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 Oggetto del messaggio: La notte di San Giovanni (presso gli Slavi orientali)
MessaggioInviato: gio giu 24, 2010 16:27 
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Località: Valm Neira (da non confondersi con Valmiera, capoluogo di provincia lettone).
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Il periodo del solstizio estivo, come altri momenti di transizione tra una stagione e l’altra dell’anno (il periodo del raccolto, il periodo tra Natale e Capodanno, l’inizio della primavera… ) è considerato uno dei momenti in cui la Forza Ctonia, impura, si manifesta con maggior energia. Il passaggio nella nuova stagione è l’equivalente, nel ciclo dell’anno, dei momenti cruciali della vita umana: la nascita, il matrimonio, la gravidanza e la morte. Sono momenti in cui l’Essere e il Non Essere, il mondo terreno e l’aldilà sono a stretto contatto Questo è un concetto comune a tutti i popoli indoeuropei, e ha prodotto nelle varie popolazioni le più disparate tradizioni e i culti più suggestivi. Le feste sono considerate i momenti della magia, del contatto con gli spiriti, dei riti propiziatori. Sono possibili contaminazioni fatali tra uomini e potenze ultraterrene, che facilmente portano alla rovina l’uomo. Non per nulla i contadini della vecchia Russia dicevano “le feste sono pericolose” (Vse prazdniki opasnye).

Le feste dei due solstizi sono indubbiamente le più importanti e pericolose. La festa di mezz’estate, in particolare, ha nelle usanze ad esse legata, molto di cupo, funebre. Se si ascoltano i canti russi e ucraini eseguiti durante i festeggiamenti del 23 giugno si nota una certa somiglianza con i canti usati nelle celebrazioni dei defunti. Il che è in contrasto con il carattere allegro e chiassoso della celebrazione.
Presso gli slavi orientali (Russi, Bielorussi e Ucraini) la festa è legata alla figura leggendaria di Kupala (o Kupalo), divinità delle messi, affine a Cerere.

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Nella tradizione popolare, la sua sovrapposizione con la festa cristiana di San Giovanni Battista ha generato l’interessante binomio Ivan Kupalo (kupat’ vuol dire immergere, e infatti il Battista immergeva i catecumeni nel fiume). I riti di mezz’estate ancora praticate dai Russi e dai popoli “fratelli” comprendono elementi disparati legati al culto del fuoco (si accendono falò sacri, si salta sopra il fuoco acceso, si brucia la “vecchia”), dell’acqua (bagni nel fiume, scherzi vari con secchi e mestoli colmi d’acqua) e delle erbe magiche (si raccolgono le erbe, ci si incorona con ghirlande di fiori “sacri” si adornano le abitazioni con mazzi di piante rituali, si salta sopra covoni di fieno). Tutte queste usanze hanno in comune una finalità precisa: purificarsi dall’influsso delle potenze nefaste e cacciare indietro gli spiriti maligni nell’aldilà.

Si dice che in occasione della festa di Kupalo le streghe siano più pericolose. A Mezz’estate la gente per bene deve vegliare, per difendersi dalle streghe. E deve dimostrare la propria inimicizia verso i cultori della magia nera bruciando o affogando fantocci che rappresentano fattucchiere e stregoni (altrove si ammazza il fantoccio bastonate, lo si lapida o lo si getta da un tetto o da una rupe, ma l’importante e la messa in scena di un sacrificio espiatorio). Spesso la distruzione del fantoccio è accompagnata da altri gesti rituali compensativi, per esempio dopo il rogo della strega si gettano delle corone di fiori in acqua e dopo il suo “affogamento” si brucia il bastone che sorreggeva la bambola.
Il principale evento della festa di Kupalo è sempre l’accensione del fuoco, anche quando non si brucia la “vecchia”. Il fuoco tiene lontano gli spiriti maligni e purifica il villaggio. Sul fuoco vengono messe a bollire strane pozioni che contengono ortica e aghi da cucito avvolti dentro un setaccio, per causare prurito e punture alle streghe che si aggirino nei dintorni, così che le megere, impazzendo per il dolore, si gettino da sole nel fuoco. Se qualcuna delle vecchie del paese non partecipa al rito del fuoco viene considerata una strega che cerca di evitare il suo terribile destino ed è ancor peggio, per le anziane, arrivare alla festa di Kupalo in ritardo (significa che sono state attirate dall’incantesimo). Gli animali che si avvicinano al falò di Kupalo vengono similmente considerati incarnazioni di streghe.
Il fantoccio da bruciare è sovente un manichino di fattezze femminili (chiamato “strega” o Kupala, ma anche Marina o Morena, nome della dea slava della morte e della primavera) ma può averne anche di maschili (ed è chiamato nei vari villaggi Kupajlo, Ivan, Jurij, “nonno”, il Diavolo).

