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Svizzera: no all'isolazionismo

lun feb 09, 2009 12:47

Svizzera: sconfitti gli isolazionisti,
ok a libera circolazione lavoratori Ue

I sì sfiorano il 60%. Solo quattro i Cantoni dove i no hanno vinto, la maggior percentuale in Ticino


BERNA - La Svizzzera ha approvato in un referendum la proroga dell'accordo sulla libera circolazione dei lavoratori con l'Unione europea e alla sua estensione a Romania e Bulgaria. I sì sono stati il 59,6 % dei voti favorevoli. Solo quattro dei 26 Cantoni - tra cui il Ticino con la percentuale pià alta (65,8%) - hanno votato contro l'accordo che prevede che i cittadini europei possano vivere e lavorare senza particolari restrizioni in Svizzera, e viceversa che i cittadini svizzeri possano lavorare alle stesse condizioni nell’Ue. La partecipazione al voto è stata del 51,5%, superiore alla media.

ACCORDO - Il referendum era stato chiesto da gruppi preoccupati che il lavoro degli immigrati potesse far aumentare la disoccupazione tra gli svizzeri, soprattutto in un momento di forte crisi economica come quella attuale. Il governo e gran parte dei partiti hanno fatto campagna per il sì, con il sostegno del mondo economico. Per il no si era espressa l'estrema destra populista dell'Unione democratica cristiana di Christoph Blocher. Se avessero vinto i no, l'Ue avrebbe applicato alla Svizzera la cosiddetta «clausola ghigliottina», per la quale tutti gli altri sei accordi firmati dieci anni fa sarebbero stati annullati. L’accordo sulla libera circolazione è entrato in vigore nel giugno 2002.

ALTRI VOTI - In Svizzera si è votato anche in referendum locali. Per esempio il Cantone di Zurigo ha approvato un'iniziativa della Lista alternativa (estrema sinistra) per l'abolizione dell'imposizione forfettaria con cui si sono attirati i ricchi stranieri che non esercitano un lavoro in Svizzera, secondo i promotori un privilegio concesso a stranieri multimilionari, di cui il Cantone approfitta solo minimamente. A Davos (Grigioni) approvato un credito di 29,5 milioni di franchi svizzeri per estendere il Centro dei congressi dove si svolge il Forum economico mondiale. Nel Cantone di Ginevra il 70,5% di sì all'introduzione del voto via Internet, accanto al voto per corrispondenza e al voto diretto nell'urna.

Re: Svizzera: no all'isolazionismo

mar feb 10, 2009 20:41

Sono molto contento della scelta fatta dagli Svizzeri :)

Re: Svizzera: no all'isolazionismo

mar feb 10, 2009 22:12

Ho un po' l'impressione che gli Svizzeri vogliano la botte piena e la moglie ubriaca, e godere dei benefici di una libera circolazione senza avere gli oneri di appartenere ad una comunità più vasta, ma egoisticamente parlando, non mi dispiace questa scelta. :)

Re: Svizzera: no all'isolazionismo

mer feb 11, 2009 00:15

Da cittadina svizzera - perché tale mi sento - devo ammettere che non sono assolutamente contenta della percentuale raggiunta nell'approvazione :nono:
Non ho problemi nell'ammettere che ho votato 'no' a questa proposta, e mi spigherò anche meglio.
Indubbiamente l'economia della Svizzera si basa fondalmente molto sul commercio estero e quello italiano non è stato da meno, questo lo ammetto :sisi:
La libera circolazione però ha portato, oltre che manodopera massiccia questo sì, anche l'accrescimento del mercato nero, che indubbiamente non giova nè alla nostra economia nè tantomeno alla richiesta di manodopera ufficiale. Il tasso di disoccupazione solamente svizzera è cresciuto vertiginosamente, e proprio grazie alla libera circolazione.
Non è questione di razzismo, bensì di volontà di mantenere intatto un paese che fino a poco tempo fa non ha mai avuto troppi problemi nella gestione sia dal punto di vista economico sia da un punto di vista sociale.
La popolazione svizzera non è mai stata incline all'apertura verso altri popoli, e questo lo notiamo solamente già in Ticino, dove gli stranieri maggiori non sono marocchini, albanesi e quant'altro come accade invece per la vicina Lombardia, bensì gli italiani, che sì - tristemente - vengono considerati tali.

