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Sherlock Holmes

lun gen 25, 2010 10:19

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Tratto da Movieplayer.it

Nel generale clima di revival che Hollywood ha abbracciato indistintamente negli ultimi anni, coinvolgendo tanto opere cinematografiche quanto classici della letteratura, del fumetto e di linguaggi più recenti come i videogiochi, non poteva certo mancare Sherlock Holmes un personaggio che è "classico" per eccellenza, icona che in parte precede e prescinde dalle effettive caratteristiche con cui fu concepito. Il detective uscito dalla penna di Arthur Conan Doyle si è in effetti impresso nell'immaginario collettivo soprattutto per tratti postumi, conferitigli dalle tante riduzioni teatrali, cinematografiche e televisive che le sue storie hanno originato negli anni. Il cappello da cacciatore, la celeberrima frase "Elementare, Watson", l'onnipresente pipa, hanno infatti creato una vera e propria icona, che come tutte le icone è semplificazione e in parte tradimento della complessità del carattere originario. Così, un regista come Guy Ritchie si è incaricato di controbilanciare l'immagine distorta che alle nuove generazioni è arrivata del personaggio, con un film che si propone da una parte di restituirne la natura popolare, fatta di un intrattenimento in gran parte immediato e fisico, dall'altra di dargli nuova linfa adattandolo ai gusti del pubblico del ventunesimo secolo.

Ritchie può essere considerato a buon ragione regista postmoderno, espressione di un cinema che da Quentin Tarantino in poi ha portato nella Hollywood mainstream un'attitudine "indipendente" tale da dare origine tanto a risultati freschi e interessanti quanto a insopportabili manierismi. E' proprio il linguaggio estremamente (post)moderno, la regia sincopata che in parte ammicca al videoclip, l'azione profusa a piene mani nel film, la caratteristica più interessante di questa nuova avventura del detective di Baker Street, basata su un fumetto scritto appositamente da Lionel Wigram. La storia segue Holmes e l'immancabile assistente Watson sulle tracce di un mistero ai confini del sovrannaturale, incentrato sul pluriomicida Lord Blackwood che ha promesso (e apparentemente mantenuto la promessa) di ritornare dal mondo dei morti dopo la sua esecuzione, per richiamare forze occulte che metteranno a repentaglio la sopravvivenza di Londra. Fanno capolino nel dipanarsi della trama personaggi ben noti ai lettori di Doyle, come l'affascinante truffatrice Irene Adler, l'ispettore Lestrade e, in una breve ma significativa apparizione, il nemico storico Moriarty (estraneo all'intreccio ma elemento di ipoteca per un possibile sequel).

La sceneggiatura delinea uno Sherlock Holmes bohemienne e scapestrato, uomo d'azione quanto di logica, che come si diceva si allontana significativamente dall'immagine ingessata e aristocratica che il personaggio aveva assunto negli anni; ma che tuttavia contiene elementi significativi della personalità che il suo autore aveva voluto inizialmente conferirgli. Uno humour in effetti ben poco british caratterizza gli scambi del protagonista con il fido Watson e la rischiosa storia con la bella Irene Adler, con un Robert Downey Jr. che sembra divertirsi non poco in questa rivisitazione del personaggio, così come il più (volutamente) compassato Jude Law e la dark lady Rachel McAdams. Una menzione la merita anche il villain Mark Strong, presenza frequente nei film del regista che si conferma interprete interessante e versatile. Lo script punta tutto sulla contrapposizione tra i caratteri dei due protagonisti e su un intreccio giallo con venature horror, lasciando ampio spazio a lunghe ed elaborate sequenze d'azione. Ed è proprio in queste ultime, che culminano in un teso finale sul Tower Bridge, che il regista dà il meglio di sé, aiutato da una generale, ottima confezione: merito anche di una fotografia che mantiene quanto basta del tono noir delle storie originali, e di scenografie che, con un parco ma rilevante uso della CGI, ben restituiscono il clima della Londra di fine '800. Ed è proprio dal punto di vista puramente visivo che il film vince innanzitutto la sua scommessa, con una ricostruzione d'epoca che appare credibile e convincente, e set suggestivi ma mai artificiosi.

Il film può rappresentare così un ottimo viatico per chi di questo personaggio conosce solo il nome e la "figurina" tramandata nel corso dei decenni, oltre a costituire un buon intrattenimento mainstream, adatto tanto agli appassionati quanto al grande pubblico. E, se il lavoro della sceneggiatura sul personaggio è tanto recupero quanto rivisitazione, va ricordato che le icone popolari vivono e acquistano nuova linfa proprio nella misura in cui riescono ad adattarsi ai tempi. In questo senso, l'operazione può dirsi senz'altro riuscita.

