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Uno spazio dedicato all'approfondimento dell'oscuro mondo che si agita attorno alle creature della notte. Utile per scoprire come i Vampiri sono stati visti e concepiti attraverso i secoli e non solo...
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Per iniziare...........

lun lug 12, 2004 21:27

"......gli alberi erano contorti come in preda
a sofferenze indicibili e sembrava quasi
che il tempo stesso corresse con ossequiosa lentezza.....

non fui sorpreso nel vedere altri
che giungevano in quel limbo.......

uno dallo sguardo cremisi si avvicinò
e tese verso di me la mano ossuta

non esitai a prenderla fra le mie,
sapevo che per la prima volta stringevo a me
quella di un amico......."
Ultima modifica di Miss Selfdestruct! il sab set 11, 2004 16:45, modificato 1 volta in totale.

mar lug 13, 2004 00:29

Al giorno d’oggi, se si legge un qualsiasi articolo ben fatto-e sono pochi da sempre-dedicato al dark in quanto movimento, filosofia ecc., non si può che notare quanto sottotrattato e mal sviscerato sia il Dark-phenomenon.
Considerato un atteggiamento folkloristico, oppure una moda ben riuscita, quando addirittura un semplice orgasmo sociale radicato ai primi anni '80, la Dark life o Dark Philosophy è, da quando esiste, oggetto di mistificazione sociale.
La società "civile" e progressista ha cercato e continua a cercare di fagocitare dentro se stessa uno spirito oscuro e irriverente, quello Dark, modizzandone i costumi, cercando di specchiarne l'apparenza e fotografandone una forma esteriore per venderla come essenza pura.

Che cosa sia il Dark, i santoni antologici o i frikkettoni con il soldo attaccato alla penna non lo diranno mai, ammesso che l'abbiano mai saputo.

In ogni caso il movimento dark è nato verso fine anni 70 e trova le sue radici nella rabbia e nel senso d’insoddisfazione che aleggiava nei confronti di una società superficiale.
I giovani di tale movimento credevano in un potere interiore, in un ispirazione interna e pura, profonda e misteriosa, intensa ed oscura.
Tutta questa aggressività non era espressa con la violenza, bensì attraverso il surrealismo, esternando sentimenti e pensieri attraverso una selva di significati nascosti ed elementi simbolici, come colori forti:

Rosso – ad incarnare Sofferenza, Passione e l’Anima
Nero - ad incarnare la Notte, Oscurita e Morte

Solo in un secondo momento il dark trovò espressione anche attraverso l’architettura e la musica, la letteratura, la scultura, il teatro e la pittura.
Con il trascorrere degli anni, con l’invecchiamento della prima generazione, il movimento subisce alcune influenze gotiche.
La musica fu uno dei modi più semplici per esprimere il concetto di “dark”, ma in realtà non ne costituiva l’essenza: se non esisteva una sostanza interiore, un percorso intimo prima del trucco e dell’abito nero,allora si trattava di sola apparenza.
Esistevano moltissimi gruppi che incarnavano il tutto –citando Bauhaus, Cure ecc..- ed erano dei veri miti per i cosiddetti “seguaci del movimento dark”!!
Diversamente da oggi, in cui il “dark” si è terribilmente commercializzato e ben pochi riescono a viverlo nella sua malinconia.

Miss

mar lug 13, 2004 00:36

è verissimo...per molti ormai è una moda, una semplice voglia di trasgredire o raggiugere un attenzione da parte degli altri...pochi lo sono perchè sentono di esserlo...

mar lug 13, 2004 00:47

eh gia e la cosa brutta è che l'anno prima le stesse persone che ora sono darkettone modaiole, erano le prime a criticare i veri dark........

mar lug 13, 2004 01:00

Non posso che concordare con voi riguardo all'ultimo punto sollevato da Miss:
effettivamene io credo che il dark e tutto ciò che esso implichi (parlo per categoria ora) sia qualcosa di interiore, una sorta di stile di vita cui rapportare il proprio modo di porsi rispetto a se stessi e la società.
E credo anche che stili del genere fioriscano quanto più rimangono riservati e si caratterizzano per quel sapore segreto e nascosto, quel timore espresso per qualunque cosa sia irrimediabilmente "altro", alieno dal proprio schema, che allo stesso tempo allontana ma incuriosisce e che forse fa segretamente sognare.

