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 Oggetto del messaggio: [recensione] Serj Tankian - Elect the Dead
MessaggioInviato: ven nov 30, 2007 18:16 
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Volevo portare l'attenzione dei fans dei S.O.A.D. su questo nuovo lavoro "Elect The Dead", l'album che segna l'esordio da solista di Serj Tankian.

Canzoni politiche, canzoni divertenti, canzoni d'amore, canzoni su esperienze dolorose, questi gli ingredienti dell'album, su cui Tankian ha spolverato una atmosfera generale di profonda malinconia ma con un barlume di speranza sul futuro.

Disco completamente autoprodotto dalla prima all'ultima nota, e suonato dall'inizio alla fine dal solo Tankian, con l'aggiunta di poche e selezionate collaborazioni, quella del batterista dei System of a Down John Dolmayan e dell'ex Guns'N'Roses e Primus Brian "Brain" Mantia.

Essendo un cultore assoluto della Band, spero che questo non segni la conferma delle notizie che da un po' circolano in merito alla band

Riporto in merito un articolo di S. Di Lino
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Era prevedibile che succedesse, e le avvisaglie si erano avvicendate con frequenza sempre maggiore nei mesi scorsi. Al momento in cui scriviamo, di fatto, i System of a Down non esistono più. Almeno temporaneamente. Dal maggio 2006, allorché la band annunciò pubblicamente lo scioglimento momentaneo della stessa, per permettere a tutti i componenti di inseguire progetti autarchici, i quattro armeno-losangelini hanno continuato a far occasionalmente parlare di sé come gruppo, dando quasi l’impressione che la ferale notizia primaverile fosse nulla più di una boutade, o al massimo l’esternazione di un momento di stanchezza collettiva.
Macché… Il primo album solista di Serj Tankian, vocalist del gruppo, intitolato Elect the Dead e in distribuzione proprio in questi giorni, se non è un epitaffio poc ci manca. Hanno un bel daffare i membri della band a ribadire in ogni occasione pubblica si presenti loro che trattasi di uno scioglimento momentaneo, che nessuno ha scritto un epitaffio sui System of a Down, che magari fra qualche anno gli torna la voglia di fare qualcosa insieme. Noi ce lo auguriamo, ma si era capito che qualcosa nella loro alchimia si era guastata. In particolare, a livello musicale, le continue incursioni vocali del chitarrista Daron Malakian, a togliere "spazio vitale" al buon Serj, sembravano testimoniare di una sorta di conflitto intestino per la leadership della band.
Ecco allora che Serj Tankian quello stesso spazio vitale se lo è ripreso con Elect the Dead, album che, musicalmente parlando, non si discosta molto dal sound dei System of a Down. Particolare tutt’altro che trascurabile: Tankian ha commissionato un video per ciascuna delle dodici canzoni che compongono l’album, a dodici filmakers differenti. Il video del primo singolo, Empty Walls, lo firma lo specialista di videoclip (soprattutto in ambito rock duro) Tony Petrossian, e rappresenta, in forme solo apparentemente gioiose e colorate di tinte pastello, un’ulteriore evoluzione del discorso politico-ideologico portato avanti dal vocalist già nei System of a Down. Nel video, Tankian impersona infatti un particolare "animatore" che, in una classe d’asilo ricolma di scatenati frugoletti, accompagna l’esibizione di costoro, impegnati a simulare, con una certa partecipazione, una guerra, sfoderando un arsenale di armi giocattolo da fare invidia a Rumsfeld e spendendo ogni stilla di energia in energici, ancorché incruenti, corpo a corpo.
L’immagine reiterata del cantante che annaspa – e nel finale annega – in un mare di palle di plastica colorate, è forse la più significativa, su un piano simbolico, dell’intero video. Il quale postula forse che le guerre di oggi appaiono talmente distanti e deumanizzate da essere quasi percepite come un gioco. Ci pensa la chiosa del video a ricondurci duramente alla realtà, allorché sia il cantante che i bambini fino a un attimo prima impegnati nella "loro" guerra-lampo, si trovano all’improvviso ad assistere a un vero funerale di stato, probabilmente di un militare deceduto in combattimento, di fronte al quale si può opporre soltanto un laconico silenzio.
Video forse non di impatto immediato (la regia è di pura routine e la pur buona idea di partenza non è sviluppata in tutte le sue possibilità), ma che testimonia del perdurare di una forte e coerente coscienza politica nella musica di Serj Tankian, uno dei pochi sinceri "attivisti" della scena rock contemporanea…

