Non sono riuscita a trovare un titolo adatto, nessuno mi pareva adatto...me ne consigliate uno?
A parte questo...spero vi possa piacere ^^
Si guardò le mani e non rimase stupito. Con calma le avvicinò al getto d'acqua che scorreva di fronte a lui. L'acqua che scivolava via con grazia dalle sue mani, prima apparve rosa diventando via via sempre più rossa e scura.
Lentamente l'acqua tornò limpida e cristallina come sempre. Si girò ad osservare la scena, finalmente asettica dopo troppo tempo: i sentimenti erano assenti, una nuova forza diabolica gli era padrona.
Fece con flemma pochi passi verso di lei. La guardò inclinando leggermente la testa, osservò i suoi grandi verdi occhi spenti, le sue mani diafane pallide ed atone ed infine i suoi lunghi e fluenti capelli roso acceso.
Poi, osservò i giochi della luce lunare sul suo corpo, rendendolo quasi angelico.
Ma un angelo non era mai stata, la perfidia e la superbia erano la sua essenza.
Ma ora quelle stesse l'avevano abbandonata, e per sempre.
A questo pensiero, scoppiò in una glaciale risata che rimbombò cupamente nella grande sala.
Lentamente si chinò a raccogliere il pugnale che una volta era appartenuto a suo padre, l'ultimo suo regalo prima che lo lasciasse in balia del mondo.
Lo pulì con deliberata lentezza sulla guancia di lei; poi si alzò e lo mise a posto nella borsa.
La guardò un'ultima volta, col cuore gonfio di emozione e di sordo rancore che lo spinse a voler portar via ciò che era sua di diritto: si chinò nuovamente frettolosamente col viso rosso e gli occhi lucidi e guizzanti. Le mani si muovevano frenetiche, impazienti di trovare l'oggetto della loro ricerca.
Finalmente lo trovò. Lo guardò con una sorta di devozione e di reverenza. Poi, con grazia e decisione lo afferrò: la scarlatta aura liquida attorno a lui si espanse ulteriormente.
Impossessatosi di ciò per cui era tornato indietro, il suo animo aveva raggiunto un benessere profondo.
Si voltò per uscire e chiudendo la porta non si voltò neppure un momento a guardarla poiché il suo interesse per lei era svanito: i suoi occhi erano solo per ciò di cui si era impossessato.
Aprì la borsa per guardarlo nuovamente e una gioia inebriante lo invase ancora: chiusa la borsa la sensazione continuò lo stesso.
Insieme al suo passo, il cuore di lei pulsava ancora.