Il forum dei Drow, dei Vampiri e delle creature dell'oscurità
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 Oggetto del messaggio: festività
MessaggioInviato: mar lug 13, 2004 22:38 
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Come negli altri credi, anche la stregoneria ha i suoi giorni sacri. Le streghe si riferiscono all'insieme dei loro otto giorni celebrativi come "la Ruota dell'Anno". La stregoneria segue le regole della natura ed insegna che tutto nell'universo fa parte di un ciclo. La ruota gira durante l'anno e le streghe prendono parte la ciclo naturale degli eventi. Le festività seguono antiche celebrazioni solari e del raccolto. Si celebra durante i solstizi e gli equinozi, ed anche per le grandi feste accanto al fuco, come l'ultimo raccolto ed i riti di primavera. La festa delle streghe più conosciuta è Halloween, che le streghe chiamano Samhain (sah-wen). Questo è il tempo in cui "il velo tra i mondi è più sottile" e quando ci si può mettere in contatto con gli spiriti dei nostri morti. Le antiche feste delle streghe sono sopravvissute attraverso secoli di incomprensioni. Molte sono state adottate dalle religioni più giovani come mezzo per convertire i 'pagani' ai nuovi credo. Persino oggi, molte delle decorazioni tipiche del Natale, provengono dalle tradizioni della stregoneria.

Feste

Samhain

(Calenda - Halloween - Martinmas )
(Durata: dall’ultima decina di ottobre alla prima settimana di novembre)
(Culmine: notte tra il 31 ottobre ed il primo novembre)

In Samhain celebriamo l’inizio del nuovo anno naturale, anno che trova inizio e forza vitale grazie alla morte di quello precedente. Per i celti ( Samhain è infatti un nome celtico) era anche la fine della stagione luminosa dell’anno.
L’oscurità della morte è dunque per noi matrice di vita rinnovata e purificata, garante dell’inizio di un nuovo ciclo.
La Dea Madre, abbandonate le amorevoli spoglie di benigna dispensatrice d’abbondanza si prepara a scendere nel mondo infero per assumere il sembiante di tenebrosa e possente purificatrice.
Immaginate se il ciclo produttivo dei campi e degli arbusti non si interrompesse per rinnovarsi. Essi perirebbero per esaurimento, lo stesso accadrebbe se gli animali continuassero il loro ciclo riproduttivo iniziato in primavera; la sovrappopolazione causerebbe l’estinzione delle varie specie.
Dunque, dopo Samhain, il gelo, il vento e la neve di Yule, saranno artefici del lavacro naturale.
In questo periodo il sole attenua sempre più il calore dei suoi raggi, sembra che la tenebra avvolga come una guaina il creato cancellando ogni vitale tepore dal mondo. Sembra...
Questo - per noi pagani - è il momento delle grandi riflessioni interiori, è il tempo di scorgere le verità che sono sepolte all’interno del nostro spirito.
Come la Dea Madre inizia a ritirarsi su se stessa per ricaricare le energie vitali che fruttificheranno in primavera, così noi dobbiamo fare pulizia del materiale inutile e dannoso che si è accumulato all’interno di ognuno. Questa pulizia sarà fondamentale per poter continuare il nostro cammino iniziatico in sintonia con le forze naturali.
Compito non facile, certo. In aiuto ci giunge comunque sempre la Grande Madre che, spalancando i portali del mondo infero, ci dona la possibilità d’entrare in empatia con gli spiriti saggi di coloro che ci hanno preceduto lungo il Sentiero, spiriti che ci aiuteranno benignamente o irosamente nel nostro lavoro di catarsi interiore che troverà compimento a Yule.
Dunque il velo che separa i mondi s’assottiglierà consentendoci d’attingere alla brumosa saggezza che riposa nell’Altrove. Secondo il calendario celtico di Coligny, la lunazione precedente a Samhaine è quella di Cantlos, "Il Tempo dei Canti". Per i nostri avi era tempo di sedersi attorno ai catartici fuochi per rimembrare gli avvenimenti accaduti nell’anno precedente e onorare gli spiriti dei morti evocando i loro meriti e le loro gloriose battaglie.
Questa festa "oscura" era diffusa con modalità di svolgimento assai simili in tutta Europa.