È anche vero che il mondo può fare a meno di noi :d
Ma indubbiamente sono poco contenta :sisi:

Re: Svizzera: no all'isolazionismo

mer feb 11, 2009 00:41

Per quanto io mi intenda poco sia di economia che di politica, non trovo che la libera circolazione sia alla base del mercato nero, il quale normalmente si sviluppa in periodi di recessione economica, che non hanno molto a che vedere con immigrazione ed emigrazione, non direttamente almeno.

Se le persone sentono il bisogno di evadere il fisco significa che c'è qualcosa che non quadra nell'economia di un paese, non semplicemente nel numero dei suoi abitanti.

Purtroppo anche la disoccupazione non ha molto a che vedere con questo. Certo, più gente entra e più si ha la sensazione che i posti di lavoro diminuiscano, ma il fatto è che se gli scambi economici sono scarsi perchè il mercato globale ha difficoltà, l'industria ha ovviamente bisogno di meno manodopera e così gli altri settori tutti a catena.

E' un grande gatto che si morde la coda, ma non sono certo problemi che si risolvono "chiudendosi in casa" e fingendo che riguardino soltanto il resto del mondo. Se la barca va a fondo... va a fondo un po' per tutti. E' solo questione di tempo.

La Svizzera, nel caso specifico, tra l'altro non dispone di risorse tali da consentirle di ignorare quanto le accade intorno. Dipende fortemente dalla salute dei paesi con cui commercia.
Secondo me è stata una decisione saggia, soprattutto per la Svizzera, quella di non sputare nel piatto dove mangia.

Re: Svizzera: no all'isolazionismo

gio feb 12, 2009 16:15

Darkwing ha scritto:Secondo me è stata una decisione saggia, soprattutto per la Svizzera, quella di non sputare nel piatto dove mangia.

E' un'esagerazione questa, la Svizzera ha bisogno degli altri paesi quanto gli altri paesi della Svizzera, la quale, ha semplicemente preso parte più attiva nel movimento europeo. Non senza riserve. :wink:

Re: Svizzera: no all'isolazionismo

gio feb 12, 2009 16:36

Più che altro temo che sia questo il motivo della vittoria del SI, piuttosto che lo spirito di apertura verso il mondo.

Muzedon ha scritto: Se avessero vinto i no, l'Ue avrebbe applicato alla Svizzera la cosiddetta «clausola ghigliottina», per la quale tutti gli altri sei accordi firmati dieci anni fa sarebbero stati annullati.

Re: Svizzera: no all'isolazionismo

gio feb 12, 2009 17:01

Darkwing ha scritto:Per quanto io mi intenda poco sia di economia che di politica, non trovo che la libera circolazione sia alla base del mercato nero, il quale normalmente si sviluppa in periodi di recessione economica, che non hanno molto a che vedere con immigrazione ed emigrazione, non direttamente almeno.

Come dimostrato dai roaring twenties.... :asd:

Re: Svizzera: no all'isolazionismo

gio feb 12, 2009 17:19

Oh suvvia, gli anni Venti hanno offerto ben altre dimostrazioni che non un inconsistente rapporto diretto tra libera circolazione e mercato nero :wink: Soprattutto quando la circolazione libera non era.

Che poi la scelta Svizzera derivi da una collettiva e autentica presa di coscienza sui futuri sviluppi demografici (sui quali i governi influiranno ben poco) oppure dalla paura delle minacce europee di annullamento dei precedenti accordi bilaterali, beh questo all'atto pratico conta poco.

Re: Svizzera: no all'isolazionismo

gio feb 12, 2009 17:51

Muzedon ha scritto:Più che altro temo che sia questo il motivo della vittoria del SI, piuttosto che lo spirito di apertura verso il mondo.

Muzedon ha scritto: Se avessero vinto i no, l'Ue avrebbe applicato alla Svizzera la cosiddetta «clausola ghigliottina», per la quale tutti gli altri sei accordi firmati dieci anni fa sarebbero stati annullati.


questa che fonte ha ? :shock:

Re: Svizzera: no all'isolazionismo

gio feb 12, 2009 18:06

Ravenard ha scritto:questa che fonte ha ? :shock:


La Repubblica, come tutto l'articolo.

Re: Svizzera: no all'isolazionismo

gio feb 12, 2009 20:40

Dmitrij ha scritto:Oh suvvia, gli anni Venti hanno offerto ben altre dimostrazioni che non un inconsistente rapporto diretto tra libera circolazione e mercato nero :wink: Soprattutto quando la circolazione libera non era.

Forse mi riferivo a
"il quale [il mercato nero] normalmente si sviluppa in periodi di recessione economica, che non hanno molto a che vedere con immigrazione ed emigrazione, non direttamente almeno."

:P
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