A volte il kupajlo è fascio d’erbe al quale viene dato una forma antropomorfa oppure di ghirlanda. Di solito si usa la Kupajla, (cioè la camomilla) ma nella zona dei Carpazi è più comune per a tale scopo la felce. Non per nulla secondo la tradizione popolare la felce fiorisce solo la notte del 23 giugno. Il fieno mietuto durante la notte stregata ha poteri magici e chi lo conserva nel fienile fino a Natale otterrà fortuna e prosperità.
Il feticcio da bruciare può essere anche un arbusto (di solito una giovane betulla). L’alberello può venire tagliato e poi adornato, per essere poi gettato al fuoco, ma può essere utilizzato semplicemente come supporto per trasportare la strega, oppure come legname per il rogo. L’usanza di trasportare la “vecchia” sopra un alberello è dovuta alla convinzione che, a San Giovanni, le streghe si rifugino sopra gli alberi più alti, raggiungendo la loro chioma in volo.
Un ruolo particolare assumono nei riti di mezz’estate le corone di fiori, che possono essere sia un sostituto della bambola-strega che un semplice ornamento dei partecipanti al rito e del fantoccio da bruciare. In qualsiasi caso, dopo il rito, le ghirlande devono essere bruciate, in quanto sacre, e non gettate nell’immondizia.
Presso alcuni villaggi il fantoccio è costituito da un bastone che sorregge un teschio di cavallo o di vacca. Il momento cruciale del sacrificio, la morte della strega, è segnato dal cadere del teschio fra le fiamme quando il bastone è completamente arso.

Al posto della bambola sopra all’abero di Kupala possono essere appesi vecchi oggetti d’uso comune, i quali devono essere, ovviamente, bruciati. Spesso vengono arse delle vecchie ruote, che diventavano così dei simboli solari. La ruota, poi, è uno degli oggetti nei quali, secondo la tradizione slava, si tramutano le streghe. Far girare una ruota per la strada o intorno alla casa, durante la festa del solstizio d’estate causa a tutte le malefiche dei dintorni tremendi dolori, e protegge il luogo circoscritto dalla traiettoria del percorso da tutti gli influssi maligni.
Per la festa di mezz’estate si organizzano poi particolari pantomime mascherate. Le maschere, di solito hanno un ruolo marginale. Il personaggio più popolare è ovviamente quello della strega, che può essere interpretato sia da una ragazza che da un uomo. Al centro della festa può anche esserci comparire una sorta di personificazione della primavera, una ninfa- Kupala interpretata da una bella fanciulla agghindata di ghirlande d’erbe e fiori che, al termine della festa vengono gettati in acqua o bruciati (pare che la fanciulla possa essere anche nuda sotto le ghirlande... sì, immaginatevi una procace divchina ucraina vestita di sole ghirlande di fiori ).

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Il falò di Kupala, oltre che del rogo del fantoccio, è protagonista di una delle più spettacolari usanze degli slavi orientali: il salto sopra il fuoco. A saltare sopra il falò di mezz’estate sono solitamente i giovani. Chi non riesce a oltrepassare il fuoco con agilità viene considerato una strega o una vittima delle streghe. Passare sopra il falò o sopra i suoi tizzoni è una forma potentissima di purificazione dalle forze maligne.
La notte di Kupala è una festa allegra, luminosa e rumorosa, che è celebrata dagli slavi fin dai tempi più antichi. Non è venuta meno neppure in epoca sovietica, quando il regime tentò addirittura di trasformarla in una ricorrenza istituzionale. Il 23 giugno nella Repubblica Sovietica Ucraina si festeggiava il Giorno Internazionale della Gioventù. Ovviamente i neopagani hanno riscoperto la festa e cercano di riportarla agli antichi splendori, con metodi tradizionali o meno.

