Sto giocando, per PS2, un giochillo che mi sta piacendo molto per diversi motivi. Persona 3 fa parte, come intuibile, della serie di Persona (prima d'ora mai giunta in Italia) che é un spi off del più (o meno) famoso Shin Megami Tensei.
I personaggi sono in grado di evocare entità dette Persona, in pratica aspetti del carattere, della personalità e dell'anima che si manifestano in una forma mitologica come un eroe, una divinità, un tipo di fata o demone etc. e tramite queste evocazioni possono fare uso di poteri magici di vario tipo (l'idea ricorda un po' quella degli stand di Jojo). Particolare, ogni Persona é legato a uno degli Arcani maggiori dei tarocchi: ad esempio, il Mago simboleggia i Persona dotati di poteri molto forti sugli elementi, mentre gli Amanti identificano i Persona simili a folletti.
Persona 3 resta abbastanza diverso dai suoi predecessori, almeno da quello che ho potuto vedere, perché é giocato su due fronti: uno é quello del dungeon da esplorare con mostrilli vari da abbattere (qui chiamati Shadow) e l'altro quello della vita scolastica. Perché il protagonista é uno studente liceale e bisogna gestirne la vita scolastica e privata, oltre all'aspetto dei combattimenti volti a salvare il mondo e sventare cospirazioni allucinanti. Ad ogni modo, la parte che riguarda la gestione della vita personale é sempre piuttosto rapida e indolore, e c'é da guadagnarci anche in efficienza combattiva. Come mai?
In sostanza, se il protagonista stringe rapporti di amicizia con vari png prestabiliti (come il compagno di classe innamorato della sua insegnante, l'amico del club sportivo o i membri stessi del suo party) aumenta la sua affinità con diversi arcani maggiori dei tarocchi e ciò gli permette di creare dei Persona un po' più forti del previsto!
Dai precedenti Persona, torna la cosiddetta Velvet Room, un luogo speciale dove é possibile evocare i nuovi Persona fondendo i precedenti. La Camera di Velluto é gestita da uno strano uomo chiamato Igor, che casualmente é un po' gobbo e ha un nasone niente male
. L'altro abitante della Camera é una ragazza chiamata Elisabeth, che conosce il mondo normale solo per sentito dire e ti da delle missioni minori come cercare oggetti specifici e accompagnarla a visitare i luoghi più disparati. E gli appuntamenti con lei sono uno spasso, visto che la sua scarsa conoscenza del mondo le fa fare gaffe assurde, come quando
getta nella fontana una quantità di monete mostruosa per esprimere un desiderio
sotto gli sguardi attoniti degli altri passanti
.
Ad ogni modo, il gioco é pieno zeppo di stranezze e di cose da fare, il tempo é "contato" (non perché ci sia un conto alla rovescia, ma nel senso che non si possono impiegare le giornate per fare miliardi di cose dato che, andando in luoghi specifici o dedicandosi a una attività come la socializzazione, il tempo scorre automaticamente portandoti a fare delle scelte circa quali rapporti sociali o attività privilegiare).
Personalmente, a me sta piacendo un casino. Potrebbe non essere adatto per tutti i palati perché ha sempre avuto uno stile un po' strano e grottesco, ma ha delle meccaniche interessanti e, potenzialmente, una storia sia "cosmica" in senso lovecraftiano che intimista, dato che tutto gira attorno al protagonista principale e alle sue capacità speciali, che lo differenziano di molto dagli altri membri del gruppo.
era un personaggio un po' piatto - in questa serie il personaggio é quasi sempre un "foglio bianco" che caratterizzi tu con le scelte che gli fai fare - ma mi ero un po' affezionato a quel taciturno fighetto
anche se non eredito nulla dal gioco precedente 
