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 Oggetto del messaggio: La leggenda dei Nibelunghi
MessaggioInviato: mer gen 03, 2007 22:35 
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Sono molto incuriosita da questa leggenda nordica da cui anche il grande Wagner ha tratto ispirazione per creare la sua "valchiria" e il resto dell'opera...
purttroppo non riesco a trovare delle fonti valide e sicure a cui appellarmi, ma sono sicura che qui per le vie di Valm Neira si nasconde qualcuno che ne sa qualcosa o sa consigniarmi qualche letura da fare in merito...
..conto su di voi!
8-)

Grazie.


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MessaggioInviato: mer gen 03, 2007 22:37 
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Posso solo dirti di non basarti su "The Ring & The Dragon". :sisi:

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15 03 2010 - Crolla un'istituzione di Valm Neira
Azrael The Dark rimuove la sua firma sovradimensionata.

La conoscenza è potere, il potere corrompe.
Studia.


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MessaggioInviato: mer gen 03, 2007 22:43 
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No quello imaginavo! :lol:
anche se nei giorni scorsi ho registrato quel film e prima o poi cercherò di vederlo....

Ho i tre lunghissimi atti della "Valchiria" di Wagner, ma è in tedesco e anche con il libretto capire per bene la storia è complicato, ancor di più vista la mia scarsissima conoscenza del tedesco.... :?


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MessaggioInviato: mer gen 03, 2007 22:45 
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ISYWEN ha scritto:
No quello imaginavo! :lol:
anche se nei giorni scorsi ho registrato quel film e prima o poi cercherò di vederlo....


Ne ho visto 24 secondi e mi è sembrata la versione fantasy di Cento Vetrine.

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“E tu lo sai, quello che ho visto aveva di che nauseare ogni dio normalmente costituito. La vostra incompetenza a gestire il mondo è incommensurabile. Mandate in cancrena tutto cio che toccate....ho voluto avvicinarmi agli uomini ma loro sono piccoli....e lo rimarranno eternamente, con i loro nazionalismi, le loro religioni, la loro inattitudine al potere e i loro limiti temporali.... Perche questo è il vostro punto debole.... Non vivete abbastanza per afferrare e misurare il valore delle cose essenziali.... Mea culpa! Noi, gli dei, abbiamo sbagliato!”
Horus di Ierakonopolis


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MessaggioInviato: gio gen 04, 2007 02:13 
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Pensate.......io sono rimasta disgustata già dai provini!!!!!!!
Ma altri nomi no? mancava che qualcuno si chiamasse Alduino o Gigi ed eravamo a posto!! :evil:

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Tieni stretto l'onore del tuo spirito,
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MessaggioInviato: sab gen 06, 2007 17:22 
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Iscritto il: dom set 24, 2006 11:52
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Auril ha scritto:
Pensate.......io sono rimasta disgustata già dai provini!!!!!!!
Ma altri nomi no? mancava che qualcuno si chiamasse Alduino o Gigi ed eravamo a posto!! :evil:



Romualdo e Fantaghirò.

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“E tu lo sai, quello che ho visto aveva di che nauseare ogni dio normalmente costituito. La vostra incompetenza a gestire il mondo è incommensurabile. Mandate in cancrena tutto cio che toccate....ho voluto avvicinarmi agli uomini ma loro sono piccoli....e lo rimarranno eternamente, con i loro nazionalismi, le loro religioni, la loro inattitudine al potere e i loro limiti temporali.... Perche questo è il vostro punto debole.... Non vivete abbastanza per afferrare e misurare il valore delle cose essenziali.... Mea culpa! Noi, gli dei, abbiamo sbagliato!”
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MessaggioInviato: dom gen 07, 2007 00:43 
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Iscritto il: mer dic 06, 2006 01:54
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Doom Cat ha scritto:
Auril ha scritto:
Pensate.......io sono rimasta disgustata già dai provini!!!!!!!
Ma altri nomi no? mancava che qualcuno si chiamasse Alduino o Gigi ed eravamo a posto!! :evil:



Romualdo e Fantaghirò.


Si Esatto... :twisted:

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MessaggioInviato: dom gen 07, 2007 21:13 
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Beh, ora che lo ho visto posso dirvi che i nomi sono gli stessi usati da Wagner nella sua opera e penso che siano rimasti fedeli alla leggenda in questione.


