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bak kagay
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Oggetto del messaggio: NON SI DISTURBA IL SONNO DEI MORTI Inviato: sab gen 17, 2009 18:22 |
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Iscritto il: mar feb 24, 2004 00:43 Messaggi: 45
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NON SI DISTURBA IL SONNO DEI MORTI
a parecchi giorni in paese non si parla d’altro che del camposanto. Nessuno vi si è più recato, o almeno la maggior parte della gente superstiziosa. Le autorità cittadine hanno liquidato la faccenda accusando dei - passatemi il termine - “fantomatici” vandali irrispettosi. Eppure so che non centra nessun buontempone o chissà chi. Io sono la causa di tutto. Ripensare a quei momenti mi fa rabbrividire però ho deciso di raccontarvi ugualmente la mia storia. Penso abbiate sentito, almeno una volta nella vita, la diceria secondo la quale recitando il Padre Nostro o l’Ave o Maria al contrario, davanti ad uno specchio a mezzanotte, sia possibile vedere il diavolo, gli spiriti o assistere ad eventi misteriosi. Io ci ho sempre scherzato su ma paradossalmente non avevo mai tentato nulla in proposito, frenato da qualcosa che mi diceva “non si sa mai...”. Comunque, qualche sera fa mi trovavo un po’ alticcio, anzi diciamo pure molto alticcio. Con i miei compagni di bevute, alcuni molto più sbronzi di me, decidemmo di tornare a casa a piedi. Per strada fu proposta una scommessa, forse comune a tanti gruppi di amici un po’ beoni: passare qualche ora al cimitero. Il premio era composto da parecchie banconote da cinquanta euro e mi proposi subito come partecipante, l’unico. Giunti al camposanto scavalcai il cancello e cominciai a camminare tranquillo tra le lapidi. La luna piena e i ceri avvolgevano il luogo con una gradevole luminosità delicata. Il cimitero di paese è praticamente diviso in due: una parte più antica e monumentale, piena di lapidi color grigio piccole e grandi, semplici o elaborate, e una zona più moderna con tanti corridoi di loculi dai marmi bianchi e puliti. Mi diressi in uno di quei corridoi e colsi l’occasione di cercare i miei cari estinti, se non altro per perdere tempo. Non vi nascondo di aver rabbrividito un poco vedendo gli sguardi dei morti nelle foto. Un paio di volte mi sono addirittura voltato per accertarmi che non stessero seguendo i miei passi. Dopo essermi trattenuto qualche minuto decisi che era giunto il momento di riscuotere il mio premio. Guardai l’orologio: era mezzanotte. Fu allora che ripensai senza volerlo alle dicerie circa le preghiere al contrario, lo specchio, la mezzanotte e via dicendo senza contare, tra l’altro, che la sbronza mi aveva reso abbastanza temerario. Facciamo un tentativo, pensai. Non conoscevo molte preghiere ma il fatto di trovarmi in un cimitero mi suggerì L’Eterno Riposo. Ricordai ogni parola e la scrissi sul cellulare.
L'eterno riposo dona loro, o Signore e splenda ad essi la luce perpetua. Riposino in pace. Amen
Durante la digitazione cominciò a soffiare il vento che portò scricchiolii e rumori sommessi. La brezza andava e veniva. Nonostante i brividi finii di scrivere e dopo alcuni secondi di indecisione iniziai a recitare:
Nema. Ecap ni onisopir. Auteprep ecul al isse da adnelps e erongis o, orol anod osopir onrete’l.
Negli attimi seguenti non accadde nulla. Silenzio. Il vento soffiò di nuovo, questa volta più forte, e il frusciare dei cipressi esplose di botto facendomi sobbalzare; poi una la cappa di silenzio si rimpadronì del cimitero. Non nascondo il fatto che il cuore avesse cominciato a battermi più veloce. Mi guardai nervosamente sentendomi un idiota: cosa sarebbe dovuto accadere se non rendermi ridicolo?
