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 Oggetto del messaggio: Tobias Sammet : "Avantasia"(parte 1-2) La storia
MessaggioInviato: sab lug 02, 2005 13:54 
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In questo topic riporterò la lunga storia che viene raccontata attraverso le canzoni create dall'uninione di grandissimi musicisti power metal,raggruppati in questo fantastico progetto di nome "Avantasia" parte I-II,da Tobias Sammet,leader degli Edguy...

Per quanti non conoscano Avantasia,ma amano il power,consiglio caldamente di ascoltare questi due fantastici album,in cui sono contenute canzoni eccezionali,tecnicamente perfette e capaci di suscitare grandi emozioni a chi ama il genere e non...tanto per dire due nomi: oltre a Sammet,il cantante principale(inutile dire strabiliante) nella parte di Gabriel,compaiono (inserisco nome,ruolo nell'album e se lo conosco il gruppo di appartenenza):


Michael Kiske - il druido Lugaid Vandroly (ex Helloween)
David Defeis - il frate Jakob (Virgin Steele)
Ralf Zdiarstek - baliff von Kronberg (ex-Kane)
Sharon Den Adel - Anna Held (Within Temptation)
Rob Rock - vescovo von Bicken
Oliver Hartmann - Papa Clemente IIX (Atvance)
Andre Matos - l'elfo Elderane (ex cantante degli Angra)
Kai Hansen - il nano Regrin (Helloween-Gamma Ray)
Timo Tolkki - voce The Tower (Stratovarius)
Henjo Richter - chitarrista (Gamma Ray)
Markus Grosskopf - bassista (Helloween)
Alex Holzwarth - batterista (Rhapsody)
Tobias Sammet - tastierista (Edguy)
Norman Meiritz - chitarra acustica (credo Edguy)
Frank Tischer - pianista (pianista solista che ha collaborato con gli Edguy)
Jens Ludwig - chitarrista (Edguy)

Per chi conosce l'album ma vuole sapere la storia,la riporterò di seguito,e mi scuso anticipatamente se dovrò fare piu post...
Per chi conosce sia gli album che la storia,beh,meglio cosi!!:rockrulez: e magari se ho fatto degli errori potrà aiutarmi a correggerli 8)

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MessaggioInviato: sab lug 02, 2005 13:55 
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Magonza (Germania), Anno del Signore 1602.
Il sole era già sorto da qualche ora quando Gabriel Laymann, un giovane novizio dei monaci domenicani di Magonza, attraversa il cancello dell'abbazia per raggiungere il suo nuovo incarico... Forse Gabriel era onorato per la dura lotta che aveva vinto nel suo ultimo incarico, quando lui si prese cura dell'anima di Else Vogler caduta nelle mani del diavolo, prima che lei venisse purificata dal fuoco. Lui non ne era certo, ma sembrava che i vecchi monaci dell'abbazia - soprattutto il suo mentore Jakob, con cui condivideva la responsabilità dell'anima di Else Vogler - abbiano apprezzato il modo in cui Gabriel ha affrontato la situazione nella cella della prigione con Vogler la strega, che fu denunciata per essere stata vista mentre leggeva scritture proibite. Jakob doveva esser stato molto fiero di lui, perchè aveva detto molte volte quanto era rimasto impressionato dalla sensibilità di Gabriel; il modo in cui agì in tutte quelle situazioni, quando il diavolo entrò nel corpo di Else per parlare attraverso la sua bocca, e il modo in cui lui lo scacciò quando tornò ad occupare il suo corpo... e nonostante non fosse facile vedere l'essere umano nella donna isterica, Gabriel non dimenticò mai che lei una volta era stata un essere umano come lui; fino a quando il demonio non le ha strappato la sua sanità.
Quindi lui ha ottenuto subito un incarico importante: quel giorno è stato mandato alla torre delle streghe, dove coloro che hanno smarrito la strada della luce aspettano quello che spetta loro. Per la prima volta...
Ma quando aprì la pesante porta di legno per osservare chi c'era, chi stava distesa lì sul freddo pavimento di pietra, si sentì come se un fulmine gli avesse attraversato la base del cranio. Guardò una volta, una volta ancora, e alla fine non riuscì più a togliere gli occhi dalla sua "cliente": Anna Held! Lei era distesa a terra e guardava verso di lui, e sembrava come se fosse troppo debole per riconoscerlo. Per riconoscere il suo fratellastro, che per lei era stato come un vero fratello quando erano entrambi bambini. Quando Gabriel ha dovuto lasciarla all'età di nove anni per unirsi ai Domenicani, le aveva promesso che si sarebbero di sicuro reincontrati un giorno. Ma così? Anna Held, una strega? Quando era un bambino, Gabriel non avrebbe mai neanche pensato che il diavolo potesse impossessarsi di lei. Ma naturalmente, al tempo non sapeva nulla di stregoneria e dei trucchi del demonio, quindi... Qualunque cosa fosse che parlò a lui attraverso le labbra di Anna, disse che lei doveva esser stata innocente. Molto probabilmente, chi diceva di essere un demone non era davvero un demone, se rivelava la sua identità in fretta. Qualche volta erano richieste settimane per far confessare al corpo in cui si nasconde la sua reale identità. Ma ci doveva essere almeno una piccola possibilità che l'imprigionamento di Anna fosse un grosso errore giudiziario. Ad ogni modo, c'era solo un modo per scoprirlo: Jakob. Lui avrebbe aiutato Gabriel se ci fosse stato qualcosa di sbagliato. E lo avrebbe fatto, SE qualcosa non avesse occupato i suoi pensieri...
