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 Oggetto del messaggio: Enigma Galgano
MessaggioInviato: mar mag 03, 2005 02:13 
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SAN GALGANO E LA SPADA NELLA ROCCIA

Galgano Guidotti nasce a Chiusdino, oggi in provincia di Siena, ma a quei tempi feudo fortificato del vescovo di Volterra, nell'anno del Signore 1148. I suoi genitori, Guidotto e Dionigia, hanno a lungo desiderato figli senza riuscire ad averne. Sono membri della piccola nobiltà del borgo che sorge intorno ad un castello sulla cima di un crinale da cui si domina la valle sottostante. In tenera età Galgano rimane orfano del padre. Nulla lascia presagire la svolta, ma nemmeno le biografie affrontano gli anni precedenti la conversione. Sappiamo solo che Galgano sogna due volte san Michele che lo invita a seguirlo. Non sappiamo nemmeno quanto tempo intercorra tra i due sogni, ma ci viene raccontato che egli ne parla alla madre entrambe le volte. E' il suo cavallo che, rifiutandosi di proseguire per bene due volte consecutive, lo conduce poi nel luogo della sua conversione. Qui, nel Natale del 1180, Galgano infigge la spada nella roccia e si ritira a vita eremitica. Questo periodo durerà 11 mesi, durante i quali Galgano andrà a Roma da papa Alessandro III (1159-1181 ) forse nel tentativo di farsi approvare una nuova regola monastica, avrà rapporti con religiosi vicini e spirerà il 30 novembre 1181, alla presenza degli abati cistercensi di Fossanova e Casamari, che transitavano casualmente per quei luoghi tornando dal Capitolo Generale dell'Ordine. L'eremita viene sepolto accanto alla spada e il luogo diviene subito meta di fedeli. Pochi anni dopo la sua scomparsa, nel 1185, dal 4 al 7 agosto, una commissione di prelati presieduta dal cardinale-vescovo della Sabina, Corrado di Wittelsbach, viene incaricata da papa Lucio III di accertare l'effitiva esistenza di miracoli e la presunta santità dell'eremita. In occasione dei lavori della commisione viene anche consacrata e completata la Rotonda, sorta sull'eremo, la cui costruzione era iniziata nel 1183 per volere del vescovo di Volterra, Ugo, che non fece in tempo a vederla ultimata essendo deceduto nel 1184. Toccò quindi al suo successore, Ildebrando Pannocchieschi, il compito di consacrarla e aprirla al culto. Ombre dense nascondono gli anni immediatamente successivi. I cistercensi si insediano ufficialmente alla Rotonda nel 1191, ottengono privilegi imperiali nel 1196 e, nello stesso anno, appare anche il primo priore Bono. Parte dei primi discepoli del santo, in disaccordo con i nuovi arrivati, abbandona la Rotonda e fonda nuovi eremi. Nel 1218 iniziano i lavori di costruzione della grande abbazia nella pianura sottostante mentre nello stesso periodo tutta la zona è divenuta dominio senese. Quasi ogni aspetto della storia di Galgano Guidotti da Chiusdino, eremita, beato e santo toscano del XII secolo, è avvolto dal mistero e dalla mancanza di fonti o documenti che ne attestino l'effetiva esistenza. Non ci è pervenuto nulla di contemporaneo al periodo nel quale egli sarebbe vissuto ed esistono differenti e diverse ipotesi sia sulla data di nascita che su quella del suo trapasso. Tutto ciò che viene narrato della vita e delle opere di Galgano è contenuto in biografie di molto successive alla sua scomparsa, nessuna delle quali ci è peraltro pervenuta nella stesura originale, ma solo in trascrizioni ancora più recenti. Unici dati certi si possono quindi considerare gli edifici sorti nel luogo della sua conversione e l'esistenza di un culto storicamente documentato. Tutto il resto è più correttamente definibile leggenda, anche se gli aspetti storici che ne scaturiscono sono estremamente significativi. La scheda biografica che emerge dal confronto delle fonti ci presenta un personaggio che evoca miti di portata universale. Ad ogni passo della sua leggenda è possibile respirare atmosfere in grado di condurci sulle tracce di Artù, alla ricerca del Graal, a fianco di pellegrini e crociati, al galoppo con Templari e cavalieri di ogni sorta, alle origini di una nuova spiritualità, alla magia del gesto, al simbolo ed al mistero. Galgano è, di volta in volta, Parsifal, Galvano, un prescelto come Artù, a differenza del quale infigge per sempre la spada nella roccia. Finora, ancora nessuno è riuscito a risolvere l'enigma, a dirci se Galgano è veramente esistito e se quello che narrano le leggende ha fondamenta storiche. Forse ancora nessuno ha provato a farlo veramente.


Per approfondire l'argomento:
http://web.genie.it/utenti/e/enigmagalgano

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