Mondo naturale:
Completamento del ciclo vitale nei vegetali, alcuni animali selvatici cadono in letargo, altri perfezionano le tane. Per le popolazioni agresti in tardo autunno è tempo di semina.

Cammino iniziatico: A Samhain il frutto spirituale maturato nell’anno precedente - contenente il seme dello spirito - cade metaforicamente nella terra (semina) ed inizia il suo naturale cammino.

Yule

(Alban Arthan - Solstizio d’Inverno - Jule)
(Sol Invictus - Sol Index - Sol Indigens - Brumalia - Saturnalia)
(Celebrato dalla prima decina di dicembre alla prima di gennaio)
(Culmine: notte del 21 dicembre)

Yule rappresenta la seconda tappa del nostro anno esoterico. L’etimologia di questa parola è riassuntiva del suo significato: essa proviene dalla corruzione di una antico vocabolo germanico che significava "ruota".
I nostri avi parlavano spesso di "Ruota dell’Anno" , per indicare le fasi e periodi cruciali dell’anno naturale. I solstizi erano - e sono - punti di svolta per il calendario spirituale delle stirpi europee; il giorno raggiunge - in questo caso - il minimo della durata per poi iniziare ad "allungarsi" nuovamente.
A livello esoterico il significato attribuito dal paganesimo moderno è - generalmente - questo; l’elemento solare maschile discende nel profondo degli inferni per poi iniziare la risalita verso il Mondo di Mezzo e verso il Mondo Bianco , nel suo cammino incrocia la Dea Madre che ha assunto l’aspetto definitivo di oscura purificatrice e che si prepara al suo lungo ritiro negl’Inferi.
Nella festa di Yule è insita una forte mistica della morte, non in senso orrorifico, anzi...
Si riconosce alla morte la benemerita funzione di equilibratrice naturale, equilibratrice indispensabile per il ritorno della vita. Come abbiamo accennato anche riguardi Samhaine, a gli antichi non sfuggiva che senza la morte degli esseri viventi il ciclo naturale sarebbe impazzito causando la distruzione del nostro spazio vitale.
Così la morte anche in senso esoterico/rituale è indispensabile alla nostra rinascita in nuova forma.
E’ il momento in cui il Dio Solare e la Madre Terra s’incontrano per la prima volta nel ciclo dell’anno naturale.
Per quasi tutte le antiche stirpi europee, a Yule era antica consuetudine accendere un fuoco consacrato (il fuoco simboleggia da sempre il principio solare-maschile legato agli elementi Aria e Fuoco) nel momento culminante della celebrazione di rinascita del Dio Sole.
Durante questo periodo - per "sintonizzarci" con il respiro dei cicli naturali - dovremmo assolutamente completare il processo di purificazione e chiarificazione interiore iniziato con Samhaine.
Le fredde e potenti energie naturali libere in questo periodo ci aiuteranno. Infatti questa per gli scandinavi era la Lunazione del Lupo, associata alla runa Heol, runa patrocinante le energie fredde.
A conferma ricordiamo che per i celti il Solstizio d’Inverno cadeva tra la lunazione di Dumannios ("Tempo delle Profonde Tenebre") e Riuros ("Tempo del Freddo"), ciò a testimoniare come le forze legate al ghiaccio e al gelo fossero ritenute catartiche.
Per gli antichi europei, lo svolgersi dei Misteri aveva anche - non esistendo conflittuale dicotomia tra vita spirituale e vita materiale - una diretta implicazione nell’esistenza quotidiana del singolo. Quindi la necessità di chiarificazione imposta da Yule vale sia per quanto riguarda la nostra essenza spirituale ("sono convinto del cammino interiore da intrapreso?") che quella materiale ("sono convinto del rapporto con X ? Ho scelto davvero il giusto indirizzo dei miei studi? "). In questa celebrazione è tradizione chiedere alla divinità favori e concessioni di tipo materiale.
Yule era - ed è sentita ancora oggi - in modo vivissimo dalle popolazioni germaniche e scandinave.
Sintetizzando, in Yule noi celebriamo:
- Il culmine del processo di chiarificazione interiore attraverso i misteri legati alla discesa della Madre Terra (Gaia, Magna Mater, Nerthus, Brigit) - ora Madre Tenebrosa - nel mondo infero;
- La rinascita della divinità solare (Sol Invictus, Balder, Grannos) con tutta la mistica legata ad esso;
- La presa d’atto che la morte è necessaria all’esistenza poiché complementare alla vita stessa.
- Il gelo, il ghiaccio e il vento come benefici elementi catartici.