... Con attenzione Gabriel aprì la porta e la luce di alcune candele illuminò la libreria dall'atrio del monastero. Gabriel aveva cercato Jakob per tutto il pomeriggio e per la sera, ma visto che non aveva potuto trovarlo da nessuna parte aveva deciso di fargli una visita nella libreria. Jakob era sempre disponibile per qualsiasi problema quando lo si cercava mentre stava leggendo; e le possibilità di trovarlo lì erano buone, perchè era sempre lì ogni notte. Quindi Gabriel entrò nella stanza, ma non appena il vecchio monaco si accorse di lui, chiuse immediatamente il libro che stava leggendo e lo rimise nella libreria; a dire il vero, più che rimetterlo nella libreria lo lanciò dietro la libreria. Voleva nascondere qualcosa? Non era possibile, Jakob non era uno di quelli che poteva isolarsi per quello che leggeva, ma il monaco sembrò preoccuparsi quando notò di non essere più solo nella stanza.
Nonostante questo il vecchio monaco ascoltò attentamente il problema di Gabriel e promise di fare in modo di rendere la prigionia e il processo di Anna il meno traumatico possibile, fino a quando la sua innocenza - o colpevolezza - non fosse stata provata. Inoltre promise al preoccupato novizio che avrebbe cominciato a studiare il caso per scoprire se non c'era niente di sbagliato. Con alcune parole di conforto Jakob lasciò Gabriel, che tornò alla sua cella, ma non riuscì a riposarsi.
Che stava succedendo? Certo, Jakob aveva promesso di dargli una mano; ma le sue parole erano sincere? Si era comportato in un modo così strano, nel momento in cui Gabriel era entrato nella libreria. E perchè aveva reagito in quel modo quando lo aveva sorpreso a leggere? Forse c'era qualcosa di sbagliato in quel libro... Si, il libro, forse poteva portare qualche risposta ai dubbi di Gabriel. E se invece non avesse potuto? Forse poteva essere uno di quei libri proibiti che Gabriel non doveva assolutamente conoscere. Forse era uno di quei testi satanisti che avevano confiscato da Else Vogler, la strega. Anche se Gabriel era stato coinvolto nel processo, non aveva mai visto i testi che erano l'elemento base dell'accusa di Vogler. Ma come poteva tutto questo aiutare Anna? O forse... poteva? O forse era meglio che Gabriel non facesse niente per liberarla? Poteva essere davvero posseduta dal demonio? In ogni caso, Gabriel non riuscì a dormire, quindi pensò che fosse meglio andare nella libreria a dare un'occhiata al libro... E anche se il libro poteva essere un pericolo per chi lo leggeva, Gabriel si sentiva abbastanza forte da poter fronteggiare qualsiasi forza del male.
Vecchio, sembrava davvero vecchio. E l'odore che aveva toglieva ogni dubbio a Gabriel: il libro era malvagio. Pura malvagità! Fissata nella copertina interna rivestita di cuoio c'era una placca triangolare, grossa come una mano, che sembrava fatta di qualche strano tipo di metallo. Gabriel non fu in grado di capire niente di quel libro perchè era scritto in una lingua sconosciuta. Solo, alcune scritte che erano state aggiunte in tempi successivi, probabilmente dopo molto tempo dalla prima stesura del libro. Ma anche se Gabriel riusciva a leggere le parole, il loro significato non gli era chiaro:
Molte strade portano a Roma. Sette volte una via per tutte porta a un mondo oltre ogni immaginazione
Se fosse mai esistito qualcuno in grado di capire quella frase, di sicuro non era Gabriel, quindi cominciò a leggere le pagine scritte nella lingua sconosciuta, speranzoso di trovare altre parti comprensibili da lui. E Gabriel fu premiato per i suoi sforzi. Trovò una lettera messa nel libro, scritta da un certo Lugaid Vandroiy per... Else Vogler! E così Gabriel aveva scoperto che razza di tomo aveva in mano! Ma nonostante questo il libro era ancora inutilizzabile, quindi Gabriel cominciò a leggere la lettera, anche se si sentiva un po' a disagio nel leggere qualcosa di privato, che evidentemente non era indirizzata a lui.
Nella lettera Vandroiy aveva scritto che un mercante gallico gli aveva detto di aver venduto il libro ad Else Vogler. Ma l'autore della lettera reclamava il libro come suo, perchè gli era stato rubato anni prima. E visto che voleva il libro indietro Valdroiy avvisava Vogler che sarebbe passato per riprenderlo in quei giorni verso la mezzanotte per riprenderselo.
Gabriel era un po' confuso, perchè si aspettava qualcosa di molto più eccitante quando pensava ai libri di una strega. Deluso, rimise a posto il libro e tornò nella sua cella per riposare, sapendo che non sarebbe comunque riuscito a dormire. Probabilmente ci poteva essere una possibilità di scoprire qualcosa il giorno seguente.