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MessaggioInviato: sab mag 19, 2007 03:21 
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L'Anello dei Nibelunghi wagneriano è ispirato alla "Canzone dei Nibelunghi" (XIII sec) un poema in alto tedesco che pare sia stato scritto parallelamente alla norrena Saga dei Volsunghi. Entrambi narrano degli eventi accaduti tra i V e il VI secolo d.C. tramandati nei secoli dalla viva tradizione orale presente nell'area germanica e scandinava.
Io l'ho letta e la amo molto visto che da anni uso il nick (non qui.. non potevo andare OT ghgh) Brunhilde in onore della protagonista :d


Tuttavia, non ho voglia di scrivere visto che esistono articoli dettagliati sull'argomento scritti sicuramente meglio di come potrei farlo io ora alle 3 del mattino ghgh

Questo è uno dei migliori che si trovano in rete:


Articolo da Unipa.it:

Cita:
Saga dei Volsunghi (antico nordico)

Sigi, figlio di Odino, allontanato da casa per aver ucciso un servo, si dà alle scorrerie e diventa un re ricco e potente. Ha un figlio di nome Rerir, la cui moglie non riesce ad avere figli, ma Frigg ascolta le loro suppliche e convince Odino ad inviare loro una mela “magica” tramite una fanciulla (Hljódr) sotto forma di corvo. Grazie alla mela la regina rimane incinta, e alla fine della gravidanza, che dura 6 anni, nasce un bambino già sviluppato, chiamato Völsungr.
Völsungr si sposa con Hljódr e dalla loro unione nascono Sigmundr (maschio), Signy (femmina) e altri nove figli maschi. Signy si sposa con Siggeirr, e durante il banchetto di nozze Odino conficca una spada (Gramr) in un ceppo, dal quale sembra impossibile estrarla. Solo Sigmundr riesce ad estrarla. Siggeirr chiede a Sigmundr di consegnargliela, ma questi rifiuta, e allora, per vendicarsi, dopo qualche tempo Siggeirr invita i Volsunghi nel suo palazzo, uccide Volsungr e fa appendere a un albero, a testa in giù, i suoi figli maschi. Questi vengono divorati, uno per notte, da una lupa; tutti tranne Sigmundr, che viene salvato da sua sorella Signy, la quale gli cosparge la bocca di miele, cosicchè la lupa, invece di divorarlo, comincia a leccargli la bocca, dandogli la possibilità di addentarle la lingua e di ucciderla, e di scapparsene nel bosco. Nel frattempo Signy ha due figli da Siggeirr. Per provarne il coraggio, cuce loro addosso le camicie, prendendo insieme tessuto e pelle, ma questi piangono dal dolore, deludendo la madre. Signy li porta allora da Sigmundr, nel bosco, dove lui chiede loro di impastare della farina al cui interno si trova un serpente velenoso. I bambini rifiutano e Sigmundr li uccide. Allora Signy, per avere un figlio coraggioso, degno dei Volsunghi, si traveste e, sotto mentite spose, giace col fratello. Dalla loro unione nasce Sinfjötli, che non piange quando la madre gli cuce sulla pelle la camicia, e impasta farina e serpente come se nulla fosse. Sigmundr si sposa successivamente con una certa Borghildr, che avvelena Sinfjötli per vendicare il fratello, un re, ucciso da questi, e viene quindi ripudiata da Sigmundr, il quale si risposa con Hjördis, figlia di un altro re. Durante una battaglia, Sigmundr è ferito a morte, e affida alla moglie, incinta, i pezzi della spada Gramr. Hjördis viene trovata e poi sposata da Alfr, figlio del re di Danimarca, e dà alla luce Sigurdr, figlio di Sigmundr.