Mondo naturale:
attività vitale rallentata e poco visibile. Nel regno animale Il gelo opera selezione sugli individui deboli e malati.

Cammino iniziatico:
a Yule il seme (parte vitale del frutto spirituale) si spoglia del suo involucro e pare cadere nel sonno della morte (per gli alchimisti è la Nigritudo o Nigredine).

Imbolc

(Candelora - Brigantia - Lupercalia -Candlemas - Feriae Sementinae)
( Brigit Day - Juno Februata)
(Da fine gennaio alla prima quindicina di febbraio)
(Culmine: 2 febbraio)

Non smetteremo mai di ripetere che per compenetrare pienamente il significato di queste feste dobbiamo osservare il mondo naturale.
Dopo il grande lavacro invernale la natura - in questo periodo - è scossa dal primo tremito vitale. Gli alberi sono ancora spogli ed il tempo inclemente... Tuttavia è percettibile che la linfa vitale ha ripreso a scorrere - seppur sotterraneamente nel mondo.
In tutta Europa iniziava un periodo purificatorio propedeutico alla rinascita vitale, sia in senso materiale che spirituale. Nei paesi celtici (sia la data del 2 febbraio che il nome appartiene a quel retaggio culturale) Imbolc era una delle grandi feste dell’anno.
In Imbolc si festeggiava il ritorno della Grande Madre nella sua prima manifestazione; la Vergine.
Imbolc e le altre feste europee del periodo erano grandi riti catartici consacrati alla purificazione attraverso i due grandi elementi esorcistici; l’acqua ed il fuoco. Dato comunque che queste celebrazioni avevano il loro fulcro nella manifestazione del principio femminile (tant’è vero che Imbolc era molto legata ai culti lunari), l’accento veniva per lo più posto sul primo elemento. Erano cerimonie spesso legate alla purificazione attraverso le fonti sacre da cui sgorgava l’Acqua Lustrale necessaria per le abluzioni rituali.
Una antica quartina ci conferma che:

" ...Ecco quello che si deve fare a Imbolc;
Lavarsi le mani, i piedi, la testa,
E’così come dico." I riti che si svolgevano durante la celebrazione, oltre ad essere purificatori, avevano un forte carattere protettivo, bisognava difendere la vita che debolmente si era riaffacciata nel mondo.
Il mese in cui si celebra questo mistero - febbraio - deriva appunto da un verbo latino indicante purificazione ed espiazione.
Le tredici candele (per tredici lunazioni) bianche ed il cero immacolato anch’esso (la Dea Vergine) della Candelora cristiana sono di diretta derivazione pagana. Il solito episodio di sciacallaggio religioso operato dagli abramiti.
Il paganesimo moderno rispetta perfettamente la concettualità di Imbolc, i nostri riti sono molto simili a quelli degli antichi.

Mondo naturale:
Iniziano ad apparire segni di gemmazione su alcuni arbusti e alberi. Gli animali diventano irrequieti preavvertendo l’arrivo della stagione riproduttiva.

Cammino iniziatico:
Il seme caduto in autunno (Samahine) e liberatosi (Yule) dai resti dell’involucro che lo conteneva - svelando così la sua essenza prima - ha piantato le delicate radici nella terra che lo ha accolto (Imbolc).




