Lasciando la presa sul drow, faccio segno a Lokus di seguirmi ed entro nella tenda.
Come ogni volta mi sembra di sentire sul collo il fiato dell'essere invisibile che protegge il capo dei mercenari e, come ogni volta, mi stupisco con disprezzo del lusso esuberante e provocatorio che sembra sempre circondare Pa'das: il vero lusso è il potere, non queste stoffe colorate e questi cuscini decorati ... comunque celo attentamente il mio disprezzo ricordando che è stato questo drow a salvarmi e a consentirmi di vivere.
Osservo qualche istante la scena che mi si presenta davanti anche se ovviamente non mi aspetto di trovare nulla.

Entrate! Entrate, svelti! Lokus' kell, eri di turno al perimetro vero? Fammi immediatamente un rapporto di ciò che è successo! E tu, Athal, porta dentro quel coso sanguinolento e fammi vedere il motivo per cui state litigando. Spero per voi che ne valga la pena altrimenti vi faccio appendere a testa in giù su delle braci ardenti!
All'inizio sembra che Pad'as finga disappunto come per gioco, quasi divertito, e anche la sua minaccia è abbastanza colorita da non essere molto verosimile, ma l'inflessione che prende la sua voce nel pronunciarla vi fa capire che la sua pazienza si è esaurita nell'istante stesso in cui siete entrati, e questo è un brutto segno, un bruttissimo segno.

Afferro il drow per le gambe e, con una certa fatica, lo trascino dentro la tenda.
Eccolo qui, Signore.
Costui mi ha seguito fin da quando ho lasciato l'accampamento e mi ha attaccato non appena mi sono messo a raccogliere i funghi per il mio Maestro. Fortunatamente dopo un breve combattimento ha avuto la peggio come meritava.
In seguito l'ho nascosto in un pozzo lì vicino perchè non ce la facevo a portarlo fino all'accampamento ... la forza bruta non è nelle mie qualità purtroppo e stavo appunto venendo a chiamare qualcuno perchè mi aiutasse a portarlo qui e a fare luce su questo fatto a mio avviso degno di considerazione e impilcazioni.

Tuttavia, una volta arrivato qui , scopro che Lockus non è di guardia al perimetro e giustamente mi insospettisco. Lo cerco un pò e lo trovo davanti alla vostra tenda con il mio prigioniero.
Vi prego dunque di perdonarlo, Mio Signore.
Ha lasciato l'accampamento sguarnito ma è servito a far arrivare qui quel drow come se mi avesse letto nel pensiero.

Basta cosi! Ho sentito a sufficienza. Sentenzia Pa'das, alzando una mano per zittirvi.
Farò esaminare il corpo al nostro sacerdote Ku'ynal*, è un bene che tu l'abbia lasciato vivere Athal. Sono sicuro che me l'avresti portato tu stesso, se ne fossi stato in grado, vero, mio fedele servitore?
L'ultima frase è pronunciata in modo da metterti volutamente a disagio. Lascia trasparire senza problemi che non si fida affatto, ma questa non è una sorpresa.
Sono sicuro che quel drow sarà fonte di buone informazioni! Ad ogni modo, avevo gia deciso di premiare la tua condotta finora inserendoti come volontario all'incarico che sto preparando. Sveleremo il mistero dell'assassino dopo l'interrogatorio, s'intende, ora devo renderti partecipe del progetto. Come avrai sentito*, l'ottavo casato non esiste più. Il tuo lavoro, e quello di Lokus, s'intende, sarà di esplorare le rovine del casato per confermare, o fugare, le dicerie che lo vogliono vedere come eretico. I dettagli verranno spiegati meglio dal nostro intermediario domani, ad un pranzo che si terrà in una locanda vicino alle porte della città. Il tuo guadagno? Tanto per cominciare, cosi come ho promesso a Lokus, smetterai di essere una mia proprietà.

Per quanto riguarda te Lokus, sono grato che tu mi abbia portato il corpo, ma sei venuto meno al tuo compito di pattugliamento del perimetro. Avresti potuto semplicemente avvisarmi, prima di agire di testa tua.
E' lampante che Pa'das sospetti che senza di te Athal avrebbe tenuto il segreto per sè, e questa è l'unica cosa che probabilmente gli impedisce di punirti severamente per aver abbandonato il tuo ruolo. Sai di aver corso un bel rischio, ma a quato pare stavolta è andata bene.