Saluti

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 Oggetto del messaggio: Re: [recensione] Serj Tankian - Elect the Dead
MessaggioInviato: gio apr 24, 2008 15:01 
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A parte che l'album e torno a confermarlo ha una sonorità molto potente (ok non ha il supporto e il SOAD style alle spalle che lo rende un pizzico più melodico che graffiante)

Cmq se non l'avete fatto vedetevi il video di Empty Walls (tra parentesi splendida canzone) che è essenzialmente SPETTACOLARE e GROTTESCO

http://it.youtube.com/watch?v=RaiNWRunTUc&feature=related

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 Oggetto del messaggio: Re: [recensione] Serj Tankian - Elect the Dead
MessaggioInviato: lun apr 28, 2008 15:48 
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Come melodia mi ricorda molto Aerials, non dico che è uguale eh! Mi sembra mancare di qualcosa ma non so cosa, comunque grottesco è grottesco: Tankian con sti occhi da pazzo, il sorriso diabolico e i bambini che "giocano" alla guerra...
Mi ascolto un po' System of a Down allora :ok:

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 Oggetto del messaggio: Re: [recensione] Serj Tankian - Elect the Dead
MessaggioInviato: lun apr 28, 2008 18:00 
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Uhm... dopo sufficiente ascolto del suo lavoro, posso esprimere un primo giudizio.
Come compositore Tankian non mi pare gran chè. Sopra la media attuale forse (che non è poco), ma le musiche non hanno nulla di particolarmente rilevante, sono una buona base in stile (smorzato) SOAD. In particolare le sezioni ritmiche sono un pò deludenti: la batteria manca un pò di personalità, cosa che mi ha un pò spiazzato essendo il batterista quello dei SOAD (Ma sarà forse mia deviazione professionale), il basso fa un ordinarissimo lavoro. Buone invece quelle melodiche, che comunque visto lo stile del musicista non possono per natura andare troppo in là.
Come cantante beh... :rockrulez: mi manca l'emoticon che sprofonda in una profusione di inchini. Sono riuscito persino a farlo piacere a mia mamma, 56 anni, ma non ditele che ve l'ho detto. :jollone:

Comunque un buon disco!

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 Oggetto del messaggio: Re: [recensione] Serj Tankian - Elect the Dead
MessaggioInviato: lun apr 28, 2008 18:30 
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Dmitrij ha scritto:
Uhm... dopo sufficiente ascolto del suo lavoro, posso esprimere un primo giudizio.
Come compositore Tankian non mi pare gran chè. Sopra la media attuale forse (che non è poco), ma le musiche non hanno nulla di particolarmente rilevante, sono una buona base in stile (smorzato) SOAD. In particolare le sezioni ritmiche sono un pò deludenti: la batteria manca un pò di personalità, cosa che mi ha un pò spiazzato essendo il batterista quello dei SOAD (Ma sarà forse mia deviazione professionale), il basso fa un ordinarissimo lavoro. Buone invece quelle melodiche, che comunque visto lo stile del musicista non possono per natura andare troppo in là.
Come cantante beh... :rockrulez: mi manca l'emoticon che sprofonda in una profusione di inchini. Sono riuscito persino a farlo piacere a mia mamma, 56 anni, ma non ditele che ve l'ho detto. :jollone:

Comunque un buon disco!


CONCORDO SU TUTTA LA LINEA :sisi:

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 Oggetto del messaggio: Re: [recensione] Serj Tankian - Elect the Dead
MessaggioInviato: lun apr 28, 2008 19:04 
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Un buon disco infatti.. un disco da 6,5 non di più... riporto l'opinione in proposito del cantante dei Nile, con cui sono parzialmente d'accordo. “Se fai un disco da solista devi cercare di proporre qualcosa di nuovo sul mercato, e non la stessa musica dei SOAD”.