Oestara

(Equinozio di Primavera - Juno Lucina - Vernal Equinox - Lady Day -
Anna Perenna)
(Mamuralia - Festival of the Trees - Piccoli Misteri Eleusini)
(Tutto il mese di marzo)
(Culmine: 21 marzo)

Le energie vitali risvegliate a Imbolc sono - nel periodo di Ostara (nome di una Dea germanica da cui deriva la parola indicante Pasqua nei paesi anglosassoni, Easter) - giunte a maturazione e si sono manifestate in tutta la loro rigogliosa potenza.
Esaltazione in Ostara delle energie vitali della primavera dunque. Anche queste celebrazioni erano rivolte principalmente ad un pantheon di Dee Madri tra cui molto significativa per i romani era Anna Parenna, antichissima divinità femminile di oscura origine festeggiata nel bosco sacro a lei dedicato alle idi di marzo. Nel bosco sacro a Lei dedicato (poco fuori le mura di Roma) si svolgevano riti e cerimonie di carattere sociale che avevano per tema l’esplosione vitale della primavera.
Tuttavia non fatevi trarre in inganno; l’equinozio è la grande epifania degli opposti!
Nel giorno equinoziale la luce e la tenebra sono in perfetto equilibrio, così notiamo che assurgono notevole valenza misteri legati alla dualità delle forze divine rappresentanti il maschile ed il femminile; Marte (da cui marzo; tutto il mese era dedicato al Dio della guerra nella sua funzione di rappresentante delle primeve energie fecondatrici maschili. A Marte - ricordiamolo - è associato il segno astrologico dell’Ariete) ed Anna Parenna per i romani, Cibele e Attis per i frigi, Afrodite e Adone per i greci.
Così anche per le altre culture europee.
Arriviamo quindi alla conclusione che - esotericamente - nelle celebrazioni di Ostara si onora la formazione dell’armonica Coppia Divina, il Dio e la Dea si fidanzano inghirlandati di fiori, quindi ecco prendere forma la grande festa dell’equilibrio cosmico garante di vita e abbondanza.
Segnaliamo che in questo periodo erano celebrati culti in onore delle divinità silvane e dei boschi sacri con tutto il pantheon relativo ad esso (Sileni, Silvani, Satiri).

Mondo Naturale:
fioritura e sviluppo fogliare, gli animali iniziano il loro periodo riproduttivo.

Cammino iniziatico:
il seme spirituale germogliato a Imbolc è ormai nel tempo primaverile (Ostara) un piccolo arbusto in cui scorre la linfa dalle radici alle fronde (quindi guadagnata possibilità di operare magicamente negli ambiti del Trimundio).

Beltame

(Calendimaggio - Valpurgersnacht)
(Da fine aprile a metà maggio)
(Culmine: tra l’ultimo giorno d’aprile ed i primi due di maggio)

Ecco una delle celebrazioni più complesse ed importanti di tutto l’anno esoterico e naturale.
Incominciamo con il dire che Beltane indica che metà del cammino - sia naturale che spirituale - è stato compiuto; la natura ha espresso ormai la sua ricchezza nelle colorate ed armoniche forme del mondo vegetale e animale. Per i celti segnava l’inizio dell’estate, la seconda parte dell’anno, la parte da essi stessi definita luminosa.
La celebrazione di Beltane è essenzialmente legata alla ritualità concernente il fuoco, con tutto il corredo di funzioni correlate ad esso. Quindi funzioni propiziatorie, esorcistiche e apotropaiche.
Dalla bocca dello stesso Cù Chulainn - nel libro "Tolmach Emire" apprendiamo che:

"... Beltane, vale a dire fuoco benefico, cioè i due fuochi accesi dai druidi
con grandi incantesimi. Facevano passare le mandrie tra questi due
fuochi per proteggerle dalle epidemie ogni anno."

