Il film è impegnativo, è un bellissimo film che a me piace definire di denuncia. Tratto da un romanzo di P.D. James tratta di un futuro molto prossimo (mi pare 20 anni) in cui il genere umano non riesce più a riprodursi. Fin qui che denuncia c'è??
Beh, in Inghilterra così come in molte altre parti del mondo sono stati ripristinati i ghetti dove vengono ammassate in condizioni simili, se non peggiori, a quelle dei ghetti della seconda grande guerra ogni etnia e cultura dai Rom agli arabi passando per gli africani (teoricamente si parla di tutte le etnie differenti da quella inglese ma il fatto che si vedono popolazioni di religione fondamentalmente mussulmana da preambolo ad un'altro bel dettaglio del film).
In giro per le prestigiose strade della inghilterra bene campeggiano rifiuti di ogni sorta e tipo, la delinquenza è a livelli storici seppur confinata al di fuori delle periferie delle città.
Il film esordisce presentando un magnifico Owen Wilson mentre si prende un caffè in un bar, tutta la popolazione è paralizzata da una tragedia, il più giovane ragazzo del mondo viene ucciso... tutti sembrano disperarsi tranne lui.
Uscito dal Bar si salva da una drammatica esplosione. Ovviamente le fonti ufficiali la attribuiranno al terrorismo, mentre molti sanno che è il governo stesso a creare questi attentati per legittimare le ferree leggi raziali.
Il suicidio è legalizzato, molti fortunati si limitano a sopravvivere ma nessuno è in grado di vivere. In tutte le case è infatti presente un kit per un suicidiosereno, musica, pillole e non so che altra porcheria. La gente si muove priva di anima in un ambiente degradato, ma non quel degrado caricaturale di molti film, è un degrado terribilmente veritiero e possibile tra vent'anni! La cosa sembra non colpire l'osservatore ma posso dire che il degrado della società è studiato bene al millimetro senza esagerazione alcuna! (di fatti circolano molte macchine odierne ad es.: una megane scenic e una multipla e altre macchine che però non ho saputo riconoscere). Insomma la cosa non pare ma arriva diretta ad annodare lo stomaco. Se poi ci mettiamo il dramma personale del protagonista fai tombola.
alcune scene sono meravigliosamente vere e dal gusto retrò, la scena di guerra in un ghetto ricorda terribilmente bene le immagini di guerra della seconda guerra mondiale.
Gli spazi sono angusti, freddi, depersonalizzati e quegli spazi che non rispondono a queste regole di solito sono scenario di delinquenza e vengono lordati dalla sporcizia propria dell'animo umano.
A mio parere il viaggio del protagonista è simbolo del perorso che l'uomo (inteso come specie di mammiferi) deve intraprendere perchè un miglioramento sia possibile. Un cammino molto duro, al limite del mortale ma che è unica strada intelligente e praticabile per la salvezza. Questa cosa entra in forte contrasto, come già accennato alle facili via di fuga: il suicidio, pubblicizzato in ogni ambito, dai pulmann ai cartelloni sui palazzi, dalla televisione alle radio. Via di fuga facile (scelta dalla stragrande maggioranza della gente) e la via difficile, impossibile ma effettivamente utile. Il fatto che sia un uomo coinvolto suo malgrado, significa che tutti noi, nostro malgrado, potremmo intraprendee un viaggio personale verso quella "redenzione" (uso un termione non tecnicamente corretto) di noi stessi, della società che ci circonda e del mondo inteso come ambiente.
N.B.: se alcuni passaggi logici non vi sono chiari è perchè non posso scrivere tutti gli elementi che mi portano a tali considerazioni... potrei rovinare la viione del bellissimo film a coloro che vorranno andare.
tecnicamente è ben girato, a tratti si nota un tocco di classe: un lunghissimo piano sequenza che annienta la freddezza del fruitore scaraventandolo in una situazione difficile, ottima la fotografia, ottima le scenografie, ottime le scelte tecniche del regista. Unica pecca tecnica, a volte rallenta terribilmente i ritmi salvo poi riprendere il controllo subito dopo. A volte ci sono scene al limite dell'assurdo ma cose possibilisssime se considerata la tensione e la poca lucidità di certi momenti vissuti dai personaggi.
Insomma, lo promuovo, poteva essere meglio perfezionando alcuni dettagli, ma cose proprio da pignoli. Voto alto ma non tanto quanto di T.T.C. = 8 un otto che definirei legittimo e pieno, meritato punto su punto.
buona visione a tutti coloro che volessero vederlo.
A anche se no nve ne frega una cippa, il mio personaggio preferito è il padre di lui!! MITTICO COLTIVATORE!!! :p
eccovi un bel sito da gustarvi prima del film!
http://www.childrenofmen.net/