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 Oggetto del messaggio: Il Teatro dei Vampiri
MessaggioInviato: lun gen 10, 2005 19:19 
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Il mistero del teatro unito al fascino del vampiro, quale miglior binomio per suscitare forti emozioni!

Una delle prime opere teatrali sul Vampiro è stata messa in scena da A. De Gasparini a Torino (non a caso città vertice di due triangoli magico-esoterici) dal titolo Il Vampiro.

Charles Nodier, influenzato da Polidori, mette in scena in Francia nel 1820 Le Vampire il successo fu enorme anche perché all'epoca in Francia c'era un grande interesse suscitato per gli esperimenti di mesmerismo e occultismo. In Le Vampire il personaggio è il tipico eroe romantico in lotta con se stesso e con la propria natura.

Del 1829 è l'adattamento teatrale del Vampiro di Polidori dal titolo The Vampire or the Bride of Isles, di J. R. Planchè, ambientato in Ungheria.

Dumas padre che pare si trovò ad assistere al famoso melodramma Le Vampire di Charles Nodier, sedendo addirittura accanto all'autore che, in incognito, studiava le reazioni del pubblico. Nodier spinse il giovane Dumas a cimentarsi nel teatro, l'opera di Dumas fu messa in scena nel 1851. Il suo vampiro sottilmente sarcastico è crudele e oscuro, elegante e seducente.

E' invece del 1897 il primo adattamento teatrale di Henry Irving del romanzo di Stoker.

La prima versione di successo dell'opera di Stocker è quella presentata nel 1924 da Hamilton Deane, che eliminando alcune delle parti più spettacolari e suggestive del libro, ridusse la vicenda in un melodramma in tre atti, quasi interamente rappresentato in interni, eliminando la figura di Lucy e rappresentando quasi esclusivamente le scene londinesi del romanzo. Quest'opera teatrale ha contribuito a definire l'abbigliamento e l'aspetto esteriore del vampiro tipo con abito da sera, cappa e collare. L'opera ebbe un certo successo di pubblico ma venne stroncata dalla critica, e dalla stessa vedova di Stocker che ne commissionò un'altra versione a Charles Morrel, andata in scena al Royal Court Theatre di Warrington nel settembre del 1927. A causa delle scene crude e "violente" tra le quali la vampirizzazione di Mina, fu censurata dal Lord Ciambellano.

Nello stesso anno Horace Liveright produsse al Fulton Theatre di New York una nuova versione dell'opera, scritta da Deane e John Balderstone, l'attore di questa rappresentazione fu Bela Lugosi.


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MessaggioInviato: ven lug 08, 2005 23:52 
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Letto su HorrorMagazine :wink:

Dracula schiarisce l'ugola
Il produttore David Zard e il regista Alfredo Arias portano a teatro il mito del vampiro di Bram Stoker

Dracula ha riempito il grande schermo a partire dal film di Murnau del 1922, Nosferatu, che ha fatto parlare di sé anche grazie alla voce che il protagonista, Max Schreck, fosse un vero e proprio vampiro ingaggiato dal regista; fino al visionario Dracula di Francis Ford Coppola e al decadente Tom Cruise nel film di Neil Jordan.
A teatro però non è consuetudine assistere alle gesta del principe dell'horror.

Ci pensano David Zard, produttore del fortunato Notre Dame de Paris (oltre un milione e ottocentomila spettatori) e il regista Alfredo Arias a svegliare ancora una volta il mito dal suo sonno diurno.
Il musical più atteso della prossima stagione debutterà al Gran Teatro di Roma alla fine del febbraio 2006 e potrà contare sulle musiche della PFM. Il conte sarà impersonato da Vittorio Matteucci.
Nella vita dello stesso regista si può parlare di un ritorno, considerato che in Argentina, nel 1966 il suo primo lavoro fu portare in scena la vita del vampiro per eccellenza.

La scenografia promette di essere maestosa: ci saranno il Tower Bridge, Londra, il Tamigi, il cielo scuro solcato da fasci di luce e, naturalmente, lo spettrale castello.
Da quello che si sa dello scritto, non saranno oscuri istinti e l'eterna maledizione a condurre le gesta di Dracula, bensì l'amore di Mina. Sarà un Dracula che invecchia e rinasce grazie all'amore, un mostro più umano che accusa gli uomini di non saper amare e parla del trionfo della vita sulla morte.
Franz Di Cioccio leader storico della PFM, ha dichiarato che "Sarà un'opera rock, una cosa che è sempre mancata alla PFM".
Franco Mussida: "Credo che sarà delle cose più belle degli ultimi 15 anni, lo devo dire. Ci siamo tolti molti sfizi. Alla mia età per fare delle cose devo avere delle motivazioni forti, per questo c'è un'evoluzione in noi. L'opera rock è questo".

Autore: FC - Data: 8 luglio 2005 - Fonte: Repubblica

:mastermind:


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MessaggioInviato: sab lug 09, 2005 17:56 
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dio mio che bello.... dracula e PFM.... io svengo....

ma quando mi riprendo vorrei sapere se qualcuno va che mi piacerebbe assai.... a prescindere dal costo!


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