Fu verso le otto di mattina quando Gabriel si diresse alla fontana per lavarsi le mani. Ma le macchie nere sulle sue dita non si levarono, per quanto Gabriel si ostinasse a pulirsi. Era il nero dell'orrore che strisciava nel monastero? Gabriel ebbe un brivido per quel pensiero, ma nello stesso momento si dimenticò le paure quando una voce lo chiamò. Jakob lo salutò con gioia, scusandosi per il suo strano atteggiamento della sera prima. Gabriel fece un sospiro di sollievo quando capì che il suo amico non era arrabbiato con lui. In fondo non c'era ragione per essere arrabbiato, solo perchè il novizio era entrato nella libreria, non poteva sapere che il suo mentore stava leggendo un testo segreto. Ma in quell'istante il vecchio monaco urlò: "Tu sei stato da solo nella libreria senza il permesso!", indicando le dita sporche di Gabriel. E Gabriel capì che cos'erano quelle macchie sulle sue mani. Qualcuno aveva marchiato il libro così da capire se fosse stato letto senza permesso. "Tu hai tradito la mia fiducia e hai letto il libro proibito. Vai nella cappella e prega per il perdono" urlo Jakob arrabbiato "perchè è il solo modo per perdonare colui che ha rotto una sacra regola del monastero!"
Quella fu l'ultima volta che il frate parlò con Gabriel, perchè quando Jakob si unì ai soldati per arristare il giovane inginocchiato di fronte all'altare, il vecchio rimase con lo sguardo fisso sul pavimento, in silenzio...
Qui finisce il preludio alla storia narrata nei due dischi. Da qui inizia l'avventura di Gabriel nei dischi, e da qui dovrebbe iniziare l'avventura di Gabriel nel gioco (ma questo è ancora da vedere).
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Atto 1
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Parte 1
(PRELUDE) In quel momento doveva essere notte nelle vie di Magonza perchè solo una flebile luce filtrava dalla finestra sul muro della fredda prigione. Gabriel sedeva sul pavimento, sdraiato, senza prestare attenzione al suo compagno di cella che stava facendo avanti e indietro con impazienza, non importa che avessero già passato alcune ore di prigionia assieme. Per tutto il tempo Gabriel aveva cercato di capire che cosa era successo durante le ultime ore e per ogni domanda che trovava risposta ce n'erano altre che gli venivano in mente.
Gabriel raccontò la sua storia al suo compagno di cella; perchè lui - un monaco - era in prigione. E naturalmente sapeva lo straniero non poteva aiutarlo. Gabriel pensava di potersi sentire meglio dopo aver parlato con qualcuno. Ma nella conversazione, lo straniero con un accento da forestiero disse che lo avevano bloccato quando era arrivato a Magonza perchè era stato lui a firmare la lettera citata da Gabriel nel suo racconto.
I due parlarono per l'intera notte. Lo straniero disse di essere uno degli ultimi druidi nel mondo intero, un membro di un antico clan segreto di Celti in Irlanda. E fu concorde nel dire che l'investigazione del giovane novizio non era sbagliata (REACH OUT FOR THE LIGHT). E anche se il giovane Gabrien non capiva molto di quello che diceva il vecchio davanti a se, le poche cosa che poteva capire gli mostravano una nuova visione della vita... (SERPENTS IN PARADISE)
La coscienza di Gabriel continua a chiedergli ancora e ancora che razza di animali siano stati, a torturare Else Vogler in una maniera così brutale, perchè se la lettera e le parole di Luganid Valdroiy dicevano il vero probabilmente lei era innocente. Lo scarso sonno che Gabriel riuscì a fare durante la notte non portò riposo: incubi - mandati dalla sua coscienza - lo braccarono ad ogni singolo istante che egli passò con gli occhi chiusi, mentre osava cercare del riposo... Il processo di Else, che fu trattata come una bestia (MALLEUS MALLEFICARUM). Tre giorni di prigionia assieme permisero a Luganid Vandroiy di convincere Gabriel chew non aveva alcun senso rinunciare ad aiutare Anna in favore di un processo di giustizia o - come sembrava che stesse accadendo - d'ingiustizia. E Gabriel realizzò che non poteva aiutare Anna se lui si trovava lì in catene.
Fu facile per Vandroiy capire che Gabriel era meno preoccupato per il suo destino che per quello di Anna. Entrambi sapevano che dovevano scappare, perchè agli occhi della legge Vandroiy era un eretico... e Gabriel un rinnegato. Quindi al mattino del terzo giorno di prigionia aspettarono che il carceriere arrivasse per portare loro acqua e un po' di carne come ogni giorno. Gabriel non fu in grado di vedere come Vandroiy stordì la guardia da dietro la porta, il vecchio agì troppo velocemente. Senza alcuno sforzo il druido prese la chiave dallo stordito carceriere (che puzzava di vino, un dettaglio che poteva spiegare molte cose) per aprire prima le catene delle sue caviglie, poi quelle di Gabriel. Senza aver capito nulla di quello che era successo, Gabriel seguì il druido attraverso la porta. Scappare dalla prigione... ... e da ogni singola visione della vita che aveva fino a quel momento (BREAKING AWAY)
Non c'era niente che Gabriel voleva fare più di raggiungere direttamente la torre delle streghe dove Anna giaceva in catene, ma Vandroiy gli ricordò che lui non era uno di quelli che l'avevano imprigionata. Non era più un chierico, ma un rinnegato, e probabilmente lo avrebbero aspettato alla torre per catturarlo di nuovo... e le possibilità di scappare di nuovo sarebbero state prossime a zero. Alla fine Gabriel ascoltò il consiglio di Vandroiy e col vecchio druido decise di scappare il prima possibile dalla città...