Mi voltai di scatto verso la parete di loculi dietro di me. Le candele ardevano placide e i volti dei defunti fissavano il vuoto sorridendo come sempre. Tutto tranquillo insomma nonostante avessi udito di sfuggita qualcosa di strano. La mano prese a tremare e io la ignorai cercando di farmi forza, dando la colpa ai brividi provocati dalla fresca brezza notturna, poi riudii il suono; proveniva dal loculo di - non ricordo il nome - un tizio con i baffi neri e i ricci. L’unica parola per definire quel rumore è “lamento soffocato”. Davvero, sembrava un lamento o forse è meglio dire un grido, attutito dalla bara e dal cemento. Non ci furono attimi di incertezza: anche se avessi voluto credere di essermi sbagliato, di aver confuso gli scricchiolii dei rami o lo stormire delle foglie, nuovi e sempre più indiscutibili lamenti provenivano dalla tomba. Sembrava ci fosse qualcuno di “vivo”, sofferente. Il tremore alle mani si estese anche alle gambe e mi veniva difficile allontanarmi o per lo meno scuotermi da quello stato. Alle prime grida di dolore se ne aggiunsero altre, provenienti dagli altri loculi, tutte soffocate ma ugualmente udibili. Riconobbi pianti, singhiozzi, e parole confuse. Inoltre, ora che ci penso, ricordo di aver sentito addirittura dei colpi, come se i corpi si stessero agitando dentro alla bara, in un disperato tentativo di fuga. E’ stato terrificante. Dopo non so quanto e come mi sono ritrovato a correre per i vialetti del cimitero, a scavalcare il cancello e a tornare a casa. Non ho neppure dormito. La sera seguente venni a conoscenza di un particolare, quello per cui al solo parlarne tutti si facevano il segno della croce: i visi dei morti nelle foto avevano tutti un’orribile espressione di dolore, deformata all’inverosimile. Addirittura l’inchiostro si era quasi sciolto contribuendo a dare un aspetto ancor più terrificante. Solo alcuni loculi presentavano tale anomalia e cioè quelli davanti ai quali avevo recitato la preghiera.
* * *
Ieri sono andato al cimitero e con timore ho preso i nomi di chi ho fatto soffrire. Suona strano, vero? Ho fatto soffrire dei morti. La mia intenzione è di far celebrare una messa di suffragio e sperare di farmi perdonare.
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Ysingrinus
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Oggetto del messaggio: Re: NON SI DISTURBA IL SONNO DEI MORTI Inviato: sab gen 17, 2009 19:36 |
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Iscritto il: gio mag 03, 2007 02:05 Messaggi: 14507 Località: Manduria - Roma (molto poca)
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Leggerò il tuo lavoro al più presto, magari domani, ora sono troppo stanco e con la testa persa! =)
_________________ Amore è la legge, amore sotto la volontà
Ogni uomo ed ogni donna è una stella.
Liber AL vel Legis
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Muzedon
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Oggetto del messaggio: Re: NON SI DISTURBA IL SONNO DEI MORTI Inviato: sab gen 17, 2009 23:13 |
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Iscritto il: mar feb 03, 2004 12:50 Messaggi: 34449 Località: Valm Neira
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A me fa pensare effettivamente alla nostra cricca di beoni...
_________________ Siamo simili in molti modi, tu ed io. C'è qualcosa di oscuro in noi. Oscurità, dolore, morte. Irradiano da noi. Se mai amerai una donna, Rand, lasciala e permettile di trovare un altro uomo. Sarà il più bel regalo che potrai farle. Che la pace favorisca la tua spada. Tai'shar Manetheren!
