io continuo a dire

Indy (Jones) è tornato con il suo cappello da cow boy; ed è cominciata la campagna di lancio dell’eroe più popolare tra tante generazioni, emblema della cultura pop del cinema dell’ultimo ventennio. A parlare per ora — Steven Spielberg lo farà solo dopo le anteprime del film a inizio maggio—è Harrison Ford, che a 65 anni è strafiero di aver ritrovato «il mio compagno d’avventure ». «Non volevo fare l’attore —racconta—ma da ragazzo volevo "vivere" come un attore: viaggiare, conoscere persone, essere libero.

Poi mi sono legato a questo lavoro e ho cercato di dare il meglio. Non è stato difficile applicare la stessa regola diciotto anni dopo l’inizio del nostro incontro all’ultimo Indy anche se, nel frattempo, il mio stuntman, Victor, ha lasciato il lavoro e davvero questa volta i miei muscoli hanno faticato». Harrison concede le prime interviste nella Casa del Mar a Santa Monica, dove vive non lontano dal figlio maggiore che ha aperto un ristorante «italiano»; chiede di non essere ripreso con i telefonini («non voglio ritrovarmi su Internet »), non smentisce la presentazione in prima mondiale di Indiana Jones and the Kingdom of the Crystal Skull a Cannes. «Mi piace sempre tornare a Venezia o a Cannes. Ho già pronto un film, eventualmente, per il Lido: Crossing Over».

E aggiunge di aver molto voluto questo impegno, «perché è una storia di oggi, a Los Angeles, crocevia del mondo. Nel film si parla anche dei problemi dell’immigrazione, legale e illegale. Con me hanno lavorato, oltre a Sean Penn, attori di tante nazionalità, come la brasiliana Alicia Braga, nipote di Sonia; e poi messicani, neri, cinesi...». Aveva bisogno di un’immersione nelle contraddizioni della società contemporanea dopo le gesta del suo archeologo? «Non mettiamola così. Sono legato all’intrattenimento fantasy di Indy. Il mio archeologo è una persona a suo modo reale: studia il tempo, i segni degli anni e delle culture e, specie in quest’ultima puntata, ci sono molti elementi di cronaca, di politica. Il cast è eccezionale e siamo ritornati tutti alla fine degli Anni ’50, all’inizio dei mitizzati Sessanta.

Cate Blanchett è la sovietica "cattiva"; Karen Allen è Marion, la donna amata dal mio protagonista; e poi ci sono John Hurt, Jim Broadbent, Shia LaBeouf che mi segue come un erede nel mestiere di archeologo. Dietro la cinepresa, i miei amici di sempre: Steven, George Lucas, che ha avuto idee eccezionali nella stesura del copione. Gli ho perdonato di non avermi regalato il quarto Indiana Jones dieci anni fa. Comunque nel frattempo sono tornati anche Rambo e Rocky, così spero che i miei fan sappiano aspettarsi un Indy con la mia vera età». «Il mio personaggio, proprio come me, non ama il rischio per il rischio e si trova al centro di una grande ricerca. Quella dei teschi di cristallo e che nascondono i poteri di civiltà passate. Indy è uno che sa motivare sempre le proprie gesta e anche per questo ha conquistato tutti. Lo stesso accade ame nella vita: non ho preso il brevetto da pilota per amore del rischio, ma perché mi rende felice stare tra le nuvole.

Non ho mai considerato la serie di Indiana Jones come film d’azione. È altro, scava nella sostanza della vita intesa come ricerca moderna e archeologica». È andato agli Oscar con la sua compagna C a l i s t a Flockhart, ha partecipato con Ellen Page allo show di Barbara Walter... «Non m’interessa la mondanità, ma la serietà nel propormi. La stessa che in ogni particolare Spielberg ha applicato al nostro film fotografato da Janusz Kaminski, che ha appena vinto l’Oscar. La tecnica ha fatto passi da giganti e nella nuova puntata lo si vede bene, pur senza esagerare ». Arriva Cate Blanchett: «Prediligo i film indipendenti, ma è stata una festa il set con Steven. I miei due figli non hanno voluto lasciarmi un minuto: non per amore della mamma, ma per conoscere Indiana Jones».

Ciao a tutti, chi l'ha visto?
io sono andato alla prima e mi è abb piaciuto! certo non a livello dei capitoli precendenti ma cmq apprezzabile...
poi ci sono certe scene che mi lasciano perplesso ma è pur sempre un film e lui d'altronde va ricordato che è uno dei pochi ad aver bevuto dal Sacro Graal!

Il film è carino, ma credevo meglio soprattutto l'antagonista è una figura scialba che non mi ha trasmesso nulla.
Alcune parti però sono veramente carine

scusa ma non capisco cosa c'entra col TV, Sorrisi e Canzoni...


Se davvero ci saranno gli alieni mi aspetto una cosa alla Stargate; niente testoni con gli occhioni neri