Gabriel non sapeva quanta strada aveva fatto durante il giorno, ma alla sera del loro primo giorno di fuga non riusciva più a sentire i piedi. E provava un senso di fallimento, perchè Anna era ancora pigioniera. Quante volte aveva sperato d'incontrarla di nuovo tutti quegli anni; ora si erano reincontrati ma - dando filo al suo incubo ricorrente - sarebbe stato meglio se quella riunione non ci fosse mai stata... (FAREWELL)
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Parte 2
Ruote di carro attraversarono la strada. Falk Von Kronberg, ufficiale giudiziario di Magonza, guardò fuori dalla finestra e fu folgorato dalla vista di Roma, dalla sua bellezza e dallo splendore senza fine. Aveva avuto il privilegio di potersi unire al viaggio del vescovo Johann Adam von Bicken, perchè era stato proprio lui a giudicare il processo di Else Vogler. Il processo nel quale aveva confiscato il libro che il vescovo doveva portare a Roma. Assieme a lui e al vescovo di Magonza c'erano un sacco di soldati e frate Jakob, uno dei migliori amici del vescovo, che seguiva sempre gli attenti consigli del brillante domenicano. Anche Jakob sembrava impressionato dalla bellezza di Roma. Von Bicken invece stava solo leggendo, sembrava che non gl'interessasse di niente a parte della bibbia che teneva in mano, e forse del suo incontro con il Papa, ma in fondo non aveva motivo di rimanere impressionato dalle strade di Roma, probabilmente c'era già stato un sacco di volte...
Più tardi si trovarono tutti seduti attorno ad uno splendido tavolo. L'ufficiale non riusciva a capire niente di quello che gli altri si stavano dicendo, ma in fondo non gli interessava, gli bastava godersi gli eventi del vaticano, mentre Clemente VIII lasciò la stanza portandosi dietro il vescovo di Magonza, suo amico di lunga data, e Jakob, per prendere l'oggetto che stava cercando da così tanto tempo: l'ultimo libro con l'ultima delle sette parti di un sigillo.
Loro devono portare il sigillo completo al centro del mondo spirituale. E come hanno letto in "incredibilmente vecchi, segreti e sacri documenti" coloro che porteranno il Sigillo dei Sette Libri Sacri dell'Illuminazione al centro del mondo spirituale otterranno la saggezza definitiva, l'illuminazione e l'ultima delle verità. E questo significa potere. (THE GLORY OF ROME)
Quindi il papa invita von Bicken e il suo amico Jakob (che sono entrambi spaventati senza farlo vedere) a venire con lui in un mondo "che le persone non sospettano neanche l'esistenza" - un viaggio in un'altra dimensione con i loro corpi.
Quindi la carovana per Magonza lascia Roma senza Jakob e senza Von Bicken. Falk si chiede perchè non si sono uniti a lui per il ritorno, ma non si preoccupa.
La notte seguente papa Clemente, il vescovo e Jakob attraversano in segreto i cunicoli senza fine sotto Roma, per affrontare la missione.
Una missione segreta, perchè Clemente dice a entrambi di non parlarne con nessuno, visto che è un privilegio davvero speciale per i chierici di Magonza di unirsi a lui. Dio di solito non accetta che la gente veda quello che probabilmente vedranno quella notte, e non vuole che tutti ricevano il dono, la saggezza non dovrebbe illuminare le menti delle persone sbagliate, perchè al mondo ci sono troppe persone che non hanno la forza per sostenere il peso della Verità. E come scritto sulla sacra pergamena segreta, dice Clemente, loro devono sigillare il mondo della saggezza definitiva dopo averla ricevuta.
Dopo aver attraversato gli infiniti corridoi e aver sbloccato una lunga serie di porte, i tre arrivarono al cancello che stavano cercando. Dopo aver posato la pesante sacca che stava trasportando, Clemente tira fuori una placca triangolare, che Jakob riconosce come molto simile a quella che ha visto nel libro confiscato ad Else Vogler. Clemente, l'alfiere di Dio, prese la placca in entrambe le mani e con entrambe le mani la mise davanti ad una placca identica, fissata alla pesante porta. E senza usare una chiave o usare una maniglia la porta si aprì. Un vento fortissimo li colpì in faccia e nonostante il Papa cercasse di apparire rilassato gli altri due - che erano spaventati a morte - notarono che anche Clemente era a disagio. Con sentimenti alternanti i tre entrarono nella stanza oscura dietro la porta: un passo nel mistero... (IN NOMINE PATRIS)
Nel frattempo...
Gabriel si svegliò, con un fortissimo mal di testa e abrasioni su tutto il corpo. Ma dov'era Vandroiy? Gabriel cercò di ricordare...