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Ysingrinus
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Oggetto del messaggio: Re: NON SI DISTURBA IL SONNO DEI MORTI Inviato: sab gen 24, 2009 04:02 |
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Iscritto il: gio mag 03, 2007 02:05 Messaggi: 14507 Località: Manduria - Roma (molto poca)
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Racconto carino come idea, forse potevi svilupparlo maggiormente, aumentare l'idea inquietante magari facendo in modo che il protagonista debba pagare in qualche modo l'azione sacrilega che ha compiuto. Inoltre gli amici sono scomparsi in tutto questo, non compaiono più che fine hanno fatto? Magari le anime disturbate potrebbero cercare di entrare in contatto con gli amici del protagonista, per vendetta o anche soltanto per poter raggiungere chi ha scombussolato il sonno tranquillo dei morti, e questo potrebbe portare pazzia, rabbia o qualsiasi cosa nel gruppetto di amici ubriaconi... Secondo me se riesci ad elaborare maggiormente l'intreccio narrativo, può venire fuori qualcosa di carino! Comunque conosco delle persone che possono mettersi a urlare e piangere istericamente se qualcuno prova a recitare qualche preghiera al contrario (posso recitare tutto l'Ave Maria o anche il Padre Nostro al contrario, devo solo ricordarmele al dritto queste preghiere, effettivamente l'Eterno Riposo è facile perché breve ) o anche soltanto a pronunciare tre volte la parole "nema", nella stessa modalità in cui la preghiera dovrebbe far apparire il diavolo bla bla bla
_________________ Amore è la legge, amore sotto la volontà
Ogni uomo ed ogni donna è una stella.
Liber AL vel Legis
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Abraxas
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Oggetto del messaggio: Re: NON SI DISTURBA IL SONNO DEI MORTI Inviato: sab gen 24, 2009 22:03 |
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Iscritto il: ven set 07, 2007 12:19 Messaggi: 8657 Località: Nelle oscure terre boschive elvetiche...
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Mi è piaciuto è carino veramente Ma come diceva il mio maestro...perché non provare a svilupparlo ulteriormente? Secondo me ci potresti riuscire con inaspettati colpi di scena! Potrebbe uscirne veramente qualcosa di magistrale In ogni caso è scritto bene, bravo
_________________ "...muoio ogni attimo e rinasco nuovo e senza ricordi:vivo e intero,non più in me, ma in ogni cosa fuori."
"L'uccello si sforza di uscire dall'uovo.L'uovo é il mondo.Chi vuol nascere deve distruggere un mondo.L'uccello vola a Dio.Il Dio si chiama Abraxas."
Due birre da Ysi barattate per l'eliminazione delle microspie
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MasterMind
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Oggetto del messaggio: Re: NON SI DISTURBA IL SONNO DEI MORTI Inviato: gio mag 21, 2009 16:33 |
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Iscritto il: mer mar 24, 2004 14:59 Messaggi: 9776 Località: Necropolis
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come ho potuto perdere questo racconto Esso possiede indubbiamente "quel" tocco, il tocco del racconto gotico nero che non si distingue tanto per l'innovatività della trama o del tema rpesentato (gira e ti rigira al netto dei Lovecraft o Poe di turno sono topos che si richiamano)
NO mi è piaciuto alla perfezione lo stile, richiamato (poi volutamente o meno) il discorso colloquiale ed il (ancora una volta topico) riassunto dell'evento oramai concluso da parte dello scettico protagonista, in prima persona, quasi si ascoltasse come privilegiato pubblico un discorso tete a tete tra un ragazzo e la propria anima colpevole.
Svilupparlo di più come suggeriva Ysi? Non concordo. Certe storie vanno abbozzate, passaggi tratteggiati, solo accennati, alcuni dati addirittura per scontato che creano quel "senso di smarrimento nel lettore" contribuendo a rendere più vera la finestra che improvvisamente si apre e si chiude sulla vita del protagonista.
Lo definisco un racconto equilibrato e nel suo genere una piccola ed inaspettata perla. E' talmente scorrevole e colloquiale che sembra davvero una storiella di un esperienza raccontata all'amico del bar il giorno dopo post-sbronza: questa convergentia oppositorum, l'alternanza di registri tra la sostanza delo narrato e la sua forma: insomma
COMPLIMENTONI sarebbe stato un degno sfindante al concorso gotico
Bravo, secondo il mio gusto soggettivo, questo è ovvio
_________________ What if I say I’m not like the others What if I say I’m not just another one of your plays You’re the pretender What if I say I will never surrender
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