Tuttavia dobbiamo mettere in rilievo il significato spirituale di questa festa che è di importanza fondamentale davvero.
In Beltane - sempre con nomi e tempi diversi - la maggior parte degli antichi europei festeggiava il coito divino tra la Madre Terra e le divinità maschili preposte al suo ingravidamento.
E’ lampante come da questa unione divina scaturisse il sostentamento - materiale e spirituale - per tutti gli esseri del creato. Dunque in questo periodo - di cui Beltane è il simbolo esemplificativo - si registrava una straordinaria diffusione di celebrazioni relative alla mistica dell’unione carnale e del concepimento.
In molte contrade del nostro beneamato continente venivano eretti i famosi "Pali di Maggio" - dalla chiara simbologia fallica - attorno a cui la gioventù di allora si radunava a danzare e a fare festa, sempre sotto gli auspici dei grandi fuochi.
Pare anche che si celebrassero riti dal carattere semi-orgiastico dalle caratteristiche fortemente iniziatiche. La compianta scrittrice Marion Zimmer Bradley ce ne ha fornito una bellissima descrizione nel suo capolavoro "Le Nebbie di Avalon"; la Bradley era molto addentro lo studio della nostra spiritualità.
Per queste caratteristiche, la festa di Beltane, è stata particolarmente demonizzata dal cristianesimo.
Esso ha creato la leggenda relativa al fatto che in questo periodo le forze infernali raggiungerebbero il massimo del loro potere sull’umanità. La loro mente piccina e la loro frustrazione sessuale non poteva tollerare misteri tanto grandi e meravigliosi.
Traendo le debite conclusioni: Beltaine rappresenta lo "squillo di tromba" che annuncia il definitivo irrompere delle forze naturali nel mondo, dopo il sonno iniziato a Samahaine.
L’uscio si spalanca per far entrare il principio luminoso inseminatore.

Mondo naturale:
Il ciclo vegetale è avanzato e si prepara alla fruttificazione

Cammino iniziatico:
Il seme spirituale germogliato a Imbolc è ormai arbusto ad Ostara e dopo questa sviluppa gli organi destinati alla riproduzione (Beltaine) e alla conseguente fruttificazione.


Solstizio d’estate


(Festa di Mezza Estate - Festa delle Erbe - Litha - Midsummer’s Eve)
(Da metà giugno alla prima decina di luglio)
(Culmine: 24 giugno)

Siamo dunque giunti al nuovo evento solstiziale, il sole ha raggiunto il massimo del suo fulgore, i campi ondeggiano delle spighe d’oro del grano maturo, la vegetazione è fitta e lussureggiante, gli animali sono al pieno della loro attività.
E’ la festa della fruttificazione, della maturazione dei frutti.
Completato il suo ciclo il sole s’appresterà di nuovo ad iniziare la sua parabola discendente, le forze lunari torneranno d’ora in poi a riacquistare la loro potenza.
Come l’altro solstizio, Litha è un giorno estremamente magico, la porta solstiziale permette l’entrata nel mondo di mezzo di potenti energie cosmiche.
E’ il giorno preposto alla raccolta delle erbe, specie l’iperico. E’ il giorno delle divinazioni e delle magie domestiche, dei piccoli e grandi riti protettivi legati all’elemento fuoco.
Difatti anche questa notte alti falò salutavano e onoravano la potenza degli Dei solari.
Tuttavia non è affatto una festa di carattere esclusivamente maschile.
Pare che in questo periodo i culti relativi alla Dea Diana, divinità strettamente legata alla luna, entrassero in grande fermento. Ad essa ed alle altre dee lunari era associata infatti la famosa rugiada che si raccoglieva all’alba del Solstizio d’Estate, liquido dalle grandi proprietà magiche.
Dobbiamo a questo punto - con estremo piacere - spendere qualche parola sul cammino finora compiuto dalle Dea Madre.
Sappiamo che generalmente la Dea si presenta, seguendo il ciclo naturale - in un triplice aspetto : Vergine - Madre - Anziana.
Divina Vergine durante il periodo di Imbolc/Oestara, Divina Madre in quello di Lughnasad e Divina Anziana nel periodo di Samhaine e Yule.
Ad ognuna di queste fasi corrisponde una lunazione precisa: luna crescente (crescita) - luna piena (realizzazione) - luna calante (decadimento).
Noterete a questo punto i conti non tornano, manca una lunazione - quella della luna nuova - ed il Solstizio d’Estate non entra nei periodi dinamici dell’evoluzione della Dea.
Abbiamo già detto che questo era un periodo in cui si celebravano riti dedicati alle divinità lunari.
La Dea Diana - e con lei tutte le altre Dee lunari - erano anche le Dee divinità dei quadrivi; in questo periodo infatti - fino a pochi decenni addietro - era ancora consuetudine accendere fuochi in prossimità di questi.
Il teosofo e celticista Riccardo Taraglio ha fatto notare che, giungendo ad un quadrivio, noi ci troviamo tre strade davanti, più una - nascosta - dietro.
Dunque abbiamo ragione di credere che in questo periodo solstiziale ci fosse l’immanifesta celebrazione della Gestazione Divina.
Anche esotericamente questo è il periodo di maturazione del nostro frutto spirituale.
Dunque alla gestazione della Dea Madre corrisponde una fase (apparentemente) immanifesta del ciclo lunare: quello della luna nuova.
La cosa non deve poi sorprenderci più di tanto, la gestante è stata da sempre considerata - da svariatissime e numerose culture - come la realizzatrice di un mistero divino importantissimo. Intorno a lei si sviluppò una complessa ritualistica (vedere Sebillot) ed una serie di tabù sopravvissuti fino ad oggi.
Esempio: per il cattolicesimo aver rapporti sessuali con una donna gravida è considerato un peccato mortale, cioè di una importanza straordinaria, equiparabile ad un peccato contro lo Spirito Santo.
Ora dovete sapere che per la teologia cristiana sono perdonabili i peccati contro il Padre e contro il Figlio ma non quelli contro lo Spirito Santo, essi non sono remissibili.
E’ chiaramente un eredità proveniente dagli albori dell’umanità, il tabù sacro relativo al mistero della scintilla divina che penetra dopo il coito (Beltane) all’interno della Grande Madre.
Per la maggioranza degli antichi pagani ciò che si verificava a livello spirituale e divino trovava espressione anche sul piano materiale.
Nella celebrazione del Solstizio d’Estate è uso onorare sia la Dea che il Dio.