"Sono sicuro che me l'avresti portato tu stesso, se ne fossi stato in grado, vero, mio fedele servitore?"
La frase di Pa'das rimane sospesa nell'aria per qualche istante mentre la tensione si accumula.
Certo che si. rispondo con voce sicura ben consapevo che solo l'assoluta determinazione della risposta può salvarmi da una severa punizione.
E' lampante che non si fida di me e annuisco comprensivo le sentir ripetere la storia dell'ottavo, defunto casato di Valm Neira e della missione che mi è stata assegnata. Pa'das mi ha messo accanto Lockus per sorvegliarmi e nella speranza che la reciproca competizione ormai intrapresa tra di noi si sviluppi a tutto vantaggio suo e selezioni il migliore tra noi per diventare un membro effettivo della banda ... l'altro diventerà un cadavere, probabilmente.
No ho intenzione di essere io quella persona.

Immagino che le domande più precise potrò farle domami al nostro intermediario ... commento esitante. Potrebbe darci indicazioni sul luogo che dobbiamo raggiungere e sull'orario?

Pa'das risponde svelto a Lokus dicendo:
Non è necessario, non preoccupartene. Presto il nostro sacerdote sarà di ritorno, sarà lui ad occuparsi di tutto.
Poi, rivolgendosi a te, vi annuncia le ultime informazioni mancanti.
La locanda è chiamata "Maelthra's Uln'hyrr" ed è situata a ridosso del perimetro esterno della città, tra lo Shuk e Viddenen.
L'appuntamento è per il primo pasto della giornata, avete quindi di fronte a voi il tempo per prepararvi, ed una lunga reverie.
Dopodichè vi porge due lettere sigillate con della cera.
Ecco gli inviti. Fate attenzione a non dimenticarli, il vostro futuro dipende da questi, s'intende!

prendo velocemente la preziosa lettera e la ripongo all'interno dei miei vestiti onde non correre il rischio di perderla inavvertitamente.

Stà bene. Vi prego soltanto di aggiornarci sulla faccenda del mio prigioniero se le informazioni salteranno fuori e se lo riterrete opportuno.
Ora vado a prepararmi, domani sarà una lunga giornata impegnativa ... Lokus? ti aspetto qui fuori per metterci d'accordo sugli orari. E' bene muoversi uniti in quella parte della città.

Gli occhi di Pa'das si assottigliano fino a diventare due fessure. Il suo sguardo si punta sul tuo, tanto intensamente da farti percepire la gelida ira che lo ha investito tutt' a un tratto.
Nel momento in cui apre bocca capisci di aver oltrepassato una soglia inviolabile.
Tuo!?
Il concetto che Pa'das ha di "possesso" potrebbe rivaleggiare con quella di un Neogi, non esiste assolutamente che qualcosa che lui possiede detenga a sua volta degli averi.

accorgendomi troppo tardi di aver alzato troppo il tiro mi affretto a specificare umilmente poggiando un ginocchio a terra e abbassando il capo. Le braccia sono incrociate nel tipico gesto di pace ... un gesto che mi aguro essere di buon auspicio. mio nel senso che l'ho abbattuto io Signore, ovviamente ora appatiene a voi.
Un freddo sudore cola dalla mia fronte mentre aspetto la risposta ben sapendo che un'offesa al mio signore e padrone può portare a conseguenze terribili e niente affatto auspicabili in vista della ormai prossima libertà.
ora se permettete mi ritirerò nella mia tenda.

Pa'das si rasserena in un istante, come se non fosse successo nulla, e ricomincia a parlarvi col solito tono recitato.
Ora andate e preparatevi. Domani sarà una giornata gloriosa!

Con un inchino deferente mi ritiro dalla tenda e raggiungo il mio alloggio. Finalmente al sicuro posso esternare il brivido di timore che mi scuoteva da tempo il corpo: stavolta c'è mancato davvero poco a far imbestialire Pa'das ...
Un'imprudenza necessaria tuttavia. Non potevo permettermi di correre il rischio di essere scoperto dal mio vecchio casato. Meglio subire la punizione di Pa'das che morire certamente per mano degli assassini, qui almeno sono parzialmente al sicuro dato che nessuno conosce la mia identità.

