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Ecco qui il nuovo capitolo!
Capitolo 2 - Formalità di TavernaIl Cavaliere Della Distruzione incrociò le braccia sul petto, appoggiandosi al Lurido E Lercio Muro Esterno Alla Taverna mentre osservava la fila di fronte a sé.
Tre elfi, due nani, una coppia di troll.
Avrebbe dovuto ricordarsi che Al Calare Della Sera gli Avventurieri Stanchi Per Gli Incontri Casuali Della Giornata convergevano come cavallette idrovore alla Più Vicina Locanda Di Paesino O Città Ma Chissenefrega Fintanto Che Ci Sono Cibo Bibite E Cameriere Poppute e che quindi tendeva a formarsi una fila più lunga persino del normale.
Era stato nella sua Torre Oscura Dell’Oscuro Cavaliere Della Distruzione Al Servizio Dell’Imperatore Del Regno troppo a lungo ed aveva allontanato i comuni problemi che affligevano i party di avventurieri.
Non sarebbe più accaduto, decise mentalmente mentre uno degli elfi finalmente entrava, con il suo cartoncino in mano, nella taverna e la fila procedeva di un paio di passi in avanti.
Dopotutto non era difficile evitarlo: bastava che rispolverasse il suo vecchio Orario Degli Orari Di Riposo Degli Eroi e che infilasse le soste in taverna nei momenti in cui, solitamente, gli altri erano fuori a Combattere Il Male Sconfiggere Draghi Conquistare Donzelle E Farsi Inculare Dal Resto Del Party.
Certi volgarismi erano estranei alla sua natura ma le definizioni erano quello che erano, gli piacessero o meno, considerò subito dopo aver mentalmente snocciolato l’ultima delle occupazioni degli Avventurieri.
Iniziò a pentirsi di non aver aspettato per mettersi in fila: i due troll di fronte a lui gli stavano facendo rimpiangere di non essere privo dell’olfatto.
Una rapida occhiata alle sue spalle, tuttavia, gli fece cambiare idea e gli fece tornare in mente una massima che aveva sempre tenuto cara nei suoi anni da avventuriero: Meglio Essere Dietro A Dei Troll Che Davanti A Degli Elfi.
Il guerriero dietro di lui sicuramente avrebbe concordato e cambiato posto in un secondo a giudicare da come occhieggiava i due androgini esseri dietro di lui che parevano impegnati a prendersi a schiaffi ed unghiate per decidere chi dei due avrebbe avuto l’onore di saltare addosso all’umano giusto davanti a loro.
Il Cavaliere dedicò al guerriero un sogghigno comprensivo e poi si raddrizzò sporgendosi ad osservare spazientito cosa stava succedendo in fronte alla fila.
Ah.
Tipico.
I due elfi di fronte stavano litigando sui cartoncini, spiando a vicenda cosa scriveva l’altro e lanciandosi commenti acidi tutto il tempo. Dovevano essere un maschio ed una femmina, Costretti A Viaggiare Assieme Dalla Malasorte Del Destino E Da Fini Superiori E Santi… o due maschi momentaneamente in rotta nel loro rapporto.
Non per altro ma le femmine elfiche non viaggiavano assieme senza un party attorno ad impedire che si ammazzassero a vicenda dopo cinque minuti di reciproca sopportazione. Certo, visto e considerato che un elfo maschio ed un elfo femmina erano differenziati solo da che parte si voltavano sul letto questo rendeva l’avere un party con degli elfi litiganti altamente difficile da evitare.
Una sfida per Avventurieri Di Livello Epico.
Il Cavaliere l’aveva affrontata personalmente e risolta integrando una distrazione per l’elfo maschio nel party ed attirando su di sé l’attenzione dell’elfa, oscura, femmina negandosi. Il Bello E Dannato Che Mai Te Lo Darà era una sfida a cui nessuna femmina sembrava in grado di resistere.
Certo, questo rendeva la vita sessuale del Cavaliere un po’ desolata ma aveva i suoi modi di soddisfare le sue voglie senza infilarsi in guai di alcun tipo e senza rivolgersi ai maschi.
Niente contro gli elfi, o coloro che preferivano gli uomini in generale, ma il Cavaliere preferiva avere qualcosa su cui mettere le mani senza paura di sentire lamentele il giorno dopo su pelli rovinate, ossa lussate, sonni di bellezza abbreviati o cose del genere.
Aveva sentito abbastanza racconti sull’argomento da decidere che le donne, per lui, erano l’unica opzione.
Aspettò paziente per un altro quarto d’ora che i due elfi finissero di compilare ciò che dovevano ed entrassero e poi prese da una delle bisacce un libro.
Le bisacce le aveva levate al cavallo per evitare i Soliti Eroi Impiccioni I Quali Sfuggendo A Chissà Quale Guaio Od Intoppo Finivano Nella Stalla Proprio Vicino Al Cavallo Di Un Malvagio Di Prima Categoria E Finivano Per Rubacchiare Proprio Ciò Che Per Il Malvagio Era Fondamentale.
Il libro, invece, era un Libro Da Malvagio Senza Speranza Di Redenzione ovvero un tomo di dimensioni non indifferenti dalla copertina Nera Come L’Anima Di Chi Lo Leggeva e Sporca Di Sangue Innocente.
La sua raccolta di poesie preferita, in effetti.
Si dedicò alla lettura, lasciando perdere i battibecchi dei nani con l’Aiutante Del Gestore Della Locanda sulla quantità di oro trasportabile da ciascuno.