Non deludono un po i testi ?..... cito: “baby, oh baby, baby, oh baby, baby, baby, i miss you, shalalalala baby, oh baby, baby, oh baby, baby, baby, i miss you, shalalalala”

Empty walls gran video

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“Per sfuggire ad un nano furibondo occorrono gambe leste. E ricorda: dovrai sempre essere più svelto dell’ascia che ti scaglierà dietro.
Se gli sfuggi, modifica il tuo aspetto: egli possiede una memoria incredibile. Può così accadere che, dopo venti cicli solari, un boccale ti si fracassi all’improvviso sulla testa e la risata rabbiosa del nano ti risuoni sulle orecchie”


"Una volta la morte andò da un nano e voleva prenderlo con sé, ma il nano piantò bene gli stivali sulla pietra su cui stava, abbassò la fronte con fare testardo e disse di no. La morte passò oltre"

Le cinque stirpi, La guerra dei nani, Markus Heitz


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 Oggetto del messaggio: Re: [recensione] Serj Tankian - Elect the Dead
MessaggioInviato: mar apr 29, 2008 12:24 
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concordo con tutte le critiche mosse... ma alla fine lo sappiamo che con la voce che ha, mr tankian farebbe sognare anche se leggesse l'elenco del telefono


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 Oggetto del messaggio: Re: [recensione] Serj Tankian - Elect the Dead
MessaggioInviato: mar apr 29, 2008 12:32 
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In questo momento ho una fervida visione di lui che canta

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 Oggetto del messaggio: Re: [recensione] Serj Tankian - Elect the Dead
MessaggioInviato: mar apr 29, 2008 15:27 
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6.5 è troppo poco secondo me io darei almeno un 7/7.5 :sisi:

Signori se diamo a lui 6.5 possiamo bruciare molto se non quasi tutto di quanto fatto dalla "musica" negli ultimi 3 anni

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 Oggetto del messaggio: Re: [recensione] Serj Tankian - Elect the Dead
MessaggioInviato: mar apr 29, 2008 15:46 
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 Oggetto del messaggio: Re: [recensione] Serj Tankian - Elect the Dead
MessaggioInviato: mar apr 29, 2008 15:47 
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Patteggiamo per un 7? :ahah: … si inizia sempre dal basso, siamo sempre in tempo a rialzare

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 Oggetto del messaggio: Re: [recensione] Serj Tankian - Elect the Dead
MessaggioInviato: mar apr 29, 2008 15:55 
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Effettivamente cosa è stato fatto di eclatante negli ultimi 3 anni?

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 Oggetto del messaggio: Re: [recensione] Serj Tankian - Elect the Dead
MessaggioInviato: mar apr 29, 2008 16:14 
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Così in mente mi vengono.. spaziando sui generis

In Rainbows – Radiohead – 9
Libertad – Velvet Revolver – 8
Ithyphallic – Nile – 9
Ballate per piccole iene – Afterhours – 10 (considerando il contesto in cui devono farsi spazio)
Christ illusion – Slayer – 8
Live from Radio City Music Hall – Heaven and hell - 8
Karmaghedon – Ataque 77 – 9 (se qualcuno vuole buttarsi in punk rock sudamericano :lol: )

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“Per sfuggire ad un nano furibondo occorrono gambe leste. E ricorda: dovrai sempre essere più svelto dell’ascia che ti scaglierà dietro.
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 Oggetto del messaggio: Re: [recensione] Serj Tankian - Elect the Dead
MessaggioInviato: mar apr 29, 2008 17:51 
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Forse giusto giusto i Radiohead ma ne dubito (parlo per me)

All'epoca i SOAD mi piacevano perché li sentivo nuovi, curiosi... Il loro modo di fare armeno mi garbava... Però anche loro, non so, mi stancano... E così questo singolo, non credo che riuscirei a comprarmi l'intero album e apprezzarlo :(

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 Oggetto del messaggio: Re: [recensione] Serj Tankian - Elect the Dead
MessaggioInviato: mar apr 29, 2008 18:26 
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Vi siete dimenticti i Tool :shock: i TOOOOOL!!!
10.000 days non è un album epico solo perchè prima han fatto Lateralus, che sfiora la divinità.

E poi c'è l'ultimo dei Subhumans, Internal Riot, che ci dice che il punk non è morto. Spacca abbestia!!!!

E poi quest'anno uscirà il nuovo album dei Sepultura dopo il ritorno dei Cavalera.

In Italia ci sono i Teatro degli Orrori, Dell'impero delle Tenebre, molto promettenti.

L'ultimo dei Queens of the Stone Age, Era Vulgaris, sebbene ad anni luce dai vecchi album e comunque sia è un pò froscio, rimane un buon album.

Dopodichè adesso non sono a casa e non ho tutti gli album sottomano, ma potrei citarvene un'altra decina buona.
E concordo con Gilius per quanto riguarda Afterhours, Radiohead e Slayer

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