Aroma strano
nella folle vita:
vino ed ambrosia,
lento e letale veleno.
I colori si accendono,
i suoni puri appaiono;
magica e trascendentale distorsione
da cui nasce un disiato oblio.
Mondo avverso, acuta diversità:
sguardi accusatori, gesti estranianti.
Colori e suoni non ci sono,
allucinante e disarmante realtà.
Indifferenza: verace o fallace via?
Oscura e mera illusione
prepotente apparizione della realtà.
Devozione e appartenenza alla Follia,
benigna madre e creatrice matrigna,
di assurda vita vessillo, baluardo di eclettica esistenza.
Amorfa e dozzinale esistenza o unica e magnetica vita?
Vertiginosa scelta, brivido per l'ignoto:
non é timore di fallire, é ardore di vittoria.
Follia é inconsuetudine consueta,
Normalità e consuetudine inconsueta:
una realtà, due volti,
uguali ed allo stesso tempo opposti.
Nessuna certezza, solo possibilità di vita.
A voi la scelta.
Questa l'ho scritta a scuola, dopo aver avuto una discussione con una persona importante, che mi ha fatto nascere la scintilla della creazione
Spero vi possa piacere ^^