L' inspirazione cinematografica di left four dead è chiara fin dalla schermata di caricamento del menu principale dove una locandina stile "B" movie con tanto di titolo trash (ad esempio dovete raggiungere il Mercy hospital ed il titolo della locandina e della campagna è "No Mercy hospital") con i 4 personaggi principali, anche essi degni di apparire in un b- movie horror con gli zombie.
troviamo, infatti, Francis, motociclista tatuato in giacca di pelle smanicata, Bill, reduce del Vietnam con la divisa il berretto e la sigaretta che lascia scie di fumo al suo passaggio, Zoey, studentessa appassionata di film horror, e Louis, analista di sistema.
Giocare a Left four dead è come trovarsi immersi in alcune delle scene dei film di Romero(dei quali si sprecano le citazioni).
Come nei suoi film, infatti, non c'è una spiegazione precisa alla presenza del contagio, gli zombie ci sono, e basta.
Nessuna spiegazione tecno-fantascientifica.
Si può passare tra orde di zombie mantenendo un basso profilo e mandando definitivamente all' altro mondo solo quelli che attaccano, o far saltare la testa (che ovviamente ne provoca la morte immediata) a tutti.
Osservare, però, gli zombie da lontano ci permette in alcuni casi di assistere a scene che potrebbero essere tratte da l' alba dei morti vivienti.
Gli zombie, infatti, in alcuni casi svolgono nella non vita tutte le routine che avevano in vita, c'è, ad esempio,, lo zombie vestito da uomo d'affari (o quel che ne rimane) intento a chiamare con la mano un taxi inesistente.
Il gioco varia ogni volta che si reinizia una campagna (ce ne sono 4) posizionando oggetti e mostri in zone differenti.
Discorso a parte va fatto per la trama.
La trama non è esplicita, ma narrata in maniera indiretta.
Leggendo le scritte sui muri ed ascoltando le narrazioni dei personaggi principali tra un assalto dell'orda ed un altro ci si fa un'idea di quello che è successo o della storia dei personaggi.
l' immedesiamzione che dona questa scelta, le scenografie tenebrose (anche qui i richiami si sprecano) e le musiche da cinematografia horror è molto elevata.
Nel gioco, poi è fondamentale la collaborazione e la tattica che il "Director" (nome che i programmatori hanno scerzosamente affibbiato all' intelligenza virtuale) è bravissimo a distruggere volta per volta.
Oltre ad i classici zombie (che a volte ci si trova a fronteggiare ad ondate tali da dover essere definite senza esagerazione ORDE) 5 sono gli "zombie evoluti" che si possono trovare nel gioco.
Il Boomer cercherà di vomitarvi addosso una sostanza che attirerà verso di voi tutti gli zombie in una certa area (ed all' occorrenza un gruppo folto degli stessi spunterà fuori da una zona non in vista).
L' Hunter schiaccerà uno del gruppo al tappeto tempestandolo di colpi e lasciandolo inerme, dovranno intervenire gli altri a salvarlo o continuerà a tempestare di colpi il malcapitato fino ad uciderlo,
Simile è lo Smoker che con la sua lunghissima lingua strapperà il malcapitato dalla protezione del gruppo strangolando l'inerme malcapitato(che ancora una volta necessiterà dell' aiuto degli altri) fino ad ucciderlo.
Il Tank è un immenso e muscolosissimo mostro in grado di soppirtare parecchi carictori del fucile d' assalto, quando compare bisogna necessariamente concentrargli in fuoco addosso se si vuole soparavvivere.
La Witch è il mostro più pericoloso di tutti. Finchè non viene disturbata e viene lasciata a piangere ed a disperarsi in pace non attaccherà nessuno, ma guai ad infastidirla.Con la sua rapidità e con i suoi potenti attacchi lascerà a pochi punti vita anche il più sano dei giocatori.
Come si intuisce la collaborazione è il fulcro del gioco.
Salvare un giocatore da un hunter, uno smoker o dal cornicione di un palazzo (magari perchè scagliato giù da un Tank) è la chaive per riuscire nello scopo del gioco.
Quale?
Bhe...
Cosa cercano di fare i sopravvisuti nei film di zombie?
Ovvio, no? Scappare.
