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 Oggetto del messaggio: Fryda e il vecchio Druido
MessaggioInviato: mar apr 01, 2008 02:12 
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Iscritto il: mar gen 15, 2008 02:20
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Fryda e il vecchio Druido

Ogni volta che il Druido usciva dalla sua dimora, gli abitanti del lacustre agglomerato affrettavano il passo, si salutavano velocemente con un: -Ciao! Ciao! Debbo andare- -Mi aspettano a casa!- Ho da fare -. Soffermarsi avrebbe significato imbattersi con Perdadicos o Sanguetta (sanguisuga) per il modo che si attanagliava al braccio dei suoi difesi procurandogli dei lividi. Quando era giovane Perdadicos era un potente Capo, sapiente, furbo, come una volpe, in molte occasioni aveva saputo tenere testa a molti imprevisti, abilissimo stratega aveva condotto il suo clan ad occupare i passi alpini, s'assicurò il controllo delle due rive e il commercio, il passaggio delle merci attraverso la via del sale, inoltre durante il suo mandato aveva rinforzato e rinvigorito la foresta, censendo e curando gli alberi, i quali prosperavano rigogliosi, specialmente le querce ingrossavano ogni anno essendo il sottobosco circostante libero da arbusti parassitari e parlando a loro per ore ed ore, agli alberi piace sentirsi raccontare le storie degli uomini, le loro ansie, i loro sogni, loro che non possono camminare, sentendo le storie degli uomini le raccontano a loro volta agli uccelli che le portano lontano ad altri alberi e così in meno che non si dica Madre Natura venne a conoscenza dell'animo umano. Ora che era vecchio e solo, la gente l'ho amava e l'ho rispettava, ma non sopportava le sue lunghe e noiose storie che raccontava, specialmente alle donne e alle ragazze. Era convinto che il dio Cernunno, il dio mezzo uomo e mezza bestia, s'incarnasse nel il suo magro corpo per le sue avventure notturne con le Vergini. Ovviamente erano solo dei sogni, di un uomo ormai sessantenne, ma non anche se non lì dimostrava, ancora vigoroso come uno di venti. Argomenti decisamente scabrosi per un uomo di mezza età. Perdadicos un giorno raccontò al Frassino che era pazzamente innamorato di una ragazza, di nome Frida, la fanciulla portava lunghi capelli castani, due occhi da cerbiatta, pura e felice lodava Odino per la magnificenza delle montagne. Il vecchio druido cercava il consenso dell'albero, un alleato, un compagno un confidente. Il Frassino lo squadrava dall'alto delle sue rigogliose fronde e pensava: - Come sono meschini gli umani quando hanno raggiunto l'età avanzata, sono noiosi limitati nella loro superbia del loro ego. Forse io mi lamento! - s'interrogò il Frassino: - Noi alberi affidiamo il nostro seme al Vento che l'ho spargerà dove vorrà, non abbiamo bisogno delle femmine per continuare la nostra specie -. e continuando a riflettere il gigante verde disse: - Noi alberi viviamo più a lungo degli uomini, perchè pratichiamo l'astinenza -. Perdadicos bramava: - questa notte Cernunno o no mi prendo la vergine. Deciso di commettere l'atto con la forza sapeva che la ragazza non avrebbe mai acconsentito alle voglie di un vecchio, si nascose nei cespugli in attesa che passasse Frida mentre si recava allo stagno dei Cigni per bagnarsi sotto la Luna, la fanciulla consapevole di essere la più carina del villaggio si recava cantando, nella speranza che qualche giovane guerriero la seguisse. Sanguetta ansimava, grondava di sudore, stava per agguantare la giovane quando una folgore colpì il vecchio druido che si trasformò in un grosso tronco infuocato abbattendosi con un forte schianto in mezzo ad un turbinio di foglie e polvere ai margini dello stagno. La ragazza sobbalzò per il potente botto, ma non si scompose tanto, pensò ad un fulmine a cielo sereno, frequenti nelle caldi notti d'Agosto che scaricavano la loro energia attraverso l'antenne naturali. Perdadicos ormai imprigionato per l'eternità nel secolare tronco d'abete. Nel vedere passare la ragazza tentò di prenderla la sua veste con un ramo, Frida nel strappare il pezzo di tela impigliato vide spuntare dalle pieghe del tronco due grosse lacrime. e disse con la sua voce accarezzante: - Non piangere vecchio albero, Odino non ha voluto punirti, vuole semplicemente che torni a riposare nel ventre di Madre Natura, vedrai altri giovani abeti sorgeranno intorno alle tue spoglie e ti faranno sempre compagnia. - Odino mandò l'aquila della testa bianca al villaggio degli uomini, portatrice della volontà del dio di tutti gli dei. La regina dell'aria disse: "Coloro che hanno raggiunto il candore dei capelli e vivono da soli dovranno costruire una comune casa dentro un Recinto fuori del villaggio, le donne in una casa gli uomini in un'altra. Odino vuole inoltre che tutte le ragazze in età da marito portino i loro capelli lunghi fino a coprire le spalle. Così Cernunno non potrà tosarle. - La grande aquila con stridenti parole disse agli abitanti della foresta: - Poiché è volere di Odino, tutti gli Alberi della Terra saranno dispensati dal raccogliere le confidenze degli umani, si potranno ascoltare ma non ne farete e ne terrete alcun conto! - Cosicché Odino divise i due regni quello animale da quello vegetale fino alla fine della vita sulla Terra"...

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Il destino è nelle nostre mani, ora tocca a noi scegliere...
Il Male è in noi, noi siamo il Male
Quando la Morte verrà a prendermi, non vorrei essere qui


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