Erano scappati assieme dalla prigione di Magonza e da coloro che li volevano arrestare. Lui e Vandroiy si erano diretti in direzione di Roma (beh, a dirla tutta volevano unirsi alla carovana di von Bicken diretta a Roma, perchè Gabriel sapeva che c'era una carovana pronta a lasciare Magonza per dirigersi a Roma, e Vandroiy aveva provato a indovinare il perchè...) quando degli stranieri - probabilmente una banda di briganti - li aveva assaltati, per lasciarli in vita, apparentemente senza motivo. Vandroiy voleva quel libro ad ogni costo prima che sparisse dentro le mura del Vaticano, perchè - come gli aveva spiegato - non doveva permettere al capo di una organizzazione così potente di decidere chi poteva avere accesso al mondo spirituale. Durante la loro fuga il druido aveva spiegato un sacco di cose a Gabriel su quel libro. Ce ne erano altri sei, ed erano una chiave per un cancello, attraverso il quale una persona poteva raggiungere il mondo spirituale con il suo corpo. Quando di norma il privilegio di camminare in quel mondo è accordato solo agli spiriti. L'entrata col proprio corpo attraverso quei cancelli sparsi per il mondo doveva essere possibile, per permettere ad Avantasia - come Vangroiy chiamava il mondo spirituale - di non essere dimenticata. Avantasia è sempre stata aperta agli spiriti, ma ogni singolo giorno c'erano sempre più persone che dimenticavano quel mondo. Per prevenire quest'eventualità, i libri erano lì per permettere di andare ad Avantasia col proprio corpo - per ricordare cos'era quel posto, e per indicare come andare lì con lo spirito e senza cancelli o libri...
In qualche modo Vangroiy doveva aver capito che i libri erano quasi tutti nelle mani di una persona, e una spaventosa visione gli ha fatto iniziare il suo viaggio per Roma; la razza umana può diventare così egoista quando si tratta di potere e influenza, che possono anche desiderare di distruggere intere civiltà. E se i sigilli dovessero finire in una certa orribile torre, il posto più corrotto e oscuro al centro di Avantasia, il mondo spirituale verrebbe bloccato per sempre, o almeno così ha detto Vandroiy. Anche se tutto questo per Gabriel non aveva alcun senso, cominciò a capire qual'era il vero problema: le persone sono interessate nell'uccidere la ricerca di veritò dei loro simili per avere una maggiore influenza su di loro. E ancora: più potere sugli altri, per renderli marionette. Agendo in questo modo i "burattinai" ignorano totalmente che anche loro col tempo dimenticheranno Avantasia in poco tempo. Ma se i controllori sono coscienti di questo - Gabriel ora cominciava a capire per quale motivo Vandroiy doveva riprendere il libro...
Beh, Vandroiy... è stato catturato? Proprio mentre Gabriel cominciò a cercarlo, il druido apparve con un sacco di erbe nelle mani per curare le loro ferite. Vandroiy spiegò a Gabriel quello che lui aveva solo immaginato. Erano stati catturati da una banda di briganti, che per miracolo li avevano storditi e non uccisi. Vandroiy sembrava triste, visto che sapeva che non c'erano più speranze di bloccare la carovana di von Bicken, se la carovana ha lasciato la città di Magonza in orario. Se il libro fosse finito nelle mani del papa, lui sarebbe immediatamente andato ad Avantasia e la terribile visione che Vandroiy ha avuto diventerebbe realtà. Rimaneva solo una possiblità per impedire questo, cone Gabriel avrebbe scoperto presto...
Ma prima che potesse fargli una qualsiasi domanda, il druido rivelò a Gabriel un altro piano.
Una voce interna disse al druido che non lontano da lì esisteva un vecchio luogo spirituale, dove loro potevano continuare la loro missione per una via alternativa. E intanto che procedevano nel bosco, lui disse a Gabriel le sue intenzioni.
Raggiunto il luogo spirituale che stavano cercando, dove poteri antichi e forze naturali s'incrociavano, Vandroiy disse a Gabriel che voleva fare in modo di far trascendere il suo spirito ad Avantasia... solo che per Gabriel sarebbe stato pericoloso. Vandroiy spiegò che non poteva andarci lui, perchè doveva guardare il corpo senza anima di Gabriel (per sicurezza: i soldati di Magonza erano ancora sulle tracce dei due fuggiaschi e anche se non c'erano girandi possibilità che riuscissero a trovarli - se succedeva doveva richiamare Gabriel immediatamente), ma che sarebbe comunque rimasto in contatto con l'anima di Gabriel e avrebbe comunicato con lui. Per quanto tutto questo sembrasse bizzarro agli occhi di Gabriel, decise di fidarsi della parola del vecchio (a dire il vero, non poteva fare nient'altro perchè... Già... Anna...)
Qualche minuto più tardi i due erano in una piana nel bosco, al centro di un circolo di larghe pietre. Lugaid disse a Gabriel che le creature di Avantasia, vecchi amici del druido, gli avrebbero dato un nuovo corpo per la sua visita nell'altra dimensione. Ma lui voleva solo liberare la sua sorellastra - era così lontano da lei e si stava preparando a lasciare questo mondo? In nome di Dio, chi poteva chiedere così tanto da un piccolo novizio? CHI?
E poi Gabriel cadde nel sonno - e trascese...
(AVANTASIA)

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Atto 2
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Parte 1
Gabriel si svegliò, di nuovo con un forte mal di testa, e sentendosi in qualche modo strano. E ci volle qualche tempo per capire che succedeva, fino a quando non notò che era ancora lui ma non era più lui. Quando guardava il suo corpo, quando si toccò il naso, capì che non era più nel suo corpo. Ma la sua mente, la sua anima... era sicuramente ancora se stesso.