Mondo naturale:
la fruttificazione è quasi terminata, la forza vitale esplode nelle sue mille epifanie naturali.

Cammino iniziatico:
l’impollinazione avvenuta a Beltaine ha prodotto il frutto spirituale che è quasi giunto a completa maturazione (Solstizio d’Estate).



Lughnasad

(Lammas - Feriae Augustus e tutte le feste europee del raccolto)
(Da metà luglio a metà agosto)
(Culmine 1° agosto)

Anche qui utilizzo la festa celtica di Lughnasad come nome e concetto riassuntivo di tutte le celebrazioni di questo periodo, celebrazioni che sono essenzialmente FESTE DEL RACCOLTO.
Infatti il nome celtico di Lughnasad designa più che altro la celebrazione irlandese che - accanto al carattere comune di festa del raccolto - aveva forti connotazioni sociali e politiche.
Era occasione della classe guerriera e dotta per incontrarsi e risolvere questioni pendenti di carattere giuridico e rivendicativo.
Tuttavia il carattere generale di queste celebrazioni (diffuse in tutto il continente europeo) - lo ripetiamo - era quello di festa del raccolto.
Era il momento di raccogliere quello che la terra concedeva, il cosiddetto "Primo Raccolto", dopo un anno di attesa e di lavoro.
A livello iniziatico vale lo stesso discorso, è tempo di vedere che tipo di frutto spirituale siamo riusciti a produrre durante il lavoro svolto nell’anno esoterico.
Devo ora accennare ad alcuni misteri che si svolgevano in questo periodo ma che - attenzione - non possiamo definire comuni alla maggior parte delle stirpi europee.
Tuttavia per importanza e bellezza meritano assolutamente di essere citati.
Gli irlandesi asserivano che questa festa era stata istituita da Lugh stesso per celebrare la memoria di sua madre Tailtiu, letteralmente "Terra Fertile" - antichissima rappresentazione della Dea Madre - volontariamente immolatasi per assicurare il sostentamento del popolo.
Ora il termine Lughnasad è tradotto da alcuni come "Le Nozze di Lugh".
In alcune tradizioni - infatti - Lugh convola a nozze con Erin, altra rappresentazione (di carattere fortemente nazionale per gli irlandesi) di Tailtiu.
Tutto ciò ha delle analogie con le celebrazioni di Iside e Osiride che si svolgevano in Egitto.
Un altro elemento che colpisce è che intorno a queste Sacre Unioni è presente una forte componente mitica legata alla morte di uno dei Coniugi Divini, smembramento e rinascita di Osiride, morte di Tailtiu e, non ultima segnaliamo che in alcune località del Galles si celebrava la morte del Dio Sole o dello stesso Lugh!
Dunque schema rituale che comportava la morte di uno dei Coniugi Divini per garantire l’equilibrio cosmico.
Casualità? Io non credo, allo stato attuale è comunque impossibile affermare che questi misteri fossero patrimonio comune degli europei, conviene festeggiare Lughnasad come festa legata feste alla mistica del raccolto.

