Il Quirinale prende le distanze. Il Vaticano: è la morte del diritto

Il Governo vara la stretta antistupri e il Quirinale prende le distanze. Nel provvedimento approvato dal Consiglio dei ministri all'unanimita', e che andra' probabilmente in Gazzetta Ufficiale lunedi', ci sono le norme contro la violenza sessuale e contro lo stalking, la triplicazione dei tempi di permanenza nei Centri d'identificazione ed espulsione per i clandestini, l'assunzione di 2.500 unita' delle forze di polizia e il via libera alle discusse ronde, con priorita' a poliziotti e carabinieri in congedo. Il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, sottolinea "l'esclusiva responsabilita' del Governo" per il dl varato.
Il ministro Maroni in conferenza stampa aveva spiegato che dal Colle "non e' arrivato nessun veto" in quanto "Napolitano ha concordato sul testo, senza difficolta', obiezioni o forzature". Ma il presidente della Repubblica si 'smarca': "Il decreto legge e' autonoma ed esclusiva responsabilita' del governo". La distanza tra esecutivo e Quirinale questa volta prende corpo sul tema della sicurezza. Dopo il caso Englaro, a creare tensioni e' il provvedimento che inserisce le ronde "sulla base di norme ben precise".
Il Colle aveva in un primo momento posto i paletti: "incostituzionale" ricorrere ai cittadini 'tout court', c'e' il rischio - ha avvertito - di inficiare il lavoro delle forze dell'ordine. Da qui le 'correzioni', volute - fa sapere Ignazio La Russa - soprattutto da An: i sindaci, su intesa con i prefetti, potranno avvalersi di "volontari non armati" - soprattutto ex agenti ed ex militari - dotati di telefonini e ricetrasmittenti.
La reazione piu' dura e' quella del Vaticano che arriva a supporre l'abdicazione dello Stato di diritto. Ma e' quando il responsabile del Viminale chiama in causa Napolitano che il Colle e' costretto a sottolineare la propria differenza di vedute: "La presidenza della Repubblica non entra nel merito del provvedimento ma - si fa sapere con una nota - "concorre solo a verificarne i profili di costituzionalita', oltre che la coerenza e correttezza legislativa nel rapporto con l'attivita' parlamentare".

l'argomento è piuttosto controverso,si sente nell'aria il solito dito accusatorio per il defunto regime fascista e alle squadracce,ma onestamente non vedo come possano libere ronde di cittadini disarmati essere nocive per la società, sopratutto in un momento di crisi come questo dove ci sarebbe bisogno di più operativi e mancano i fondi per averli

In un momento come questo in cui i media spingono sulla sicurezza?

Guarda che i crimini di anno in anno sono sempre in calo, persino gli stupri.
Quindi cazzate mediatiche.

una volta ogni 1000 anni sono d'accordo con kelden queste ronde faranno da repellente verso i più disperati, non certo verso i ladri o gli assasini senza contare che passata una setimana le ronde faranno il giro di tutti i bar notturni, prenderanno tutti i caffè e sarà più che altro un modo d'incontrarsi. quando l'attenzione mediatica si sgonfierà le ronde spariranno.
La soluzione più facile anche in questo caso era a portata di mano invece si è preferito risolvere così...
pagare lo straordinario alle Forze di Polizia non sarebbe stato più funzionale?

basta idee concrete! siamo in Italia e bisogna fare le cose fatte male!!

In Italia si rimedia alla mancata applicazione delle leggi vigenti, quando il popolo rumoreggia, con l'introduzione di nuove leggi più severe. Che come le precedenti, rimarranno inapplicate.

Le leggi in Italia ci sono. Basterebbe applicarle e far scontare la pena ai colpevoli. E' inutile introdurre ronde e cose del genere, quando una persona arrestata per stupro è fuori dopo 3 mesi per buona condotta.

I criminali non scontano la pena proprio perché le leggi vengono applicate

Condizionale, libertà vigilata, sospensione della pena, attenuanti ecc. mica vengono inventate sul momento dai giudici.

ancora una volta do ragione a Kelden (sta diventando un'abitudine ) un giudice è imparziale e deve solo far rispettare la legge senza cercare di piegarla al suo o all'altrui volere (che è un po' l'accusa che sempre si fa alla magistratura da parte del parlamento)

Mi chiedo quali requisiti (psicologici e non) verranno presi in considerazione per i "volontari" delle ronde oltre alla preferenza per ex militari e simili! Aggiungerei che a differenza di un poliziotto o altro un volontario di ronda potrebbe essere più duro da identificare (per lo meno se si fanno le cose all'italiana, come sempre) e se proprio uno di ronda facesse porcherie?
Per il resto quoto gli altri: le leggi ci sono e basterebbe applicarle, e magari lavorando sulla prevenzione con qualcosa di più serio di una ronda di dilettanti, ovvero aumentando gli agenti effettivi delle varie forze dell'ordine e dando loro dei veicoli più efficaci di un monopattino...

le leggi che noi abbiamo sono fatte per gli italiani..e non per tutti. Come possiamo pretendere che le nostre leggi vengano applicate a gente priva di identità,reddito,dimora e della nostra stessa mentalità?

Se le nostre leggi prevedono gli arresti domiciliari,come si fa ad applicarla a chi casa non l'ha?

L'idea migliore è che ognuno sconti la pena detentiva nella sua nazione d'origine: Figli e buoi dei paesi tuoi

Cose da dire ad un convegno della lega, non su un forum dove chiunque può smontare quello che dici in due secondi.

Come facciamo a far scontare la pena a chi non ha identità? Facciamogli scontare la pena nella nazione d'origine



Non ha identità, come fai a sapere qual è la sua nazione d'origine?

Mandiamoli in Svizzera di default, dato che è uno stato NEUTRALE.

ed è qui che ti volevo caro KT

proprio per allacciare il discorso del "iniziamo a non far venire Italia persone che non hanno un'identità!!"

...

Io sono d'accordo. Peccato sia impossibile.

Esiste una cosa chiamata accordo di schengen.

E anche se chiudessimo le frontiere, qualche clandestino arriverà comunque.

Dici "pena detentiva" quindi è già una condanna. Non c'è altro da sottolineare.