Forse avrebbe prestato una maggiore attenzione a questi cambiamenti se non fosse stato per altri dettagli attorno a se: il mondo. Cielo azzurro, boschi lontani, magnifiche montagne all'orizzonte... Si, senza dubbio era la prima volta che Gabriel capiva e sentiva quanto magnifica era la natura. (A NEW DIMENSION)
In quel momento un piccolo uomano apparve alle sue spalle per dargli il suo benvenuto ad Avantasia - Regrin, il nano, come si presentò. Regrin condusse Gabriel alla capitale di Avantasia, la città elfica di Sesidhbana, dove venne condotto al cospetto di Elderane, il principe degli elfi e signore di Avantasia. Elderane spiegò a Gabriel chi e che cosa erano loro. (INSIDE)
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Parte 2
Regrin ed Elderande spiegano a Gabriel cosa sta succedendo ad Avantasia. Antiche forze malvage hanno fatto muovere un'armata che sta devastando Avantasia, terrorizzando, impedendo a tutti il passaggio fino alla Torre, il centro del mondo dei sogni, eccetto a coloro con le sette parti del sigillo. Una guerra eterna tra filosofia e decadimento, tra spirito e sopraffazione, tra vita mentale e morte mentale. Gabriel è informato che il suo ruolo è di unirsi agli esseri umani che sono entrati ad Avantasia (come hanno scoperto gli avantasiani) e rubare loro i sigilli, per impedire a tutte le creature di Avantasia di essere dimenticate e di sparire per sempre. (SIGN OF THE CROSS)
è la sua missione, perchè le sacre leggi di Avantasia vietano di interferire con gli affari degli umani.
Con una strana macchina volante, lo spaventato (e sempre più confuso) novizio è portato alla strada che porta alla torre e lasciato in un posto dove poche ore più tardi passano i tre chierici. Non riconoscendolo a causa dei cambiamenti nel suo aspetto, Gabriel si unisce a loro, dicendo loro che lui è il messo inviato per mostrare loro la strada per la Torre.
Nel frattempo Vandroiy è sempre più interessato in una vecchia domanda che lo stuzzica. Qual'è il segreto della torre? Perchè Avantasia sarà sigillata, se i sigilli raggiungono la torre? Ma Elderane, che è in contatto con Vandroiy (esattamente come Gabriel) non vuole parlare di questo segreto, perchè ritiene che qualche volta per gli esseri umani è meglio non sapere.
E Gabriel? Lui continua a chiedersi per tutto il tempo in che modo lui può aiutare Anna attraversando un mondo di cui non sospettava neanche l'esistenza poche ore prima. Ma nella sua mente può sentire la voce di Vandroiy che lo esorta a seguire gli ordini di Elderane e riportare indietro i sigilli. E lentamente il giovane novizio comincia a capire che cosa sta succedendo davvero - o no...
La guerra è ovunque, dovunque Gabriel possa vedere. Come migliaia di formiche i soldati delle forze unite di Avantasia combattono contro le armate oscure. Nella sua mente Gabriel sente sempre Lugaid, così lontano nel mondo materiale eppure così vicino, che lo esorta a rubare i sigilli ai tre chierici.
Vandroiy intanto continua a chiedere a Elderane - che è tornato a Sesidhbana dopo aver lasciato Gabriel - sulla voce che parla dall'interno della Torre, che aspetta con impazienza i tre chierici, ma l'elfo non risponde alle domande del druido. Tutto quello che sa Vandroiy è che il mondo spirituale sarebbe perduto, se gli invasori di Avantasia riescono a lanciare il sigillo contro i muri della torre.
E quando i tre sono davanti alla torre, Gabriel si chiede in che modo può rubare i sette sigilli - anche se gli altri non sospettano chi sia lui in realtà. Ma se avesse preso i sigilli adesso, lo avrebbero scoperto, e avrebbe avuto contro un intero esercito. Quello non aveva alcun senso.
I quattro si trovavano alla base della torre, e il Papa cominciò a parlare con la forza nella torre, e Gabriel e Vandroiy capirono il vero motivo che aveva spinto i chierici a portare i sigilli alla torre. Naturalmente loro non sapevano cosa avevano fatto fino a quel momento, si erano basati su quelli che credevano documenti sacri. Documenti che promettevano l'illuminazione finale, Gesù Cristo. E solo quando la voce cominciò ad urlare più forte, a chiedere con impazienza i sigilli, Vandroiy capì che c'era qualcosa di più grave, che Elderane cercava di nascondere ad ogni costo. E quando Vandroiy chiese ancora il segreto della torre, l'elfo cedette e gli raccontò tutto.
Migliaia di anni fa tre magi dell'Universo crearono sette cancelli, sette libri e sette parti di un sigillo. Sapevano che un giorno sarebbe comparsa l'umanità, e sapevano che l'umanità avrebbe scatenato dei tempi oscuri, ma sapevano anche ghe gli esseri umani potevano essere il trionfo definitivo della creazione. Quando i sette cancelli furono costruiti e i sette libri della saggezza con i sette sigilli furono dati a sette persone nel mondo i maghi parlarono:
Il nostro lavoro in nome della Madre Terra è compiuto. Ora è il turno dell'umanità. Possa Avantasia rimanere bella in eterno; possano gli esseri umani comprendersi a vicenda e sfruttare al meglio le possibilità che nanno.
Quando la Terra non aveva forma, quando l'oblio e l'oscurità erano la rappresentanza del profondo, i tre maghi hanno sigillato il loro stesso padre nella torre. Il padre, che avevano ripudiato, perchè voleva portare il caos sulla terra. La torre, un luogo da cui può scappare solo se un giorno l'umanità decide di sigillare Avantasia, portando i sigilli alla torre. Fino a quel momento il padre dei maghi può solo possedere gli spiriti di coloro che in un modo o nell'altro gli hanno donato il suo spirito.