Sigurdr cresce alla corte di Alfr, ed è affidato alle cure di un tutore di nome Reginn, un fabbro, che forgerà nuovamente la spada Gramr. Sigurdr si sceglie, senza saperlo, un cavallo grigio, Grani, che discende da Sleipnir, il cavallo a otto zampe di Odino. Reginn è fratello di Otr e Fafnir. Otr soleva assumere, di giorno, le sembianze di lontra, per pescare presso la cascata del nano Andvari. Un giorno viene ucciso con una pietra da Loki (divinità maligna), che si era recato alla cascata insieme a Odino e a Hoenir (un’altra divinità). I parenti di Otr chiedono quindi a Loki, Odino e Hoenir un riscatto in oro, sufficiente a riempire la pelle di lontra (cioè Otr). A tal fine Loki cattura con una rete Andvari, che è momentaneamente sotto forma di luccio per procurarsi il cibo, e lo costringe a dargli tutto il suo oro, compreso un anello da quale il nano non voleva separarsi. Il nano allora maledice l’anello e tutto l’oro, annunciando la morte dei suoi futuri possessori. Fafnir quindi uccide il padre, si impossessa dell’oro e si trasforma in un enorme serpente-drago per custodirlo (draghi e serpenti nei miti germanici sono equivalenti). Sigurdr, incitato da Reginn, uccide Fafnir e si impossessa del tesoro. Reginn vuole mangiarsi il cuore di Fafnir, per diventare forte e audace, allora Sigurdr lo uccide e mangia lui il cuore di Fafnir. Ricco e coraggioso come non mai, cavalcando incontra la valchiria Brunilde (sorella di Attila), addormentata, dentro una corazza, a causa di un incantesimo di Odino, perchè aveva fatto vincere un guerriero contro la sua volontà. Sigurdr taglia la corazza e lei si sveglia. Insegna a Sigurdr come usare le rune, e poi si giurano fedeltà ed eterno amore. Poi Sigurdr arriva alla corte di Gjuki, sposo di Grimilde. I due hanno tre figli maschi (Gunnar, Högni e Gutthormr) e una figlia femmina (Gudrun). Grimilde fa bere a Sigurdr una pozione magica che gli fa dimenticare Brunilde, e così riesce a fargli sposare sua figlia Gudrun. Nel frattempo Gunnar si innamora di Brunilde, ma questa vuole sposare solo il più coraggioso degli uomini, cioè colui che riuscirà ad attraversare le fiamme che cingono la sua dimora. Gunnar chiede aiuto al cognato, che, ingannando Brunilde, atraversa le fiamme sotto le spoglie di Gunnar, ma poi pone una spada in mezzo al letto, tra il suo corpo e quello di Brunilde, per non giacere con lei tradendo il cognato. Dopo il matrimonio di Gunnar e Brunilde, Sigurdr riacquista la memoria del suo amore per Brunilde, e rimane malissimo. nel frattempo Brunilde scopre di essere stata ingannata da Gunnar e Sigurdr, e vuole vendicarsi uccidendo o l’uno o l’altro. Allora Gutthormr uccide Sigurdr e ne è a sua volta ucciso, e Brunilde si ferisce con una spada e si getta nella pira dove ardono Sigurdr e il figlioletto di 3 anni.
Gudrun viene costretta da madre (Grimilde) e fratelli (Gunnar e Högni) a sposare Attila, il quale vuole prendersi il tesoro di Sigurdr (che ora ha Gunnar). Attila invita dunque i due fratelli alla sua corte e fa strappare il cuore a Högni per convincere Gunnar a rivelargli il nascondiglio del tesoro. Ma Gunnar resiste e allora lo fa gettare con le mani legate in una fossa di serpenti, che lui riesce ad addormentare suonando con la bocca un’arpa che gli procura Gudrun, tutti tranne uno, che gli entra dentro la bocca e gli divora il cuore. Allora Gudrun uccide i due figli che ha avuto da Attila, versa al marito il loro sangue mischiato a vino in calici ricavati dai loro teschi (parallelismo con Volundr e con Rosmunda), e gli dà da mangiare il cuore arrosto. Poi, insieme a Niflungr, figlio di Högni, uccide Attila.
Gudrun cerca quindi di togliersi la vita annegando in mare, ma viene trasportata dalle onde alla cittadella di un re chiamato Jonakr, che la sposa, e ha con lei alcuni figli, che crescono insieme a Svanhildr, la figlia che lei aveva avuto da Sigurdr, bella e dallo sguardo penetrante. Il re Ermanarico la fa chiedere in sposa dal figlio Randver, ma i due giacciono insieme, istigati dal consigliere Bikki, che poi accusa Randver di tradimento, per cui Ermanarico fa impiccare il figlio Randver e fa calpestare dai cavalli Svanhildr. Gudrun, quindi, manda i figli a vendicarla: essi riescono a tagliare mani e piedi ad Ermanarico, ma poi vengono lapidati su consiglio di Odino.

