Note antiche risuonano in un eco turbato da mille e più ciechi sorrisi. Signora e padrona di ogni danza infuocata, risplendi dinnanzi a questa perduta anima dal livido sguardo afflitto. E come fermarti? Unica cosa certa di ogni vita, destino comune all’umanità, attendi ancora… Un solo bacio, un ultimo sguardo a colei che mi ha condotta nel giardino dei vizi. Frutti rosseggianti risplendono sotto la luce di questo sole nascente. Un nuovo giorno… una nuova speranza per ciò che mai sono stata s’una terra di delirio e menzogna.
Corrotta vergine dagli occhi fiammeggianti, tu che sola in questa notte di insano peccato spalanchi le perdute porte del tempo. I sussurri si fanno sempre più vivi, non ti curar di loro... ipocriti! Il tuo piacere è nulla in un esistenza di falsi moralismi. Sanguinante amazzone, cogli l’ultimo assaporante sospiro in questo istante di preziosa perversione. Una malsana follia possa condurti nel grande tempio.
Volgi lo sguardo verso l’alto, cogli il frutto proibito che ti è stato offerto. Non dubitare della tua ignota pazzia, ella ti guida in un sentiero di peccati e proibizioni. Possa giungerti dolce ed oscuro l’Antico richiamo alla libertà. Voci lontane riecheggiano nel mio ego turbato quali fantasmi di un realtà mai vissuta. Oltre le mura celate, nel tepore della sfocata fiamma, mi rifugio in questa grotta ai confini del mondo. Perché lo fai? Tu sola mi hai guidata oltre le segrete del castello, come puoi abbandonarmi nel lacerante ed immenso buio? Ti ho forse mentito? Le mie mani tremano. La pelle diviene sabbia incandescente. Brucia! Brucia ancora nel mio essere incompreso. Mille maschere si celano oltre la verità più che mai negata. Quegli occhi dipinti di robusta fragilità si specchiano nelle vivide acque della sorgente. Nera, scorre sino a turbinare tra mille e più anime insorte. Voci innegabili si fanno giuoco di questa perduta vita. Risuonano. Urlano. Voi che gettate ogni speranza nella fine di tutto. Vergognatevi! Risplendano gli afflitti, vivano gli incompresi oltre il giudizio altresì corrotto.