetri migliore-
Gli occhi gli luccivano parlando
-ma non posso obbligarti.. posso solo dirti di scegliere.. non sò se sarò ancora qui i prossimi giorni.. o se ritornerò.. -
Dagli occhi sparì il brillio luccicante
-potrei sempre seguirti, se me lo chiedi.. questa nottata la dedico soltanto a te-
non aggiunse altro. rimase in silenziosa attesa

Giulia lo ascoltò, non sorrideva, il vino finì, lo sguardo di lei era perso lontano, poi di colpo si stiracchilò allungando una mano verso la spalla di lui "andiamo allora, mi parlerete dopo di questa via?" si alza in piedi, il corpo perfetto pronto, accattivante la sua posa da gatta, ma è più l'abitudine a lasciarla in quella posa, non tanto l'intento vero e proprio di sedurre Nicolae

Nicolae la osservò allontanarsi di qualche passo
Cosa può provocare una guerra alla vita delle persone.. quanto ancora queste si combatteranno per sconvolgere ancora persone?
Si alzò.. si sistemò gli occhiali e si affrettò a seguire la vampira
Mi spiace caro E. non ti studierò stasera.. ma lo farò un giorno.. l'ho promesso e lo farò
Un sospiro lungo e sentito gli scaturì da dentro
mi si stringe il cuore vendendoli in questo stato.. ma non posso abbandonarli a loro stessi.. sarebbe crudele e menefreghista.
Si sforzò di sorridere, una volta fuori e divenire positivo come prima
-Dove andiamo di bello oppure è una sorpresa? credo sia comunque un punto in cui vale la pena stare-

"Sorpresa anche per me non lo sò manco io" sorride Giulia dolce ora, carezzina alla moto, un kawasaki interamente nero lucidato perfettamente, con le cromature scintillanti.

Abbassa le pedaline del passeggero poi sale in sella al mezzo, e l'accende, il motore si mette a fare le fusa, ora lei è più sicura, più decisa, sorride rilassata e dice "vogliamo andare?" lo guarda, aggiusta con fare distratto il suo vestito, così inadatto per la moto e accelera un pelino sentendo i giri del motore salire... Aspetta paziente che lui salga sulla moto, e che abbia trovato una buona presa per non cadere.
Poi un lieve tlack, ha ingranato la marcia pregustando il momento in cui lascerà libera la sua belva, guarda il locale alle sue spalle scuote le spalle e accelera dolcemente, dove andranno non lo sà è vero, la notte è ancora giovane.

marta scosse la testa e disse:
niente affatto,mi piace ascoltare la vita delle persione mi affascinano le esperienze di vita...figurarsi per un vampiro...
poi fece un cenno a fred che capì immediatamente cosa voleva la sua cliente, poco dopo si avvicinò a loro con altri due calici dello stesso vino che stava bevendo il vampiro.
Spero non vi dispiaccia dell'altro vino...

non appena i due che stava osservando escono, Doc sembra riprendersi dai suoi pensieri, scuote leggermente la testa, si alza in piedi, assumendo nuovamente il sorriso ingenuo di prima, e fa un cenno al cameriere, rimettendosi a sedere e ordinando un bicchiere di vino rosso. Qualsiasi. Basta che sia vino. Rosso.

Il vampiro si aggrappò dolcemente hai fianchi della vampira mentre la moto era in movimento per tenersi
Le sue mani erano calde e il suo tocco quasi sensuale
Sono poco abituato a viaggiare in moto.. e credo che Socrate non me lo perdonerebbe mai..
Nicolae staccò una mano dal fianco lentamente e indicò un parco.. disse qualcosa ma non riesci a sentirlo con il rumore del vento nelle orecchie

Giulia segue il gesto della mano di Nicolae e rallenta voltando in direzione del Parco, non ha capito nulla di quanto diceva lui, ma si aspettava che lui le avrebbe indicato un luogo, lei non sapeva veramente dove andare in quella terra straniera. Sorrise scalando lentamente le marce e rallentando fino al limitare del parco, mentre la moto ronfava pigra domandò al suo accompagnatore " e ora?" sorrise e sospirò nel sentire ancora il contatto fisico con quel vampiro