Edda (antico nordico)

Nell’Edda, dopo aver ucciso Fafnir, Sigurdr incontra la valchiria Sigdrifa, distinta dalla Brunilde che sposerà poi Gunnar.

Il Nibelungenlied (medio alto tedesco)

Nella versione tedesca, Sigfrido (= Sigurdr del nordico) conquista il tesoro uccidendo i suoi due possessori (i fratelli Schilbunc e Nibelunc), vincendo il nano Alberico, re degli Alfi (un loro vassallo), e uccidendo un terribile drago. Si bagna nel sangue del drago per diventare invincibile, ma una fogliolina di tiglio si posa nella zona fra le due scapole, che diverrà così il suo punto vulnerabile.

Brunilde è la regina dell’Islanda, che sottopone i suoi pretendenti a prove di forza. Sigfrido aiuta Gunther (= Gunnar del nordico) a superare le prove con l’aiuto di un mantello magico che lo rende invisibile. La madre di Gunther si chiama Ute (= Grimilde del nordico), e sua sorella si chiama Crimilde (= Gudrun del nordico). Abitano nella reggia di Worms, capitale del primo regno burgundo.

Hagen (= Högni del nordico) non è fratello di Gunther, bensì il più forte dei guerrieri burgundi, che vendica Brunilde, sua regina, uccidendo Sigfrido, e poi getta l’oro nel Reno.

Crimilde vuole vendicare la morte di Sigfrido, ucciso da Hagen. Sposa Etzel (= Attila), alla cui corte vivono Teodorico e Ildebrando, e quando i burgundi (tra cui Hagen e Gunther) si recano alla corte unna, Crimilde istiga gli unni ad uccidere i burgundi. Si scatena una lotta in cui muoiono sia i burgundi (sopravvivono solo Hagen e Gunther) che molti tra goti e unni. Teodorico conduce Gunther e Hagen prigionieri da Crimilde, che vuole sapere dove si trova il tesoro: fa uccidere e decapitare Gunther, che è suo fratello, e, dopo l’ennesimo rifiuto, decapita ella stessa Hagen, con la spada di Sigfrido, di cui si era impossessato Hagen. Allora Ildebrando la uccide, anche perchè lei aveva promesso a Teodorico che non avrebbe ucciso nè Gunther nè Hagen.

Considerazioni generali

Nella saga nordica Attila è il cattivo, colui che attira alla sua corte i burgundi allo scopo di ucciderli e rubargli il tesoro; nel poema tedesco, invece, Attila è una figura positiva, mentre la cattiva è Crimilde, che trama contro i fratelli per vendicare Sigfrido e per impossessarsi del tesoro.

Alla base della leggenda vi è un fatto storico, cioè la distruzione del primo regno burgundico (Worms, medio Reno) nel 436 ad opera degli unni, che sconfissero il re Gundimar, il quale cadde sul campo con tutta la sua famiglia e gran parte del suo popolo. A questo si unisce, oltre ad elementi fiabeschi quali draghi e tesori, anche il fatto leggendario dell’uccisione di Attila da parte della principessa germanica Hildiko, che lo pugnala nella notte nuziale per vendicare la morte dei suoi congiunti e lo sterminio del suo popolo.

Ermanarico, grande re Ostrogoto, muore nel 375, carico di anni.
Attila muore nel 453. La furia degli Unni si scatena nel 375, e gli Ostrogoti di Ermanarico sono i primi ad esserne investiti. Alcuni di loro scappano in Crimea, gli altri passano il Danubio e si stabiliscono in Pannonia come foederati dell’Impero Romano. Poi Attila invade la Pannonia e li assoggetta. Dopo la sua morte si liberano e ritornano ad essere foederati dell’Impero.
Teodorico, che da piccolo era stato mandato come ostaggio a Costantinopoli, presso l’imperatore Zenone, muore nel 526. Succede al padre nel 474. Nel 488 scende in Italia per scacciare Odoacre, re degli Eruli, e lo uccide nel 493.

