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 Oggetto del messaggio: Dracula cerca sangue di vergine... e morì di sete!!! (1974)
MessaggioInviato: mer mar 17, 2010 16:35 
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Premetto che non ho mai visto questo film... ma appena ho letto il titolo ho pensato a voi!! :ahah:

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Liberamente tratto da qui.

Citazione, pastiche, ironia e teatralità e loro immediato superamento. Tutto questo è Dracula cerca sangue di vergine… e morì di sete! Noto anche come Andy Warhol’s Dracula quasi a voler sottolineare l’iconicità della pellicola (alzi la mano chi non ha desiderato la t-shirt con la serigrafia di Udo Kier-Dracula con i rivoli di sangue ai lati della bocca) e il suo status artistico-sperimentale.

Paul Morrisey e la creek cinematografica della factory warholiana che già improvvisò nella pellicola Flesh for Frankenstein ci propone una ri-edizione del mito del conte Dracula che supera la mera citazione per farsi spin-off, quasi fan-fiction d’eccellenza. Qui il conte Dracula (con lo sguardo rotondo e vitreo e il fisico scarnificato dell’immenso Udo Kier) è alla fine dei suoi giorni, la Romania non gli offre più sangue di vergine da molto tempo e il nostro, coadiuvato dal fido Anton decide di partire alla volta della cattolicissima Italia, dove si suppone la morigeratezza della religione abbia preservato abbondante sangue di vergine. Il nostro farà la conoscenza dei Di Fiore, una casata nobile ma povera a causa dell’inettitudine del Marchese (un fantasmagorico Vittorio De Sica) appassionato di glottologia e araldica ma privo di senso pratico. Le figliole dei marchesi sembrano una postmoderna citazione delle grazie di classica memoria. Rubinia e Saffiria sono le più spregiudicate e amano abbeverarsi di lussuria fra le braccia di Mario, interpretato da Joe Dallesandro (come sappiamo amatissimo da Warhol e Morrisey). Quest’ultimo marxista convinto attende la rivoluzione lavorando alle dipendenze della decaduta famiglia come unico servitore.

L’allegoria è chiara, la fragile nobiltà succhiasangue e sbeffeggiata di Dracula contro la possanza fisica e bellezza di Mario che si intrattiene sul suo giaciglio con le sfacciatissime Di Fiore all’ombra di un falce e martello dipinto sul muro. Nella pellicola però c’è molto di più, l’interpretazione eccessiva e teatrale di Udo Kier (e di Milena Vukotic), la messa in scena, la mascherata (vedi l’inizio della pellicola) e il suo ribaltamento (leggi smembramento) ne finale più classico. Un’operazione che si presenta come un elegante lavoro citazionistico da diversi piani artistico-temporali: Shakespeare e Caravaggio, Foscolo, la stand up comedy degli anni Settanta e non ultima la pop art nata fra i polpastrelli diafani di Warhol.

Un recupero obbligatorio per Warhol dall’immaginario pop quello operato con Dracula cerca sangue di vergine…, da inserire nel più vasto progetto artistico, cinematografico e storico elaborato dalla Factory.

_________________
Immagine

Dentro le vostre case per ora c'è ancora pace
Ma la voce sta urlando, ma la luna non tace
Mi dice devi amare ciò che distruggerai
Mi dice distruggi perchè amare non potrai
Mi dice mordi e fuggi, è la tua libertà
La luna che splende e urla, su questa fogna di città.


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