Il Cavaliere era stato al mondo per troppo tempo da non sapere che arguire con un nano sulla questione La Sua Borsa Non E’ Abbastanza Capiente Per Tutto Quell’Oro Se Non E’ Incantata E No Non Mi Importa Se Vedo Con I Miei Occhi Che Ci Sta, Non E’ Abbastanza Capiente Punto E Fine Quindi Lasci Qui L’Oro In Eccesso portava solo a mal di testa epocali conclusi direttamente con il distacco della testa dell’Aiutante di turno dal collo.
Li lasciò quindi battibeccare pacificamente, concentrandosi sull’ignorare l’odore dei Troll e sul godersi la buona poesia del libro che teneva in mano.
Un’ora, un nuovo Aiutante Del Gestore Della Locanda seduto al banchetto fuori dalla porta ed un raddoppiamento della fila complessiva dopo il Cavaliere potè finalmente chiudere il proprio libro ed avvicinarsi al banchetto.
Il nuovo Aiutante Del Gestore Della Locanda sedeva nervosamente sulla sedia ancora un po’ sporca di sangue del suo predecessore e sembrava seriamente provato dall’odore dei troll, ma il Cavaliere non si preoccupò di metterlo a suo agio.
Essere Legale Malvagio gli permetteva di ignorare tranquillamente le reazioni dei popolani alle azioni che i party di avventurieri avevano elevato a normalità.
Riposto il libro nella bisaccia da cui lo aveva preso il Cavaliere prese il cartoncino e la piuma che gli venivano porti e si accinse a sbrigare quella formalità.
QUAL’E’ IL TUO ALLINEAMENTO? Recitava la prima delle sette domande presenti sul cartoncino.
Con un’alzata di occhi dovuta alla staticità di certi elementi della Vita Di Un Avventuriero il Cavaliere intinse la punta della piuma nell’inchiostro e scrisse: Legale – Malvagio.
QUAL’E’ IL TUO NOME? Recitava la seconda domanda, seguiva da quattro linee di spazio. Quando il Cavaliere aveva iniziato a fare l’Avventuriero la riga era una ed anche piuttosto corta ma, con il passare del tempo, i Gestori Delle Locande avevano intuito che ci avrebbero soltanto rimesso la vista a cercare di decifrare i nomi ed i titoli che finivano solitamente incastrati nel minuscolo spazietto ed avevano risolto ingrandendo i cartoncini.
Con la sua scrittura decisa e chiara il Cavaliere scrisse: Cavaliere Della Distruzione. Ora che il Regno non esisteva più e l’Imperatore era caduto, sicuramente morto perché quando mai gli Avventurieri Buoni Positivi Leali E Campioni Del Bene si trattenevano dall’uccidere o massacrare un Malvagio ed i suoi Seguaci, era inutile adottare una definizione non più calzante.
Al Cavaliere era sempre piaciuto essere preciso.
QUAL’E’ IL TUO ATTUALE LIVELLO? Era la terza delle questioni che veniva posta. Attento a far vedere il cartoncino sia al guerriero, chiaramente in cerca di gloria o di una morte rapida per sfuggire ai due elfi che venivano in coda dietro di lui, sia all’Aiutante del Gestore il Cavaliere scrisse: 30.
Il sospiro di sollievo del guerriero gli fece capire quanto dovesse anelare ad una morte rapida al momento mentre il rapido trattener di fiato dell’Aiutante gli fece intuire che il prezzo dei letti della locanda era improvvisamente raddoppiato o triplicato a prescindere dalla loro qualità.
QUAL’E’ LA TUA ATTUALE PROFESSIONE? Era un po’ che il Cavaliere non si trovava a dover nominare la sua reale professione ma non così tanto tempo da aver fatto sbiadire il piacere e l’orgoglio che provava ogni volta che lo nominava.
Guardia Nera, scrisse a lettere chiare.
A giudicare dai due rapidi passi indietro che il guerriero dietro di lui fece il Cavaliere capì che preferiva gli elfi a lui. Non era stupido come poteva sembrare allora così come non lo era l’Aiutante a giudicare dal modo in cui aveva sospirato.
I prezzi si erano drasticamente abbassati sulle stanze migliori a disposizione, il Cavaliere ne era assolutamente certo.
QUALI SONO STATE LE TUE PROFESSIONI PASSATE? Il Cavaliere scrollò le spalle mentre rispondeva a questa domanda chiedendosi se non sarebbe stato più facile portarsi appresso un Curriculum Vitae invece di compilarne uno ogni volta che doveva entrare in una Taverna Per Avventurieri Dove Puoi Reclutare Compagni Per La Tua Missione.
Ladro, Guerriero, Assassino elencò in ogni caso brevemente nel piccolo spazio a disposizione.
VUOI CHE QUESTI DATI RESTINO STRETTAMENTE RISERVATI? Barrò la casellina con la scritta sì, facendo lo stesso anche con la domanda successiva la quale recitava: PASSERAI A FIL DI SPADA / SCATENERAI DEMONI / LANCERAI INCANTESIMI / FARAI MALEDIRE DALLA TUA DIVINITA’ CHI RIVELERA’ QUESTI DATI?
Una volta fatto ciò restituì la piuma all’Aiutante del Gestore, infilò il cartoncino in una tasca del mantello e, aperta la porta della Locanda, fece il suo ingresso nel Locale Fumoso Pieno Di Avventori Ed Avventurieri Che Si Zittirono Per Qualche Secondo All’Entrata Di Chiunque Prima Di Riprendere A Chiacchierare.
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