Non è possibile, dunque, che Gudrun sposi Ermanarico dopo la morte di Attila (in quanto Ermanarico muore quasi un secolo prima), nè tantomeno che Teodorico viva alla corte di Attila.


Wagner

Wagner, compositore tedesco del XIX secolo (Lipsia 1813 - Venezia 1883), è attratto dalla letteratura germanica, anche a causa del fatto che per i romantici ciò che è “primitivo” è bello e degno di essere raccontato. Compone quindi un ciclo operistico chiamato DER RING DES NIBELUNGEN (= L’anello del Nibelungo), nel quale riprende la leggenda dei Nibelunghi, e per il quale scrive un testo poetico in versi allitteranti, ma con l’allitterazione portata all’estremo. Il ciclo è articolato in quattro opere (= tetralogia):

1) DAS RHEINGOLD (L’oro del Reno)
2) DIE WALKÜRE (La Valchiria)
3) SIEGFRIED (Sigfrido)
4) DIE GÖTTER DÄMMERUNG (Il crepuscolo degli dei)

Il testo poetico fu portato a termine nel 1853 e pubblicato nel 1863. L’oro del Reno fu rappresentato per la prima volta nel 1869; La Valchiria nel 1870, entrambe a Monaco.



Da Wikipedia riporto un altro articolo sulla Canzone dei Nibelunghi:

Cita:
La canzone dei Nibelunghi
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.


Il Nibelungenlied, ovvero Canto (Canzone) dei Nibelunghi (tradotto in italiano anche col titolo I Nibelunghi; vedi riferimenti bibliografici) è un poema epico scritto in alto tedesco medio nella prima metà del XIII secolo. Narra le vicende dell'eroe Sigfrido alla corte dei Burgundi, e della vendetta di sua moglie Crimilde, che porta a una conclusione catastrofica e alla morte di tutti i protagonisti.

Il poema fu perduto nel XVI secolo, ed è giunto a noi in diversi manoscritti che presentano un insieme di differenze e varianti. Si compone di circa 8000 versi, raggruppati in quartine e articolati in 39 canti detti "avventure". I manoscritti furono recuperati nel XVIII secolo, e divennero molto noti nell'Ottocento romantico; ispirarono, fra gli altri, Richard Wagner, che su di essi basò la sua celebre tetralogia L'anello del Nibelungo.
Indice



Fonti e autore


Il Nibelungenlied è basato su temi eroici germanici precristiani (la Niebelungensaga), che includevano la narrazione, tramandata oralmente, di eventi storici realmente accaduti fra il V e VI secolo. La letteratura mitologica norrena ha un parallelo di questi temi nella Völsunga saga e nella Atlakviða.

L'autore del poema è un anonimo dell'area del Danubio, fra Passau e Vienna, e ha composto l'opera fra il 1180 e il 1210, forse alla corte del vescovo di Passau, Wolfger von Erla (in carica dal 1191 al 1204). Secondo molti studiosi l'autore era probabilmente una persona istruita della corte del vescovo, e scriveva per i clerici e i nobili di corte.

È stato suggerito che l'autore possa essere Konrad von Fußesbrunnen, Bligger von Steinach o Walther von der Vogelweide; ma si tratta esclusivamente di ipotesi.

Storia dei testi

Il primo manoscritto a essere ritrovato, nel 1755 a Hohenems, Vorarlberg. In seguito ne sono state trovate un'altra quarantina di versioni, di cui tre principali, battezzate da Karl Lachmann A, B e C. Queste tre versioni presentano alcune varianti. Gli studiosi non sono ancora riusciti nel compito di comporre uno stemma del testo, ovvero ricostruire un albero genealogico delle versioni che sono state preservate e quindi trarre conclusioni definitive circa quale di esse si avvicini maggiormente all'originale duecentesco. Si pensa che influenze della tradizione orale abbiano contribuito alla nascita delle varianti.

Personaggi e vicende


Il Nibelungenlied sviluppa due vicende principali. La prima riguarda l'eroe Sigfrido e le sue gesta alla corte dei Burgundi, fino alla morte dell'eroe per mano del traditore Hagen. La seconda riguarda la vendetta di Crimilde contro coloro che si sono macchiati dell'assassinio di Sigfrido.

