Pizzeria Tre Archi, Cagliari, margherita 3.00€

Mi pare che questa costi 12€, ma è in un paese del centro Sardegna, in cui i prezzi sono decisamente più bassi rispetto alle località costiere.



Costa davvero così poco? Non ci avevo fatto caso.
A me la pizza dei Tre Archi non piace, comunque. Sarà giusto il rapporto qualità/prezzo?

Qui a Cagliari una margherita vaga dai 3 ai 3,40€, se normale. Gigante arriva tranquillamente ai quattro €. E la bontà é ovviamente variabile (c'é da considerare che la margherita é piuttosto semplice, non é strano che costi poco)

Quella che ho postato non è granchè infatti non è napoletana ma...

...non capisci niente Muzedon

De gustibus... non mi piace la pizza alta e mazzosa... quella per me si chiama focaccia, ed in Basilicata la fanno buonissima.

Mi tengo le pizze dei miei dintorni.

Buffo, a me invece non piacciono le pizze troppo sottili, mi sembra di mangiare carta da musica morbida e condita .

Credo che mettere d'accordo due persone su come vada fatta la pizza possa essere un'impresa

Alta e mazzosa? Ma dove hai mangiato la pizza, al supermercato?
Anzi, io dico che quella di fuori è focaccia.

Comunque, sappi che le pizze si dividono generalmente in quattro tipi, alte o sottili che poi o sono croccanti o si sciolgono in bocca
Evidentemente hai acchiappato un locale pessimo, dalle mie parti si fa generalmente bassa e che si scioglie in bocca, ma la trovi di tutti e quattro se conosci i pizzaioli.

Eppoi dipende da chegiorno vai, da quando hanno acceso il forno...


Tse', Sardino

Tu tieniti le tue pizze variabili a seconda del giorno e del forno, che io mi tengo le mie buone 365 giorni all'anno.

Questo mi fa venire in mente, in modo del tutto casuale, che urge un'emoticon con i paraocchi

poveracci quei due...spero che almeno li abbiano risarciti
Comunque da me una pizza margherita, normale, bassa e pure scarna, te la fanno pagare minimo minimo 4.50 €

Geni del Male(TM) e Male non c'entra, a scanso di equivoci

...e tintoria economica a Milano!

IL CLIENTE HA DECISO DI NON RITIRARE I CAPI LAVATI: «MI CONVIENE RICOMPRARLI»
Stangata in tintoria: conto da 614 euro
per 10 camicie, due jeans e sette T-shirt
Pessima sorpresa per un milanese all'estero: contenzioso con il titolare di una lavanderia della zona Castello

MILANO - In vacanza da amici, affida la biancheria sporca al portie re del condominio di via Bor­gonuovo dove abita, perché lo aiuti a trovare una tintoria. Ma quando gli mettono in ma no il conto salato preferisce abbandonare la biancheria dal tintore e rivolgersi a un av vocato. E pensare che la tinto ria gli ha fatto anche omaggio del lavaggio di due paia di cal zini. E che in calce alla fattura da «614 euro per dieci cami cie, sette T-shirt e due paia di jeans», c’è scritto a chiare let tere che è omaggio anche il «servizio di presa e consegna da Milano a Varese».

E’ stato uno choc per Luca Giussani, imprenditore che da tempo si è trasferito a Mia mi e nella sua città ritorna so lo qualche settimana d’estate, scoprire che quelle vecchie magliette colorate era meglio ricomprarle nuove di zecca piuttosto che farle lavare e sti rare. Al costo 30 euro l’una. Solo 3 euro meno di quanto ri chiesto per una camicia. La tintoria, prestigioso ne gozio in zona Castello, respin ge ogni addebito. «Chiarire mo davanti al giudice». I prez zi, nel bel negozio che non sembra risentire della crisi, non saranno esposti in vista in una tabella ma l’anziana che ti accoglie alla cassa è ge nerosa in spiegazioni: «Un completo da uomo? 74 euro. Le camicie? Non le trattia­mo».

Ma il turista Giussani chiarisce: «Quando il portiere mi ha consegnato il preventi vo, per poco non mi è venuto un colpo. Mi sono precipitato in tintoria, ho detto che non se ne faceva più niente, che non ero disposto a pagare una simile cifra e che mi ripor tavo via la biancheria. Ma era già lavata. Non ho avuto alter nativa e l’ho lasciata lì. Mi co sta meno ricomprarla nuo va». I prezzi esposti in fattura, precisa l’avvocato, «sono die ci volte superiori a quelle di mercato. Ma non è questo il nocciolo della questione, ab biamo mandato la messa in mora, cioè la contestazione prezzo, perché non è autoriz zata alcuna prestazione senza previa presa visione del pre ventivo». Dura la reazione del titolare della lavanderia: «Cau sa civile? Non escludiamo di andare per vie penali».

grazie o voi, umani, che ci consentirete lavoro e benessere forevvamore

Mauhauhauahuahahu robe da pazzi

Credo che la tua categoria sarà la sola ad approvare il "lavaggio"