- Questo articolo è una libera traduzione del saggio di L.N. Vinogradova e S.M. Tolstaja Мотив "уничтожения проводов нечистой силы"в восточнославянском купальском обряде – Il motivo dell’annientamento e dell’allontanamento della Forza Impura nei riti di Kupala presso gli Slavi orientali.-

Trovate delle belle immagini della festa in questo servizio.

http://wonderful-russia.net/russian-culture-art/ivan-kupala-day-russia/

_________________
Who is who in Val Neira ha scritto:
Hoijemondijs Dodgloptris Nyrtjainnen
Sacerdotessa di Lloth del casato minore Nyrtjainnen. Vanta altri titoli come Sacerdotessa dei riti della Tenebra - Maestra del culto della Fertilità - Custode delle Estreme Sapienze, legati alle sue attività magiche
.

rose ha scritto:
Hoijemondijs è dio :sisi:
Mitternacht ha scritto:
Ah allora è con lei che me la prendo di continuo XD


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 Oggetto del messaggio: Re: La notte di San Giovanni (presso gli Slavi orientali)
MessaggioInviato: ven giu 25, 2010 09:31 
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Iscritto il: sab mag 01, 2010 11:16
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Complimenti davvero interessante!!!
Vorrei esserci anche io!!!!!!
ti chiedo un favoruccio, se puoi... :angek:
non è che potresti segnalarmi qualche sito o articolo dove approfondire questo argomento e argomenti affini?

Sono interessata in particolare agli usi e costumi della Bielorussia e a quelli dell`antica Britannia...
più ne so meglio è :sisi:

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pallida come l'incenso, se ne sta lì, con la posa stanca dei secoli, eppure piena della forza della sua invulnerabilità


http://www.youtube.com/watch?v=5vGCFfYQMFk

:ikillyou:


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 Oggetto del messaggio: Re: La notte di San Giovanni (presso gli Slavi orientali)
MessaggioInviato: ven lug 09, 2010 13:28 
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Iscritto il: mer nov 12, 2008 18:33
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Località: Valm Neira (da non confondersi con Valmiera, capoluogo di provincia lettone).
http://www.repubblica.it/esteri/2010/07/08/foto/ivan_kupala_i_russi_danno_il_benvenuto_all_estate-5472889/1/

In Bielorussia la festa è stata celebrata ieri, secondo il calendario ortodosso (un paradosso, visto che è una festa pagana).

Rispondo a Caronte... riguardo a quali tradizioni vuoi sapere? Indagare riguardo ai riti dall'antica Britannia poi è arduo, visto che le fonti sono men che indirette.

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Who is who in Val Neira ha scritto:
Hoijemondijs Dodgloptris Nyrtjainnen
Sacerdotessa di Lloth del casato minore Nyrtjainnen. Vanta altri titoli come Sacerdotessa dei riti della Tenebra - Maestra del culto della Fertilità - Custode delle Estreme Sapienze, legati alle sue attività magiche
.

rose ha scritto:
Hoijemondijs è dio :sisi:
Mitternacht ha scritto:
Ah allora è con lei che me la prendo di continuo XD


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 Oggetto del messaggio: Re: La notte di San Giovanni (presso gli Slavi orientali)
MessaggioInviato: ven lug 09, 2010 14:51 
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Iscritto il: sab mag 01, 2010 11:16
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:oops: io non sono molto esperta, ma sono interessata ai riti pagani, al ruolo delle donne in tutto questo...
Visto che tu mi sembri saperne parecchio sul settore, potresti magari segnalarmi qualche sito valido.

Grazie mille :P

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http://www.youtube.com/watch?v=5vGCFfYQMFk

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