mar nov 24, 2009 12:51
Dmitrij ha scritto:Per il resto, dipende molto da come verrebbe sviluppata la trattativa di privatizzazione del servizio, e di quali vincoli e tutele lo stato andrebbe a dotarsi proprio nel campo della ristrutturazione della rete.
E proprio perché divenuto soggetto interessato alla tutela dell'unica proprietà su cui ha ancora piena voce, e non più interessato nella speculazione sulle perdite come oggi, che è probabile che lo stato insista affinché il privato, in cambio della gestione del servizio, s'impegni in un quantomeno parziale recupero/mantenimento dell'infrastruttura.
Anzi, il discorso ha maggior senso alla luce del fatto che, proprio come dici tu, quegli sprechi sono stati sempre e comunque a carico dei cittadini, dimostrando che se non v'è incentivo nemmeno lo stato ha interesse nel tutelare il consumatore, anzi ha giocato sporco lasciando che la rete degenerasse e noi continuassimo a pagare anche questo degenero.
Male che vada, semplicemente la situazione non cambia e gli sprechi rimangono identici.
Ma credo che lo stato sia più bravo ed efficiente nell'imporre doveri e oneri ai privati che non a se stesso.
mar nov 24, 2009 13:30
mar nov 24, 2009 13:59
Dmitrij ha scritto:Ma certo, potenzialmente anche l'amministrazione della giustizia è privatizzabile.
Dicevo che, a mio modo di vedere, modelli privati in questi quattro campi non rappresentano, ancora, un'alternativa valida.
mar nov 24, 2009 14:03
Dmitrij ha scritto:Non mi sembra affatto un modello poco concreto, visto che esiste già per altri ambiti come quello telefonico o quello energetico.
mar nov 24, 2009 16:01
Khelden Tahl ha scritto:Da me credo ora sia privata e funziona meglio (l'acqua ora si può bere ), ma potrebbe essermi andata di culo.
La scelta fatta da Abbanoa per ottemperare a questo requisito, e contemporaneamente ridurre i consumi idrici, è stata quella di introdurre una struttura tariffaria che penalizza fortemente i consumi elevati, lasciando una tariffa pressocchè invariata rispetto al passato per i consumi necessari, quantificati in 140 metri cubi annui. Accanto a tale tariffa, applicata ai consumatori domestici residenti, il gestore unico ha introdotto una tariffa per le famiglie a basso reddito (che agevola l'acquisto della quantità d'acqua necessaria al soddisfacimento dei bisogni necessari) ed una tariffa per le famiglie numerose (che rispetto alla tariffa standard presenta scaglioni di dimensione superiore) per permettere alle classi meno abbienti di poter soddisfare i fabbisogni minimi. Ha inoltre introdotto una tariffa per gli usi domestici non residenti (con prezzi marginali e la quota fissa più elevati rispetto al domestico residenti). I grafici sottostanti chiariscono le differenze appena descritte.
mar nov 24, 2009 16:05
mar nov 24, 2009 16:06
Khelden Tahl ha scritto:Quella è la sicurezza, che ho detto anche io che è privatizzabile, non c'entra nulla con la giustizia.
O almeno, per giustizia parlavo di magistratura&co, non di polizia che catalogo come sicurezza
mer nov 25, 2009 11:10
mer nov 25, 2009 17:12
Dmitrij ha scritto:
@Skaan:
Non capisco il perché di queste tue affermazioni stringate e lapidarie. Quali vantaggi ci sarebbero?
Guarda l'Alitalia, compagnia semipubblica dei trasporti: quanti miliardi ogni tot anni siamo costretti a gettare via per salvaguardare un'impresa che è del tutto fallimentare, carente sotto ogni punto di vista, del servizio come della resa economica.
Non sarebbe meglio se lo stato si slegasse da certi ambiti, sostituendosi con circuiti più redditizzi, e concentrasse la sua attenzione in quei settori dove allo stato ad oggi non esiste una valida alternativa? (giustizia, sicurezza, istruzione e sanità).
lun nov 30, 2009 13:42
lun nov 30, 2009 14:09
Dmitrij ha scritto:Se l'azienda statale è in deficit di bilancio, bisogna intervenire con altri soldi pubblici derivanti dalla tassazione, per cui NON E' VERO che paghiamo poco l'acqua: ne paghiamo una parte in bolletta e una parte attraverso le tasse.
sab dic 05, 2009 20:12
dom dic 06, 2009 12:40
dom dic 06, 2009 20:09
Dmitrij ha scritto:Però:
se una società a capitale pubblico, quali sono attualmente le municipalizzate che gestiscono la fornitura del servizio, sono a bilancio negativo perché forniscono il servizio sottocosto... beh prima o poi il bilancio DEVE essere ripianato, perchè viceversa nascerebbero tutta una serie di questioni di natura sia economica che giudiziaria, e si spalancano le porte per il fallimento.
E come ripianano il debito le società pubbliche?
lun dic 07, 2009 21:58
goldrake ha scritto:Nel momento in cui una società privata viene incaricata di controllare l'operato di un'altra società privata, nascono gli accordi.
Quando è un distaccamento dello Stato ad occuparsi di controllare se stesso si incorre sia nei problemi della confusione che negli accordi tra dirigenti.
Una società privata invece che viene incaricata di controllare lo Stato secondo me ha poco senso, poichè oltre a non essere sventato il rischio degli accordi fra dirigente privato e pubblico, se facesse bene il suo lavoro credo che lo Stato si "proteggerebbe" eliminando le suddette società (non credo che nascerà mai un controllo di questo tipo, sarebbe illogico da parte dello Stato, un pò come mettersi estranei in casa).
Rose ha scritto:Cos'è che fa reggere il sistema? Che il pubblico può permettersi il deficit, il privato no.
Ripianare il bilancio? Che dire, attento a non lasciare il garage aperto, o ti trovi le strisce blu anche lì
Per il fallimento di una società pubblica, c'è da fare bene il distinguo di quello che si parla.
Un conto è che fallisce Alitalia... salvarla è una questione d'orgoglio, di lungimiranza... ma non di vita.
Se falliscono le società dell'acqua che si fà? Tutti al ruscello!!!