Un dark in passerella come si è visto in questi ultimi anni, con donnine lampadate truccate stile avril lavigne (aiuto) che sbavano per completini o giacchini di pelle o collari in pelle che un tempo neppure avrebbero osato toccare...bhè
Non mi va... troppo facile :twisted:


Mi andava di dire la mia

mar lug 13, 2004 16:26

Posso dire che la personalità dei veri Dark è estremamente interessante:
la loro melanconia, la loro anima è un turbinio di sensazioni forti e talvolta contrastanti.
Come mi piace ricordare la cosa peggiore è la noia intesa come assenza totale di emozioni.
La felicità costante è un utopia irrangiungibile.
Le senzazioni di dolore, melanconia, solitudine, paura, odio o cmq tutte quelle generalmente con accezione negativa che sembrano lederci sono quelle sensazioni che ci ricordano che siamo vivi e siamo essere "sensibili".

mar lug 13, 2004 17:20

Concordo, ma non posso esimermi dall'aggiungere che questa è una componente sicuramente dominante, ma non esclusiva.
Ammetto di apprezzare maggiornente il filone Dark/Malvagio che si esterna piuttosto che quello del Dark/Introspettivo che si flagella internamente.

Questo poi credo dipenda dai soggetti, nonostante comprendo come il filone dominante sia quello del Reietto che trova la misura di ttute le cose nell'universo interiore di sofferenza e contemplazione

mar lug 13, 2004 17:40

nosfy....come mai sento che le parole che hai detto ti stanno cosi a cuore?
ehhehehhehheheheheh come se fossero fin troppo vissute......... :roll:

ven lug 16, 2004 14:45

Non sono un dark...o meglio...non mi vesto da dark....anzi,non ci somiglio manco di lontano...eppure vedo tutti i dark della mia città e ce ne son tanti che prendono la filosofia come posa.....io non mi considero dark...preferisco considerarmi un semplice "reietto della luce"....comunque.,...sulle definizioni di master mind credo di appartenere alla conclave degli introspettivi che si lagellano....
per il resto questo è il mio blog

http://madelon.splinder.it

buona visione

ven lug 16, 2004 14:47

Madelon ha scritto:per il resto questo è il mio blog

http://madelon.splinder.it

buona visione


Un sacco di paroloni per cammuffare la pubblicità al blog!!! Vergognaaa!!! :****:

Scherzo, è un piacere vedere i lavori degli iscritti!!! :ok:

mar lug 20, 2004 12:19

Miss Selfdestruct! ha scritto:nosfy....come mai sento che le parole che hai detto ti stanno cosi a cuore?
ehhehehhehheheheheh come se fossero fin troppo vissute......... :roll:


Già, il mio Viaggio mi ha portato su strade lastricate come su mulattiere, spesso, lungo il Percorso si incontrano persone alla quale ci si affeziona, esse spesso decidono inconsciamente per te il percorso: dunque posso affermare di aver percorso mulattiere mie e di altri. Il ricordo di questi sentieri ha contribuire a formare ciò che sono: è dunque ovvio che sia particolarmente legato a tali emozioni, sensazioni...
estremamente piacevoli nella loro dolorosità!

:wink:

Cmq: Foscolo aveva espresso il concetto scritto nel mio precedente post...

dom dic 19, 2004 19:15

Sarei intenzionato a postare schede più o meno dettagliate sulle creature delle Tenebre (Zombie Mummie etc...) potrebbe interessare qualcuno?

saluti

MM

dom nov 13, 2005 00:27

Una cosa che non comprendo affatto e' la rassegnazione, il voler manifestare apertamente il proprio malessere ma senza fare nulla di vero per sanarlo, non comprendo perche' flagellarsi interiormente o rifugiarsi nella rabbia, e' un'azione vile che non denota coraggio, non ci vuole carattere per esternare il proprio disappunto, e' molto piu' difficile invece cercare di dimostrare le proprie ragioni con la logica e la calma, l'insofferenza estrema per il mondo che caratterizza chi si immerge in queste sensazioni a mio avviso priva della visione della gioia anche quando c'e', perche' non la si trova per strada, nessuno ti dona la gioia, e' una cosa che hai dentro di te esattamente coma la melanconia, la malinconia, la rabbia e la repulsione per le cose che odiamo, sta in noi esaltare l'una o l'altra, io ho trovato doloroso e futile arrabbiarmi contro una corrente che non mi piaceva, odio chi si uniforma, odio chi copia quel che vede anche se sono cose che condivide, io credo che ciascuno di noi possa esprimersi in modo unico senza entrare in filoni di alcun genere. Basta liberare il proprio animo dal gregge.

dom nov 13, 2005 01:54

Mmm, a proposito di cio che dici vorrei segnalarti un'altra interessante discussione che credo che tratti abbastanza i punti da te citati...e un po lunghetta, ma credo ch valga...poi se mai aggiungi e riprendiamo da li :wink:
http://drow.muzedon.com/forum/viewtopic.php?t=556&postdays=0&postorder=asc&start=0
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