Mi distendo sulla mia branda assicurandomi come al solito di avere il pugnale e la spada a portata di mano.
Poi c'è la questione di Lokus ... mi ha seguito, è evidente. Ed è stato pure bravo dato che non me ne sono accorto. D'ora in poi vedrò di fare più attenzione ad assicurarmi che nessuno mi segua. Piuttosto perchè mi ha seguito? sperava di guadagnare il favore di Pa'das? se era così il suo piano ha funzionato almeno in parte, d'altro canto a Pad'das ho detto la verità ... Penso con un sorriso divertito.
Gli avrei portato il prigioniero, ma solo dopo essermi assicurato che non potesse costituire un pericolo per me da parte della mia "famiglia".
Ad ogni modo Lokus al momento non ho vantaggio a farmelo nemico. Non prima di aver riconquistato la libertà e nel frattempo può succedere di tutto.

Drada Tangi
Luogo: Carrozza di Pad'as, entro il perimetro della città.

Da fuori non è nulla di speciale a vedersi, è una qualsiasi carrozza da mercante. Non da nobile, da arricchito. Certo non è da tutti averne una, ma non è considerato davvero lusso. Ti sembra quasi strano che il tuo egocentrico padrone scelga come mezzo di trasporto qualcosa di così usuale e poco appariscente, ma in fin dei conti sai bene che attirare l'attenzione, in questa città di ombre, non è cosa saggia. E Pad'as lo sa, lo sa molto bene.
Spalla a spalla con Lokus'kell stai percorrendo una via affollata della città, dalle parti dello Shuk, e ti domandi il perchè di questo giro panoramico, quando l'appuntamento dovrebbe essere altrove.
Pad'as siede di fronte a voi, e da quando siete partiti non ha smesso di sogghignare per un istante, lo sguardo perso in chissà quale fantasticheria.
Per questo appuntamento ha scelto delle vesti consone al suo status cittadino. Predilige sempre i tessuti pregiati, ma oggi sono molto meno sgargianti e costosi, e piuttosto larghi, ma non ingombranti. Sembra proprio essere un mercante di basse origini, ma arricchito e vanitoso.
Ad un certo punto la sua voce rompe il silenzio meditabondo:
Ci siamo quasi. Afferma.
Riesco quasi a sentire il ronzio dei vostri pensieri che sciamano in tondo nella vostra testa! Quante domande senza risposta, vero? Siamo in viaggio da quasi un'ora ormai, direi che è giunto il momento di raccontarvi qualcosa. Ma prima dobbiamo brindare!
Pad'as, con la grazia di un prestigiatore, estrae da chissà dove una bottiglia di vino della superficie e tre piccoli calici, porgendoveli. Questo si che è un lusso! Quella bottiglia vale oro, e si trova solo sulle tavole più prestigiose della città.
Oggi è un giorno speciale. Dice, versando un po’ di ambrosia nei bicchieri. Una fortuna che può essere solo il favore di un dio! I vostri ruoli saranno definiti dalla nostra benefattrice, ma per ora vi concedo di farmi qualche domanda. In alto i calici ora!

Finalmente! si è deciso a spiegarci il perchè di questo inutile giro. penso trattendo per ora le domande, lasciando che Lockus inizi a parlare per primo. Dopo la brutta vicenda del giorno prima non me la sento di iniziare per primo una conversazione con il terribile Pa'das.
Lascio che sia lui a condurre il gioco, alzando il calice in un brindisi e godendomi il liquido a piccoli sorsi lenti. Il gusto del lusso va assaporato ma con la giusta prudenza.

All'inizio l'intensa dolcezza del vino ti mette in guardia. Lo assapori a lungo cercando tracce di sostanze nocive prima di ingoiarlo, ma dopo un'attenta analisi deduci che non cè nulla di male. Riesci a scorgere anche in Lokus una leggera diffidenza, Pad'as invece non aspetta un secondo ed ingolla il contenuto del calice senza complimenti.
Resti in silenzio ascoltando l'inizio della conversazione tra il tuo padrone ed il tuo compagno.