Sigfrido e Crimilde


Crimilde, bellissima sorella del re Gunther di Worms e dei suoi fratelli Gernot e Giselher, ha deciso di non sposarsi a causa di un sogno premonitore che sua madre ha interpretato dicendole che suo marito è destinato a morire di morte violenta. Tuttavia l'eroe Sigfrido, principe di Xanten, sente parlare della bellezza della donna e decide di volerla in moglie. Sigfrido ha precedentemente ucciso il drago Fafnir e si è impossessato del vastissimo tesoro dei Nibelunghi. Bagnandosi del sangue del drago è diventato invulnerabile, ma una foglia si è posata in quell'occasione sulla sua schiena, per cui la sua invulnerabilità è incompleta (una evidente analogia qui è con il tallone di Achille).

Giunto a Worms, Sigfrido si ingrazia re Gunther aiutandolo a sconfiggere i Sassoni. Per ottenere Crimilde in sposa, acconsente ad aiutare Gunther a sposare l'altera regina Brunilde di Islanda. Spacciandosi per un vassallo di Gunther, Sigfrido accompagna il re in Islanda, e qui, usando un mantello magico che lo rende invisibile, aiuta Gunther a sopraffare Brunilde e a ottenere da lei il matrimonio. La fiera Brunilde si oppone con la forza a Gunther persino nella prima notte di nozze, arrivando a legarlo per impedirgli di possederla. Anche in questo frangente Sigfrido corre in aiuto di Gunther, prendendone segretamente il posto per ridurre la sposa riottosa alla sottomissione. In tale occasione Sigfrido ruba un anello e una cintura a Brunilde, simboli della deflorazione della donna (sebbene lo stesso Sigfrido non si sia spinto fino a possedere la moglie dell'amico). Sigfrido dona anello e cintura a Crimilde, che Gunther concede in sposa a Sigfrido secondo i patti.

Anni dopo, Sigfrido e Crimilde sono in visita a Worms. Brunilde non si capacita del fatto che suo marito abbia concesso sua sorella in sposa a un vassallo, e si mostra sospettosa e ostile con i suoi ospiti. Crimilde e Brunilde, recandosi in chiesa, litigano su chi di loro debba avere la precedenza, ovvero chi di loro abbia un marito di più alto rango. Crimilde, ignara dell'inganno perpetrato da Gunther e Sigfrido nei confronti di Brunilde, finisce per mostrare alla sua rivale l'anello e la cintura donatele da Sigfrido anni prima, alludendo al fatto che Sigfrido abbia posseduto Brunilde.

Hagen, il crudele, astuto e fiero vassallo di Gunther, sostiene apertamente che l'offesa arrecata a Brunilde vada lavata con il sangue di Sigfrido. Riesce a farsi rivelare da Crimilde l'unico punto debole dell'eroe, e lo colpisce a tradimento durante una battuta di caccia. Lo stesso Hagen ruba il tesoro dei Nibelunghi e lo immerge nel Reno, per impedire che Crimilde possa usarlo per crearsi un proprio esercito e vendicarsi dell'assassinio del marito.

La vendetta di Crimilde


Anni dopo, Attila re degli Unni chiede in sposa Crimilde. La donna, dopo qualche esitazione, acconsente, premeditando la vendetta contro la propria famiglia. Al battesimo del primo figlio avuto da Attila, invita i Burgundi in Ungheria. Hagen cerca di dissuadere Gunther dall'accettare, invano. Mentre i Burgundi attraversano il Danubio, le ondine parlano ad Hagen, profetizzando che di tutta la compagnia solo un monaco tornerà vivo a Worms. Per impedire l'avverarsi della profezia, Hagen tenta di uccidere il monaco, che riesce però a scappare e tornare a casa.

Arrivati alla corte di Attila, i Burgundi chiedono di poter tenere le proprie armi; pur mostrandosi offeso, Attila acconsente. A questo punto gli eventi precipitano rapidamente verso la tragedia. Crimilde pretende che le venga reso il tesoro dei Nibelunghi, e nella disputa che segue Hagen decapita il figlio neonato di Attila e Crimilde. I Burgundi vengono accerchiati in un salone, in cui sono attaccati dagli Unni in diverse ondate.

