Grifis ha scritto:
Sulla cessazione del finanziamento pubblico all'editoria, non mi trova favorevole. Sicuramente andrebbero riviste le quote, e dovrebbero essere tagliati fuori i giornali espressamente di partito (Il Giornale, L'Unità, L'Europeo, L'Avvenire e simili). Anche se stabilire quali siano i giornali di partito e quali no, e' un bel macello.
Sta di fatto che abolire il finanziamento a tutti i quotidiani, ci porterebbe ad avere forse solo 2 editori, o 3: ovviamente il solito Silvio, e forse Tronchetti Provera e Ciarrapico.
Quel che mi chiedo è perchè io cittadino debba versare una somma per mantenere quotidiani a cui non sono minimamente interessato, con una distribuzione dei fondi su cui non ho alcuna voce in capitolo.
Ho già il mio modo per decidere quale giornale merita la mia sovvenzione e il mio sostegno: comprandolo.
D'altronde i due maggiori quotidiani italiani, la Repubblica e il Corriere, campano con una quota pubblica che, in proporzione alla tiratura, è irrisoria; mentre altri giornali percepiscono somme che hanno dell'incredibile, se paragonate alla diffusione. Il che dimostra che i principi di mercato possono essere validi anche nell'editoria.