Vandroiy si spaventa a sentire questa rivelazione, e comincia a urlare a Gabriel di prendere i sigilli, che sono ancora nella sacca del Papa, visto che per qualche motivo il papa comincia a dubitare della sincerità dei documenti del Vaticano, visto che non si sentiva affatto illuminato. Alla fine il Papa tirò fuori dalla sacca il sigillo, mentre il "sacro" potere della torre diventava sempre più impaziente e cominciava a non sembrare affatto "sacro". Come von Bicken, Jakob era accanto al Papa e cominciava a sentirsi sempre più a disagio nel sentire la profonda voce urlante. Fece un passo indietro, quando inciampò, e per impedire di cadere si aggrappò alla veste del Papa, che si sbilanciò a sua volta. Gabriel sapeva che quello era il suo momento: senza pensarci due volte afferrò il sigillo dal terreno polveroso e cominciò a correre. Sempre più velocemente attraverso l'armata nemica. Gabriel non stava più pensando: stava solo correndo, correndo e correndo. Corse fino a quando dopo qualche minuto un'ombra non fu sopra di lui e non lo aggrappò al volo per portarlo via...
Quando la macchina degli elfi posò Gabriel a Sesidhbana la prima cosa che si chiese era come fosse riuscito a scappare così in fretta, poi si rese conto che quello non era più il suo corpo, e che probabilmente era stato proprio quello a salvarlo.
(THE TOWER)
Tornato a Sesidhbana, Gabriel è festeggiato da tutti gli Avantasiani, ma non riusciva a sentirsi felice del suo successo. Perchè per quello che contava davvero per lui, aveva fallito. Lei era ancora imprigionata. Stava ancora aspettando l'aiuto di un folle, che aveva già fallito nel liberarla... Anna...
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Parte 3
Mentre Gabriel è portato via dal campo di battaglia attorno alla torre con i sigilli, i tre chierici - il papa, Von Bicken e Jakob - non riescono a credere di aver fallito. La voce nella torre urla e si lamenta, e i tre si spaventano della rabbia di "Dio".
Nei giorni seguenti, mentre si trova a Sesidhbana Gabriel comincia a capire sempre più quello che sta succedendo e l'importanza di quello che ha fatto. Quanta influenza ha il potere maligno che si trova nella torre sui suoi servi che non sospettano nulla, strappando le anime di coloro che credono senza mai avere nessun dubbio; di sicuro non lo servono intenzionalmente ma comunque... (THE SEVEN ANGELS)
Mentre passa il tempo a Sesidhbana, la parte più bella di Avantasia, Gabriel decide d'imparare di più sul mondo spirituale, questa bellissima immateriale parte dell'esistenza (NO RETURN)
Dopo aver parlato con Elderane del suo desiderio, a Gabriel viene detto che può trovare le risposte che desidera all'Albero della Conoscenza e come ricompensa per il suo aiuto gli elfi si offrono di portarlo all'Albero, per ottenere le risposte che potrebbero aiutarlo, ma che potrebbero anche confonderlo di più. Qualunque fosse la verità. Spinto da un desiderio di saggezza e verità, e naturalmente dalla curiosità, Gabriel accetta. Quando finalmente si trova di fronte all'albero trova un amabile ma anche cinico essere che confonde Gabriel più di qualsiasi cosa abbia visto prima. (THE LOOKING GLASS)
Qualche volta devi immergerti in acque pericolose per uscirne purificato. (IN QUEST FOR)
Dopo aver detto con attenzione a Gabriel che non c'è ragione di buttarsi giù perchè non è in grado di capire ogni cosa quando ciò che serve è aprire i suoi occhi il più possibile per cercare d'imparare quante più cose è possibile, nuove visioni rivelano nuovi elementi a Gabriel.
Il lago vicino a dove si trova l'albero comincia a diventare instabile. Il cielo diventa nero e le onde s'ingrossano. All'improvviso il lago sembra diventare vivo. Facce urlanti appaiono nelle onde e Gabriel non riesce a credere ai suoi occhi quando sente la voce di Jakob urlare, e Gabriel distingue una giovane faccia nelle onde che somiglia a Jakob, ma molto più giovane. Un momento più tardi Gabriel capisce che non è un fratello più giovane di Jakob, ma è Jakob stesso negli anni della gioventù. (THE FINAL SACRIFICE)
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Parte 4
Nel frattempo i tre chierici vagabondano senza meta attraverso le terre desolate di Avantasia, alla ricerca del ragazzo che ha rubato i sigilli e chiedendosi se il loro vagabondare attraverso quella "landa d'inferno" non sia la punizione di Dio per il loro fallimento.(NEVERLAND)
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Parte 5
Nel frattempo Gabriel decide di - non importa quanto desideri tornare a casa e aiutare Anna e non importa quanto le manchi - agire contro la prigionia del "giovane" Jakob e liberare la parte della sua anima che gli devono aver rubato lentamente anni fa, che ora è imprigionata sotto Roma (ANYWHERE)
Tornato a Sesidhbana Gabriel dice a Elderane il suo desiderio di liberare l'anima di Jakob.