Nel combattimento che segue, numerosi eroi si trovano coinvolti nello scontro senza volerlo. Il poema si sofferma a lungo sul dissidio morale di personaggi come Rüdiger e Teodorico di Verona, amici dei Burgundi, che a lungo si interrogano se rispettare i loro vincoli di amicizia o i loro vincoli di fedeltà ad Attila e a Crimilde. Rüdiger, per esempio, affronta i Burgundi ma acconsente volentieri a donare il suo scudo migliore ad Hagen.

Dopo una serie lunghissima e tragica di duelli e combattimenti, tutti i Burgundi vengono uccisi eccetto Hagen e Gunther. Crimilde uccide Gunther in prigione, e mostra la sua testa a Hagen, intimandogli di rivelare dove ha nascosto il tesoro; il rifiuto di Hagen viene ripagato con un'altra decapitazione. Ildebrando, un vassallo di Attila, impazzisce d'odio per la morte ingloriosa di Hagen e lo vendica uccidendo a sua volta Crimilde.



Io consiglio la lettura. Come tutte le Saghe norrene tradotte in italiano perde un pò ma non è assolutamente difficile da capire, il testo è semplice.

_________________
Chessintra Dal'Zahuryn
.::¤Lloth lu' Olath Ilhar tlu ussta quar'valsharess,
tlu ussta oloth, xuil dos F'sarn gareth, xuil dos F'sarn llieh
¤::.
***
Ze'Zuanth Valsharess
Drow del Regno di Nimenia
http://www.drowrealms.com
Sito della Razza Drow del Regno di Nimenia
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GDR testuale ad ambientazione fantasy


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MessaggioInviato: sab mag 19, 2007 23:05 
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Mi incuriosiscte molto in effetti, mi piace questo genere di letteratura =)

_________________
Amore è la legge, amore sotto la volontà

Ogni uomo ed ogni donna è una stella.


Liber AL vel Legis


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 Oggetto del messaggio: Re:
MessaggioInviato: ven feb 01, 2008 15:39 
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oh adoro questa leggenda!!! :stval:

c'è solo da stare un po' attenti, perchè le vicende e i nomi ogni tanto variano un po'...
ma se ci pensate bene, ha attraversato secoli di storia continuando ad affascinare!!
dall'Edda fino a Wagner!


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 Oggetto del messaggio: Re: La leggenda dei Nibelunghi
MessaggioInviato: lun mar 24, 2008 20:18 
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Grazie mille!
Ero certa che qui in questa lande oscure qualcuno mi avrebbe saputo dare qualche risposta....
ora con un po' di pazienza cercherò di leggere tutto quello che hai scritto Chessintra.
Ora magari con qualche nozione in più posso anche andare in Biblioteca a cercare qualche testo.
Grazie!


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 Oggetto del messaggio: Re: La leggenda dei Nibelunghi
MessaggioInviato: mar apr 01, 2008 02:05 
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Anche questo è un assai nobile e proficuo argomento...desideravo da molto ampliare la mia conoscenza in questo campo, che per troppo tempo è rimasto oscuro...finalmente qui trovo notizie fondamentali...posso domandare se qualcuno potrebbe indicarmi un testo ottimo da leggere, magari completo su questa particolare Saga Nordica?

_________________
Il destino è nelle nostre mani, ora tocca a noi scegliere...
Il Male è in noi, noi siamo il Male
Quando la Morte verrà a prendermi, non vorrei essere qui


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 Oggetto del messaggio: Re: La leggenda dei Nibelunghi
MessaggioInviato: dom giu 22, 2008 16:12 
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Saga dei Volsunghi, ed. Iperborea (acquistabile online sul ilcerchio.it)
I Nibelunghi, Giulio Einaudi Editore 1972

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Chessintra Dal'Zahuryn
.::¤Lloth lu' Olath Ilhar tlu ussta quar'valsharess,
tlu ussta oloth, xuil dos F'sarn gareth, xuil dos F'sarn llieh
¤::.
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Ze'Zuanth Valsharess
Drow del Regno di Nimenia
http://www.drowrealms.com
Sito della Razza Drow del Regno di Nimenia
http://www.nimenia.org
GDR testuale ad ambientazione fantasy


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