Mondo naturale:
Mietitura e raccolto.

Cammino iniziatico:
il frutto maturato durante il Solstizio d’Estate è pronto per essere colto, la sua qualità dipende da come l’arbusto si è sviluppato nelle tappe iniziatiche precedenti.





Mabon

(Equinozio d’Autunno - Harvest Home - Grandi Misteri Eleusini)
(Secondo Raccolto)
(Da metà settembre ai primi d’ottobre)
(Culmine: 21 settembre)

Ecco il secondo momento equinoziale, luce e tenebra sono di nuovo in equilibrio perfetto.
Mabon segna la fine dell’anno esoterico e dell’anno naturale.
Il ciclo produttivo e riproduttivo è concluso, le foglie cominciano a ingiallire e gli animali iniziano a fare provviste in previsione dell’arrivo dei mesi freddi. Molte specie migratorie - come le rondini - iniziano il loro lungo viaggio verso sud.
La natura in questo momento è godevolissima, passata la canicola estiva non manca il tepore, e stipato i l raccolto nei luoghi preposti, le popolazioni agricole - e con essa Madre Terra - "tira" il fiato.
E’ tempo di bilanci; abbiamo sotto gli occhi ciò che abbiamo seminato l’anno passato, possiamo constatare che frutto abbiamo raccolto.
In occasione di questo periodo e dell’aratura dei campi erano effettuati un gran numero di riti locali e regionali con il minimo comune denominatore del ringraziamento e della supplice preghiera di concessa mitezza nei confronti della cattiva stagione in arrivo.
Ritualità e spiritualità per lo più agreste.
Importantissima in questo periodo era la spiritualità legata alla vite e alla preparazione dei sidri.
Tali bevande alcoliche assumevano valenza simbolica e spirituale; specie l’orzo fermentato, il sidro di mela e pera e nel Friuli la ribolla (Rèbole) vino ancora in fermentazione.
Ancora adesso nel periodo di Mabon notiamo un gran fiorire di piccole sagre nei paesini montani e agresti nel bellunese e nell’udinese.
Riti più complessi si svolgevano in alcuni paesi celtici dove si celebrava la sconfitta del Re Luminoso causata dal Re Oscuro; il simbolismo è così chiaro che non merita spiegazione.
Ad Eleusi si celebravano i Grandi Misteri, Proserpina si preparava a discendere negli inferi come stabilito dal patto tra sua madre Demetra e Ade.
Secondo alcuni ricercatori il nome Mabon significherebbe - in gallese - Il Figlio.
Alcune tradizioni lo considerano il primogenito di Mordred, da qui il titolo di Re Oscuro.

Mondo naturale:
il ciclo si è quasi chiuso, la natura si prepara alle brume invernali.

Cammino iniziatico:
Il frutto spirituale caduto nella terra (Samhaine) si è liberato dell’involucro (Yule). Ha timidamente radicato (Imbolc) e si è sviluppato (Oestara) fino tirare fuori gli organi floreali necessari alla riproduzione e all’impollinazione (Beltaine). Il frutto si è sviluppato (Solstizio d’Estate) ed è maturato (Lughsanad) e si prepara a cadere nella terra per dare inizio ad un nuovo ciclo (Mabon). Se abbiamo operato bene lo sappiamo solo noi.

_________________
:witch: Sortilegio :muze:

" Ella ha il furore della Dea Sekhmet e la dolcezza della Dea Bastet "
(Il mito dell'occhio del sole, iscrizione del tempio di Philae)


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