Elderane non vuole che Gabriel sprechi la sua vita, ma alla fine gli dice tutto quello che sa sui vestiboli sotto Roma, visto che sa che liberando quelle anime prigioniere può aiutare gli Avantasiani nella loro guerra contro le armate delle forze oscure, che prendono tutto il loro potere rubando quelle anime. Elderane spiega a Gabriel di cosa si deve preoccupare, di una bestia a guardia di un calice d'oro riempito con le anime che sono state strappate durante i secoli, del calice che dà il potere alla forza malvagia della torre.
Nonostante gli avvertimenti, Gabriel e Regrin prendono uno dei sigilli per sbloccare il cancello da Avantasia a Roma e partono per un'altra avventura.
Arrivati a Roma, i due passano il cancello per il mondo materiale per attraversare silenziosamente gli infiniti cunicoli sotto la città, fino a quando non raggiungono una grande sala con un grossissimo calice al centro. Con i loro sforzi combinati, i due riescono a ribaltare il calice e capiscono immediatamente che qualcosa di magico sta riempiendo la stanza. Milioni di anime scappano dal calice, in tutte le direzioni.
Dopo alcuni istanti uno dei muri comincia a muoversi e una bestia incisa nel muro prende vita; insegue quante più anime possibile per rigettarle nel calice, e nel frattempo cerca di catturare Gabriel e il più lento nano. Mentre Gabriel riesce a raggiungere il cancello per Avantasia e lo blocca dietro di se, chiedendosi se l'anima di Jakob è riuscita a liberarsi, il nano non riesce a scappare e muore per mano della bestia. Ma mentre Gabriel si sente responsabile per la morte di Regrin e non sa se l'anima di Jakob è stata effettivamente salvata, la sua missione è stat un successo per Avantasia. Tornato a Sesidhbana gli viene detto che un sacco di potere è stato strappato alle forze oscure a causa della perdita di molte anime, e questo ha anche un'influenza sulla battaglia che circonda la torre nera. (CHALICE OF AGONY)
Quella sera Gabriel è rispedito nel mondo reale, nel suo corpo, che è ancora disteso vicino a Lugaid.
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Atto 3
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Parte 1
I due dormono ancora una notte, e decidono di liberare Anna a Magonza il mattino seguente. Visto che Lugaid ha avuto il sostegno di Gabriel per tutto il tempo e visto che Anna doveva trovarsi ancora in prigione, il druido ordinò a Gabriel di raggiungere la dimora dei druidi. Per lui potrebbe essere troppo pericoloso tornare a Magonza, e quindi Gabriel riceve istruzioni su come raggiungere l'Irlanda. Il druido promette di fare quello che può per liberare Anna. Gabriel segue le istruzioni del druido, non convinto ma accettando l'autorità del druido.
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Parte 2
Con alcuni mercenari che ha assunto in una taverna, Lugaid ritorna a Magonza, studiando un piano per liberare Anna.
Durante una delle notti seguenti, quando arrivano alla torre (la prigione di Anna), trovano una porta aperta. Jakob è già lì, desideroso di aiutare Anna. Il monaco è molto confuso su quello che sta facendo, centinaia di pensieri e domande affollano la sua mente, si sente rinato e fresco ma anche confuso e triste. Lugaid parla ad Anna di Gabriel e di dove è stato mandato in poche parole. Non c'è tempo per spiegare tutto, perchè da fuori arrivano voci e rumori. Non appena hanno finito di aiutare Anna a raggiungere e ad uscire dalla cella, Lugaid raggiunge la porta per vedere Falk e alcuni uomini entrare, che colpiscono il druido e lo uccidono. Qualcuno deve aver visto qualcosa e deve aver chiamato l'ufficiale. Dopo essersi guardato attorno per qualche istante l'ufficiale prende il suo stocco e lo punta velocemente nella direzione di Jakob, che prende uno degli oggetti metallici vicino a sè per difendersi. Accecato dalla rabbia, quasi ipnotizzato e distratto, il chierico riesce a piantare il palo metallico nel petto dell'ufficiale... (MEMORY)
Nel frattempo anche se durante la notte guardie e soldati hanno rivoltato Magonza alla ricerca della fuggitiva, Anna non fu mai più ritrovata...
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Parte 3 - Conclusione
(INTO THE UNKNOWN)
La storia è molto a grandi linee perchè, come è scritto nel libretto (questa la lascio testuale ^^):
The full detailed story is far too long and because it would be beyond the scope of this booklet we tried to concentrate on the basic pillar.

Cosi si conclude la storia,a voi i commenti :d

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"Nowhere to run,Nowhere to hide,you've got to kill to stay alive!!!Show them no fear,Show them no pain!!"


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MessaggioInviato: mer set 07, 2005 04:18 
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sei professionale quando fai ste cose


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MessaggioInviato: gio apr 06, 2006 21:09 
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Tobias e un grande!!!
Stupenda la storia!!!!!!!

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MessaggioInviato: gio apr 06, 2006 21:52 
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lo sappiamo... :pant:
lol

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Razza alata che anima il cielo...schiudete le ali che portano l'amore...


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 Oggetto del messaggio: Re: Tobias Sammet : "Avantasia"(parte 1-2) La storia
MessaggioInviato: gio mag 19, 2011 15:02 
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Iscritto il: mer mag 18, 2011 15:46
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Località: a me lo chiedi?
Assolutamente stupendo! :love1:

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J: non ci coglieranno di sorpresa
A: molti di coloro che ho ucciso dicevano quella stessa frase
J: aaah, allora sono fortunato ad averti come alleato!
A:...dicevano anche questo...


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