Magari bastasse questo per arrivare all'anarchia che peraltro è ben altra cosa da quel che tu sottintendi qui.

Ma al di là di questo, a mio parere è proprio il "non poter permettere", dettato da un'idea inconsistente (o altre volte oppressiva, a seconda dei casi), che produce la situazione in cui ci troviamo oggi: il moltiplicarsi e l'estendersi delle violenze.
E di certo non basterebbe la fermezza a risolvere le cose, visto che non mi pare che si sia dimostrata gran tolleranza rispetto al fenomeno fino ad oggi, no?
La fermezza, il pugno duro contro gli ultras, è quel che è stato usato finora: arresti, carcerazioni, interdizioni, processi, multe, militarizzazione.
Risultati?


PS Comunque non mi pare che nessuno qui abbia dato la colpa al poliziotto, che semmai sono a loro volta vittime di scelte politiche cieche ai risultati prodotti.

E qui che sbagli. Questo è quello che AVREBBE DOVUTO essere fatto.

Purtroppo il pugno duro non è mai stato usato. In carcere c'è finito solo uno (adesso sono in due, mi pare) per l'omicidio Raciti (appunto per l'omicidio, non per i tafferugli, in cui erano coinvolte centinaia di ultras).

Pugno duro sarebbe prendere le immagini, identificarli, far passare a tutti quelli 3 anni di carcere, senza sconti. Ma in Italia è utopia.

Giusto, alziamo il livello dello scontro
Errare è umano, perseverare... statale
Comunque beh, più di così che posso dirvi? Il mio punto di vista è chiaro.
Ora mi piacerebbe davvero che si inasprissero ulteriormente le misure... giusto per potervi dire: ma io ve l'avevo detto
Mi ha fatto comunque piacere la discussione fin qui, per quanto accesa. Anzi, forse proprio perchè accesa

Ps: tra l'altro io conosco personalmente diverse persone finite dentro per simili motivi

e quanto sono state dentro?
Sono state in carcere o in una cella di sicurezza di un Commissariato/Questura?
Per fermezza io intendo certezza di essere presi e puniti e per il problema Ultras sarebbe anche abbastanza semplice visto il numero spropositato di telecamere negli stadi o in vicinanza degli stessi.
In Inghilterra stavano peggio di noi, oggi il fenomeno Hooligans è talmente ridimensionato che sono tornate le famiglie agli stadi.

questo è stato risolto con la certezza della pena e con strutture all'altezza: in Inghilterra se fai casino ti prendono, ti portano in una cella dentro lo stadio e ti processano per direttissima, la domenica o quando ci sono le partite servizi sociali; ti prendono la mattina a casa e ti riportano la sera a casa. In Italia il massimo provvedimento è il DASPO, ovvero andare a firmare in questura 15 minuti prima dell'inizio della partita e 15 minuti dopo. A Firenze con un motorino ci vuole 7 minuti, nel frattempo uno può fare quello che vuole

Se la gente è incapace di vivere il calcio in maniera normale io sarei per giocare sempre e costantemente a porte chiuse. La partita si vede SOLO in Tv,se continuano le violenze la partita non si vede più e si sanno solo i risultati.

Non è più il tempo del guanto di velluto contro certa gente!

Quoto in pieno Ma mi sa che anche così, ci vorrà parecchio tempo ancora prima che veramente si attui una cosa del genere
Io però incrocio le dita

Io però mi metto nei panni del tifoso medio, che mai s'è sognato di andare in giro a smazzuolare altra gente, e che investe tempo e soldi nella sua passione, e che magari allo stadio vorrebbe portarci i suoi bimbi.
Perchè mi dovrebbero venir negate tutte queste possibilità per colpe non mie, ma di altri.

Sicuramente. Però il tifoso medio che citi tu, dovrebbe essere a conoscenza di ciò che effettivamente accade in queste situazioni, anche se non dovrebbero accadere certe cose. Ergo, dovrebbe essere sì alterato e contrariato per il fatto che gli vengano negate queste possibilità, ma se codesta negazione gli porta comunque benessere (si pensi ipoteticamente se veramente andasse allo stadio con i bambini, e poi inizia una rissa e i bambini - innocenti - ne rimangano vittime; il padre che può pensare allora? Che sia giusto che gli sia stata concessa questa cosa?) allora credo che sia meglio rinunciare ed accettare questa negazione.

ora pensa invece al giudatore di auto medio,non si sognerebbe mai di andare a 200 km/h in un centro abitato,perchè mettere il limite di velocità ?

E' possibile, un'opzione che ha a disposizione, ma non è tenuto a farlo. Nè deve esserlo.
E comunque il diritto costituzionale non può assolutamente basarsi su questo.
Ma non trovate un pò assurda una punizione generalizzata per colpe di specifici singoli?
A questo punto potremmo giustificare il coprifuoco. O la decimazione addirittura, se vogliamo esagerare.



lo sai che l'esempio non calza ...vero?

mi ripeto, ma in base a questo chiudiamo anche le scuole, le discoteche, le strade e perchè no, smettiamo anche di andare a lavorare, visto che per colpe di altri si rischia sempre e costantemente la vita. Chiudiamo gli stadi? bene, chi impedisce poi al deficente di turno di andare a giro e fare una scazzottata e magari uccidere per una qualsiasi ragione?

Ci rimetterei soltanto io tifoso "normale" che non vado a fare violenza......

Certo, é un po' assurda la cosa...però se ne deriva un beneficio per tutti, perché no?
In fondo, siamo una società, non un ammasso di singoli (anche se devo dire che ultimamente mi pare di più la seconda che la prima... )

Perchè quel cammino porta a pessime conseguenze. Le implicazioni giuridiche che stanno dietro ad una simile scelta sono una delle cose più becere che l'uomo abbia partorito. Già esisteva il punirne uno per educarne cento... ma il punirne cento per educarne uno... senza poi contare che difficilmente quell'uno verrà educato in questo modo.

E perchè no, non credo proprio che ne trarremmo beneficio tutti. E' voler curare l'influenza semplicemente abbassando la febbre.

Mie opinioni personali eh..

Sicuramente la cosa é alquanto inutile e becera. Il punto fondamentale é la radice di tutto ciò; se si fosse tutti educati ad una tifoseria che non implica assolutamente l'uso della violenza e si divenisse (come dicevi tu prima) un tifoso medio, credo che non si dovrebbe nemmeno arrivare a pensare una cosa del genere.
Ma visto che prendere quell'uno e cercare di educarlo (a quanti anni? 20? 30?) non cambierebbe nulla o comunque non certo quello che si auspicherebbe, allora forse questo potrebbe essere un inizio per cercare di ripartire da zero.