Re: Sherlock Holmes

lun gen 25, 2010 10:23

Visto e apprezzato :wink:

Re: Sherlock Holmes

lun gen 25, 2010 11:07

Visto e relativamente apprezzato.
Un fantasy lontanamente ispirato e nel suo fatto bene, per carità, ma non è che ti lasci granché...

Re: Sherlock Holmes

lun gen 25, 2010 20:34

Visto e apprezzato molto.

Ok, non è lo S.H. classico di Sir Arthur, questo non lo dice nessuno. Ma non è neanche una brutta copia del sir. E' uno S.H. alternativo, con una serie di caratteristiche uguali a quello del libro (la perfetta analisi della situazione, il completo sangue freddo, l'essere sempre un passo avanti agli avversari, ecc.) e un'altra serie di caratteristiche completamente opposte dai libri (il pagarsi l'affitto con la boxe, il tono ironico, l'interesse verso il sesso femminile, ecc.). Non vuol essere l'ennesimo film sull'investigatore con la pipa in bocca che avanza nella nebbia col cappello con il copriorecchie.... Questo è uno Sherlock Holmes che MENA, che interviene in prima persona! Ma anche che PENSA, e cerca il filo logico che il criminale segue.

In breve: non lo consiglierei se qualcuno volesse una versione classica dell'investigatore, ma come americanata ha una trama discreta e una fotografia interessante: decisamente da vedere al cinema, e con un pizzico di "sospensione dell'incredulità". Come film mi sembra al livello di "G.I.Joe" (altra americanata che è venuta discretamente bene) e si distingue Robert Downey jr. che si prepara alla tripletta di film godibilissimi (Iron Man già fatto, Sherlock Holmes già fatto, e Iron Man 2 che sta per uscire).

Mica tanto "in breve".... :jollone:

Torx

Re: Sherlock Holmes

mar gen 26, 2010 14:00

Apprezzato tanto =)
Il più bel film mai fatto su Sherlock Holmes credo =)

Re: Sherlock Holmes

ven gen 29, 2010 11:06

Mi fanno impazzire le scene in cui prevede con precisione matematica le mosse degli avversari durante gli scontri, valutandone persino l'entità dei danni e il tempo di guarigione. Assolutamente geniale. E dopo Iron Man, Robert Downey Jr. si riconferma davvero un ottimo attore. Mi è piaciuta molto anche la reinterpretazione del personaggio di Watson, da semplice e goffa spalla creata unicamente per esaltare il fascino di Holmes a coprotagonista indispensabile e dotato di un forte carattere. Le scene in cui litigano come due fidanzatini per il cane drogato mi hanno fatto schiattare dalle risate! :ahah:

Re: Sherlock Holmes

lun feb 08, 2010 18:39

a me non è piaciuto, l'ho trovato molto un misto tra l'ispettore gadget e Mc Gayver :roll:

Re: Sherlock Holmes

lun feb 08, 2010 20:16

Torx ha scritto:Visto e apprezzato molto.

Ok, non è lo S.H. classico di Sir Arthur, questo non lo dice nessuno. Ma non è neanche una brutta copia del sir. E' uno S.H. alternativo, con una serie di caratteristiche uguali a quello del libro (la perfetta analisi della situazione, il completo sangue freddo, l'essere sempre un passo avanti agli avversari, ecc.) e un'altra serie di caratteristiche completamente opposte dai libri (il pagarsi l'affitto con la boxe, il tono ironico, l'interesse verso il sesso femminile, ecc.). Non vuol essere l'ennesimo film sull'investigatore con la pipa in bocca che avanza nella nebbia col cappello con il copriorecchie.... Questo è uno Sherlock Holmes che MENA, che interviene in prima persona! Ma anche che PENSA, e cerca il filo logico che il criminale segue.

In breve: non lo consiglierei se qualcuno volesse una versione classica dell'investigatore, ma come americanata ha una trama discreta e una fotografia interessante: decisamente da vedere al cinema, e con un pizzico di "sospensione dell'incredulità". Come film mi sembra al livello di "G.I.Joe" (altra americanata che è venuta discretamente bene) e si distingue Robert Downey jr. che si prepara alla tripletta di film godibilissimi (Iron Man già fatto, Sherlock Holmes già fatto, e Iron Man 2 che sta per uscire).

Mica tanto "in breve".... :jollone:

Torx


hei, quoto parola per parola, bravo Torxilmaz :clap:

Re: Sherlock Holmes

lun feb 15, 2010 09:37

Uno Sherlock molto... moderno :wink:
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